Due anni dopo l’arrivo della celebre saga videoludica (vi lasciamo qui la nostra recensione di Security Breach ) di Scott Cawthon per la prima volta sul grande schermo, Freddy e i suoi amici animatroni tornano al cinema con il secondo capitolo, questa volta in una veste completamente nuova.
Se il primo film, pur senza essere un capolavoro, era riuscito a scaldare i cuori dei fan più appassionati (un po’ meno quelli della critica, per usare un eufemismo ), questo secondo capitolo — realizzato con un budget nettamente superiore — promette di portare sul grande schermo un’opera capace di accontentare un po’ tutti, attingendo a piene mani dalla lore del secondo videogioco della saga.
Un seguito era già nei piani del creatore, Scott Cawthon, che nell’agosto del 2018 affermò che, se il primo capitolo avesse avuto successo, la storia sarebbe diventata una trilogia , seguendo rispettivamente gli eventi del secondo e del terzo gioco. La produzione di questo sequel è iniziata nel 2024, con Emma Tammi di nuovo alla regia. L’annuncio ufficiale è arrivato l’11 aprile 2024, con uscita del film prevista per il 4 dicembre 2025.
Ma Five Nights at Freddy’s 2 sarà riuscito a soddisfare queste aspettative? Sarà riuscito ad accontentare anche la critica più spietata?
L’originale Freddy Fazbear’s Pizzeria Questo secondo capitolo si apre con un flashback ambientato nel 1982 . Durante una festa di compleanno piena di bambini all’interno del primo locale della catena Freddy Fazbear , una di loro, Charlotte — una bambina solitaria che sembra aver legato solo con un’altra bambina bionda — nota il Coniglio Giallo (William Afton ) scortare un bambino dietro le quinte.
Presa dal panico, Charlotte cerca disperatamente di avvisare gli adulti presenti, ma viene allontanata da tutti in malo modo. Decide quindi di andare da sola dietro le quinte, riuscendo a salvare il bambino, ma non a sfuggire alla furia di Afton, che la pugnala a morte . Trascinandosi sul palco, Charlotte muore dopo uno straziante urlo di rabbia, finendo tra le braccia della mascotte della pizzeria, la Marionetta (Puppet ). Il caso del suo omicidio viene archiviato per mancanza di prove, e il locale chiude, per poi riaprire successivamente in una nuova sede con versioni aggiornate degli animatroni (la pizzeria del primo film ).
Torniamo nel presente : venti anni dopo, Vanessa Afton, dopo essersi ripresa dal coma seguito agli eventi del primo film, cerca di lasciarsi tutto alle spalle e tornare a una vita normale, aiutata da Mike Schmidt e dalla sorella Abby. Tuttavia, Vanessa è ancora tormentata dagli incubi legati al padre e decide di usare la stessa tecnica del sogno impiegata da Mike per risolvere il caso di suo fratello , per affrontare i propri fantasmi. Abby, invece, rimasta a vivere con il fratello dopo che la zia Jane è stata mandata in manicomio a seguito dell’attacco di Golden Freddy, sente la mancanza dei suoi amici, rimasti distrutti dal crollo della Freddy Fazbear’s Pizzeria .
Ritornati alla vecchia pizzeria, Mike rivela alla sorella la verità sulla scomparsa degli animatroni, e per consolarla le regala un premio trovato tra i giocattoli abbandonati: il FazTalker , un Grillo Parlante a tema Freddy. Uscendo dal locale, Mike nota un volantino che promette risposte a chiunque voglia indagare sugli omicidi avvenuti anni prima nel locale.
Durante la notte, Abby riceve sul suo FazTalker una presunta richiesta di aiuto da Chica , che le chiede di raggiungerla al più presto nella prima pizzeria della catena. Arrivata lì, la bambina trova le vecchie versioni degli animatroni, le stesse presenti nel secondo videogioco della serie .
Nel frattempo, Mike scopre che Charlotte, la bambina morta nel 1982, aveva come migliore amica proprio Vanessa . Quest’ultima, quando viene a sapere che Abby è stata nella vecchia pizzeria, capisce che la bambina potrebbe diventare uno strumento utile per gli scopi di Charlotte.
Infatti, Charlotte ha posseduto la Marionetta, che però non può lasciare la pizzeria per vendicarsi degli adulti, a causa di Vanessa, che ha fatto in modo che gli animatroni non possano allontanarsi per più di una certa distanza senza spegnersi. Il piano di Charlotte è quindi quello di usare Abby per uscire dalla pizzeria e mettere gli animatroni al servizio della sua vendetta contro tutti gli adulti che, venti anni prima, l’hanno “uccisa ”.
Un film “poco convinto “ Se volessi riassumere Five Nights at Freddy’s 2 in poche parole, potrei dire che mi è sembrato un film “poco convinto “ . A dirla tutta, a me il film è piaciuto davvero, ma, come già accaduto con il primo capitolo, si tratta di una pellicola che convince soprattutto chi riesce a cogliere le numerose citazioni alla saga. Questa impressione è stata confermata anche dalle reazioni delle persone presenti in sala durante l’anteprima, estremamente contrastanti .
Il film non eccelle praticamente in nulla e, sotto alcuni aspetti, sembra persino inferiore al primo capitolo , soprattutto sul lato “umano ” della storia. Nel primo film, gli animatroni erano importanti, ma il protagonista principale era Mike, con la sua storia drammatica di perdita del fratello sotto i propri occhi e la determinazione a far luce sugli eventi, mettendo persino a rischio la vita della sorellina. In questo secondo capitolo, invece, il materiale umano è marginale. Al centro delle vicende troviamo Vanessa, tormentata dal passato, mentre Mike risulta depotenziato , quasi inutile. In alcune scene appare persino insofferente di fronte agli eventi che coinvolgono la sorella e Vanessa.
L’unico momento degno di nota per Mike è quando rimane da solo nella pizzeria originale, affrontando i vecchi animatroni (i Whithered ), con alcune citazioni fedeli al secondo videogioco (niente porte: si sopravvive solo usando la maschera ). Degni di nota sono anche gli animatroni , realizzati splendidamente, ma anche qui il loro lato “bambinesco “, così presente nel primo film, si percepisce meno.
Questo intento del film si rivela alla fine una lama a doppio taglio, mettendo in luce tutti i suoi limiti nel finale: estremamente frettoloso , sembra avere come unico scopo quello di lasciare aperti più interrogativi possibili in vista di un eventuale terzo capitolo.
Le sensazioni a caldo erano quelle di un film “freddo “, più interessato a inserire citazioni sparse alla saga che a costruire una propria identità cinematografica . Ne risulta un film godibilissimo per chi coglie tutti gli easter egg , ma poco accessibile a chi non conosce i videogiochi.
Un film horror… o forse no? Five Nights at Freddy’s 2 viene classificato come un film horror, ma in realtà punta molto sui jumpscare piuttosto che su scene “forti “, proprio come accade nella controparte videoludica. Una scelta apprezzabile, perché rende la pellicola accessibile anche ai bambini che si avvicinano alla saga per la prima volta tramite il film.
Il film alterna momenti di assoluto silenzio a jumpscare improvvisi, creando scene in cui si salta letteralmente dalla sedia e altre in cui si percepisce l’imminente sorpresa. Tuttavia, la maggior parte dei jumpscare appartiene a questa seconda categoria: così prevedibili da risultare talvolta banali .
A differenza del primo film, dove i jumpscare erano presenti ma dosati con parsimonia per alimentare un vero clima di ansia, qui sono molto più frequenti e, alla lunga, perdono efficacia . Da segnalare però le numerose citazioni alla saga videoludica: in questo secondo capitolo ne troviamo davvero tante, e molte sembrano pensate apposiamente per gettare le basi di possibili sequel .
Un sequel divisivo Five Nights at Freddy’s 2 è un sequel estremamente divisivo , che crea una netta spaccatura tra pubblico e critica . Mentre la critica lo ha letteralmente stroncato — poco più del 10% di recensioni positive su Rotten Tomatoes — i fan lo considerano un successo, con oltre l’85% di recensioni positive sullo stesso sito, risultato dovuto all’elevato fan service presente nel film.
Dopotutto, Five Nights at Freddy’s 2 è un film che non eccelle praticamente in nulla e, anzi, forse fa qualche passo indietro rispetto al primo capitolo. Tuttavia, riesce a soddisfare chi doveva accontentare , e probabilmente è questa la cosa più importante. Scott Cawthon, insieme alla regista Emma Tammi, non ha mai avuto l’obiettivo di unire critica e pubblico, ma piuttosto di creare un’opera per i veri appassionati della saga .
In definitiva, Five Nights at Freddy’s 2 è un prodotto di cui probabilmente non ci ricorderemo molto: un film mediamente riuscito, ma capace di scaldare il cuore di chi tiene particolarmente a questa saga. E in fondo, va benissimo così.
Five Nights at Freddy’s 2, l’anteprima: il ritorno degli Animatroni
Pros
Animatroni realizzati in modo splendido
Elevata presenza di fan service, che soddisfa i fan...
Cons
...ma che non accontenta per nulla chi non conosce nulla della saga
Materiale "umano" del film scadente
Non eccelle in nessun aspetto
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