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23° Cartoons On The Bay Report

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Tra giovedì 11 e sabato 13 aprile 2019 si è svolto il festival internazionale d’animazione in Italia Cartoons On The Bay, evento organizzato da Rai e Rai Com per la presentazione dei progetti e delle conquiste nell’ambito dell’animazione e della TV per ragazzi in ambito nazionale e internazionale.
Questo è il resoconto delle giornate del Cartoons On The Bay.

Giovedì 11

La prima giornata del festival si è aperta con la conferenza di presentazione della 23° edizione di Cartoons On The Bay.
Roberto Genovesi, direttore artistico del festival, l’assessore alla cultura e al turismo Antonella Parigi e il presidente di Film Commition Piemonte Paolo Damilano danno il benvenuto a tutti al festival rimarcando quanto questo sia importante per il panorama dell’animazione in Italia.

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Vengono presentate inoltre le due mostre allestite per l’occasione su Topolino, al suo settantesimo compleanno come testata fumettistica italiana, e Dragonero, il celebre fumetto Bonelli di cui avremo modo di parlare più avanti.
Splendidi a questo proposito la menzione a Bruno Bozzetto, a cui Cartoons On The Bay dedicherà una intera sezione del proprio sito, e gli interventi in video di Rinaldo Traini e Guido Manuli.

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Traini, uno dei curatori della mostra su Topolino, nonché proprietario di tutte le strisce che sono state esposte, racconta in soldoni la storia editoriale di Topolino, dal debutto sul grande schermo nel 1928 alla prima pubblicazione di storie indipendenti su una specifica rivista italiana nel 1949.

Guido Manuli, uno dei cosiddetti “Golden Boys” dell’animazione italiana assieme a Bruno Bozzetto, non compare di persona in video, ma ci delizia con una irriverente guida del perfetto cortometraggio per un festival d’animazione, che secondo Manuli deve essere noioso, con un personaggio poco simpatico e che abbia tutto ciò che sta più lontano dal divertimento. In questo modo sarete sicuri di far colpo sui critici (si capisce che a Manuli i critici non piacciano molto?)

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Paolo Damilano chiude con una interessante notizia di un accordo tra Piemonte Film Commition e l’associazione di produttori Cartoons Italia per l’apertura di un Polo dell’Immagine a Torino che funga da luogo di incontro per produttori e professionisti, come luogo di formazione e per lo stanziamento di nuovi fondi regionali per i progetti d’animazione.

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L’intero pomeriggio è stato dedicato al Pitch Me! Lo spazio dedicato ai progetti di prodotti d’animazione o crossmediali, giudicati dalla giuria composta da Luca Enoch, Stefano Vietti (gli autori di Dragonero) e Mattia Surroz, autore e cartoonist.
I progetti sono veramente tanti e preferisco dare spazio a tutti quanti parlandovene in uno spazio a parte, magari sulla pagina Facebook in questi giorni.

In serata abbiamo avuto la premiazione per il premio intitolato a Giuseppe Laganà per i cortometraggi d’animazione.
La giuria composta da Maurizio Forestieri (Toto Sapore e la Magica Storia della Pizza, La Compagnia dei Celestini, ecc), Annita Romanelli di Rai Ragazzi, Anne Sophie Vanhollebeke, presidentessa di Cartoon Italia e Marino Guarnieri (Gatta Cenerentola) assegna i tre premi a:

3) Pilgrim, di Andrea Berardi e Matteo Ricci

2) Coscienza Pulita, di Sara Binetti, Francesco Corrado, Francesca De Toni e Simone Stassano

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1) Pairs, di Claudia Di Martino, Valentina Brancaletti e Elisa Milanesio

Qui il link al video con la premiazione e i tre corti premiati

 

Venerdì 12

Nella prima mattina della seconda giornata del Cartoons On The Bay vi era la conferenza riguardante le serie live action Penny on M.A.R.S. e School Hacks con il regista di Penny On M.A.R.S. Claudio Norza, i suoi scrittori e il fondatore dello studio di produzione 3Zero2 Production Piero Crispino, ma non essendo gran che interessato ai live action, ho preferito recarmi alle mostre su Dragonero e Topolino.

Le mostre sono state inserite in un’ala al secondo piano del Centro Produzione RAI di Torino, poste una di seguito all’altra.

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La prima in ordine di apparizione è quella dedicata Topolino: Storia di una Pop Star.
La mostra raccoglie al suo interno diverse storie a fumetti delle Sunday Page americane sparse tra il 1932 e il 1950 dove venivano raccolte molte delle storie già apparse sul grande schermo con protagonista Topolino e alcune delle Silly Simphonies.
Su uno schermo in fondo alla prima sala vi è uno schermo su cui vengono mandati alcuni vecchi corti di Topolino nella loro versione localizzata in italiano.
Si tratta di soli tre cartoons presi tra il ‘32 e gli anni ‘50, che ben mostrano l’evoluzione che ha avuto il topo più famoso del mondo nei suoi primi vent’anni di vita.

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La seconda sala è invece dedicata alla Daily Page, le strisce quotidiane dei giornali americani che hanno cominciato a circolare negli anni ‘40, poco prima peraltro che i fumetti di Topolino cominciassero ad essere importati e localizzati anche in Italia.
Ultima pare della mostra, sempre nella seconda sala è dedicata alle rivisitazione del Topo nella sua versione italiana, dalle pagine dell’immortale Guido Martina, alle più recenti storie di Artibani, Radice e Turconi, Mottura, ecc.

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Nella mostra di Dragonero invece sono state esposte solo poche delle tavole del fumetto, la maggior parte delle esposizioni sono riguardanti la serie animata in produzione, con grande risalto al design dei personaggi e confronti tra questi e le loro controparti cartacee, sia nella loro forma adulta che nella forma giovane di Dragonero Adventures, a cui si rifa la serie.
Una parte fondamentale della mostra ce l’hanno le mappe delle ambientazioni, rappresentate in più versioni e, a detta dello stesso Luca Enoch, assolutamente fondamentali per la comprensione di Dragonero e del suo universo.

Secondo appuntamento della giornata è stato la conferenza What Kids Want. Un interessante dibattito gestito da Federica Pazzano di Rai Com in cui il direttore esecutivo di Rai Ragazzi Luca Milano, la responsabile acquisti per la sezione ragazzi della TV svedese Linda Granath, la direttrice della sezione ragazzi di BBC Studios Henrietta Hurford-Jones e il direttore del dipartimento di animazione e TV per ragazzi di France Télévision Pierre Siracusa hanno discusso delle rispettive decisioni e previsioni future su quali contenuti saranno maggiormente richiesti.

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Rai Ragazzi in particolare ha intenzione di alzare leggermente il target del suo canale per ragazzi Rai Gulp, alzando da 8-12 a 8-14 (può non sembrare, ma è un abisso).
Per le altre televisioni, in particolare con la rappresentante inglese della BBC si è parlato di animazione per età prescolare, in cui sono sempre bene accette coproduzioni dato che i temi trattati nei prodotti per bambini molto piccoli sono talmente universali da causare raramente differenze di pensiero.

Dalla Francia abbiamo poi una novità interessante come la chiusura del canale France 4, dedicato ai più piccoli, i cui programmi saranno divisi nelle altre reti generaliste di France Télévision, in contemporanea con la sperimentazione di una piattaforma streaming della televisione francese. Il corrispettivo d’oltralpe di Rai Play (magari gestito bene).

 

Seconda conferenza della mattina prevede la presentazione ad opera della produttrice inglese Lucy Pryke della nuova serie Disney in onda in questi giorni su Disney Channel 101 Dalmation Street.

La serie si ispira molto vagamente al romanzo The 101 Dalmatians e, per riflesso, al classico Disney La Carica dei 101 e conta 40 episodi di 11 minuti, 10 corti di 2 minuti e alcuni speciali, realizzati contemporaneamente da Gigglebug (Helsinki), Atomic Comics (Vancouver) e Passion Animation (Londra).

Catapultati in una Londra contemporanea a misura si cane, 101 Dalmation Street racconta delle avventure quotidiane dei due fratelli maggiori della cucciolata di 99 piccoli dalmata, Dylan e Dolly, impegnati a tenere a bada i loro altri 97 fratellini e a raccapezzarsi nella vita di tutti i giorni di Londra, in mezzo ad altri cani, amici e antagonisti, e svariati altri animali, tutti con le loro precise caratteristiche e personalità.

Durante la presentazione sono state mostrate alcune sequenze degli episodi da cui si può capire che una ampia parte della serie è stata dedicata al romance e al comico.

Inoltre il character design dei dalmata (non tutti e 97 avranno un nome e una personalità, ma saranno comunque moltissimi) è semplicemente fantastico.
Giocando in modo semplice con la forma e i colori delle macchie dei cagnolini, i disegnatori sono riusciti a renderli tutti immediatamente riconoscibili e a fare in modo che si intuisca la loro personalità fin da una prima occhiata. Sarà impossibile scindere personalità e immagine da ognuno dei protagonisti.

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Il primo appuntamento del secondo pomeriggio prevede una conferenza sullo storytalling crossmediale. Ovvero il processo di adattamento di una storia su diversi medium.

In questo incontro nello specifico si tratta dell’adattamento incrociato tra film, fumetto e videogame e a parlarne sono stati il già citato Marino Guarnieri, Rhianna Pratchett, scrittrice e sceneggiatrice tra le altre cose anche dei nuovi giochi di Tomb Raider, e Jeff Wamester, storyboarder che ha lavorato per fumetti e serie animate Marvel e DC, oltre che regista a sua volta di alcuni episodi delle suddette serie animate (Marvel Spiderman e Guardiani della Galassia su tutte).

La conferenza è stata piena di molti tecnicismi che preferirei risparmiarvi, ma una cosa interessante è saltata fuori e che ci tengo venga capita anche dai non addetti ai lavori: il ruolo dell’adattatore rispetto all’opera originale.

Come hanno spiegato molto bene Wamester e Pratchett adattare un’opera altrui è sempre molto difficile perché serve mantenersi in un limbo tra il doversi attenere agli eventi narrati nell’altro medium e la necessità di darne una propria interpretazione.

L’interpretazione personale dell’autore è infatti già stata esplicitata nell’opera originale, quindi un adattatore deve aggiungere una propria interpretazione di una stessa catena di eventi narrati o l’adattamento non avrebbe la stessa identità.

Questo è più semplice nel caso di adattare un libro per la gran quantità di possibili interpretazione che il medium libro concede ai lettori. Nel caso di un videogioco invece la questione si complica enormemente perché il fattore gameplay non permette di calcolare esattamente il tempo della narrazione.

In seguito alla conferenza ho avuto modo di partecipare al Masterclass di storyboard tenuto da Jeff Wamester.

Interessante lezione sulla regia delle tavole di un fumetto in cui lo storyboard artist americano ha fatto esempi di posizionamento dei personaggi in scena per avere determinati effetti emotivi piuttosto che altri.

 

Dopo Jeff Wamester è stata la volta di Bill Plymton, l’uomo che a suo tempo Matt Groaning definì “Dio” e che è riconosciuto come uno dei massimi (se non il massimo) esponente dell’animazione indipendente americana.

Nota personale: Plymton è decisamente un tipo buffo.

Senza nessuna particolare caratteristica appariscente, nessun atteggiamento di superiorità nonostante sia considerato un titano nel proprio campo, ci ha parlato per sommi capi della sua carriera come animatore indipendente, della sua amicizia con Matt Groening e Quentin Tarantino, e ha dato dei consigli su come presentare i propri corti animati ai festival. Il tutto con una placidità che ha dell’assurdo.

Come se ci stesse raccontando la sua cena della sera prima, Plymton spiegava l’intero auditorium a mandare i propri lavori agli Oscar, a Cannes, a Venezia, ad Annecy, insomma, gli eventi più importanti del mondo per il mondo dell’animazione.

In particolare per gli Oscar dice che: “Sono abbastanza democratici, accettano chiunque”.

Intervallato dalle proiezioni dei suoi cortometraggi (che consiglio vivamente) Bill Plymton ha detto quali sono le sue tre regole fondamentali per un buon cortometraggio d’animazione: Breve, Divertente e Economico.
Con queste tre parole ha sintetizzato tutta la sua filmografia.

Come ho già detto, è un tipo molto buffo.

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Sabato 13

La giornata di sabato è stata quella degli annuncia importanti.

Si è cominciato la mattina con la conferenza delle varie Film Commition Regionali.

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La presidente di Cartoon Italia Anne-Sophie VanHolleveke annuncia l’intenzione da parte di Cartoon Italia, in accordo con le Film Commition regionali, della creazione di una rete di poli dell’immagine dedicati alla formazione, all’incontro e alla produzione in materia di animazione e gameing.

Poli dell’immagine che sono già in via di sviluppo in Piemonte, grazie all’accordo a cui si è già fatto riferimento, e in progettazione in Puglia, Sardegna e Lazio, mentre per quanto riguarda Toscana e Marche, le poche risorse non permettono di organizzare progetti in tempi brevi, nel campo dell’animazione, ma ci saranno, specialmente in Toscana, luoghi messi a disposizione per gli incontri tra produttori e professionisti e spazi per lavori di coproduzione.

In questo senso, Piemonte a parte, dove la tradizione dell’animazione è già molto forte, le novità maggiori arrivano dalla Sardegna, dove si stanno sviluppando laboratori di formazione a Cagliari e un programma di borse di studio per giovani che vogliono andare a studiare nelle scuole di animazione più rinomate d’Italia.

Inoltre dal 20 al 24 maggio il Cartoon Master di Cagliari permetterà l’incontro tra professionisti e produttori.

In Lazio verranno stanziati finanziamenti regionali sui progetti d’animazione in coproduzione.

Altri finanziamenti, ma non attivi già da ora, saranno disponibili anche dalla regione Puglia.

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Dopo lo spettacolo di Armando Traverso con la sua Radio Kids inizia la conferenza di Rai Ragazzi, tenuta dal direttore esecutivo Luca Milani, il vice direttore Mussi Bollini, Annita Romanelli e Annalisa Liberi.

Le cose da dire sono tante.

Innanzi tutto i traguardi raggiunti. Rai Ragazzi è molto fiera dei successi ottenuti col cortometraggio La Stella di Andra e Tati, primo corto d’animazione del mondo sul tema della Shoah, e della serie JAMS, la serie di Rai Gulp che tratta in modo positivo il delicatissimo tema delle molestie sessuali sui minori.
Entrami i progetti hanno riscosso numerosi consensi in Europa.

Sul versante delle produzioni originali, Rai Yoyo punta sulla seconda edizione di Bombi, il programma per i più piccoli che ha già avuto un grosso successo sul territorio nella sua prima edizione, mentre su Rai Gulp verrà presto messo in onda il nuovissimo Rob-o-Code, un programma-torneo in cui squadre di giovani programmatori si sfideranno tramite i loro lavori in varie competizione che metteranno alla prova la programmazione del loro robot con percorsi a ostacoli, sfide di abilità di manovra e molto altro.
Il tutto intervallato da rubriche a tema informatica che si propongono di istruire il pubblico di Rai Gulp sul tema della programmazione.
Il programma andrà in onda a partire dal 29 aprile.

Rai Yoyo rinnova la sua partnership con Disney portando in Italia i nuovi episodi di Vampirina, Sofia la Principessa, Dottoressa Pelouche e Topolino e gli Amici del Rally.
Sul versante europeo torneranno i nuovi episodi di Masha e Orso, Peppa Pig, PJ Mask, Molang e Bing.
Le nuove serie saranno: Safari, Kit e Kate, Nocedicocco, Twirlywoods, La Famiglia Volpitassi e Leo e Tig.

Gli acquisti di Rai Gulp riconfermano invece Kung Fu Panda Mitiche Avvenuture, Dennis e Gnash Scatenati!, Elena di Avalon, Rapunzel e Thunderbird.
Le nuove serie in arrivo saranno invece: The Athena, Jamie Johnson e Dance Academy sul versante live action e il nuovo Marvel Spiderman e Inazuma Eleven Ares per l’animazione.

La parte più importante della conferenza è però quella riguardante le produzioni e coproduzioni originali.

Per le serie di Rai Yoyo per il pubblico prescolare si è puntato molto sull’interattività e la sperimentazione tecnologica: la serie Fumble Land si prefigge l’obbiettivo di aiutare il pubblico con la pronuncia dell’inglese mandando i protagonisti, ragazzini di una classe guidati dalla maestra, in un mondo fantastico tramite avatar animati con una particolare tecnica di animazione in tempo reale (non motion capture) dove dovranno inseguire e catturare i loro stessi errori incarnatisi in esserini chiamati Fumble (una crasi tra Fun e Trouble).
Giù dal Nido invece sarà una serie sempre prescolare su un uccellino che ha paura di volare, che supporterà anche la visione tramite VR a 360°.
Caramella e Lampadina sarà la prima serie prescolare in Europa per bambini con disabilità sensoriali: la serie è studiata per poter essere fruita da non vedenti, non udenti e autistici.
Sul fronte della serie animata di stampo tradizionale invece avremo, sempre in ambito Rai Yoyo, vedremo presto sugli schermi Ricky Zoom, divertente serie su moto senzienti molto simile al vecchio corto di Kinder e Ferrero Animotosi, Berry Bees, una versione per bambini del vecchio Totally Spies, Artoonic, serie ambientata nel circolo polare artico dove seguiremo le avventure di un gruppo di cuccioli di animali tipici di quel territorio, Gigantosaurus, commedia su alcuni cuccioli di dinosauro con una 3DCGI di altissimo livello, e infine la serie 100% italiana su Topo Gigio, disponibile probabilmente già da fine anno.

Per i più grandi di Rai Gulp in programma possibilmente la serie Leo Da Vinci, la serie sulle avventure di un giovane e scapestrato Leonardo da Vinci tratta dall’omonimo film già uscito in sala l’anno scorso, Artù e i Bambini della Tavola Rotonda, versione per bambini delle avventure dei cavalieri di Camelot, e Marblegen, curiosa riproposizione occidentale della formula degli anime di piazzamento di giocattoli (Bayblade e Bakugan, per dirne due) su un gioco ispirato alle biglie con l’intervento di poteri magici e alchimia.

La conferenza termina con la presentazione delle serie work in progress.

Sul fronte Live Action si sta producendo la serie Club 57, serie musical per Rai Gulp in cui due ragazzini si ritrovano loro malgrado negli Stati Uniti degli anni ‘50 (personalmente, mi pare una pessima idea).
Per quanto riguarda l’animazione vedremo apparire Alice e Lewis, serie ambientata nell’universo di Alice in Wonderland in cui seguiremo le peripezie di Alice e del Bianconiglio (Lewis) in giro per il Mondo delle Meraviglie, in cui dovranno usare l’ingegno per uscire dai pericoli; Tony Bad Wolf, divertente serie di fiabe con grafica che simula una scenografie di sagome di cartone, in cui un piccolo lupo vorrà imporsi come protagonista di fiabe non sue con l’intento di riscattare la cattiva luce sotto cui è sempre stata messa la sua razza; Klintus, una storia d’avventura ispirata a Le Avventure di Gulliver, ma ambientata sulle montagne; Dragonero, adattamento animato della versione Adventure del noto fumetto Bonelli di Stefano Vietti e Luca Enoch.

Proprio a proposito dell’ultima fatica crossmediale di Bonelli, siamo giunti a uno dei momenti più attesi di questa edizione: la premiazione di Dragonero come miglior operazione crossmediale.

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Nato come romanzo a fumetti nel 2007, Dragonero divenne una serie regolare solo nel 2014 sotto Bonelli, per poi dividersi in tre filoni: il Dragonero “classico” e le sue due versioni dal targeti differente, Adventure per i più giovani, con i protagonisti riportati a 13 anni, e Senzanima per il pubblico più maturo.

Con all’attivo 68 volumi della serie principale, due romanzi e un gioco di ruolo, Dragonero avrà, probabilmente dall’anno prossimo anche una sua serie animata confermandosi una grossa operazione crossmediale.

Luca Enoch e Stefano Vietti confermano che la serie animata prende come base la declinazione Adventures del loro fumetto, ma ne rielabora molti aspetti a partire dall’età dei protagonisti, resi leggermente più grandi, e i personaggi di contorno, la trama, la struttura delle avventure e i cattivi saranno totalmente nuovi rispetto a quelli visti nel fumetto.

Rimarrà invariata l’ambientazione, seguendo la guida ferrea dell’onnipresente mappa del mondo di Dragonero.

Il target della serie sarà quello di Rai Gulp, quindi 8-12 anni (anche se per le modifiche al target del canale stesso a cui si è accennato in precedenza, questo potrebbe essere alzato a 8-14).

Per il momento la serie è ancora in produzione e conta soltanto un breve trailer diretto da Enrico Paolantonio e animato da Angelo Caramanica.

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In conclusione del festival abbiamo avuto le premiazioni dei vari concorsi presentati da Armando Traverso e Laura Carusino, conduttrice dell’Albero Azzurro.

Miglior serie TV prescolare:

Becca’s Bunch – Irlanda
Clay Time – Francia
Molang – Francia
One Thousand and One (Season 2) – Iran
School Of Roars – Regno Unito

And The Winner Is: Becca’s Bunch

Miglior serie TV upper prescolare:

44 Cats – Italia
Claude – Regno Unito
Gigantosaurus – Francia
Jingliks – Russia
Tresure Trakkers – Spagna

And The Winner Is: Gigantosaurus

Miglior serie TV per ragazzi:

Arthur and the Children of The Round Table – Fancia
Kitty is not a Cat – Australia
OPS – What a Hopsrible Pack – Italia
Quirkistador – Lussemburgo
The Hollow – Canada

And The Winner Is: Arthur and the Children of The Round Table

Miglior Animazione Interattiva:

Fallout 76 – USA
Detroit: Become Human – Francia
God Of War – USA
Kingdom Hearts III – Giappone
Red Dead Redemtion 2 – USA

And The Winner Is: Detroit: Become Human

Miglior Serie Live Action/Ibrida:

Braniacs – Brasile
Club 57 – USA
Find Me In Paris – Francia
JAMS – Italia
Penny on M.A.R.S. – Italia

And The Winner Is: JAMS

Miglior Cortometraggio:

Alone Together – Francia
Forever – Italia
Jamie’s Paper Train – Canada
The Call – Romania
The Fox – Iran

And The Winner Is: The Fox

Miglior Pilot di serie TV:

Boo The Cat and The Good Boy – Russia
Cuddle Cubbies – Irlanda
Food Wizard – Italia
Horrible Tales For Terrible Children – Belgio
Popcorn – Brasile

And The Winner Is: Horrible Tales For Terrible Children

Premio speciale UNICEF:

Good Heart – Francia
Find Me – India
Red Hands – Italia
The Star Of Andra and Tati – Italia
Ian a Moving Star – Argentina
The Stained Club – Francia

And The Winner Is: The Stained Club

Miglior Lungometraggio Animato

A Fishboy’s Story – Tortoise From The Sea – Cina
Another Day Of Life – Polonia
Bonnie Bears The Big Shrink – Cina
Captain Morten And The Spider Queen – Estonia
Mirai – Giappone
Mission Kathmandu: The Adventures Of Nelly & Simon – Canada
Planet Humra a Story About Human Rights – Russia
Tall Tales From The Magical Garden Of Antoon Krings – Francia
The Snow Queen: Mirrorlands – Russia
The Stolen Princess – Ucraina

And The Winner Is: Mirai

Premi speciali per i lungometraggi:

Miglior Screeplay: Mirai
Miglior colonna sonora: A Fishboy’s Story – Tortoise From The Sea
Miglior Regista: Raùl de la Fuente (Another Day Of Life)

Gli ultimi premi conferiti sono i Pulcinella Awards alla carriera che quest’anno vengono dati al già citato Bill Plympton, a Benoit Sokal, fumettista belga e apprezzato autore di videogiochi reso celebre dalla serie Syberia, e Michel Ocelot, regista francese che certo ricorderete per i film di Kiriku e Azur e Asmar, che al Cartoons On The Bay presenta il suo ultimo lavoro Dilili a Parigi.

Questo è tutto da questa edizione del Cartoons On The Bay. A presto con gli speciali sui vari lungometraggi e cortometraggi visionati e su Facebook per la lente d’ingrandimento sui progetti del Pitch Me!

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Ciao gente! Sono Riccardo Magliano, classe 1995, originario di Pontedera (PI), ma di stanza a Bologna per motivi di studio. Sono laureato in triennale al DAMS al momento studio per diventare sceneggiatore cinematografico. Sono grande appassionato e estimatore di prodotti d'animazione, dalle serie, ai lungometraggi, ai corti, l'importante é che raccontino qualcosa (cosa non sempre indispensabile perché tra i miei film preferiti c'é Fantasia).
Qui su Spacenerd mi occuperò di recensioni e approfondimenti su tutto ciò che concerne l'animazione, specie quella occidentale, più e più volte colpevolmente trascurata dalla massa di fanatici di anime.
Grazie a tutti per l'attenzione e buon divertimento

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Dragonero - I Paladini, la recensione: la prima fatica animata di Bonelli - SpaceNerd.it
1 anno fa

[…] Sono passati ormai 3 anni da quando la primissima clip del progetto di serie animata di Dragonero è stata presentata al Cartoons on the Bay. […]

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