Social

Recensioni

Deep Beyond, la recensione: e se il Millennium Bug causasse l’estinzione dell’umanità?

Pubblicato

il

Deep Beyond

Deep Beyond

8.3

SCENEGGIATURA

8.0/10

DISEGNI

9.0/10

CURA EDITORIALE

8.0/10

Pros

  • Disegni meravigliosi
  • Ottimo punto di partenza per i capitoli successivi

Cons

  • Un incipit non proprio chiarissimo a una prima lettura

Agli albori del terzo millennio, un evento che oggi ricordiamo con simpatia aveva colpito l’intero mondo: parliamo infatti del Millennium Bug, un errore di natura informatica che, allo scattare della mezzanotte del 1 gennaio del 2000 avrebbe causato non pochi problemi alla maggior parte dei software sul mercato se questi non fossero stati prontamente corretti in tempo.

L’errore risiedeva nel fatto che molti di essi registravano l’anno corrente assumendo valori compresi tra lo “00” (1900) e il “99” (1999), motivo per cui allo scoccare della prima mezzanotte del terzo millennio, alcuni sistemi informatici riportavano come data il 1 gennaio 1900.

È proprio sulla base di questo contesto che Mirka Andolfo, nota fumettista italiana autrice di Sacro/Profano, Mercy e Sweet Paprika, e David Goy hanno ideato Deep Beyond, il nuovo fumetto edito dalla sotto etichetta Astra di Star Comics. Una storia dalle note fantascientifiche che va a raccontare la vita della razza umana ben 89 anni dopo l’avvenimento del Millennium Bug.

Deep Beyond

E se il Millennium Bug causasse l’estinzione dell’umanità?

Nella nostra realtà il Millennium Bug viene ricordato tutt’oggi con un sorriso, ma nel mondo sceneggiato da Mirka Andolfo e David Goy è diverso: l’errore informatico è infatti alla base di un grossissimo susseguirsi di vicissitudini che porteranno l’umanità di Deep Beyond a un periodo di enorme caos, arrivando a distruggerne la società e creando una situazione di enorme disagio sociale.

Come se non bastasse, da quel terribile 31 dicembre 1999, l’umanità entrò a contatto con ciò che viene definita “La Contaminazione”, una malattia in grado di infettare l’organismo umano portandolo a un’atroce morte. Infettarsi è molto semplice: basta ingerire l’aria o l’acqua contaminata da questa enorme piaga per ritrovarsi in poco tempo ricoperti da uno sfogo paragonabile a quello causato dalla pestilenza.

Deep Beyond

Per l’umanità proteggersi dalla Contaminazione diventa quindi di primaria importanza, motivo per cui vengono saggiamente create delle colonie isolate atte alla continuazione della prosperità e del progresso. È proprio da queste colonie che i superstiti impareranno a clonare gli animali e piante per ricavarne le sue materie prime utili alla sopravvivenza, e in secondo luogo sviluppare una vera e propria cura alla forma di pestilenza che sta sterminando l’intera popolazione mondiale.

La prosperità è però ostacolata dai Disfattisti, un gruppo di persone convinte che l’umanità stia progredendo nel verso sbagliato, motivo per cui inscenano dei veri e propri attacchi terroristici contro gli organi più potenti a capo delle colonie.

È proprio un loro membro che mette in moto il meccanismo di narrazione dell’opera: Jolene Bell, nell’intento di salvare la sorella gemella Pamela rimasta coinvolta in un misterioso incidente in uno dei laboratori scientifici nell’oceano, rapisce Paul Bailey, uno degli scienziati più importanti delle colonie rimaste in piedi nel 2089 che scopriamo essere particolarmente legato alla donna scomparsa.

Deep Beyond

Stando all’ultima comunicazione della dottoressa Pamela Bell, sembrerebbe che l’origine della Contaminazione abbia a che fare con un’anomalia non troppo distante dalla sua base di ricerca sottomarina. Sta quindi a Jolene, alla sua squadra e al rapito Paul scoprirne la verità.

Deep Beyond: una storia di mutazioni e sopravvivenza

Nonostante sia un prodotto del tutto italiano, Deep Beyond ha trovato i suoi primi lettori negli Stati Uniti, dove la serie ha riscosso particolare successo prima di approdare nel Bel Paese. Questa particolarità è visibilmente palpabile dando uno sguardo alle tavole disegnate da Andrea Broccardo che, grazie alla sua esperienza quasi decennale come illustratore di alcune opere Marvel, tra cui The Amazing Spider-Man, e Star Wars riesce a donare alla storia sceneggiata dal duo Andolfo – Goy una visione attuale e allo stesso tempo distopica.

Nel momento in cui compare la Contaminazione nella realtà di Deep Beyond, inizieranno a comparire infatti anche misteriose creature aliene, disegnate dall’autore con tratti decisamente d’impatto in tavole ricche di dettagli.

Il merito della bellezza di determinate illustrazioni è dato anche dall’ottimo lavoro svolto da Barbara Nosenzo, colorista che per Deep Beyond ha prestato la sua abile mano. La scelta della gamma cromatica è decisamente ben studiata, partendo dai flat fino all’ultima sfumatura di colore utilizzata.

Deep Beyond

È nelle tavole dove sono presenti gli alieni che troviamo la carica maggiore di colori: il loro contrasto dona una resa su carta davvero ben congegnata che si integra alla perfezione con il tratto disegnato da Broccardo, creando una miscela di primi piani di soggetti e scenari che rendono giustizia all’ottimo background sceneggiato.

Un buon inizio

Anche se inizialmente abbiamo riscontrato una leggerissima difficoltà nell’inserire tutti i tasselli al posto giusto, Deep Beyond si è rilevata in realtà una piacevole lettura, capace di incuriosirci in sole 96 pagine. I personaggi e il mondo scritto dalla Andolfo e da Goy funzionano e si integrano alla perfezione con i disegni e i colori di Broccardo e Nosenzo, creando un quartetto che riesce a catturare il lettore dall’inizio alla fine e ponendo delle buonissime basi per i due volumi a venire.

Come anticipato, il primo dei tre volumi di Deep Beyond è pubblicato da Astra/Star Comics ed è disponibile in formato cartaceo attraverso uno splendido volume cartonato e stampato su un tipo di carta che valorizza tantissimo i colori delle tavole, donando all’opera un’atmosfera dalle tinte horror.

SCOPRI CHI HA SCRITTO QUESTO ARTICOLO!

Deep Beyond, la recensione: e se il Millennium Bug causasse l'estinzione dell'umanità? 1

Sviluppatore software di professione, Simone inizia la sua carriera videoludica già dall’infanzia, crescendo nel mondo PlayStation e seguendo le orme del padre. Predilige per lo più opere con una forte componente narrativa e adora immergersi nei panni dei protagonisti che va via via a giocare.
Adora alternare momenti ludici con la visione e/o lettura di opere orientali, ma non si rifiuta di approcciarsi alle novità!

Seguici su tutti i nostri social!
Advertisement
Commenta
Sottoscrivimi agli aggiornamenti
Notificami
guest
0 Commenti
Più vecchi
Più nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Advertisement

FACEBOOK

TWITCH

Popolari