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Rainbow Six Siege: novità dall’anno 5 e oltre

Annunciati i contenuti del nuovo anno di Rainbow Six Siege

Durante il week end appena trascorso si è tenuto a Montreal il Six Invitational, il più importante evento dell’anno per quanto riguarda la fortunata produzione Ubisoft, Tom Clancy’s Rainbow Six Siege. Quello che è tanto per la community, che per il circuito Esports dedicato al titolo, è l’evento che rappresenta un punto che sigla la fine dell’anno appena trascorso, e prelude all’inizio di uno nuovo.

Come ogni anno nella fredda città canadese, i Team qualificatisi e provenienti da tutto il mondo, si contendono un sostanzioso montepremi e il titolo di campioni mondiali di Rainbow Six Siege. Oltre a ciò, gli sviluppatori sfruttano l’evento per presentare tutte quelle novità che arriveranno nel corso dell’anno, tuttavia questo in particolare prelude ad un anno massiccio di cambiamento per il titolo, volti a portarlo al livello successivo.

Void Edge

La prima stagione dell’anno 5 di Rainbow Six Siege, quest’anno porta il nome di Operation Void Edge, una stagione all’insegna dei classici due operatori, e una nuova mappa. Tra i nuovi membri del team, vedremo un’agente proveniente dalla Giordania, anche conosciuto come Oryx, dal passato misterioso e senza una divisione a cui appartenere. Dall’altra invece conosceremo Iana, un’ingegnere spaziale Olandese, albina, e appartenente ad un’organizzazione chiamata REU; entrambi saranno disponibili dalla prossima settimana sui TTS, i server di test del titolo.

Il nostro nuovo difensore Oryx ci viene presentato come un’operatore dalla grande prestanza fisica, ma anche dotato di grande agilità. Egli non sarà dotato di un gadget, ma avrà un’abilità dal nome Scatto Remha in grado di sfondare le pareti distruttibili, a patto di pagarne il prezzo con qualche punto vita. Per il meta potrà rivelarsi molto utile per sorprendere gli avversari e sopratutto contrastare quegli operatori dotati di scudo, come gli agenti Blitz e Montagne. Nonostante poi la sua notevole stazza (ben 100Kg di peso), avrà un’estrema mobilità con due punti velocità e due di costituzione, che gli permetteranno di muoversi rapidamente e risalire le botole grazie alla sua abilità passiva.

Sull’altro fronte, troveremo l’attaccante dal particolare aspetto, conosciuta come Iana. Da grande ingegnere, l’operatrice avrà dalla sua un gadget conosciuto come il Replicatore Gemini, un dispositivo ricaricabile in grado di ricreare una copia olografica perfettamente identica a lei (un po’ sullo stile di Alibi), che potrà controllare per raccogliere informazione nella mappa in sicurezza, rivelandosi alle volte un’interessante incognita sulla sua presenza e veridicità mentre si muove per i vari ambienti.

La modifica alla mappa Oregon, rappresenta poi un’ulteriore tassello da aggiungere al lavoro di restauro della storiche mappe iniziali del titolo, non che quelle più datate e mal bilanciate, sopratutto ora che la scena competitiva si è fatta molto più importante.

E’ il momento di cambiare

L’anno 5 non è ancora iniziato, eppure come rivelano gli sviluppatori, i cambiamenti che Rainbow Six Siege affronterà durante questo periodo saranno un ibrido tra vecchio e nuovo, stravolgendo le formule di rilascio dei contenuti e andando sempre più a modificare e aggiungere elementi di gameplay.

Innanzitutto, la prima metà dell’anno procederà come di consueto senza differenze, ovvero con il rilascio di due operatori per stagione, una nuova mappa e un evento. Sarà solo dalla seconda metà dell’anno infatti che le cose andranno a cambiare durante gli update, vedendo il rilascio di un solo operatore per stagione. Più importanti saranno le modifiche al gameplay, come l’aggiunta di gadget secondari o modifiche agli operatori: vedremo infatti l’aggiunta di meccaniche nuove, quali ad esempio un sensore di prossimità o l’introduzione di un sistema di ping pensato per comunicare anche in assenza della chat vocale.

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Ad ogni stagione sarà possibile acquistare un Battlepass con ricompense estetiche e vedremo l’introduzione di modalità arcade a tempo durante i weekend (seppur solo dalla stagione tre) che renderanno ancora più varia l’offerta ludica proposta dal Team.

Dietro questa scelta vi è l’idea che le novità debbano avere un impatto maggiore sul gioco, e che concentrarsi su di un numero più contenuto di cambiamenti, possa permettere al team di progettare nuove meccaniche più stimolanti in grado di mantenere il progetto in costante evoluzione, dando alla community maggiore varietà nel tempo. Questo modello di rilascio delle stagioni sarà completo e definitivo già dal prossimo anno, definendo ancora una volta la portata di questo progetto a lungo termine che non sembra di certo volersi fermare, almeno non nel breve periodo.

La situaziuone Esports

Durante questi cinque anni Ubisoft si è molto impegnata per costruire una scena competitiva mondiale solida, che ogni anno durante tre eventi sparsi nel corso dei mesi, vedeva le squadre gareggiare nella Pro-League, scontarsi per avere la possibilità di qualificarsi ai Six Invitational, e quindi competere per diventare i campioni del mondo di Rainbow Six.

Nonostante il sistema adottato da Ubisoft fosse solido, era originariamente pensato per una scena competitiva allora ancora ristretta, che però visto l’accrescere di squadre e quindi sfidanti da tutto il mondo, non riesce a dare le stesse possibilità a tutti. Proponendo un sistema a regioni, suddiviso per America Latina, Nord America, Europa e Asia-Oceania; la compagnia ridefinisce i termini per qualificarsi, con tornei che si terranno in parallelo in base alla regione, suddivisi in quattro quarti, che solo al termine delle prime tre vedrà trionfare i quattro migliori team che potranno quindi scontrarsi alle Major nell’ultimo quarto per poi arrivare partecipare alle qualificazioni per gli Invitational di quell’anno.

Proprio come avverrà con il nuovo sistema di update durante il quinto anno, la scena competitiva vedrà un periodo ibrido, dove l’ultimo torneo di Pro-League si terra a maggio a San Paolo in Brasile, per iniziare ufficialmente le Major in Nord America ad agosto. A proseguire si terrà a novembre in Europa, per poi arrivare ad un mese dagli Invitational con le qualificazioni a gennaio.

Per tenere conto dei partecipanti, vi sarà così una classifica a punti ottenuti durante i tornei, che decreteranno poi quali squadre potranno accedere alle qualificazioni, punto che cambia il sistema dei pass che garantivano ai vincitori dei tornei di Pro-league di qualificarsi automaticamente al mondiale.

Le novità per questo quinto anno di Rainbow Six Siege si rivelano così alquanto particolari, che non vanno a modificare il titolo in se, ma pongono le basi ad un futuro diverso e duraturo, che abbraccerà una scena competitiva più solida, oltre che ad un modello contenutistico più di impatto, in modo da dare ai giocatori ancora molti stimoli per gli anni a venire.

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Matteo Falato

Fan di Star Wars sin dalla culla, grande amante dei Cinecomics e videogiochi, nello specifico grandi saghe come Mass Effect e Fallout, un bingewatcher professionista. Datemi poi uno di questi argomenti, e potrei non smettere più di parlare.

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Matteo Falato
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