Approfondimenti

Guilty Gear Strive: un recap del primo anno

Il panorama dei picchiaduro è sempre un mondo particolare: ogni nuovo gioco è un’occasione per scoprire qualcosa di sorprendente, mentre è difficile trovare giochi che invecchiano in maniera drastica. Ogni nuovo gioco è sempre fonte di eccitazione e allo stesso tempo di paura per i fan di una determinata serie.

Abbiamo già parlato di Guilty Gear Strive nella nostra recensione nella quale ci mostravamo entusiasti del futuro del titolo, parlando di dichiarazione d’intenti degli sviluppatori oltre che ai nuovi personaggi che sarebbero arrivati nel cast. A poco meno di un anno dall’uscita del gioco vogliamo fare un piccolo viaggio nel passato per ricapitolare cosa è successo in questo primo, importante, periodo di Guilty Gear Strive.

Nuovi personaggi

Il primo season pass si è dimostrato molto interessante, portando al roster cinque volti, tra vecchi e nuovi, che hanno saputo divertire i vari giocatori durante questo primo anno. Facciamo una veloce carrellata per rinfrescare la memoria:

Goldlewis Dickinson

Goldlewis è una new entry nel mondo di Guilty Gear, anche se è vero che abbiamo già potuto conoscere suo fratello maggiore nello sfondo di Neo New York in Guilty Gear Xrd. All’interno del mondo di gioco il Signor Dickinson detiene il ruolo del Segretario della Difesa degli Stati Uniti d’America e fa da braccio destro per il Presidente. Ha una strana passione per la raccolta e la ricerca di organismi sconosciuti e misteriosi, uno dei quali abita la bara che Goldlewis stesso usa come arma.

Il suo playstyle è particolare in quanto è sorprendentemente complesso nonostante la sua, apparente, scarsità di mosse: di fatto Goldlewis ne ha solo tre speciali, senza contare le Overdrive, ma sono caratterizzate da due elementi peculiari: il Livello di Sicurezza e le varianti del Behemoth Typhoon.

Il Livello di Sicurezza in realtà è parecchio semplice da spiegare, potenzia e rende più utili Skyfish e Thunderbird, rispettivamente una scarica di proiettili a lunga gittata e un lento drone usato per applicare pressione.

Invece il vero potenziale di Goldlewis si scatena usando le otto varianti del suo Behemoth Typhoon, che può essere eseguito facendo un qualsiasi Mezzo-Cerchio + HS. La peculiarità della mossa risiede nel fatto che ogni singolo Mezzo-Cerchio che il giocatore può fare provoca una mossa con un effetto diverso, rendendo quindi una singola mossa uno strumento molto versatile che può essere usato con molta creatività.

Jack-O’

Se con Goldlewis abbiamo visto un volto nuovo invece con Jack-O’ ritroviamo un personaggio che conosciamo ormai da un po’ di anni, se non dall’inizio della saga. Spiegare il ruolo di Jack-O’ nella trama di Guilty Gear vorrebbe dire raccontare tutta l’epopea che è questa serie; ci limitiamo a dirvi che all’interno di Jack-O’ vivono due personalità ben distinte, di cui la prima è Jack-O’ stessa – ovvero un’entità infantile e sporadica – mentre la seconda si tratta di Aria, che per la maggior parte della serie ha giocato il ruolo di villain sotto forma di Justice, un Gear che ha più volte tentato la distruzione del mondo ma che in passato faceva da coppia con Sol Badguy come suo interesse amoroso, prima ancora che questo si trasformasse nel Sol che conosciamo oggi.

Jack-O’ in Guilty Gear Strive mostra una dominanza di Aria nel suo comportamento ma senza abbandonare quei suoi toni giocherelloni che poi vanno anche a infilarsi nelle sue animazioni e nei suoi attacchi. Nella trama di Strive fa da compagna di viaggio a Sol.

In battaglia Jack-O’ è cambiata parecchio dalla sua prima apparizione giocabile in Xrd, cambiando archetipo da un Nexus di League of Legends ad un setter più tranquillo ma comunque molto letale nelle giuste mani.

Il suo gameplay si incentra ancora sullo spawn e l’utilizzo di minion che la aiutano a fare combo e a mettere in una situazione di svantaggio l’avversario, ma se prima era molto più caotica in quanto poteva far arrivare i suoi mastichini in qualsiasi momento grazie alle casette che facevano da spawn point, in Guilty Gear Strive troviamo invece un sistema molto più compatto, che richiede più versatilità da parte del giocatore.

Giocando con Jack-O’ si dovrà imparare come posizionare al meglio i minion durante il combattimento per sfruttare a dovere le loro capacità offensive e difensive a proprio favore, avendo inoltre la capacità di potenziarli con una delle sue Overdrive.

Happy Chaos

Il secondo nuovo arrivato nella serie di Guilty Gear. Happy Chaos è un personaggio particolare, se vogliamo dirla così.

Nonostante sia considerabile una entità benevola, che ha insegnato all’umanità ad usare la magia e che veramente desidera il meglio per il mondo, Happy Chaos rappresenta al 100% il suo cognome. Per lui non esiste valore nel giusto o nello sbagliato, l’etica è un concetto estraneo che passa in secondo posto all’interesse che lui prova nel mondo attorno a se.

È come se Happy Chaos vivesse costantemente in un film, dove lui è il regista, pronto a cambiare le carte in tavola per poter avere uno show più divertente. Di fatto la sua descrizione ufficiale dimostra che è estremamente caotico in tutto ciò che fa:

Piaceri: Ciò che gli piace cambia spesso data la sua incapacità di tenere alle cose, attualmente gli piace un gingillo inutile che ha trovato da qualche parte.
Odia: Qualsiasi cosa che non gli piace in quel determinato momento, e di norma questo odio non dura mai a lungo
.

In partita, Chaos è un personaggio costruito per dare fastidio e per giocare sulla lunga distanza. È l’unico personaggio del gioco, almeno attualmente, che utilizza una coppia di pistole come armi. Queste, assieme ad alcune sue tecniche, costruiscono tutto il suo stile di gioco, basato su combo molto lunghe e complicate e da un neutral molto mordi e fuggi costruito per sfruttare l’avanzata dell’avversario.

A tenerlo un po’ a bada sono presenti 2 meter che limitano le azioni che è in grado di fare. La prima sono i proiettili che ha a disposizione, che gli impediscono di sparare più di sei volte di fila senza ricaricare, e una barra di Concentrazione che limita il tempo che Happy può passare in puntamento.

Baiken

Tra tutti i personaggi che dovevano fare un ritorno in Strive, quello più voluto dal pubblico – per moltissime ragioni – è sicuramente Baiken. Trovandosi abbastanza fuori dai giochi, rimane sempre la solita samurai temeraria pronta a usare i suoi strumenti nascosti per ottenere la sua vendetta per quello che è successo al Giappone durante le Crociate.

Baiken rimane fedele al suo design di Xrd, con alcuni accorgimenti per renderla più consona con l’ambiente di Guilty Gear Strive, puntando ancora molto sui suoi enormi fendenti e sugli strumenti che tiene nascosti al posto del braccio amputato.

L’obiettivo di Baiken negli scontri è quello di tenersi stretto l’avversario per utilizzare al meglio la sua nuova gimmick, ovvero una fune che attirerà verso di lei il nemico, a mo’ di molla. In questo modo il combo-game di Baiken si espande con colpi utilizzabili in ogni parte del campo in grado di fare enormi danni senza preoccuparsi delle distanze.

I mix-up che può fare rimangono eccelsi, in grado di tenere a bada l’avversario in ogni momento della battaglia.

Testament

I ritorni dai vecchi capitoli della saga non terminano con Baiken. I fan sono stati sorpresissimi di ritrovarsi davanti a Testament dopo la sua ultima apparizione in Guilty Gear XX Accent Core +R nel 2012.

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Testament presenta un nuovo design, sicuramente più effemminato, che stringe particolarmente l’occhio verso la sua estetica gotica. In passato era un umano, ma dopo essere stato trasformato in un Gear ha perso sempre più il contatto con le persone. Piano piano è riuscito a ritornare in se anche grazie all’aiuto di Dizzy, altro personaggio cardine della trama che i fan sarebbero felici di incontrare nuovamente in Guilty Gear Strive.

Testament era un personaggio particolarmente potente in XX, potenzialmente definibile il più forte del gioco, di conseguenza è facile comprendere lo spavento che i giocatori hanno provato rivedendo lui e la sua falce in Strive.

Purtroppo Testament è cambiato parecchio dalla sua vecchia versione e ora si tratta di un personaggio molto più gestibile seppur ancora forte, con molti trucchi e con un alto potenziale. Come in passato Testament gioca sulla media distanza, sfruttando la lunga gittata che ha grazie alla sua falce. Le sue special gli permettono di  impostare diversi metodi di approccio e mettere l’avversario in situazioni di svantaggio, che sia utilizzando il suo corvo come proiettile oppure sfruttando il suo teletrasporto per approcciare di sorpresa il nemico o per evitare suoi attacchi.

Le patch

Per quanto il gioco sia stato in costante aggiornamento sin dalla prima settimana, non siamo stati contenti di notare che i cambiamenti non sono stati mai troppo radicali. Giusto qualche piccolo nerf per spronare i giocatori ad evitare tattiche noiose e qualche buff per accontentare i personaggi meno utilizzati.

La promessa di una evoluzione del gameplay nel corso del tempo non è ancora stata ancora mantenuta e mentre teniamo gli occhi aperti verso il secondo anno di gioco, continuiamo a ricordare il desiderio degli sviluppatori nel voler continuare ad espandere le possibilità che i personaggi danno ai giocatori.

Sono comunque da notare alcuni aspetti interessanti, come il cambiamento al Bandit Revolver di Sol, che gli ha permesso di ottenere nuove combo e un modo più sicuro per muoversi per lo stage (come se ne avesse avuto bisogno, ndr.) e tanti piccoli cambiamenti al sistema del Faultless Defence, reso più utile per potersi proteggere dagli attacchi avversari.

Altre piccole cose aggiunte sono state il sistema di condivisione delle combo, la modalità foto e gli stage nuovi:

  • Il sistema di condivisione combo amplia in maniera significativa ciò che il gioco può insegnare al giocatore senza l’utilizzo di mezzi esterni. Infatti il giocatore ora può trovare, scaricare e provare combo usate dai player più forti senza dover andare su siti esterni come wiki o Twitter.
    Inoltre, questo sistema sarà sempre aggiornato all’ultima patch e potrà avere sempre le combo più ottimali da mostrare a patto che i giocatori continuino a registrare e a condividere le proprie combo con la community.
    In particolare è parecchio carino il sistema di tag implementato, che permette di cercare con facilità sia combo che situazioni particolari, come un setup per un frame trap o piccole combo di circostanza;

  • La modalità foto, per quanto secondaria, è una aggiunta molto carina, che permette di usare i modelli 3D dei personaggi e degli stage per creare degli effettivi diorama e scene da poter condividere. L’editor permette una grandissima libertà, dando la possibilità di usare animazioni, pose, stage e luci con molta creatività;
  • Per ultimo volevamo parlare dei due nuovi stage aggiunti. Arrivati con Baiken e con Testament, i nuovi stage sono rispettivamente Lap of the Kami e White House Reborn.
    La prima vuole portare lustro all’ormai passato popolo Giapponese di Guilty Gear con meravigliose ambientazioni immerse nel tramonto con spiriti che vagano e fantastiche architetture orientali.
    White House Reborn è fondamentalmente una versione estremamente meccanizzata e futuristica della Casa Bianca Americana, che presenta alcune delle transizioni di battaglia più belle del gioco e che permette ai personaggi di combattere ad un discorso del presidente o nei giardini della villa.

Eventi significativi

Evolution Championships 2021

Guilty Gear è sempre riuscito a prendersi un posto d’onore in quasi tutti gli EVO nel corso degli anni e Strive non ha fatto eccezione. Data la vita breve del titolo è possibile vederlo solamente nell’edizione del 2021, che ricordiamo essersi giocata interamente online per andare contro alle problematiche derivanti dalla pandemia di COVID-19.

Appunto per questo c’era un alone di paura circondante tutto l’evento, essendo che il gioco online è spesso la parte più debole di una esperienza sui picchiaduro. Ma allo stesso tempo coloro che giocarono a Strive al tempo erano fiduciosi che il Rollback Netcode sviluppato da Arc System Works riuscisse a soppiantare quei dubbi e a dare una esperienza piuttosto buona dell’evento.

L’EVO 2021 è stato un torneo molto agguerrito nonostante fosse diviso in regioni, per aiutare le eventuali povere connessioni. Per il versante Europeo abbiamo avuto una top 8 parecchio interessante, non solo perché presentava personaggi atipici come Potemkin e I-No ma anche per le persone che ne hanno preso parte. Basti pensare alla presenza di Armix27, unico italiano ad aver raggiunto la top 8 e successivamente la top 5.

Il vincitore dell’EVO 2021 Europeo è stato Leffen, ex giocatore competitivo di Smash Bros Melee, che ha portato a casa la vittoria utilizzando Chipp Zanuff.

Il versante Americano è stato molto più combattuto, anche perché la top 8 era quasi esclusivamente composta da volti noti all’interno del panorama Nord Americano. Lord Knight, Hotashi e SonicFox sono alcuni dei nomi che spiccano in questa line up, che non comporta strane sorprese in fatto di scelte di personaggi, salvo forse per la Millia di Lord Knight, suo personaggio principale sin dai tempi di Xrd.

Il torneo si è concluso con una sorprendente vittoria di Hotashi contro SonicFox in un eccitante scontro terminato in un 3-2. Questa vittoria non solo era abbastanza inaspettata, data la bravura ormai consolidata di SonicFox, ma ha messo in risalto il personaggio usato da Hotashi, Nagoriyuki, che fino a questo momento era considerato un personaggio forte ma comunque poco utilizzato.

Il versante Asiatico, per quanto sia anche lui importante per l’evento, è stato sicuramente sottotono rispetto agli altri due, probabilmente data la scarsa voglia dei giocatori di voler giocare il titolo online. Comunque spiccano nomi storici della storia del competitivo di Guilty Gear, ma nulla di troppo interessante o innovativo.

CEO 2021

Il primo grande torneo in presenza di Guilty Gear Strive è sicuramente stato il CEO 2021. Giocato ad Orlando, Florida, questo torneo ha mostrato al pubblico le grandi capacità che aveva Strive nel poter essere un titolo che avrebbe saputo intrattenere le masse con upset, hype e ottimo decision making.

Dopo ormai più di un anno fermi senza poter giocare per colpa della situazione pandemica mondiale c’era veramente bisogno di un evento che portasse attenzione al panorama dei picchiaduro. CEO è perfetto per questo. Creato da Alex Jebailey, CEO vuole essere un torneo di picchiaduro basato sulla falsa riga di un torneo di Wrestling alla WWE, con entrate sceniche per ogni giocatore, setup di gioco impostato su un ring con tanto di presentatore e pubblico pronti a urlare per i giocatori dagli spalti.

Per Guilty Gear Strive la top 8 è stata abbastanza tipica, con personaggi che erano già considerati all’apice del gioco, salvo forse per il Ky Kiske di Kizzie Kay. Alla fine il torneo è stato vinto da K7 Showoff con il suo Leo giocando per tre volte contro Remi Celeste e aver quasi perso il torneo in Losers Bracket per mano del già citato Kizzie Kay.

ARCREVO 2021

La serie di tornei ufficiali di Arc System Works torna dopo l’abbandono del progetto ARC WORLD TOUR 2020. L’edizione del 2021 si è giocata seguendo il modello già testato dall’EVO, di conseguenza sono stati giocati online in tre tornei separati in base a tre regioni: Americhe, Europa e Asia.

L’intero evento è diviso in due parti. La prima esclusivamente online che si sarebbe conclusa con una seconda parte esclusivamente offline, quest’ultima deve ancora disputarsi. Ogni torneo online ha avuto dei finalisti che in futuro si incontreranno per battersi in un torneo in loco per decretare il vincitore di tutto l’evento.

Ogni regione ha avuto cinque micro-tornei, dai quali si sono decisi i cinque giocatori qualificati nel proseguimento del torneo. Per il lato europeo del torneo i qualificati sono stati Shady, Latif, Zando, Truedevin e WhiteBl4ck, ma in generale il livello di gioco in tutti i tornei è stato parecchio alto e, indipendentemente da come andrà a finire, potrebbe benissimo essere uno dei tornei più memorabili di Guilty Gear Strive.

Speranze per il secondo anno di Guilty Gear Strive

Bilanciamenti di gioco

Per quanto non sia successo molto in questo anno per quanto riguarda l’aumento delle opzioni di gioco o un bilanciamento dei personaggi, gli sviluppatori continuano nei loro Developer Diaries a voler affermare di voler andare avanti con questa dichiarazione d’intenti. Noi siamo fiduciosi che Arc System Works abbia le idee chiare a riguardo e siamo positivi nella effettiva riuscita di queste idee. Tocca solo stare a guardare e scoprire se le nostre speranze sono fondate o meno.

Il meta del gioco sembra essere comunque molto bilanciato, i DLC non sono stati abbastanza per poter scuotere i ritmi di gioco ma comunque sono riusciti ad inserirsi in questo ambiente senza rovinare le capacità di gioco di altri personaggi. Di per sé i cinque personaggi introdotti nel primo season pass sono stati molto graditi dalla community e si attendono con grande hype notizie riguardanti i nuovi personaggi della seconda stagione.

Season Pass 2

È già stato annunciato durante l’ARCREVO che ci sarà una seconda serie di DLC. Per la precisione quattro nuovi personaggi per chi vorrà acquistare il Season Pass e la feature del Cross-Play, tanto agognata da tutti i giocatori, sperando che il netcode di Strive permetta un gioco fluido come lo è stato fino ad adesso anche considerando gli hardware diversi.

Poco ci è dato sapere su chi verrà aggiunto al roster di personaggi, ma cominciano già ad apparire in giro leak e datamine successivi all’arrivo di Testament. Consigliamo ai lettori di stare attenti nel caso non vogliano incappare in eventuali spoiler.

Ricordiamo che Guilty Gear Strive è disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S e PC. Nella giornata di ieri, 29 aprile, è stato reso disponibile l’ultimo contenuto aggiunto in questo primo anno, ovvero una porzione di trama che andrà ad espandere la modalità storia del titolo.

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Finiks

Appassionato di videogiochi e di internet da tenera età. In costante crescita e ricerca di nuove esperienze. L'amore che provo per RPG e Fighting game non ha rivali, ed eccomi qui a parlarne.

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