Recensioni

A Fold Apart, Recensione: l’amore ad una piega di distanza

A Fold Apart (2020)

0.00
7.8

GAMEPLAY E LONGEVITÀ

7.5/10

COMPARTO GRAFICO E SONORO

8.0/10

COERENZA E CURA DEL DETTAGLIO

8.0/10

Pros

  • Dolce e romantico
  • Gameplay originale
  • La scelta dei personaggi
  • Suggerimenti illimitati

Cons

  • Sempre la "stessa" storia
  • Qualche volta bisogna riavviare

La tenerezza di un puzzle-game.

A Fold Apart è il nuovo videogame della casa indipendente Lightning Rod Games, disponibile dal 17 aprile su Nintendo Switch, Steam e dal giorno dopo perfino su Apple Arcade (per sbarcare poi in futuro anche su PlayStation 4 ed Xbox One).

Il gioco è una dedica a tutti gli amori a distanza, un messaggio mai come adesso attuale, specialmente in questo delicatissimo periodo di quarantena.

Seguiremo i due protagonisti in rosso e blu (il cui sesso verrà deciso dal giocatore) nella loro avventura, fatta di pagine ed enigmi, per poter finalmente incontrarsi, o meglio… venirsi incontro. 

A Fold Apart: gameplay e dettagli tecnici

A Fold Apart tratta la delicata vicenda di una coppia appena sbocciata la cui quotidianità viene però sconvolta improvvisamente da un contratto di lavoro fuori città per il personaggio blu, mentre il rosso è costretto a rimanere a casa in solitudine. Come potrà mai proseguire la tenera storia d’amore?

Il gioco è ambientato nei pensieri e sogni dei due personaggi: ogni capitolo sarà un vero e proprio enigma dalla soluzione non necessariamente così banale.

L’idea è infatti di piegare e voltare le pagine delle ambientazioni per poter raggiungere una stella dorata, il save point del gioco che ci permetterà poi di proseguire nella storia (da qui il titolo “A Fold Apart”, che potremmo tradurre come “Ad una Piega di Distanza”).

La difficoltà andrà però man mano intensificandosi, aumentando non solo le pieghe da effettuare ma permettendo anche la rotazione del foglio assieme all’ausilio di un cubo per permettere al personaggio di arrampicarsi. 

Per chi non masticasse però la logica dei rompicapi, nessun problema: il gioco infatti permette suggerimenti illimitati, adatti ad esempio ad un giocatore che vuole solo godersi la romantica storia dei due senza troppa concentrazione.

A livello di achievements poi, ne potremmo ottenere “solo” sei, a testimonianza del completamento dei sei diversi capitoli della storia: sarebbe stato carino trovarne uno specifico per chi aveva deciso di proseguire il gioco senza l’ausilio di alcun aiuto, ma poco male per un gioco che di certo non ambisce ad essere GotY.

L’importanza delle parole

Fulcro (e morale) di A Fold Apart è proprio l’importanza delle parole: i due infatti hanno solo dei messaggi per poter comunicare tra loro a distanza, messaggi che spesso potrà scegliere proprio il giocatore (senza però andare ad influenzare eccessivamente la storia, visto che si tratta di un’azione abbastanza sporadica).

Gran parte dei pensieri negativi dei personaggi (e quindi dell’inizio dei vari enigmi) dipenderanno proprio dalle interpretazioni che ciascuno darà delle parole ricevute: un’immagine che fa sorridere non poco se pensiamo a quanti fraintendimenti possono succedere anche nella nostra, di realtà.

Le parole poi che ronzano nella testa di ogni personaggio saranno parte integrante dei vari scenari, i quali subiranno modifiche e bruschi cambiamenti proprio quando i toni diventano più cupi, depressi, arrabbiati o tristi.

Stesso vale anche per la colonna sonora, che avrà varie alterazioni ma resterà dopotutto estremamente delicata e più che adatta al mood generale.

Conclusioni

Seppur A Fold Apart sia dopotutto un gioco breve e leggero, è innegabile il forte coinvolgimento emotivo che trasmette proprio perché molti potrebbero tranquillamente identificarsi nella storia.

Una pecca è nel gameplay, che alcune volte costringe il giocatore a riavviare la partita per una scarsa responsività occasionale (ma non ne facciamo un cruccio eccessivo, visto che si tratta pur sempre di un videogioco prodotto da una casa indipendente).

Inoltre, sarebbe stato forse preferibile che, una volta conclusa la storia della coppia scelta per prima, ci fosse stata una seconda storia, e non semplicemente la stessa ma con personaggi differenti: troveremo sempre infatti l’architetto che parte per lavoro e l’insegnante che rimane da solo.

Probabilmente, ciò si deve al fatto che gli sviluppatori abbiano voluto evidenziare la totale eguaglianza nel sesso dei protagonisti, per permettere al giocatore una scelta meramente personale e non dettata dalla storia dei due.

A Fold Apart resta comunque un videogioco delizioso e romantico, consigliatissimo per gli amanti (è il caso di dirlo) del genere.

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Jolandanta

Cosplayer per diletto, per lei Dante è sia il poeta stilnovista che il cacciatore di demoni per eccellenza. "I demoni non piangono mai" è vero, ma davanti al film, alla serie tv, al videogioco, al fumetto, o al libro giusto diventa una fontana, e prova anche a recensirli di tanto in tanto.

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Jolandanta
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