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Mass Effect Legendary Edition, la recensione: si ritorna nello spazio profondo

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Mass Effect Legendary Edition

Mass Effect: Legendary Edition

7.7

GAMEPLAY E LONGEVITÀ

8.5/10

GRAFICA E SONORO

7.5/10

COERENZA E CURA DEL DETTAGLIO

7.0/10

Pros

  • I tre capitoli e tutti i DLC in un unico titolo
  • Migliorie importanti nel primo capitolo
  • Tutti i DLC inclusi

Cons

  • Poche migliorie nel secondo e terzo capitolo
  • Piccoli bug non corretti dalle versioni originali del gioco

Mass Effect Legendary Edition è la rimasterizzazione dei primi tre giochi della serie di Mass Effect sviluppati da BioWare e pubblicati da Electronic Arts. È probabilmente il titolo che, da fan della serie, attendevo da tempo per poter rivivere finalmente le avventure del Comandante Shepard, nell’attesa di un nuovo capitolo in sviluppo di cui, in realtà, si sa ancora ben poco.

Mass Effect™ Legendary Edition Official Reveal Trailer (4K)

Vivi la leggenda di Shepard

La storia di Mass Effect Legendary Edition ci catapulta nel 2183 d.C nei panni del Comandante Shepard che, insieme al suo equipaggio, esplora la galassia su una nave stellare, la Normandy. Grazie ad una tecnologia aliena scoperta su Marte, l’umanità è in grado di Viaggiare nella Via Lattea ed entrare in contatto con diverse specie aliene.

L’avventura inizia nel momento in cui il comandante Shepard percorre per la prima volta il ponte della Normandy, comandata dal capitano David Anderson. L’equipaggio ha una missione: recuperare una sonda Prothean trovata sulla colonia umana Eden Prime.

Per l’umanità è un ritrovamento potenzialmente rivoluzionario: infatti proprio grazie a queste sonde lasciate dai Prothean, razza ormai estinta da anni, la nostra specie è riuscita a compiere balzi in avanti in ambito sia tecnologico che scientifico, permettendoci di lasciare il sistema solare.

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Sonda Prothean

La missione però è compromessa perché Eden Prime si trova sotto attacco da una razza aliena artificiale chiamata Geth alla guida di un’enorme nave misteriosa, anche loro atterrati sulla colonia alla ricerca della sonda Prothean.

Dopo aver contrastato la distruzione della colonia, il comandante Shepard riesce a raggiungere la sonda, che inspiegabilmente prima di autodistruggersi si attiva e proietta nella sua mente una visione molto confusa: sintetici che sterminavano e massacravano la vita organica presente in tutta la galassia.

Con l’aiuto dell’equipaggio della Normandy e la collaborazione del Consiglio della Cittadella (commissione esecutiva formata da un rappresentante di ogni specie), il comandante Shepard ha finalmente la conferma: una leggendaria specie di macchine intelligenti chiamate Razziatori, ritenuti anche i responsabili dell’estinzione dei Prothean, sta facendo ritorno nella Via Lattea.

Ed è qui che la nostra avventura nei panni del comandante Shepard continua, guidando la nostra squadra in un galassia ormai in subbuglio, per cercare di impedire il ritorno di un nemico pronto a distruggere tutto senza pietà.

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Razziatore

La tua storia, le tue scelte

Da veterana della serie, dopo aver passato diverse ore di gioco ad esplorare e analizzare tutto il mondo circostante di Mass Effect Legendary Edition, non ho potuto non notare che in questa rimasterizzazione non c’è una vera e propria rivoluzione sia dal punto di vista tecnico sia delle meccaniche, ma più un rinnovamento estetico che passa ad una risoluzione più elaborata, con effetti grafici che rendono le ambientazioni più apprezzabili.

Dopotutto, in vista di un nuovo capitolo, probabilmente Bioware voleva semplicemente svecchiare la serie per avvicinare del nuovo pubblico e far breccia nel cuore del vecchio.

Ciò che rende Mass Effect Legendary Edition un capitolo assolutamente da recuperare è la sua forte componente ruolistica unita a un gameplay prettamente action. È possibile iniziare la propria avventura scegliendo tra sei diverse classi, ognuna con propri talenti che la contraddistinguono e che andranno a incidere in maniera vivissima tutta la nostra avventura nell’immaginario della serie.

Trattandosi prima di tutto di un RPG, Mass Effect Legendary Edition mette davanti al giocatore delle scelte che incideranno e cambieranno anche drasticamente l’esperienza e le sorti di tutti e tre i capitoli, andando a segnare i diversi rapporti tra Shepard e tutto il suo equipaggio.

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Mi sono ritrovata a tutti gli effetti davanti ad un titolo in cui ho avuto la possibilità di seguire decine e decine di ore di gioco in un mondo coinvolgente, ben strutturato e che può essere a tutti gli effetti considerato vivo.

Mako

Un universo ricco e dettagliato

Mass Effect Legendary Edition si riveste graficamente, portando miglioramenti grafici che rendono la Via Lattea più realistica, e sonoramente, rinnovandone gli effetti sonori ambientali. Per quanto riguarda il sistema di combattimento, il sistema di coperture si aggiorna rendendola sicuramente meno macchinosa rispetto a quella della saga originale.

Uno degli aspetti rimasti immutati dal capitolo originale di Mass Effect è la gestione della squadra durante il corso dell’avventura: al giocatore è sempre concesso assegnare dei comandi ai compagni e aprendo la ruota delle abilità è possibile fargli compiere azioni o cambiargli equipaggiamento durante uno scontro.

Normandy

Verso l’infinito, e oltre!

A conti fatti, Mass Effect: Legendary Edition, oltre ai tre titoli della saga, contiene più di 40 DLC, molti dei quali introducono nuove missioni e soprattutto contenuti narrativi. La nuova edizione dell’epoea spaziale di Bioware conta circa 60/70 ore di gioco, che però arrivano anche a oltre 100 non lasciandosi nulla alle spalle.

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Ogni episodio della saga offre molteplici scelte, parametro che implica intrinsecamente un tasso di rigiocabilità estremamente elevata, offrendo lo stimolo di rimettersi più volte in gioco e intraprendere decisioni diverse che cambieranno il corso della storia e la morale di Shepard, da Eroe o Rinnegato, esplorando i diversi finali possibili.

Battaglia

Allacciate le cinture

Nel complesso mi sono ritrovata di fronte ad un titolo ben fatto e curato, indubbiamente con qualche difetto, ma per niente invadente durante la mia esperienza di gioco, nonostante non ci siano enormi cambiamenti, soprattutto per il secondo e il terzo capitolo, la storia continua ad essere intensa e appassionante, con un gameplay profondo e una grafica che ci fa ammirare la bellezza della Via Lattea e i suoi numerosi pianeti.

La nuova versione rimasterizzata è il modo migliore per godersi una raccolta imperdibile sia per i fan della saga ma anche una scoperta fenomenale per chi non l’ha mai ancora conosciuta.

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La mia passione per i videogiochi è nata circa 20 anni fa, quando per la prima volta ho preso tra le mie mani il controller della Super Nintendo. Ricordo ancora i pomeriggi passati insieme a mio padre davanti alla console per divertirci e giocare a Super Mario.
Ancora oggi, a 26 anni, i videogiochi non smettono di appassionarmi ed emozionarmi.

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Starfield: tutto quello che sappiamo della nuova space opera Bethesda – SpaceNerd.it
8 mesi fa

[…] intenderci, avranno probabilmente la funzionalità dei manufatti Prothean che abbiamo già visto in Mass Effect anche se in Starfield non è ancora ben chiaro se ci siano forme di vita aliene intelligenti. […]

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