Con l’elegante ritardo a cui siamo abituati, dal 7 novembre Look Back è finalmente disponibile anche in Italia, in streaming sulla piattaforma di Amazon Prime Video . Tratto dal volume unico dell’acclamato mangaka di Chainsaw Man e Fire Punch Tatsuki Fujimoto , Look Back ha rapidamente conquistato le classifiche nipponiche, candidandosi inevitabilmente ad opera dell’anno.
La trasposizione animata del manga è stata affidata a Studio Durian , con la direzione di Kiyotaka Oshiyama, al primo lavoro importante come director . La sfida era abbastanza complicata : trasmettere la forza del messaggio di Fujimoto e contemporaneamente esaltarne anche lo stile autoriale.
Mi aspettavo quindi di trovarmi di fronte a un’opera che incarnasse a pieno Tatsuki Fujimoto ma in realtà, nonostante avessi già letto il fumetto originale, Look Back ha saputo (di nuovo ) farmi vivere un’esperienza artistica totale come pochi altri film negli ultimi anni.
Arte, amicizia e fragilità Look Back è la storia di due ragazze , Fujino e Kyomoto (Fuji no e Kyomoto , ndr. ), che disegnano dei manga yonkoma (4 vignette, ndr. ) per il giornalino scolastico della scuola elementare che frequentano. Fujino rimane scossa inizialmente dall’esordio di Kyomoto, i cui sfondi sono a dir poco sorprendenti per dettaglio e cura, provando un inaspettato senso di inferiorità .
La ragazza viene quindi spronata da questa rivalità , e riversa sé stessa nel disegno, nel cercare di migliorare contro questa nuova antagonista che la sfida nelle vignette lavorando da casa. Un giorno però Fujino, posta di fronte all’ennesimo lavoro di Kyomoto che ritiene superiore , nonostante tutti i suoi sforzi e i suoi sacrifici, decide di mollare il giornalino .
La vita di Fujino da qui scorre leggera e riprende le classiche attività di una ragazza della sua età fino al diploma . Il professore le chiede di portare l’attestato a Kyomoto, in nome della collaborazione a distanza che c’era stata tra le due. Arrivata a casa della compagna tentenna di fronte alla mole di quaderni e lascia il diploma davanti alla porta, disegnando però 4 piccoli pannelli che finiscono nella stanza di Kyomoto.
Kyomoto esce di corsa dalla sua stanza e rincorre Fujino, chiedendo spiegazioni sul perché abbia smesso di disegnare . La ragazza rimane sorpresa, notando nella rivale un’ammirazione per i suoi lavori che non poteva nemmeno immaginare, e le dice di essere all’opera su una storia da presentare per un concorso, chiedendo a Kyomoto se volesse aiutarla con gli sfondi . Entusiasta la compagna accetta e si mettono a lavorare su questa storia che cementerà la loro collaborazione, dando il via anche alla loro amicizia .
Nata da una rivalità semplice, fomentata da un pizzico di naturale invidia e ammirazione da ambo le parti, l’amicizia tra Fujino e Kyomoto è il motore di Look Back . Questo basilare quanto fondamentale legame umano è il protagonista della storia di Fujimoto, sul quale poi si sviluppa l’altro focus centrale dell’opera: l’arte .
Il rapporto tra Fujino e Kyomoto cresce e poi evolve grazie alla passione per il disegno e per l’arte in generale . In questo le due ragazze trovano un mezzo per esprimersi ed anche distinguersi dalla massa. Fujino ha sperimentato una vita “normale ” ma è tornata per passione a disegnare appena ne ha avuto l’occasione. Per Kyomoto invece disegnare è tutto: il mezzo di fuga dalla solitudine, un modo per esprimersi vista la sua timidezza e soprattutto ciò che la lega all’amica Fujino , in grado di farla uscire dal guscio e provare a camminare con le proprie gambe.
Ed ecco che la loro ossessione e passione le unisce e le stimola a crescere, come artiste e come esseri umani, arrivando poi ad una maturazione necessaria per Kyomoto che forse Fujino inizialmente non comprende ma che le diverrà chiara solo nella parte conclusiva della storia.
Nella seconda parte del film Look Back introduce altri due temi chiave: la fragilità dell’esistenza e il senso di colpa . Senza spoilerare possiamo dire che nel rapporto tra le due ragazze avviene prima un evento fondamentale per le loro carriere e poi un trauma che porterà inevitabilmente Fujino a sviluppare un senso di colpa e a rivedere le proprie scelte, domandandosi se il suo agire non sia la causa di quello che è accaduto .
Ciò che ne deriva è una prova magistrale di come, con il suo stile unico, Fujimoto racconta il trauma sviluppato da Fujino , il suo comprensibile colpevolizzarsi e l’immaginare un mondo dove, da scelte diverse, il tutto poteva essere scongiurato.
La forza di Look Back sta però nel farci prendere coscienza che è necessario andare avanti , consapevoli delle difficoltà che comporta il ripensare costantemente ai “se ” e i “ma ” della nostra vita e di quanto è complicato e forse impossibile metabolizzare un lutto , riprendendo un tema toccante come quello dei “rimasti ” (gli “izoku ” di cui parla Laura Imai Messina, ndr. ), raccontandolo egregiamente alla maniera di Tatsuki Fujimoto.
Un Tributo a Fujimoto Se Look Back è il tributo di Fujimoto all’arte ed un’ode al processo creativo , l’adattamento animato curato da Oshiyama e dal team di Studio Durian è un vero e proprio omaggio allo stile del mangaka . Dal character design alle particolari scelte di direzione, tutto richiama la dinamicità e le particolarità stilistiche del manga di Fujimoto.
La fotografia si concentra su immagini evocative come i primi piani delle due protagoniste, trasmettendo un senso di legame forte che si costruisce nell’interazione umana ed artistica tra Fujino e Kyomoto. Non mancano poi scene ricche di simbolismo , accompagnate da una colonna sonora delicata ma capace di colpire dritto lo spettatore, che erano una delle parti cruciali del manga e che ritornano anche nel film rese alla perfezione. Sarà banale citarla, ma la scena finale dove Fujino disegna davanti alla finestra del suo ufficio ha una potenza emotiva devastante , che racchiude in una manciata di secondi tutta l’intera filosofia dietro Look Back .
Trasportare in un lungometraggio il manga di Fujimoto, per quanto l’opera originale fosse un materiale straordinario dal quale pescare, non era affatto semplice . Il team dietro a Look Back però è riuscito a trasmettere il messaggio di Fujimoto non tradendo lo stile unico dell’autore , le sue particolarità artistiche e il suo modo originale di raccontare la complessità delle emozioni umane attraverso i suoi personaggi.
Look Back è il film dell’annoPartivo con buone aspettative ma, a fine visione, non ho dubbi sul fatto che Look Back sia il film dell’anno . Il manga di Fujimoto è di per sé un capolavoro, un racconto meraviglioso su un’amicizia nata per amore ed ossessione per l’arte, capace poi di trasportarci nella fragilità della vita umana e nelle difficoltà di sopravvivere.
Tutto questo viene trasmesso in maniera praticamente perfetta dal film di Studio Durian , un omaggio di un’ora allo stile e alla narrazione di un mangaka straordinario come Tatsuki Fujimoto. Chiedevamo una direzione artistica e una regia degna del titolo e siamo stati accontentati ; un lungometraggio dal punto di vista visivo di altissimo livello, accompagnato da una colonna sonora semplice ma cucita benissimo su di esso.
Look Back si conferma quindi l’esperienza artistica e cinematografica che volevamo . Un viaggio forse corto ma estremamente intenso e intimo attraverso la visione creativa di Fujimoto, il suo tributo al disegno e un racconto sulla consapevolezza della fragilità della nostra esistenza davvero straordinario.
Indubbiamente rimane un’opera dedicata all’arte e all’amicizia ma, soprattutto dopo la visione dell’adattamento animato, ritengo necessario sottolineare la forza della narrazione dell’umanità e del superamento del trauma presente in Look Back . Un film davvero sorprendente sotto questo punto di vista al pari di altri capolavori del tema come Carrie & Lowell di Sufjan Stevens se pensiamo alla musica o Quel che Affidiamo al Vento di Laura Imai Messina per la letteratura nostrana.
Look Back, la recensione: il film dell’anno
Pros
Un racconto meraviglioso sull'amicizia, la passione per l'arte e l'elaborazione del lutto
Un tributo artistico a Tatsuki Fujimoto
Regia e fotografia di altissimo livello
Adattamento impeccabile del manga
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