Social

Fumetti

2024: L’anno del Pulp e della Golden Age dei Comics

Pubblicato

il

pulp comics fumetti

C’erano una volta i pulp magazine, riviste antologiche nate negli anni ’20 del secolo scorso.

Indirizzate a un pubblico di massa, proponevano racconti in prosa, romanzi a puntate e persino poesie che oggi definiremmo “di genere” (avventure esotiche, polizieschi, fantascienza, horror, romance ecc.), ma che all’epoca erano considerate alla stregua dei reality show di Rete 4.

Avete presente i pregiudizi sui videogiochi come prodotti dallo scarso valore artistico – quando non direttamente dannosi – destinati a un pubblico di bambini? All’epoca in cui nemmeno la TV esisteva, lo si diceva dei racconti di H. P. Lovecraft (I miti di Cthulhu), Robert E. Howard (Conan il barbaro) ed Edgar Rice Burroughs (Tarzan, John Carter di Marte).

pulp

Questo perché i contenuti proposti – alcuni dei quali sarebbero divenuti nel tempo capisaldi della letteratura mondiale – erano considerati troppo frivoli, inverosimili, distanti dai canoni letterari dell’epoca e per di più pubblicati su carta di pessima qualità (definita pulp, appunto).

Con il tempo, il termine pulp sarebbe poi stato esteso anche ai film, ai fumetti (principali competitor delle riviste tra il pubblico più giovane), alla radio e a qualsivoglia forma di intrattenimento, ma la solfa era sempre quella: intrattenimento spicciolo per menti semplici. Tuttavia i pulp fiction (vi dice niente?, ndr) ottennero una diffusione enorme proprio in virtù della loro accessibilità.

zorro pulp magazine comics

Grazie ai risicati costi di produzione, cui dovevano gran parte della bassa qualità che li contraddistingueva, costavano pochissimo e l’inquadramento in generi precisi rendeva le storie ben targettizzate, un po’ come oggi i manga.

Ovviamente questa diffusione massiva fece in modo che i personaggi dei pulp magazines e i loro discendenti entrassero in breve tempo nell’immaginario collettivo, rendendoli dei veri classici della cultura pop. Tra questi, neanche a dirlo, molti personaggi dei fumetti o futuri tali.

pulp comics

Chiedete ai vostri nonni se conoscono Flash Gordon, Dick Tracy, Mandrake, The Phantom (meglio se dite L’Uomo Mascherato), The Shadow (meglio se dite L’Uomo Ombra), Doc Savage (difficile, ma non impossibile), Buck Rodgers (più difficile, ma magari avete a che fare con un intenditore). Probabilmente otterrete una risposta entusiastica, tipo il nostro Daniele Tarantino quando gli parlate di Love is War.

Parliamo di personaggi che hanno addirittura preceduto e ispirato Superman, nonché il concetto stesso di comic book, che però, con il passare dei decenni e l’evoluzione dei costumi, hanno incontrato sempre meno il gusto dei lettori, cadendo pian piano nel dimenticatoio. Eppure, nell’ultimo anno sembra essersi smosso qualcosa per questi antichi eroi in costume.

Laddove infatti l’unica casa editrice americana a interessarsi dei pulp heroes e dei loro rivali/discendenti a fumetti era Dynamite Entertainment, ora diversi publisher hanno messo mano al cassetto del vintage per riproporli tra le pagine dei moderni comics, e in questa sede ne vedremo una breve carrellata.

Zorro Man of Dead comics pulp

Zorro: Man of Dead (Massive Publishing)

Quando Sean Gordon Murphy, disegnatore dal talento straordinario, annunciò che si sarebbe occupato di una miniserie di Zorro, eroe mascherato nato nel 1919 dalla penna di Johnston McCulley, il mondo del fumetto americano esultò all’unisono.

L’autore era reduce del successo dell’universo alternativo di Batman: White Knight per DC Comics, nato con la miniserie omonima e poi declinato in diversi sequel e spin-off (tutti abbastanza trascurabili, ndr). Sembrava quindi il nome giusto per riportare in auge il personaggio che ha ispirato la creazione dello stesso Batman.

2024: L'anno del Pulp e della Golden Age dei Comics 3

Pubblicato da Massive Publishing, editore che, come vedremo, si sta specializzando in versioni tamarre di personaggi classici, Zorro: Man of Dead, oltre ad avere un titolo che suona malissimo, è ambientata in un contesto moderno, con il nostro intento ad affrontare narcotrafficanti armati di macchinoni e fucili a colpi di spada e cavallo.

La miniserie è pregna di violenza, frasi a effetto e di una teatralità forse eccessiva, visto che certe scene oggettivamente ridicole vengono trattate con una seriosità a dir poco fuori luogo. Tuttavia glielo si perdona, visto che il tentativo di rendere cool un personaggio decisamente fuori dal tempo come Zorro risulta tutto sommato riuscito.

Se non fosse che Murphy è tanto bravo come disegnatore quanto scarso come sceneggiatore, ci troveremmo di fronte a un piccolo cult.

popeye braccio di ferro cult comics pulp

Eye Lie Popeye (Massive Publishing)

Dove invece Massive Publishing ha centrato pienamente il punto è con l’autore Marcus Williams e il suo Eye Lie Popeye.

Se Zorro: Man of Dead si ispira ai film di Robert Rodriguez (Machete, El Mariachi), Williams attinge a piene mani dagli stilemi dei manga battle shonen, regalandoci un Braccio di Ferro ipertrofico, pregno di auto-ironia e ricco di trovate grafiche creative.

L’autore ha capito in pieno come adattare il personaggio del 1929 creato da Elzie Crisler Segar al gusto moderno, recuperandone alcune caratteristiche grafiche classiche, come la rotazione degli avambracci prima di colpire, e aggiornandole alle nozioni familiari ai lettori di ultima generazione.

Braccio di Ferro Popeye pulp comics golden age

Ed ecco che i pugni del marinaio diventano delle vere e proprie mosse speciali alla Luffy di One Piece, gli spinaci dei power up alla stregua dei funghi di Super Mario, i nemici boss titanici da combattere fino all’ultimo respiro. Il tutto aggiornato a uno stile appariscente, con colori sgargianti e una regia che definire iper-cinetica sarebbe riduttivo.

Il pretesto di trama dell’intera miniserie va inoltre a indagare uno dei grandi misteri del personaggio: come ha fatto Popeye a perdere l’occhio? Dimostrando come l’idea di Williams non fosse una mera scusa per trarre una versione manga del personaggio, quanto il frutto di uno studio accurato dei suoi aspetti peculiari, che ha regalato ai lettori una serie di sicuro intrattenimento.

2024: L'anno del Pulp e della Golden Age dei Comics 4

Dick Tracy (Mad Cave Studios)

Dick Tracy è un detective privato nato dalla matita di Chester Gould nel lontano 1931, caratterizzato dall’impermeabile giallo e da un cast di nemici dall’aspetto bizzarro. Il personaggio aveva già subito un reboot nel 2019 da parte dell’autore Michael Avon Oeming per IDW Publishing, chiamato Dick Tracy Forever, che catapultava il nostro eroe in un contesto fantascientifico.

Per quanto curiosa, la miniserie omonima non ottenne molto successo e i diritti del personaggio passarono a Mad Cave Studios, recente realtà del fumetto americano che ritroveremo più avanti, la quale ha affidato il compito di lanciare una nuova testata del detective in giallo al team composto da Alex Segura (Edge of Spider-Verse) e Michael Moreci (Burning Fields) ai testi e Geraldo Borges ai disegni.

dick tracy pulp

In questa serie del 2024, Dick Tracy è un detective duro e arcigno che svolge i suoi incarichi in un mondo cupo e violento. Siamo quindi lontani dalle atmosfere scanzonate delle strip classiche del personaggio e di Dick Tracy Forever, e più vicini all’idea – invero piuttosto superata – che per rilanciare un eroe naive degli anni ’30 ci sia bisogno di renderlo il più vicino possibile alla realtà.

Da questo punto di vista, i danni fatti da Alan Moore sono a dir poco incalcolabili, e infatti tale approccio decostruzionista – per non dire banalizzante – si ripresenterà più volte in questa sede. Quantomeno al vecchio Dick hanno lasciato l’impermeabile.

Pulp Flash Gordon Mad Cave Studios

Flash Gordon (Mad Cave Studios)

Sempre Mad Cave Studios, per festeggiarne i 90 anni di storia editoriale, lancia in pompa magna nel luglio di quest’anno una nuova serie con protagonista sua maestà Flash Gordon, leggendario eroe fantascientifico creato da Alex Raymond nel 1934.

A narrare le nuove avventure del Salvatore dell’Universo sono Jeremy Adams (Flash, Green Lantern) e Will Conrad (Action Comics, Red Border), che come per Dick Tracy adottano toni e atmosfere decisamente cupi e violenti, sebbene abbastanza in linea con il carattere avventuroso e scavezzacollo del personaggio.

La storia adotta un altro tropo della decostruzione, ossia quello del passato rubato, che consiste nell’ambientare la storia diverso tempo dopo la timeline classica per giustificare uno stravolgimento dell’universo narrativo, del quale l’eroe e il lettore dovranno scoprire l’evento scatenante.

2024: L'anno del Pulp e della Golden Age dei Comics 5

Il problema di questo tipo di storie, e dunque di questa nuova versione di Flash Gordon targata 2024, è che si finisce per dare per scontato molte cose che scontate non lo sono per niente, specie per un personaggio con 90 anni di storie sul groppone.

Lo stesso colpo di scena finale del primo numero parte dal presupposto che il lettore conosca già i personaggi classici e i rispettivi ruoli all’interno dell’ecosistema narrativo, un prerequisito non da poco per chi si approccia per la prima volta al personaggio.

Per coloro che magari hanno visto anche solo il film cult del 1980, non dovrebbe essere un problema. Per tutti gli altri, si consiglia caldamente di partire con qualche raccolta di strisce classiche del personaggio, perché qua nessuno vi spiega niente, pur trattandosi di una serie gradevole.

Defenders of the Earth mad cave studios pulp

Defenders of the Earth (Mad Cave Studios)

Correva l’anno 1986 quando qualcuno ebbe l’idea geniale di mettere insieme in una serie animata alcuni dei più grandi eroi dei fumetti Golden Age – Mandrake e il suo assistente Lothar, Flash Gordon e The Phantom – per dare vita a un supergruppo tipo Avengers: i Defenders of the Earth.

Tra l’altro, la serie ebbe il grande merito di trasformare Lothar da caricatura razzista decerebrata ad astuto e temerario avventuriero dalla forza invidiabile. Certo, era stato fatto al solo scopo di vendere giocattoli tratti dalla serie anche ai bambini neri, ma rientra pienamente nelle cose buone dal capitalismo.

Purtroppo, però, Mad Cave Studios ha deciso di rilanciare questa grande idea a fumetti nella maniera peggiore possibile. Scritta da Dan diDio, ex-publisher di DC Comics, e disegnata da Jim Calafiore, modesto professionista ricordato soprattutto per la serie Exiles della Marvel Comics, Defenders of the Earth del 2024 è un trionfo di mediocrità.

2024: L'anno del Pulp e della Golden Age dei Comics 6

A volergli elargire un merito, va detto che, differentemente della serie di Flash Gordon, risulta perfettamente leggibile anche a chi non conosce i personaggi. Peccato che ciò sia dovuto al fatto che praticamente ogni vignetta o battuta puzzi di già visto, a causa di uno stile di disegno e scrittura di quart’ordine anche per gli standard di quarant’anni fa.

L’essere un prodotto tratto da una serie animata nata a sua volta per sponsorizzare una linea di giocattoli non giustifica un lavoro così raffazzonato, che per altro si estende persino al lettering, con balloon posizionati alla bell’e meglio per assecondare gli errori di Calafiore in fase di regia.

Non che questi balloon contengano battute degne di nota, essendo così pieni di frasi fatte da poter essere tranquillamente ignorate. Probabilmente la serie peggiore presente in questo elenco.

Conan titan comics pulp

The Savage Sword of Conan (Titan Comics)

Dopo un periodo in cui il personaggio ha fatto parte stabilmente della Marvel Comics, dove ha goduto di un ciclo di storie notevole scritto da Jason Aaron e disegnato da Mahmud Asrar, Conan il barbaro è da ormai un paio d’anni uno dei personaggi di punta di Titan Comics, editore specializzato in tie-in.

Il cimmero bestemmiatore è attualmente protagonista di due serie, Conan The Barbarian e The Savage Sword of Conan. La prima, lanciata nel 2023, è scritta da Jim Zub, sceneggiatore specializzato in storie barbariche e già successore di Aaron ai tempi della Marvel. La seconda, invece, è una testata antologica (sempre siano lodate, ndr) lanciata nel 2024 e con team artistici diversi a ogni numero.

conan il barbaro pulp fumetti

Delle due, Savage Sword è sicuramente la più interessante, potendo garantire una varietà di storie maggiore (Zub non è esattamente il più grande scrittore in circolazione) grazie alla partecipazione di autori come John Arcudi (creatore di The Mask), Frank Tieri (Space Punisher), lo stesso Jason Aaron (Thor, Scalped) e artisti del calibro di Doug Braithwaite (Justice), Rafael De Latorre (Animosity) e Cary Nord (già disegnatore del Conan the Barbarian di Dark Horse Comics).

Se cercate un’esperienza pulp ricca d’azione e di sicuro intrattenimento, buttatevi senza esitazione sui miti della Spada Selvaggia. C’è da divertirsi, per Crom!

2024: L'anno del Pulp e della Golden Age dei Comics 7

Epitaphs From the Abyss (Oni Press)

E parlando di serie antologiche fatte bene, è impossibile non citare il rilancio del marchio EC Comics, che negli anni ’40 e ’50 era il simbolo degli horror a fumetti, per mano della casa editrice Oni Press (Scott Pilgrim, Rick & Morty).

Nel 2024 l’editore ha lanciato ben due serie antologiche ispirate alle riviste della EC, la più horror delle quali è Epitaphs From the Abyss, che conta un parterre di autori di tutto rispetto, tra cui Brian Azzarello (Batman: Damned, 100 Bullets), Rodney Barnes (Killadelphia), Christopher Cantwell (Briar), Cecil Castellucci (Shade the Changing Girl), Joshua Hale Fialkov (The Bunker), e artisti quali Kano (Gotham Central, Immortal Iron Fist), Peter Krause (Irredeemable), Leomacs (Rogues), Malachi Ward (Black Hammer: The End), Dustin Weaver (Avengers, Paklis).

Sebbene la testata riprenda la classica cornice del narratore esterno, qui interpretato dall’inquietante Grave-Digger, che introduce ogni numero con macabra ironia, le storie contenute all’interno degli albi hanno un taglio decisamente moderno, pur preservando alcuni stilemi narrativi ben noti come il finale a sorpresa e, almeno in certi casi, un certo piglio moraleggiante.

Insomma, se vi piacciono le storie in cui i protagonisti hanno letteralmente gli scheletri nell’armadio e vengono puniti come meritano, questa nuova testata fa decisamente al caso vostro.

oni press ec comics pulp fumetti

Cruel Universe (Oni Press)

Se invece siete amanti della fantascienza vecchia scuola, potreste prendere in considerazione l’idea di buttarvi su Cruel Universe, l’altra testata antologica EC Comics lanciata da Oni Press.

La formula è praticamente la stessa della testata gemella: storie brevi, in questo caso di genere sci-fi, scritte e disegnate da autori di spessore. Il taglio, però, è decisamente più vintage rispetto a Epitaphs From the Abyss, con i team artistici che spesso e volentieri si divertono a citare i classici del genere o a reinventarli ad hoc per i tempi del corrono.

Si tratta comunque di storie divertenti, sanguinolente, apprezzabili da qualsiasi tipo di pubblico e con una grande varietà di stili che si alternano di volta in volta. Probabilmente l’operazione di recupero meglio pensata tra quelle finora citate.

green hornet ms fury dynamite entertainment pulp

Green Hornet/Miss Fury (Dynamite Entertainment)

Lo abbiamo detto all’inizio: quando si parla di reinventare il pulp a fumetti, è impossibile non citare Dynamite Entertainment, editore che ha fatto della sua libreria di personaggi classici un punto di forza.

Nel novembre di quest’anno era infatti prevista l’uscita della nuova serie Green Hornet/Miss Fury, scritta da Alex Segura – che con certi personaggi sembra averci preso gusto – e disegnata da Federico Sorressa, talento italiano al suo esordio in assoluto.

green hornet federico sorressa dynamite entertainment pulp comics

Il ritorno del Calabrone Verde, vigilante mascherato protagonista di sceneggiati radiofonici, televisivi (in cui Bruce Lee interpretava il fedele Kato, assistente dell’eroe) e cinematografici, ha però visto il suo ritorno tra le pagine dei fumetti slittare di un paio di mesi, fino alla sua definitiva uscita prevista per gennaio 2025.

Come già intuibile dalle parole dello sceneggiatore e dalle anteprime trapelate, si tratta di storie dal taglio investigativo molto classico, con un comparto artistico solidissimo e persino un redesign dell’eroe protagonista, che ora sfoggia una maschera con il simbolo del calabrone a coprirgli il volto, decisamente meno sgamabile della classica mascherina di carnevale del costume classico.

archie comics pulp golden age

Archie is Mr. Justice (Archie Comics)

Quando si parla di Golden Age dei comics i nomi di Archie Andews e della cittadina di Riverdale saltano sempre fuori in un modo o nell’altro.

Dopo l’ottimo rilancio di qualche anno fa a opera di Mark Waid (Flash, Kingdom Come) e Roberto Aguirre-Sacasa (Chilling Adventures of Sabrina), quest’ultimo anche showrunner della serie TV Riverdale, l’universo narrativo della Archie Comics è tornato a interessare una discreta fetta di lettori dopo anni di oblio. Da allora, numerosi sono stati i rilanci, le ristampe, le versioni alternative (anche horror), l’ultima delle quali uscita proprio quest’anno: Archie is Mr. Justice.

popeye braccio di ferro cult comics pulp

Scritta da Tim Seeley (Nightwing, Hack/Slash) e disegnata da Glenn Whitmore, veterano di DC Comics, la storia segue in maniera pedissequa gli stilemi dei fumetti supereroistici post-anni ‘2000, proponendosi dichiaratamente come un omaggio a Invincible di Robert Kirkman e Cos’è successo all’Uomo del Domani di Alan Moore (e aggiungerei Ultimate Spider-Man di Brian Michael Bendis, ndr).

Per chi ama Archie e i suoi comprimari e volesse vederli nelle vesti di supereroi con superproblemi, potrebbe essere una lettura divertente. Altrimenti, se siete già saturi di fumetti di supereroi e di versioni alternative degli abitanti di Riverdale, girate a largo, perché potreste annoiarvi, e anche molto.

pulp comics golden age

Insomma, il 2024 è stato un anno piuttosto prolifico per gli eroi vecchia scuola, e i motivi sono vari.

Certe ip storiche è sempre meglio averle nel catalogo che non averle, e la crisi di idee a cui negli ultimi anni il mondo dell’intrattenimento sembra essere andato incontro si dimostra molto propositiva verso certo operazioni di riciclo. Come al solito, solo il tempo ci dirà se questi vecchi cuori di carta siano destinati a restare nel presente o a tornare nel cassetto polveroso da cui sono usciti.

Nel frattempo possiamo goderci questi revival come una scusa riscoprire certo un tipo di fumetti magari più ingenuo, ma certamente più spensierato e divertito di quanto siamo abituati. A voi com’è sembrata questa carrellata? C’è qualcuno di questi revival che vi ha stuzzicato l’appetito e la fantasia? Fatecelo sapere!

SCOPRI CHI HA SCRITTO QUESTO ARTICOLO!

2024: L'anno del Pulp e della Golden Age dei Comics 8

Cercò per lungo tempo il proprio linguaggio ideale, trovandolo infine nei libri e nei fumetti. Cominciò quindi a leggerli e studiarli avidamente, per poi parlarne sul web. Nonostante tutto, è ancora molto legato agli amici "Cinema" e "Serie TV", che continua a vedere sporadicamente.

Seguici su tutti i nostri social!
Advertisement
Commenta
Sottoscrivimi agli aggiornamenti
Notificami
guest
0 Commenti
Più vecchi
Più nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Advertisement

FACEBOOK

TWITCH

Popolari