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Google Stadia: il colosso acquisisce Typhoon Studios

È passato un mese da quando Stadia è entrata nelle nostre case riscuotendo un discreto successo, pur essendo la prima impronta dell’azienda statunitense ad approcciarsi col mondo dei videogiochi.

Secondo TechCrunch, per tenere stretti gli amanti del gaming, Google Stadia ha annunciato di aver acquisito lo sviluppatore canadese Typhoon Studios, la cui fondazione è tra le mani di Alex Hutchinson e Reid Schneider e che risale al 2017. L’intenzione da parte di Google sembrerebbe quella di inserire titoli indie grazie alla collaborazione di veterani provenienti da Electronic ArtsWB Games Montreal Ubisoft.

All’interno del servizio, infatti, non è la prima volta che incontriamo un caso simile: per esempio, con Stadia Studios, troviamo alla guida dell’ex dirigente di EA Jade Raymond (uno dei protagonisti della presentazione avvenuta a Marzo di quest’anno al Game Developers Conference).

In un’intervista a GamesIndustry, il dirigente ha spiegato:

Abbiamo un piano che prevede la creazione di alcuni studi di prima parte diversi e la creazione di un’organizzazione editoriale per la distribuzione di contenuti esclusivi, creati da sviluppatori indipendenti e altri partner esterni.

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Detto questo, lo sviluppo di nuovi videogames avverrà assieme ad un team di Google Stadia situato in Canada, guidato dall’ex dirigente di Ubisoft Sébastien Puel.

Arriverà Journey to the Savage Planet su Google Stadia?

L’avventura videoludica fatta di nature alquanto astratte e alieni e mostri dagli svariati colori, è in sviluppo dagli stessi studi anche per altre piattaforme (PC, PlayStation 4 Xbox One, oramai già concorrenti di Google Stadia) e non è quindi stata ancora pubblicata dai 26 dipendenti degli Typhoon Studios.

Ma sembra da non escludere che Journey to the Savage Planet possa arrivare anche sulla piattaforma di cloud gaming di Google, in modo tale da dare un primo input di come intendono estendere il parco titoli offrendo varietà di genere. Journey to the Savage Planet, infatti, è previsto per il 28 gennaio 2020 e a questo punto non è da escludersi l’uscita in contemporanea anche su Stadia.

Insomma, sembra che Google Stadia abbia tutte le carte in regola per crearsi una propria famiglia di studi first party.

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Antonio Russo

Classe '95, fiero napoletano. Marchiato nel cuore e nella mente dall'arte. Di conseguenza, dalla cultura nerd. Alcuni mi chiamano Zesku. E ho scoperto nella vita che ho visto e che vorrò vedere micro-mondi che io e voi umani non potremmo immaginarci.

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