SEGA, nonostante non sia più la stessa azienda che fu negli anni ’90, rimane sempre capace di produrre nuovi giochi e sbalordire. E casualmente in uno degli anni migliori per SEGA (vedi Persona 3 Reload e Metaphor: ReFantazio ) cade anche l’uscita di una remaster piuttosto particolare.
Nessuno poteva immaginare infatti che Sonic Team stesse preparando una riedizione completa del buon vecchio Sonic Generations : Sonic x Shadow Generations .
Un titolo molto curato , che desiderava far fare un tuffo nel passato ai fan del riccio blu e che è tutt’ora considerato uno dei migliori, se non il migliore, titolo dell’epoca moderna del franchise di Sonic. Ed è per questo che non fa per niente strano il fatto che SEGA abbia deciso di fare una remaster di questo titolo; la cosa che ha fatto strano, e che ha sorpreso molto, è stata l’aggiunta di un altro gioco legato a questo, trasformando un gioco rimasterizzato come tanti altri in una collection di due titoli celebrativi.
Recensire Sonic X Shadow Generations significa dividere questo testo in 3 parti distinte: In primis parleremo del perché questa collection esista , e del perché ne stiamo parlando. Solo dopo parleremo effettivamente della remaster e del vecchio Sonic Generations . E infine potremmo discutere del titolo che ha come protagonista Shadow.
Perché una collection? La prima risposta che mi è venuta in mente è un po’ cattivella, ma onestamente non ci vedo nulla di male, potrebbe benissimo darsi che in Sonic Team stessero facendo una di due cose:
Potrebbero aver avuto in mano una remaster di Sonic Generations , ma con serie difficoltà nel trovare novità da poterci inserire per giustificare l’acquisto, e quindi aver creato un altro gioco ad-hoc per accompagnarla.
Oppure potrebbero aver creato prima Shadow Generations e, dopo aver capito che avevano tra le mani un titolo piuttosto corto, anche se soddisfacente (ne parleremo più avanti, ndr. ), hanno deciso di aggiungerci qualcosa dalla produzione semplice per poter migliorare l’offerta.
In ogni caso il risultato finale è una collection di due titoli: una remaster di un gioco di 13 anni fa , che voleva celebrare il franchise fino a quel punto, e un titolo aggiuntivo , che segue lo stesso modus operandi del primo, che però vede al 100% contenuto inedito.
Per il prezzo al quale viene venduta la collection, onestamente mi sentirei molto tranquillo a consigliarne l’acquisto anche solo in base al contenuto.
Ma parlando di contenuto, cosa c’è in questa collection?
Sonic Generations: La Recensione Il gioco in sé buona parte di voi sicuramente lo conoscerà, ma è buono fare un piccolo recap per chi non lo conoscesse o avesse bisogno di un ripassino, prima di poter giudicare come si deve questa Remaster.
Sonic Generations , classe 2011, nasce come titolo celebrativo che avrebbe riportato il giocatore, novizio o veterano che sia, a conoscere e/o riesplorare ambienti del passato del porcospino blu. Da Green Hills a Sky Sanctuary , da Speed Highway a Seaside Hill , da Crysis City a Planet Wisp . Una una quasi letterale rincorsa al passato che vede come protagonisti due Sonic: il Sonic Contemporaneo , eroico e un po’ buffo, che ha sempre l’ultima parola e che riesce sempre a salvarsi da situazioni estreme, e il Sonic Classico , la controparte più giovane, meno esperta ma non per questo meno eroica, ovviamente muto in riferimento all’assenza di dialoghi nei giochi per SEGA Mega Drive .
Il gioco presenta nove livelli, giocabili ognuno in due atti : uno incentrato principalmente sul platforming 2D, strade secondarie e un level design più vicino ai titoli dell’inizio della saga , e un secondo che prende a piene mani lo stile di gioco lineare ma rapidissimo che la serie ha conosciuto e affinato durante Sonic Unleashed (2008) e Sonic Colors (2010).
Tutto questo con tante piccole sotto missioni e quest secondarie che servono a dare piccoli premi al giocatore, come colonne sonore passate, artwork di sviluppo e altro ancora. Acclamato da pubblico e critica, forse un po’ troppo corto e male ottimizzato il suo port su PC ma tutto sommato un titolo carino e apprezzato.
Sonic Generations (Remastered): La Recensione Ora, quella che si acquista nella collection uscita lo scorso 25 Ottobre è una versione rimasterizzata di quel gioco che ho appena finito di descrivere.
I cambiamenti alla struttura di gioco e al gameplay di per sé sono nulli: stessi livelli, stessi extra e poco più . Le differenze più sostanziali derivano da una piccola aggiunta riguardante i Chao , piccole creaturine collezionabili che si possono trovare vagando in ogni livello del gioco, e piccole novità per cutscene e scene di dialogo con NPC.
I Chao sono molto carini, rivederli dai vecchi capitoli è sempre molto entusiasmante anche se sarebbe stata ben accetta una modalità simile al Chao Garden dei vecchi Sonic Adventure, almeno per rendere questi amichetti qualcosa di più di un collezionabile da ottenere nei livelli. Per quanto riguarda invece cutscene e dialoghi ci sono stati un paio di cambiamenti, ma nulla di eclatante. Piccoli aggiustamenti nelle cutscene iniziali e finali, Sonic Contemporaneo che parla più spesso con i personaggi NPC (quando nell’originale per qualche ragione stava in silenzio) e qualche altra piccola accortezza sistemata con filtri e ritocchi.
L’unica vera aggiunta a livello di gameplay è il Drop Dash , meccanica nuova aggiunta per la prima volta in Sonic Mania , dove il giocatore può tenere premuto il tasto salto a mezzaria prima di atterrare per fare uno scatto in avanti appena atterrati, entrambi i Sonic hanno accesso a questa mossa ma il Sonic Classico deve prima equipaggiarla per poterla utilizzare.
Le cutscene di gioco e la qualità grafica sono pressoché identiche al titolo originale , non è facile capire se le texture sono le stesse o se hanno ricevuto un qualche sorta di upscale. In ogni caso si nota ancora tanto la differenza tra questa remaster e un qualsiasi altro gioco di Sonic rilasciato dopo l’uscita dell’originale.
Dulcis in fundo il port per PC (la versione da noi testata, ndr. ) è molto solido e permette un’esperienza ottimale salvandoci dall’incubo che era la sua vecchia versione, anche se non è stato difficile imbattersi in bug e malfunzionamenti che hanno richiesto il riavvio di un paio di livelli.
Shadow Generations: La Recensione Ora, se siete fan di Sonic è chiaro che la cosa che più aspettavate in questa collection è Shadow Generations , una storia parallela a quella di Sonic raccontata 13 anni fa che fa viaggiare il giocatore nei ricordi di Shadow (e anche non, ma ne riparleremo).
Accedendo a Shadow Generations dopo aver giocato Sonic Generations , originale o remaster, sembrerà di aver fatto un viaggio nel tempo e nello spazio: di fatto, al di fuori del concetto alla base, questi due giochi hanno ben poco da spartire tra di loro . Mentre Sonic Generations utilizza il suo vecchio game engine, che si è evoluto nel tempo da Unleashed e poi da Colors , Shadow Generations utilizza lo stesso engine di Sonic Frontiers , l’ultimo gioco del porcospino blu.
Questo è importante dato che molte delle caratteristiche principali di questo titolo sono diretti derivati di Sonic Frontiers , come la maneggevolezza del personaggio , la sensazione di velocità e la struttura di esplorazione . Che piaccia o meno, ha senso che Sega abbia voluto andare in questa direzione per un nuovo titolo della serie, per quanto non posso negare che abbia provato più velocità e divertimento generale nel titolo del porcospino blu.
Shadow Generations è estremamente più corto della sua controparte , presentando solo cinque livelli e molti meno extra. Questo viene controbilanciato con l’incredibile cura nei singoli livelli e nell’aspetto grafico che è molto più vicino a quello che ci si può aspettare da un titolo di Sonic del 2024.
La scelta dei livelli fa un po’ storcere il naso , dato che non sembra tarata sui giochi dove era effettivamente presente il protagonista, ma generici giochi del passato di Sonic, includendo i titoli usciti dopo l’uscita dell’originale Generations.
In particolare lascia un po’ di sasso l’assenza di uno stage dedicato ad una delle aree di Shadow the Hedgehog (2005), per poi inserire causalmente un livello dedicato a Frontiers , dove Shadow non appare nemmeno. In sostanza, pur essendo comprensibile la volontà di ripescare dai titoli più recenti, mi sono ritrovato a pensare che avrebbero potuto fare scelte più interessanti .
D’altro canto viene migliorata tantissimo la dinamicità del gameplay , permettendo al giocatore di utilizzare molteplici abilità, che siano proiettili a ricerca, ali per planare o banalmente il caro vecchio Chaos Control , che permette al giocatore di fermare il tempo (e gli eventuali timer a schermo) per un po’.
Dal punto di vista narrativo, vediamo uno Shadow che è costretto a ricordare la parte più tragica del suo passato, rincontrando Maria, il professor Gerald Robotnik e Black Doom. Tutti questi personaggi assieme costruiranno un piccolo ma intenso arco narrativo che riporterà alla luce una delle storie più emotivamente forti che la saga ha saputo confezionare.
Sonic X Shadow Generations: La recensione Tutto sommato la collection vale quello che costa , due esperienze ottime ma non senza difetti. Da prendere se siete fan sfegatati del riccio blu, ma carino anche come introduzione alla saga o se per caso non ci mettete piede da tanto tempo. Soprattutto, potrebbe fare comodo un ripassino della storia di Shadow in vista dell’uscita di Sonic The Hedgehog 3 nei cinema, che lo vedrà co-protagonista.
SEGA è riuscita anche questa volta a consegnare un gioco ben fatto anche se è ben distante dal gioco di Sonic moderno che i fan sognano da tempo. Chissà, magari non bisognerà aspettare molto per una qualche novità interessante.
Sonic X Shadow Generations
Comparto grafico e sonoro
9
Coerenza e cura nel dettaglio
6.7
Pros
Ottimo rapporto qualità prezzo
Viaggio nostalgico estremamente valido, in entrambi i titoli
Livelli solidi e ben costruiti
Cons
Alcune scelte tematiche un po' carenti
Inciampi e inesattezze tecniche
La remastered non ha ricevuto miglioramenti sufficienti
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