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Call of Duty Modern Warfare – Recap della prima Beta

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Call of Duty Modern Warfare - Recap della prima Beta 1

L’articolo che segue è stato scritto allo scopo di elencare e descrivere i vari contenuti testati durante il primo weekend di test Beta del prossimo Call of Duty in uscita a Ottobre, Modern Warfare.
Per maggiori analisi del titolo e nello specifico del comparto multigiocatore, vi rimandiamo alla recensione che uscirà in prossimità del lancio del titolo su queste pagine esattamente come fatto con il capitolo precedente del brand, Black Ops 4. Buona lettura!

Dopo l’annuncio fatto con un trailer tanto breve quanto chiaro, Activision e il team di sviluppo Infinity Ward hanno svelato quello che sarebbe stato il Call of Duty d’annata, mostrando al mondo intero il chiaro intento di voler dare nuova vita alla saga che ha reso il brand il blockbuster che è oggi, prendendosi la pesante responsabilità di creare un capitolo che faccia da reboot per la sua saga più famosa, Modern Warfare.

Passata qualche settimana, con una campagna pubblicitaria basata sulla collaborazione con alcuni degli streamer della saga e non più seguiti, Infinity Ward ha mostrato al mondo delle partite riprese in diretta del comparto multigiocatore del titolo nella sua nuova modalità 2vs2 chiamata Gunfight (di cui vi descriveremo i dettagli a breve ndr), annunciandone un’Open Alpha dedicata esclusiva per i possessori di Playstation 4 in virtù dell’accordo di rilascio di contenuti per il titolo per l’ammiraglia Sony.

Oltre all’Alpha, venne poi annunciato un periodo di Beta testing aperto inizialmente ai possessori di Playstation 4 (con la possibilità di partecipare due giorni prima in accesso anticipato mediante preorder) per il weekend che va dal 14 al 16 Ottobre, per poi proporne un altro il weekend successivo con le stesse modalità di accesso ma per tutte le piattaforme.

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In questo articolo vi elencheremo, con relativa descrizione, tutti i contenuti presentati durante il primo weekend di Beta testing.

 

Modern Warfare Beta: Giorno 1 (12-13 Settembre) – Modalità di gioco

La prima giornata di Early Access dell’Open Beta di Modern Warfare ha “avviato le danze” con una discreta quantità di contenuti, anche se con non pochi problemi al seguito.

Le modalità presentate sono state le seguenti:

  • Deathmatch a squadre: classica modalità senza alcun obiettivo d’interesse nella mappa, due squadre combattono con l’obiettivo di raggiungere un numero totale di 75 uccisioni di squadra entro 10 minuti.
    Vince il team che raggiunge le 75 uccisioni totali o che, allo scadere del tempo massimo del match, ha raccolto un numero totale maggiore di uccisioni.
    Questa modalità è stata presente in due varianti, ovvero il 6vs6 e il 10vs10, quest’ultima è una novità per il brand ed è stata disponibile nella beta per una sola mappa, ovvero Grazna Raid.
  • Dominio: modalità ad obiettivi, due squadre si contendono il possesso di tre bandiere-obiettivo all’interno della mappa, il possesso delle quali aumenta il punteggio totale di squadra nel corso del tempo.
    Più bandiere vengono mantenute, più punti otterrà il team nel corso del match.
    Vince il team che raggiunge per primo i 200 punti totali.
    Come la precedente, anche questa modalità ha supportato sia il 6vs6 che il 10vs10, quest’ultimo sembra sulla mappa Grazna Raid.
  • Quartier Generale: modalità con singolo obiettivo “mobile”, due squadre si contendono il possesso di una zona della mappa dove si materializzerà un laptop definito come la modalità.
    Una volta conquistato, il team deve mantenerne il possesso il più a lungo possibile dal team avversario, il quale dovrà rioccupare l’area per un determinato lasso di tempo, al termine del quale il QG sparirà e si rimaterializzerà in un altro punto della mappa.
    Il team che conquista il QG vedrà un messaggio a schermo che notificherà i giocatori che la loro possibilità di rinacere verrà bloccata fino al momento in cui il team avversario riconquisterà l’obiettivo.
    Questa modalità venne introdotta ed enormemente apprezzata nel 2009 con Modern Warfare 2, e per la gioia della community tornerà quest’anno.
    Anche questa modalità ha supportato sia il 6vs6 che il 10vs10, quest’ultimo anche in questo caso solo sulla mappa Grazna Raid.

Mappe di gioco

Le mappe provate durante la prima giornata sono state le seguenti:

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  • Azhir Cave: mappa di medie dimensioni e disponibile solo nel formato 6vs6, Azhir Cave presenta un’ambientazione prevalentemente desertica e si divide in un’area urbana e un’enorme grotta che occupa metà dell’area totale.
    L’area urbana si sviluppa lungo due corridoi principali e si sviluppa su due livelli verticali, il tutto disseminato di strutture sia aperte che chiuse.
    L’enorme grotta che occupa l’altra metà dell’area della mappa si sviluppa su un unico enorme corridoio composto da diverse coperture, il quale si ramifica in altre piccole gallerie che favoriscono i fiancheggiamenti o che vanno a influire nell’area urbana descritta sopra.
  • Hackney Yard: mappa di medio-piccole dimensioni, anch’essa disponibile solo nel formato 6vs6.
    Hackney Yard è una mappa urbana ispirata ad un campo di deposito cargo, particolare nella sua struttura atipica per la serie con un piazzale centrale e due strutture di grosse dimensioni ai lati, che fungono da corridoi intricati laterali.
    A un lato della mappa abbiamo un deposito cargo, abbastanza circoscritto con due finestre alle estremità nord e sud che puntano sia dentro che fuori la struttura, il tutto sviluppato su due livelli di altezza.
    All’altro lato abbiamo una struttura in fase di costruzione, con un corridoio a “U” esterno che da visuale totale sull’estremo nord della mappa; l’interno della costruzione si sviluppa anch’esso su due livelli verticali accessibili da una rampa di scale interna o tramite il superamento di alcuni ostacoli e casse esterni.
    Questa mappa sfrutta al massimo la mobilità del giocatore, permettendo di scalare diversi oggetti per raggiungere tetti dei vari estremi della mappa per poter avere una posizione privilegiata e sopraelevate su un eventuale terzo o addirittura quarto livello in altezza.
  • Grazna Raid: mappa di grandi dimensioni, supporta sia il 6vs che il 10vs10.
    Grazna Raid è una delle mappe più grandi mai viste in un Call of Duty, e in Modern Warfare possiamo aspettarci di vederne molte altre di simili dimensioni visto il supporto delle modalità a più giocatori.
    Inutile negare le somiglianze alla storica mappa Carentan, l’area di gioco supporta due enormi corridoi laterali e una zona centrale composta da strutture semidistrutte estremamente complesse, le quali si sviluppano in un susseguirsi di scale, stanze e corridoi asimmetrici.
    Anche in questo caso l’ambientazione è prevalentemente urbana ma con una gran presenza di vegetazione, la quale comunque non è troppo invasiva e non va a creare nascondigli naturali.
    Va inoltre segnalata la presenza di altissimi edifici perfetti per l’appostamento di cecchini e simili agli estremi nord-ovest e sud-ovest della mappa.

Artwork di una della mappe disponibili nella Beta, Hackney Yard

Armi e caratteristiche

Nonostante sia stato possibile intravedere nei menù (probabilmente) tutte le armi e le opzioni di personalizzazione disponibili al lancio di Modern Warfare, a causa del cap di livello fissato a 10 durante la prima giornata di Beta (verrà aumentato fino a 30 entro il termine del secondo weekend di testing ndr) è stato possibile provarne soltanto una parte.

L’elenco della armi sbloccabili e utilizzabili durante la prima giornata di Beta sono state le seguenti, rispettivamente per i fucili d’assalto:

  • M4A1: cadenza nella media e un rinculo facilmente controllabile senza accessori, questo fucile è risultato parecchio pià efficace di qualsiasi altra bocca di fuoco durante la durata totale del primo weekend di Beta.
  • AK-47: cadenza medio-bassa e un rinculo difficile da controllare senza accessori, il buon vecchio Ak-47 è risultata un’arma estremamente occasionale ed efficace solamente con particolari set di accessori.
  • M13: alta cadenza di fuoco e rinculo abbastanza semplice da controllare senza accessori, questo fucile d’assalto è risultato abbastanza bilanciato nel complesso con l’unica pecca di un’enorme diminuzione di danni sulle lunghe distanze, rendendolo ottimo per il controllo di corridoi chiusi.

Ecco ora la lista delle mitragliette, altresì chiamate SMG:

  • MP5: sempre presente nei titoli Modern Warfare, questa mitraglietta si è rivelata estremamente affidabile posizionandosi al secondo posto delle armi più efficaci del primo weekend di Beta. Cadenza medio alta, rinculo facile da controllare e il valore di ADS (Aim Down Sight, ovvero la modalità mirino ndr) più basso tra tutte le armi disponibili durante la fase di testing sono tutti fattori che hanno reso questa SMG estremamente versatile e utile in tutte le situazioni, anche in scontri a lunga gittata.
  • MP7: alta cadenza di fuoco e rinculo prettamente verticale, questa SMG si è rivelata ideale per gli scontri ravvicinati, penalizzata da un’enorme perdita (forse fin troppo marcata ndr) di danni sulla lunga gittata.
    L’MP7 è stata la SMG che più di tutte ha rappresentato la sua classe di appartenenza.

A seguire la lista dei fucili a canna liscia, comunemente chiamati “fucili a pompa”, i quali in Modern Warfare andranno ad occupare anche lo slot primario dell’equipaggiamento delle armi:

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  • Model 680: mortale a distanza ravvicinata, il Model di Modern Warfare provoca gravi danni anche alla corto-media distanza uccidendo spesso in un solo colpo.
    Di contro, ogni colpo va caricato tramite l’animazione di tirata del carrello del fucile, inserendo una breve pausa tra l’uso di ogni cartuccia, e il suo tempo di ricarica è facilmente punibile (anche se l’animazione di quest’ultima azione può essere “cancellata” con il solito espediente della doppia pressione del tasto di cambio arma ndr).
  • 725: chi si ricorda l’Olympia di Black Ops 1, noterà immediatamente le uguaglianze tra le due.
    Il 725 è un fucile a doppia canna liscia che può contenere solo due colpi per caricatore, ma ognuno di essi è estremamente letale e con l’aggiunta degli accessori giusti può raggiungere la portata di un fucile a canna regolare.
    Di contro, il “nuovo Olympia” ha un tempo di ricarica estremamente lungo e l’animazione vede entrare entrambe le cartucce allo stesso momento, quindi non sarà possibile accorciare il tutto tramite il metodo di cancellamento.

Per le mitragliatrici leggere, fino al livello di 10 è stato possibile provarne soltanto una:

  • M91: cadenza medio-bassa e un pesante rinculko verticale, l’M91 ha un indice di danno estremamente alto ma il primo colpo della raffica alzerà di molto il fucile, rendendo difficile da controllare le raffiche di fuoco.
    Oltre a ciò, i tempi della modalità ADS sono estremamente alti, rendendola totalmente inutilizzabile durante la corsa.

La prossima categoria è quella dei fucili tattici, dei quali è stato possibile provarne solamente uno durante questo primo periodo di Beta ed è stato possibile sbloccarlo dopo il livello 10, riprenderemo quindi questa categoria in un paragrafo successivo.

Infine, abbiamo i fucili di precisione.
Anche in questo caso è stato possibile provarne solamente uno:

  • AX-50: fucile di precisione classico a culatta mobile, uccide in un colpo solo dal bacino in su, ed è stato possibile testare la caduta del proiettile solamente nel lato ovest di Grazna Raid dal tetto bucato dell’edificio sud fino all’estremo del perimetro nord.
    In questo caso è stato necessario mirare leggermente sopra il bersaglio per poter mandare a segno il colpo.
    La velocità di ADS è discretamente bassa, rendendo il “quickscope” abbastanza difficile da seguire ma non impossibile, e la situazione non migliroa drasticamente anche con i migliori accessori montati sull’arma.
    Va segnalata la disattivazione automatica della mira assistita su console per i fucili di precisione, costringendo il giocatore a essere particolarmente preciso nell’aggiustamento dell’allineamento del mirino con il bersaglio.

 

Tra le secondarie, ora, abbiamo due sole categorie.
Partiamo con le classiche pistole da fianco:

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  • .50 GS: l’inconfondibile Desert Eagle torna pià letale che mai.
    Con soli due colpi al petto è possibile atterrare il bersaglio, mentre ne basterà uno solo alla testa per ottenere lo stesso risultato.
    E’ possibile inoltre montare mirini ad alta intensità di zoom ai livelli arma pià avanzati, rendendola estremamente letale.
  • M19: paragonabile all’M9, questa pistola semiautomatica ha un rateo di fuoco direttamente proporzionale alla velocità con cui verrò premuto il grilletto del controller, con un ritardo quasi nullo.
    Di contro, però, ha una potenza di fuoco decisamente bassa e richiede tra i 5-6 colpi al petto per poter atterrare il bersaglio.

A seguire, ecco i lanciarazzi:

  • Pila: alta velocità di viaggio dei missili sparati, ha un buon equilibrio tra danni verso la fanteria e i veicoli.
  • Strela-P: media velocità di viaggio dei missili sparati, ha danni ribassati verso la fanteria ma distrugge facilmente qualsiasi veicolo.

Vorremmo sottolineare che la lista tratta le armi utilizzabili tramite “Crea una classe”, e quindi non va a coprire quelle utilizzabili nelle classi predefinite utilizzabili prima del livello 4.
Alcune di esse, però, possono essere sbloccate nel corso dei due weekend di Beta di Modern Warfare, continuate a leggere per i dettagli!

 

Call of Duty Modern Warfare - Recap della prima Beta 4

Immagine di Gunsmith di Modern Warfare

Gunsmith e la personalizzazione

Grande novità di Modern Warfare è senza dubbio il “Gunsmith”, ovvero la sottomodalità di “Crea una classe” nel menù di personalizzazione del proprio armamentario che ci consente di modificare a nostro piacimento ogni arma disponibile nel gioco.

Grazie alla Beta è stato possibile dare una prima occhiata, e le impressioni iniziali sono senza dubbio positive, ma procediamo con ordine.

Ogni arma disponibile in Modern Warfare avrà un sistema di progressione a livelli a sè stante separato dal livello generale del profilo, lungo il quale sarà possibile sbloccare diversi accessori per ogni bocca di fuoco.

Fin qui nulla di diverso dai Call of Duty più recenti, ma in Modern Warfare il livello di personalizzazione di ogni arma è stato elevato all’ennesima potenza consentendo al giocatore di modiciare mirino, bocca, canna, impugnatura, calcio, caricatore, laser, tipo di calibro del proiettile e “bonus” speciale.

Gunsmith permette di montare fino a 5 accessori diversi, uno per ogni parte di arma, permettendo quindi di modificare i valori della propria arma preferita rendondola ancora più affine al proprio stile di gioco.

Ogni accessorio modificato andrà a cambiare non solo l’aspetto estetico e i valori numerici del fucile, ma anche il suo peso, la forma e il modo in cui risponderà ai movimenti del giocatore durante le partite.

L’esempio più “assurdo” che possiamo portarvi (passatemi il termine ndr) è stata la possibilità di modificare totalmente l’Ak-47 in un Ak-74u cambiandone calcio, canna e impugnatura, trasformando il fucile d’assalto nella sua controparte SMG.

Gunsmith di Modern Warfare mette le carte in tavola per stravolgere il concetto di bilanciamento della saga, ma entreremo nei delicati dettagli di tutto ciò in sede di recensione quindi siate pazienti!

Questa opzione di personalizzazione è disponibile per tutte le armi del gioco, anche i lanciarazzi.

Apparentemente durante questo primo fine di settimana di Beta è stato possibile portare il livello di ogni arma fino al 30 nel caso dei fucili d’assalto e 25 per le SMG; purtroppo non siamo riusciti a “cappare” altre classi di armi, ma cercheremo di farlo durante il prossimo periodo, e riporteremo il resto nel secondo recap.

Inoltre, nel “Crea una classe”, abbiamo due tipologie di equipaggiamento, letale e tattico.

Tra le letali abbiamo potuto provare due tipi di granate, quelle a frammentazione (le classiche granate a scapola di cui si può ritardare l’esplosione), le Semtex (granate adesive con timer che viene avviato al lancio), e le mine Claymore (mine a raggio frontale di prossimità).

Tra le tattiche, fino al livello 10, è stato possibile invece provare le granate Flashbang (classiche granate accecanti) e le stordenti (granate che esplodendo rallentano la visuale dei nemici nel raggio d’azione).

Continuando a immergerci nelle opzioni di personalizzazione del proprio avatar abbiamo potuto provare alcune delle serie di uccisioni del nuovo Call of Duty, e sottolineamo il fatto che siano appunto “di uccisioni” e non più a punti.

Ecco una breve lista:

  • UAV personale (3 uccisioni): attiva la minimappa solo per il giocatore che utilizza la serie, segnalando un limitato numero di nemici per un breve lasso di tempo.
  • UAV di ricognizione (4 uccisioni): attiva la minimappa per l’intero team alleato, segnalando a intervalli regolari la posizione di tutto il team avversario per un breve lasso di tempo.
    Più UAV tirati dal team possono allungare la durata del primo utilizzato.
  • Cruise Missile (5 uccisioni): il missile Predator di Modern Warfare 2 fa ritorno! Missile controllabile con la possibilità di essere “boostato” in velocità una volta sola.
  • Chopper Gunner (10 uccisioni): il supporto aereo di Modern Warfare 2 ritorna, con tanto di missili secondari! Visuale controllabile con mitragliatrice annessa e un numero contato di missili ad ampio raggio, l’elicottero rimarrà immobile circa al centro della mappa e il giocatore potrà controllarne mitragliatrice e cannoni.

Altre serie di uccisioni sono state rese disponibili oltre il livello 10, verranno trattate in un paragrafo successivo.

 

A seguire abbiamo le “abilità di campo”, ovvero i gadget avanzati utilizzabili dal giocatore.

Le abilità di campo si caricano nel tempo, ed è possibile equipaggiarne una sola.

Nella prima giornata di Beta è stato possibile provare le seguenti:

  • Scudo mobile: come facilmente intuibile, si tratta di uno scudo montabile sul pavimento che fungerà da riparo portatile ad alta resistenza.
    Durante la prova pare risulti impenetrabile.
  • Cassa di munizioni: piccola borsa che caricherà al massimo le riserve di proiettili sia dell’utilizzatore che dei compagni circostanti.

Passiamo ora a descrivere i bonus disponibili nel “Crea una classe”.
Partendo dai bonus primari troviamo:

  • Double Time: questo bonus raddoppia la durata dello scatto accellerato (attivabile con la doppia pressione del tasto di scatto ndr) e aumenta la velocità di movimento da accovacciati del 30%.
  • Overkill: permette di usare un’arma primaria nello slot dell’arma secondaria.

Tra i bonus secondari abbiamo invece:

  • Hardline: le serie di uccisioni “costano” un’uccisione in meno.
  • High Alert: una pulsazione visiva appare a schermo quando si è sotto tiro.

Infine, nell’ultimo slot di bonus:

  • Tune Up: la velocità di ricarica dell’abilità di campo è aumentata del 50%.
  • Amped: scambio di armi più rapido e velocizzata la ricarica dei lanciarazzi
  • Sharpnel: il giocatore ottiene una granata letale aggiuntiva in più, e i loro danni ritardano il recupero della salute.

 

In conclusione, in Modern Warfare è possibile cambiare l’aspetto estetico del proprio operatore.
La Beta ha limitato la scelta a sole 3 varianti per fazione, quindi 6 totali.

 

Qui possiamo concludere il carico ci contenuti della prima giornata di Beta.

Call of Duty Modern Warfare - Recap della prima Beta 5

Giorno 2 (13-14 Settembre) – Nuove aggiunte

Con lo scoccare delle ore 19 del 13 Ottobre, Infinity Ward ha aggiunto ai contenuti della Beta di Modern Warfare una nuova mappa, Gun Runner, e una nuova modalità, Cyber Attack.

Gun Runner è un’altra mappa dalla struttura abbastanza atipica per i canoni del genere, cerca di presentarsi con tre corridoi, confondendo quello centrale con taglio orizzontale che collega i due laterali, rappresentato da un piccolo spazio aperto che vede due strutture affacciarcisi.
Il corridoio ovest di chiude in quella che sembra una piccola fabbrica, ramificandosi tra i vari piccoli edifici che la circondano.
Quello est, invece, è aperto ed è tappezzato di cargo scalabili.
Agli estremi nord e sud abbiamo due grossi edifici che si sviluppano in più livelli di altezza, ai quali subito di fronte di stendono lunghi spiazzi orizzontali pieni di ripari.
Questa mappa rientra nella categoria del 6vs6, ed è di medio-grandi dimensioni.

Cyber Attack è una nuova modalità a obiettivi senza rientri introdotta per la prima volta con questo Modern Warfare dove entrambi i team dovranno raccogliere un dispositivo unico utile a innescare una bomba situata nella zona di partenza avversario.
Chi raccoglierà il dispositivo non potrà utilizzare le armi, ma potrò in compenso lasciarlo per terra in caso di bisogno con la consapevolezza che il segnalino della posizione del congegno tornerà visibile anche dal team nemico.
Nonostante la modalità sia senza rientro (quindi una volta uccisi non si rientrerò automaticamente ndr), è possibile riportare in vita un alleato caduto mantenendo la pressione del tasto associato sulla posizione contrassegnata, che equivale alla posizione dove quest’ultimo è stato eliminato.

Queste sono state le aggiunte della seconda giornata di Beta, il cap di livello è rimasto a 10.

Va segnalato che durante questi primi due giorni non è stato possibile selezionare la modalità di gioco desiderata, siccome il filtro di ricerca veniva bloccato.
Il tutto è stato sbloccato al terzo giorno di Beta, in concomitanza con la fine dell’Early Access.

Call of Duty Modern Warfare - Recap della prima Beta 6

Giorno 3 (14-15 Settembre) – Fine dell’Early Access e grossi cambiamenti

Con la fine dell’Early Access e quindi l’apertura della Beta di Modern Warfare a tutti i possessori Playstation, Infinity Ward ha innalzato il cap di livello a 20 (il massimo raggiungibile in questo primo fine settimana ndr) consentendo di sbloccare nuove armi, oggetti vari e serie di uccisioni.
Inoltre è stata aggiunta una playlist notturna, ovvero dove è possibile giocare due delle mappe disponibili con il visore notturno.

In questo nuovo Modern Warfare, giocare in notturna non è paragonabile a quanto visto nei capitoli precedenti.
Con il nuovo engine, ora l’oscurità rende impossibile l’orientamento senza l’utilizzo del visore notturno.
Utilizzando il visore notturno nel nuovo Modern Warfare, anche il gameplay viene modificato, costringendo il proprio operatore a ricorrere all’uso del laser sottocanna del proprio fucile invece dell’ottica in modalità mirino, sacrificando lo zoom e rendendo il laser visibile da tutti.
Inoltre, l’approccio al movimento per la mappa cambia totalmente dato che gli effetti di illuminazione attraverso il visore vengono stravolti e la possibilità di vedere il laser dei fucili nemici cambia totalmente i ritmi delle partite.
Le mappe che sono state rese giocabili in versione notturna sono state Azhir Cave e Hackney Yard.

Innalzando il cap di livello al 20, è stato possibile sbloccare nuovi elementi per la personalizzazione della propria classe, tra cui:

  • AUG (Mitraglietta SMG): cadenza di fuoco medio-alta e un rinculo estremamente versatile, l’AUG è l’SMG più semplice da controllare, anche se l’indice di danno tende verso il basso rendendola forse la mitraglietta meno efficace fino ad ora.
  • SA87 (Mitragliatrice leggera): bassa cadenza e rinculo verticale consistente, l’SA87 ha un indice di danno decisamente più alto dell’M91 a discapito di un rateo di fuoco molto più basso. Estremamente situazionale.
  • EBR-14 (Fucile tattico): unico fucile tattico disponibile nella Beta, dispone di fuoco semiautomatico ed un rinculo nullo.
    Uccide dalla breve-media distanza con due soli colpi al petto o uno in testa.
  • Stim (Equipaggiamento tattico): familiare per chi ha giocato Black Ops 4, questa siringa fa partire immediatamente la rigenerazione della salute. Utilizzi limitati.
  • Recon Drone (Abilità di campo): drone controllabile a distanza, permette di segnalare i nemici sulla visuale dei compagni, estremamente utile nelle modalità senza rientro e essenziale per il gioco di squadra.
  • Precision Airstrike (Serie di uccisioni): bombardamento di precisione, l’obiettivo viene marcato tramite un binocolo e deve essere quindi nella visuale del giocatore.
  • Support Helo (Serie di uccisioni): il Pave Low di Modern Warfare 2 torna nel nuovo Modern Warfare!
    Elicottero pesante di pattugliamento, individuerà ed eliminerà da solo i bersagli, estremamente aggressivo (ed appagante ndr).
  • Battle Hardened (Bonus 3): aumenta la resistenza alle granate tattiche
  • Ghost (Bonus 2): invisibile agli UAV e accessori a sensori, inoltre le uccisioni effettuate non verranno mostrate nell’HUD nemico
  • Scavenger (Bonus 1): ricarica munizioni dai corpi morti avversari
  • E.O.D.(Bonus 1): diminuisce danni dagli esplosivi e permette di “hackerare” esplosivi tattici nemici.

 

Questo è tutto quello che è stato possibile sbloccare durante questo primo fine settimana di Beta di Modern Warfare in quanto il cap di livello è, al momento in cui vi scriviamo, ancora fisso a 20.

 

Altro grosso cambiamento durante questa terza giornata di testing è stata l’aggiunta della minimappa, caratteristico elemento dell’HUD di Call of Duty sin dai primissimi capitoli per la versione standard del multigiocatore che è stato però rimosso nel nuovo Modern Warfare a favore di una bussola stile Battle Royale in cima allo schermo che mostra circa in quale direzione si trovano i nemici che hanno compresso la loro posizione.

Fino alla seconda giornata, la minimappa tornava a mostrarsi mediante l’utilizzo di uno dei due UAV disponibili come serie di uccisione, altrimenti era totalmente assente.
Questo cambiamento ha sicuramente spiazzato la community, cambiando drasticamente lo stile di gioco e il ritmo delle partite, rallentando il tutto a causa dello spaesamento dei più.
La critica dei giocatori è stata quella di non riuscire a comprendere bene la propria posizione e quella degli alleati, nonostante fossero evidenziati da un contorno blu, un pallino sopra la testa e l’ID.

Con la terza giornata la minimappa è stata reintegrata come test, con l’eccezione della rimozione dei classici pallini rossi che si mostravano ogni qualvolta i nemici sparavano senza silenziatori o simili, i quali ssono comunque rimasti visibili sulla bussola.

 

Con questo termina la lista per la terza giornata di Beta, proseguiamo ora con la quarta e ultima.

Call of Duty Modern Warfare - Recap della prima Beta 7

Giorno 4 (15-16 Settembre) – L’ultimo giorno della prima Beta di Modern Warfare

Con l’ultima giornata di Beta di Modern Warfare, Infinity Ward ha apportato altre piccole modifiche al sistema di tracciamento degli alleati, ha aggiunto una nuova modalità di gioco chiamata “Realismo” e ha eliminato la playlist di mappe notturne.

Partendo dalle modifiche all’HUD, durante l’ultima giornata di Beta i contorni azzurri che segnalavano la posizione dei modelli dei membri alleati del team sono stati disabilitati, lasciando però il nome e il pallino blu sopra la testa.
Ovviamente gli alleati sono rimasti visibili sulla minimappa.

Per quanto riguarda la nuova modalità aggiunta, “Realismo” disattiva ogni dettaglio dell’HUD togliendo qualsiasi tipo di informazione a schermo al giocatore tranne che per la posizione degli alleati mediante le metodiche riportate sopra (meno la minimappa, essendo qui disabilitata del tutto ndr); disabilita inoltre gli “hitmarker” (i segni che appaiono a schermo a ogni colpo andato a segno ndr), la feed delle uccisioni della partita, i colpi del caricatore e addirittura il classico punteggio che spunta a schermo a ogni uccisione andata a segno.
Oltre a tutto ciò, il danno dei colpi alla testa è aumentato del 70%, rendondo letali questi ultimi con qualsiasi tipo di arma.

Nella nuova modalità, insomma, l’approccio diventa estremamente tattico dato che ogni giocatore viene reso praticamente “cieco”, e ogni uccisione va confermata dai propri occhi, ovvero bisogna accertarsi che il corpo sia a terra ed immobile.

Realismo è disponibile solo nel 6vs6.

Con questo possiamo concludere l’elenco e la descrizione di tutti contenuti presentati durante questo prima fine settimana di Beta per Modern Warfare.

Dedichiamo ora solamente un paio di paragrafi per l’esposizione dei problemi riscontrati a livello tecnico e qualche parere “a caldo”.

Call of Duty Modern Warfare - Recap della prima Beta 8

Problemi tecnici riscontrati

Dalla prova di chi vi scrive, la Beta non era affatto esente da problemi tecnici, tutt’altro.

Proseguiamo con una lista ordinata di tutto quello che è stato riscontrato dal sottoscritto, in ordine di importanza:

  • Problemi di lag compensation: essendo Modern Warfare il primo titolo del brand Call of Duty ad abbandonare la registrazione dei colpi via hitscan (quindi come il colpo viene sparato alla pressione del tasto associato al fuoco dell’arma, così entra nel bersaglio ndr) e sfrutterà invece il bullet travel (la balistica reale, il proiettile ha tempistiche di viaggio e soffre della gravità ndr), Infinity Ward dovrà fare i conti con lo storico problema del brand riguardo la lag compensation in maniera particolare.
    La lag compensation altro non è che l’illusione che il gioco mostra riguardo la reale posizione del nemico.
    Spesso capita che durante la partita il giocatore vede il tutto muoversi in maniera fluida, ma spesso i modelli dei vari personaggi soffrono di microlag che il motore di gioco cammuffa; tutto questo risulta in situazione dove anche se si pensa di essere arrivato “al riparo”, il gioco non registra la reale posizione bensì il lag lascia il modello qualche frame leggermente indietro, in balia dei colpi.
    Questo fenomeno, nel caso di Modern Warfare, rende l’esperienza particolarmente frustrante dato che oltre al ritardo dovuto alla compensazione del lag, l’engine ritarda anche la registrazione dei colpi dovuto al bullet travel.
    Va ammesso che durante l’ultima giornata la situazione è leggermente migliorata, ma il fenomeno rimane comunque fortemente presente.
  • I punti di rinascita sono “rotti”: il sistema di rinascita di Call of Duty non è mai stato esente da difetti al lancio di ogni nuova installazione e durante questa Beta, Modern Warfare non fa eccezione.
    Il sistema di respawn è inconsistente in tutte le mappe a eccezione fatta di Azhir Cave, la quale soffre solo in Team Deathmatch.
  • Granate Semtex “freezano” alle porte: un glitch estremamente fastidioso della Beta di Modern Warfare è senza dubbio quello che vede le granate semtex le quali, se lanciate addosso a una porta, per qualche motivo non esplodono ma rimangono attive, mantenendo l’allarme a schermo, scoppiando solamente in un secondo momento in maniera totalmente casuale.
    Infinity Ward ha confermato che il problema è risolto e il glitch non si ripresenterà il prossimo weekend.
  • Il matchmaking smette occasionalmente di funzionare al termine di una partita: è capitato spesso e volentieri che al termine di un match e al ritorno della schermata di matchmaking, il gioco smette totalmente di cercare partite e lascia il giocatore nella ricerca.
    Fortunatamente basta tornare al menù principale per aggirare il problema, ma spezza comunque il tutto.
    Infinity Ward ha confermato di essere al lavoro sul problema e il problema potrebbe essere risolto per la prossima fase di Beta, sicuramente faranno in tempo per il lancio.

Piccola parentesi la vorremmo dedicare alla personalizzazione delle opzioni di gioco.
Infinity Ward ha fatto le cose in grande su console per Modern Warfare, consentendo per la prima volta nella storia del brand di modificare il moltiplicatore di velocità del mirino in modalità ADS.
Inoltre sono ora disponibili (sempre su console ndr) nuove opzioni di risposta alla mira assistita, per poter andare incontro all’esigenza dei più.
Per concludere questa breve parentesi, è inoltre possibile modificare alcuni dettagli grafici quali motion blur e filigrana a schermo.

 

Ultimi pareri e conclusioni sul primo fine settimana di Beta del nuovo Modern Warfare

E’ concluso il primo fine settimana di test Beta di Modern Warfare, e chi vi scrive non vede l’ora di poterci rimettere le mani.

I cambiamenti promessi da Infinity Ward sono più marcati che mai, a partire dal feeling dello shooting alla volontà di rallentare i ritmi del comparto multigiocatore.

Il titolo si presenta pesante e realistico nelle movenze, ritorna al concetto di “divertimento arcade” della saga originale riportando allo stato originale alcune caratteristiche del multiplayer (come ad esempio il ritorno alle serie di uccisioni ndr), e rende lo sparare con le armi il più soddisfacente che mai.

Le modalità nuove quali Cyber Attack e Realismo sono entrambe altamente competitive, specialmente la seconda porterà la felicità ai fan dell’Hardcore originale della saga di Call of Duty, mentre la prima non sarebbe affatto una sorpresa rivederla sugli schermi della prossima World League.

Con tanta cura nel dettaglio e un engine totalmente nuovo che eleva l’immersività e il dettaglio del comparto tecnico, Modern Warfare ha tutto quel che serve per riportare tutti i vecchi fan che il brand ha perso per strada durante il cambio drastico della sua identità.

Chi vi scrive vi invita a tornare sulle pagine di SpaceNerd.it al termine del prossimo weekend di test Beta per un nuovo Recap e un’ultima raccolta di pareri in vista della recensione del titolo finale, nella speranza che il crossplay funzionerà a dovere.

Arrivederci alla prossima settimana, e non perdete l’occasione di scaricare la Beta di Modern Warfare sulla vostra piattaforma!

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Sono Saby, originario di Rimini e ora trasferito in quel di Londra, vivo da solo in un piccolo bilocale e pago il mio affitto e le mie tasse lavorando come session player e sound engineer in studi di registrazione medio/piccoli a Londra e dintorni!
Cresciuto da mio fratello a pane, Zelda e N64, sono ora un malato delle storie dove Link è protagonista e fedele seguace del buon Yoko Taro, oltre a essere un grande fan dei JRPG vecchio e nuovo stampo (quando fatti a dovere).
Spero di riuscire a offrirvi contenuti degni del vostro tempo! Buona permanenza!

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