Siamo quasi in dirittura d’arrivo: il nuovo action RPG fantascientifico di Bethesda, in uscita il prossimo 6 settembre, è sicuramente uno dei titoli più attesi del 2023. Annunciato per la prima volta all’E3 del 2018, è stato poi finalmente mostrato alla conferenza Microsoft dell’E3 2021.
Dopo essersi dedicati per anni alle serie di Fallout e The Elder Scrolls, Starfield per Bethesda Game Studios è la prima nuova IP in 25 anni; e, come per i due grandi titoli sopracitati, Starfield fin da subito ha stuzzicato la nostra curiosità, facendoci aumentare l’hype annuncio dopo annuncio.
Secondo quanto riferito da Todd Howard, Starfield è il gioco che Bethesda sognava di giocare addirittura da decenni, ma la realizzazione del progetto si è resa disponile solo con l’arrivo delle nuove tecnologie, permettendo così alla software house di creare un videogioco al limite dell’utopia.
Starfield arriverà in esclusiva per Xbox Series X/S e PC e sarà disponibile al day one anche su Xbox Game Pass e PC Game Pass. Questo ovviamente significa che non vedremo Starfield su Playstation 5 e la motivazione è stata data dallo stesso Howard, il quale ha spiegato che lavorare su meno piattaforme ha permesso al team di creare un prodotto migliore.
Giunti a questo punto, in attesa del prossimo 6 Settembre, non ci resta che fare un riepilogo su ciò che sappiamo finora di Starfield, quindi: salite a bordo, allacciate le cinture, e cominciamo a prepararci per un viaggio interstellare!
La storia principale di Starfield si svolgerà nel 2330 in una zona della Via Lattea, ma a ben 50 anni luce dalla Terra. Sembra chiaro che gli umani abbiano colonizzato diversi pianeti e sistemi, infatti questa zona è nota come “Sistemi Colonizzati“.
Tutto ha però inizio circa venti anni prima del gioco, quando le due più grandi fazioni che dominano i Sistemi Colonizzati si sono scontrate in una grande guerra Coloniale.
La prima prende il nome di Freestar Collective ed è una confederazione concentrata sul mantenimento delle leggi e dell’ordine; la loro capitale è Akila City nella quale vige una forte idea di libertà personale. La seconda fazione, ossia Le Colonie Unite, rappresentano il futuro della vita spaziale ed è vista come la più potente e organizzata dal punto di vista politico e militare; la loro capitale New Atlantis, oltre ad essere una delle città principali di Strarfield, è anche la più grande città che Bethesda abbia mai creato.
Nel gioco assumeremo il ruolo di un membro di Costellation, fazione descritta come un gruppo di esploratori che è sulle tracce di misteriosi manufatti alieni: avremo a che fare con un artefatto estremamente sensibile alla presenza umana e che, anche se solo sfiorato, è capace di innescare delle visioni. Per intenderci, avranno probabilmente la funzionalità dei manufatti Prothean che abbiamo già visto in Mass Effect anche se in Starfield non è ancora ben chiaro se ci siano forme di vita aliene intelligenti. Tuttavia, stando a questi manufatti, è probabile che almeno in passato siano esistiti.
Durante le nostre missioni per Costellation saremo affiancati da diversi personaggi, anch’essi membri della nostra stessa fazione, ma non è escluso che si possano reclutare anche nuovi compagni incontrati in viaggio per poter allargare il nostro equipaggio.
Ogni personaggio avrà caratteristiche e abilità ben precise che li renderanno adatti a diversi tipi di compiti, quindi toccherà a noi scegliere quale companion sarà più adeguato al tipo di missione che affronteremo.
Negli ultimi trailer mostrati abbiamo avuto modo di conoscere i principali companion e membri della Costellation, come ad esempio Sarah Morgan che è la leader della fazione, il Cow-Boy Sam Coe, la scienziata Noel, Mateo il teologo, l’ex pirata Vlad, l’uomo d’affari Walter e Barret.
Ma non finisce qui: tra i nostri compagni sarà presente anche Vasco, un robot che ci aiuterà dalla ricerca fino ai combattimenti e sarà probabilmente sempre al nostro fianco. Infine, rullo di tamburi.. sarà presente anche l’Adoring Fan; per chi ha giocato Oblivion sono più che sicura che si ricorderà di questo strano e fastidioso fan eccessivamente allegro, che ci offrirà un costante supporto ma che si rifiuterà di scendere in battaglia con noi.
Stando alle dichiarazioni di Todd Howard, ci saranno oltre mille pianeti distribuiti in più di cento sistemi planetari. Ognuno dei corpi celesti sarà esplorabile in totale libertà e su di essi sarà possibile atterrare con la nostra nave in qualsiasi punto si voglia.
Una curiosità molto interessante è che per la creazione dei pianeti Bethesda ha consultato la NASA per far sì che le atmosfere presenti in gioco siano molto vicine alla realtà. In questo modo, sono stati realizzati pianeti desertici, aree avvolte da una fitta giungla, totalmente congelate o ricoperte dal mare. Da non trascurare anche l’utilizzo dei sistemi di illuminazione di nuova generazione per dar luce in tempo reale all’ambiente in base al tipo di stella, di atmosfera del pianeta e della sua rotazione, tenendo anche conto anche delle differenti forze di gravità.
La grandezza dei pianeti sarà varia e, oltre a raccogliere varie risorse, potremmo imbatterci in edifici abbandonati da esplorare o fronteggiare i nemici occupanti, per poi decidere di insediarci negli avamposti nei quali posizionare i membri dell’equipaggio e assegnare loro determinati compiti da svolgere in quell’area.
Difatti, si potranno costruire avamposti pressappoco ovunque e su qualsiasi pianeta e sarà possibile impiegarli come strutture di rifornimento e produzione delle risorse o avamposti base in cui vivere.
Per quanto riguarda la raccolta di risorse, abbiamo constatato che il metodo sarà molto simile a quello già visto in No Man’s Sky e sarà un punto focale del gioco in quanto ci verrà richiesto più volte di impiegare le nostre risorse per il crafting, permettendoci di applicare mod alle armi, creare strutture, potenziare la nostra nave e tanto altro.
Inoltre alcuni pianeti ospiteranno forme di vita uniche. Avremo l’occasione di incontrare creature erbivore e docili oppure carnivore e aggressive, ma ognuno di noi sarà libero di decidere il giusto approccio, sottostando alle nostre abilità scelte all’inizio del gioco e sviluppate durante il corso della storia.
Come già citato sopra, oltre a immensi pianeti dove sbizzarrirsi con l’esplorazione, Starfield ci metterà a disposizione quattro grandi città visitabili nella quale affronteremo probabilmente molte missioni principali. Queste sono:
Starfield, grazie al sistema di editor, ci permetterà di creare un personaggio unico con diversi tipi di background che impatteranno sulla nostra storia e sulle missioni principali e secondarie.
Oltre alla personalizzazione straordinariamente dettagliata del personaggio, avremo la possibilità di selezionare una classe iniziale che determinerà le nostre abilità di partenza. Si potrà inoltre aggiungere un Tratto al nostro personaggio, scelta opzionale che porterà però dei pro o dei contro, come ad esempio il tratto “Spaziale” che aumenterà la nostra salute e la resistenza nello spazio ma la diminuirà nei pianeti.
Salendo di livello otterremo dei punti che potremo spendere per far apprendere al nostro personaggio nuove abilità, anch’esse con diversi gradi di potenziamento ottenibili completando particolari sfide in-game.
Sarà possibile personalizzare completamente anche la propria nave spaziale: potremo cambiare l’abitacolo, i propulsori, gli scudi e chi più ne ha più ne metta. Le navi saranno infatti modulari, per permettere a noi giocatori di sbizzarrirci senza limiti nel costruire la nave spaziale dei nostri sogni.
Attenzione però a non strafare; bisognerà tener conto che è pur sempre una nave spaziale e, oltre all’estetica, va ricordato che essa ha bisogno di funzionalità ed equilibrio per poter percorrere lunghi viaggi o affrontare i nemici presenti nello spazio. Per questo il gioco ci metterà a disposizione un editor che ci assemblerà in modo veloce e automatico i pezzi e le caratteristiche da noi scelti o, per i più smanettoni, sarà possibile unire pezzo per pezzo in completa autonomia!
Una delle componenti fondamentali di Starfield saranno i dialoghi, tramite i quali la storia avrà un costante sviluppo e ci permetteranno di stringere rapporti con i personaggi e compiere scelte importanti.
A parlare di ciò è stato lo stesso Howard che, in una recente dichiarazione, ha rivelato che il gioco supererà le 250.000 linee di dialogo, il doppio e il quadruplo di Fallout 4 e Skyrim. I png saranno dotati di una vasta gamma di reazioni e personalità, a differenza del nostro personaggio di cui, anche se avrà interazioni con gli altri personaggi, non udiremo mai la voce.
Durante un dialogo, ci sarà permesso selezionare l’opzione “persuasione“, che ci condurrà ad una serie di scelte, ognuna con un costo in punti, e ci consentirà di provare a convincere il nostro interlocutore a compiere determinate azioni o rivelarci informazioni importanti utili per il corso della nostra storia.
Per quanto riguarda le quest, oltre alla storia principale, che probabilmente ci occuperà 30-40 ore del nostro tempo, saranno presenti molteplici missioni secondarie che, con più di mille pianeti esplorabili e svariati incontri casuali, quasi sicuro ci porteranno a superare le 100 ore di gioco.
In conclusione, con tutti gli elementi che avremo a disposizione, sembra proprio che avremo a che fare con uno Skyrim ambientato nello spazio, come lo stesso Todd Howard lo ha sempre definito, al netto di alcune differenze nel gameplay.
Anche in Starfield avremo la possibilità di giocare in terza o in prima persona. Potremo navigare l’intera mappa stellare con la nostra nave pilotata direttamente da noi, atterrare in posti sconosciuti interamente esplorabili, craftare e personalizzare con ampia libertà, incontrare e interagire con svariati png e, perchè no, magari avviare qualche romance con uno di loro.
Insomma non ci resta che attendere il 6 settembre per poter finalmente essere catapultati in questa enorme space opera e scoprire quali segreti risiedono nello spazio profondo!
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