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Rent a Girlfriend, la recensione: l’amore si può noleggiare?

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Rent a Girlfriend, la recensione: l'amore si può noleggiare? 1

Rent a Girlfriend

7.4

SCRITTURA

6.5/10

REGIA

7.5/10

COMPARTO TECNICO

8.5/10

DIREZIONE ARTISTICA

7.5/10

CAST

7.0/10

Pros

  • Ottimo comparto tecnico
  • Chizuru
  • Prende in considerazione una tematica delicata...

Cons

  • ... ma la affronta in maniera un pò troppo superficiale.
  • Alcuni comportamenti dei personaggi irritabili
  • Sviluppo di trama un pò lento

 

Rent a Girlfriend (conosciuto anche come Kanojo, okarishimasu) è originariamente un manga shōnen del genere commedia romantica, scritto e disegnato da Reiji Miyajima di cui è stata realizzata recentemente una serie anime, composta da 12 episodi, mandata in onda durante la stagione estiva. Nel nostro paese, la serie è stata messa a disposizione in esclusiva sul portale di streaming Crunchyroll.

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Lo studio d’animazione TMS Entertainment si è occupato del progetto di trasposizione. L’anime è diretto da Kazuomi Koga, la sceneggiatura è affidata a Mitsutaka Hirota, il character design è a cura di Kanna Hirayama mentre la colonna sonora è ad opera di Ken’ichi Maeyamada.

Rent a Girlfriend mette in primo piano un argomento molto probabilmente sconosciuto al pubblico occidentale, ovvero quello della “fidanzata a noleggio“, che nel paese del sol levante è un servizio conosciuto e disponibile. Come si sarà comportato l’anime, che affronta questo tema utilizzando un tono comico e leggero, e poche volte drammatico? Scopriamolo assieme in questa recensione.

 

Rent a Girlfriend: la Trama

Kazuya Kinoshita è uno studente universitario di 20 anni con una fidanzata meravigliosa: la luminosa e solare Mami Nanami. Tuttavia le cose cambiano rapidamente. Senza preavviso, Mami rompe con Kazuya, lasciandolo completamente solo e affranto. Per alleviare il dolore della rottura, decide di assumere una fidanzata in affitto tramite un’app online. La sua partner è Chizuru Mizuhara, che con una bellezza senza pari e il suo comportamento carino, riesce a guadagnare l’affetto di Kazuya.

Dopo aver letto di esperienze simili che altri clienti avevano avuto con Chizuru, Kazuya comincia a credere che il suo sorriso caldo e la sua personalità premurosa fossero solo un atto per giocare con il suo cuore, e decide di lasciare una recensione negativa. Ad un incontro successivo, Chizuru rinfaccia a Kazuya il suo comportamento, mostrando una personalità forte e decisa, oltre che completamente diversa da quella usata per lavoro; nel corso della discussione Kazuya riceve tuttavia una chiamata ed è costretto a recarsi all’ospedale, dove sua nonna era stata ricoverata per un malore.

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Poiché il “noleggio” non era ancora scaduto, la ragazza decide di seguire Kazuya all’ospedale e si presenta come sua fidanzata; la nonna del giovane rimane entusiasta, mostrando fin da subito simpatia per Chizuru. Il giorno seguente, Kazuya scopre non solo che Chizuru frequenta la sua stessa università — indossando un travestimento per non farsi riconoscere — ma che è anche la sua vicina di casa. Sebbene Chizuru inizialmente non intenda proseguire il “noleggio”, essendo contro le politiche della società mescolare il lavoro alla vita privata, accetta per non far soffrire la nonna di Kazuya; peraltro, quest’ultima era diventata amica della nonna della giovane, la quale era anch’essa venuta a conoscenza della relazione.

Tenendo in ballo questa situazione e l’amore che ancora Kazuya tiene per Mami, come evolverà la storia per il nostro protagonista?

 

Fidanzata a noleggio

In Giappone e in altre parti del mondo, è possibile “noleggiare” una finta fidanzata tramite delle apposite app per una determinata cifra. Le ragazze, nel modo più naturale possibile, avranno il compito di trascorrere delle ore (o una giornata) con il proprio cliente, facendolo sentire il più possibile al suo agio e trascorrendo dei “bei momenti” di coppia, proprio come se fosse una vera fidanzata.

Probabilmente dovremmo stare qui per giorni, per discutere cosa sia e cosa non sia eticamente giusto in tutto questo, ma questo tema è proprio il fulcro di Rent a Girlfriend. Il nostro protagonista, infatti, decide di utilizzare questo servizio proprio per cercare di dimenticare la sua solitudine, data dalla recente rottura con Mami. Da quel momento in poi, con Chizuru e le altre protagoniste, anch’esse “ragazze a noleggio“, Kazuya cercherà di capire cosa si prova veramente ad essere una “finta fidanzata” e cosa loro effettivamente possono provare per il cliente.

In Rent a Girlfriend, a differenza di altri temi seri trattati in altri anime (come per esempio Welcome to the NHK, che affronta il tema degli Hikikomori in modo serio e per niente superficiale), tratta questo argomento in modo comico e abbastanza scherzoso, senza approfondire nessuna etica in particolare o senza essere estremamente scrupoloso su ciò che potrebbe essere o meno un problema sociale.

Di fatto in questo anime, il nostro Kazuya cerca di trovare e approfondire le personalità delle nostre “ragazze a noleggio” cercando di capire cosa loro provino veramente durante un finto appuntamento con lui. In tutto questo ritroviamo anche della psicologia introspettiva, siccome ogni personaggio, Kazuya e Chizuru in particolare, cercherà di capire le loro vere emozioni tra loro.

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Tenendo conto di queste premesse, Rent a Girlfriend non presenta tuttavia uno sviluppo di trama intricato o complesso. Le vicende che ci accompagneranno assieme a Kazuya non tendono a svilupparsi troppo per questi 12 episodi, se non con comparse di nuovi personaggi quali Ruka e Sumi, e alcuni interessanti sviluppi verso la fine della stagione.

Per quanto riguarda quest’ultimi due personaggi, non hanno avuto un particolare sviluppo e non è stato concesso troppo tempo per approfondire le loro vicende, soprattutto per quanto riguarda Sumi, che viene presentata solamente dall’undicesimo episodio e di conseguenza appare veramente di rado nella serie. Si può dire che Chizuru è effettivamente l’unica tra le ragazze ad avere un minimo di approfondimento, diventando il personaggio preferito di molte persone anche dal punto di vista caratteriale (e non solo fisico).

Detto questo, si vedrà se effettivamente con la seconda stagione di Rent a Girlfriend ci sarà un passo avanti sotto questo aspetto, cercando quindi di dare molto più spazio a tutti quei personaggi che sono stati poco o per nulla approfonditi in questa prima stagione.

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Per quanto riguarda le caratterizzazioni dei personaggi, queste possono lasciare qualche perplessità. Mentre per protagonisti come Chizuru hanno saputo ricevere una caratterizzazione niente male e l’approvazione di molti spettatori, la stessa cosa non si può dire per altri membri del cast:

Kazuya, con il suo atteggiamento estremamente inetto e talvolta fastidioso, e Mami, che vuole sempre essere messa sul piedistallo, insieme alla sua doppia personalità, rischiano di diventare personaggi molto fastidiosi agli occhi dello spettatore, che potrebbe non apprezzarli.

Comparto tecnico e sonoro

Grande punto a favore di Rent a Girlfriend, e che metterà d’accordo molti spettatori, è sicuramente il comparto tecnico. Benchè lo studio TMS Entertainment non sia famoso per lavori estremamente curati e indimenticabili dal punto di vista tecnico, in questo caso è stato fatto un lavoro più che degno.

Il character design è simile a quello dell’opera cartacea, cercando di trasporre il più possibile dettagli ed espressioni dei nostri protagonisti. Questo, combinato con un buon uso di colori accesi, rendono l’opera assolutamente gradevole da visionare e non sono presenti particolari strafalcioni visivi che rovinano l’esperienza.

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Ottimo anche il comparto sonoro. Le OST si adattano molto bene ai contesti presentatoci, comici per la maggior parte con quella punta di drammatico e riflessivo ogni tanto, e le canzoni utilizzate per la Opening, “Centimeter” dei The Peggiese per la Ending, “Kokuhaku Bungee Jump” di Halca, hanno avuto anche un ottimo successo per quanto riguarda le vendite di quest’ultime nelle versioni CD.

Assolutamente promosso anche il doppiaggio, dove sono presenti nomi di doppiatrici molto ricercate, per esempio Sora Amamiya per Chizuru Aoi Yuki per Mami.

 

Considerazioni finali

Rent a Girlfriend è ben lontano da essere un capolavoro di questo genere. L’anime si presenta senza avere particolari pretese, proponendoci però una tematica interessante e mai vista in un’opera di animazione. Tuttavia, la mancanza generale di serietà per fare spazio invece ad una narrazione più “classica” da commedia romantica, con momenti non troppo riflessivi, potrebbe non mettere tutti d’accordo.

Anche i caratteri dei personaggi, a volte stereotipati, come per esempio l’inettitudine di Kazuya, tende a volte a rompere quelle situazioni di equilibrio che si vengono a creare precedentemente e quei pochi momenti di riflessione rischiano di essere sovrastati.

Un ottimo lavoro è stato fatto dal punto di vista tecnico e visivo, che sotto un certo punto di vista riesce a risollevare certe pecche generali della serie, rendendola più gradevole alla visione. Non a caso il character design delle ragazze è riuscito ad avvicinare molti spettatori della serie, seppur non troppo convinti dalla trama iniziale.

Rent a Girlfriend è un’anime che deve essere preso per quello che è: una classica commedia romantica (harem aggiungerei) con un ottimo comparto grafico che mette in luce il fenomeno delle “fidanzate a noleggio“, senza però scendere troppo nello specifico e nell’etico, da vedere senza pretese e male che vada riuscirà a strapparci qualche risatina ogni tanto.

Potete trovare la prima stagione di Rent a Girlfriend su Crunchyroll a questo link. Attualmente è stata anche annunciata una seconda stagione che potrebbe essere trasmessa verso la fine del 2021.

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Salve gente, sono Daniele, per gli amici DANYMATT, ho 22 anni, studio Lingue e culture dell'Asia all'università di Torino e sono appassionato di Animazione e cultura giapponese. Non disdegno però assolutamente i videogiochi e gioco molto spesso a FPS e giochi di strategia. (* ^ ω ^)

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