Approfondimenti

10 Cinecomics mai usciti che avremmo voluto vedere

I cinecomics, ossia i film tratti da fumetti, sono ormai una fetta importante del mercato cinematografico e televisivo mondiale, tanto da aver innovato i due media in maniera consistente.
Il Marvel Cinematic Universe (MCU) rappresenta il primo esempio di universo cinematografico condiviso, e dopo oltre un decennio riesce ancora a produrre film campioni d’incassi, ma anche gli stand alone tratti dai fumetti della rivale DC Comics (The Batman, Joker) riescono a racimolare incassi consistenti nonostante la pletora di reboot e remake. Eppure non è sempre stato così.

In principio i film tratti dai fumetti, in particolare quelli di supereroi, erano considerati altamente rischiosi dal punto di vista produttivo, praticamente l’opposto del pensiero odierno.
Il motivo era l’alto budget richiesto per la produzione degli effetti speciali, specie in un periodo in cui la computer grafica non era ancora così diffusa.
A ciò si univa la difficoltà materiale di rendere credibili le sgargianti vesti dei personaggi da trasporre, le quali erano inoltre un forte deterrente per gli attori, che difficilmente avrebbero messo a rischio la propria credibilità per film dall’alto tasso di ridicolaggine.

Nonostante ciò, i tentativi di adattare al cinema i personaggi dei fumetti sono stati tantissimi. Alcuni di questi, se andati in porto, avrebbero potuto dar vita a dei gran bei film, motivo per cui abbiamo deciso di selezionarne 10 tra i più interessanti. Giusto per farvi capire cosa ci siamo persi.

I 10 Cinecomics mai usciti che avremmo voluto vedere

1. Justice League: Mortal di George Miller

Di Justice League: Mortal, adattamento per il grande schermo del principale supergruppo della DC Comics a opera del regista George Miller (Mad Max), se ne è parlato e continua a parlarsene ancora oggi, complice lo stadio produttivo estremamente avanzato che ha preceduto la chiusura del progetto.
Il casting iniziò nell’ottobre del 2007 e vide selezionati, tra gli altri, i seguenti attori:

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  • Armie Hammer nel ruolo di Batman/Bruce Wayne
  • DJ Cotrona nei panni di Superman / Kal-El / Clark Kent
  • Megan Gale nel ruolo di Wonder Woman/Principessa Diana di Themyscira
  • Adam Brody nel ruolo di Flash/Barry Allen
  • Hugh Keays-Byrne nel ruolo di Martian Manhunter/J’onn J’onzz
  • Teresa Palmer nel ruolo di Talia al Ghul
  • Zoe Kazan nel ruolo di Iris Allen
  • Santiago Cabrera come Aquaman/Arthur Curry
  • Jay Baruchel nel ruolo di Maxwell Lord
  • Il rapper Common nei panni di John Stewart/Lanterna Verde
  • Anton Yelchin nel ruolo di Flash/Wally West

La sceneggiatura, scritta da Kieran e Michele Mulroney (Sherlock Holmes: Gioco di Ombre, Power Rangers), avrebbe visto Batman riunire i più potenti eroi della Terra per fronteggiare l’alleanza formata da Maxwell Lord e Talia al Ghul in un conflitto che avrebbe causato un grande numero di vittime con forti dosi di violenza a schermo.
Secondo la Warner Bros. lo script necessitava però di una revisione, mai attuata a causa dello sciopero degli sceneggiatori del 2008 organizzato dalla Writers Guild of America.
I successivi conflitti tra la produzione, che voleva girare il film in Canada, e il regista, che invece intendeva rimanere nella nativa Australia, portarono definitivamente alla morte del progetto.
Certo è che, con un film sulla JLA così cupo e ultraviolento, diretto per altro da un regista che, a 70 anni suonati, ha tirato fuori un gioiello come Mad Max: Fury Road, ci saremmo risparmiati un sacco di lagne da parte di Zack Snyder.

2. Spider-Man di James Cameron

Considerato dallo stesso regista di Terminator, Titanic e Avatar il più grande film che non ha mai girato, il tentativo di Cameron di dare vita a un film sull’Arrampicamuri creato da Steve Ditko e Stan Lee cominciò all’inizio degli anni ’90, quando la Carolco Pictures gli propose di scrivere e dirigere il progetto con un budget di 50 milioni di dollari.
Il regista, con l’aiuto di John Brancato, Ted Newsom, Barry Cohen e Joseph Goldman, consegnò una prima idea che prevedeva come villain il Doctor Octopus, ruolo che Cameron voleva affidare ad Arnold Schwarzenegger.
Seguì un secondo trattamento datato 1991, che comprendeva la versione in prosa del film vietata ai minori per via di linguaggio esplicito e di una scena di sesso.
Il cattivo principale divenne Carlton Strand, ovvero Electro, criminale che, fuggendo dalla polizia, entra in un’area protetta dove si svolgevano particolari esperimenti con l’elettricità.
Alla fine il progettò andò a gambe all’aria a causa di una controversia legale tra Carloco, Viacom e Columbia per i diritti del personaggio e la successiva bancarotta della Marvel.
Molte delle idee presenti nella versione di Cameron sarebbero poi confluite nella trilogia cinematografica di Spider-Man diretta da Sam Raimi e prodotta da Sony, come le origini del cattivo riciclate per l’Uomo Sabbia di Spider-Man 3 e le ragnatele organiche generate direttamente dal corpo del supereroe.
La visione originale JC era assai più cupa e senza speranza rispetto ai cinecomics successivi con protagonista il nipote preferito di Zia May, e forse avrebbe condotto a un personaggio radicalmente diverso da quello che conosciamo, nel bene o nel male.

3. Doctor Strange di Wes Craven

Parlando di cinecomics diretti (anche) da Sam Raimi, quelli che hanno apprezzato le atmosfere horror di Doctor Strange nel Multiverso della follia saranno felici di sapere che un altro grandissimo regista di film del terrore ha provato a realizzare un adattamento cinematografico del maestro delle arti mistiche.
Si tratta di Wes Craven, compianto regista di cult quali Nightmare – Dal profondo della notte, Le colline hanno gli occhi e Scream.
Il papà di Freddy Krueger venne ingaggiato negli anni ’90 da Savoy Pictures, all’epoca detentrice dei diritti di sfruttamento del personaggio sul grande schermo, intenzionata a farne uscire un film entro il 1994.
Il successo del Batman di Tim Burton, uscito nel 1989, aveva convinto i produttori a investire su cinecomics che osassero di più, ma la Savoy decise comunque di annullare il progetto in seguito ai flop consecutivi di La signora ammazzatutti e Fuga da Absolom.
Non sappiamo praticamente nulla del film che il Doctor Strange di Craven avrebbe potuto diventare, ciononostante è facile immaginare la presenza di una forte componente slasher e onirica, comune sia al regista sia ai fumetti dello Stregone Supremo.
In pratica un precursore del già citato Doctor Strange nel Multiverso della follia, ma con meno mezzi a disposizione e molta più libertà dovuta all’assenza di un universo condiviso cui rendere conto.
In pratica, la perfezione.

4. Batman: Anno Uno di Frank Miller e Darren Aronofsky

Prima dell’uscita di The Batman, l’idea di un film in cui il Cavaliere Oscuro fosse così trasandato risultava impensabile, eppure qualcosa di molto simile avrebbe potuto vedere la luce nel 2000, quando la Warner Bros. assunse il regista Darren Aronofsky, all’epoca fresco del successo di Requiem for a dream, per rilanciare Batman sul grande schermo, ancora segnato dell’eredità dei due pessimi film diretti da Joel Schumacher.
Il regista volle che ad affiancarlo nella stesura della sceneggiatura ci fosse il leggendario fumettista Frank Miller, autore di due delle migliori storie a fumetti di Batman (e non solo) mai create: Il ritorno del Cavaliere Oscuro e Anno Uno.
I due si ispirarono proprio a quest’ultima per creare la nuova versione cinematografica dell’Uomo Pipistrello, anche se a conti fatti si discostarono molto dal canone fumettistico.
Lo stesso Aronofsky dichiarò:

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“In qualche modo è basato sul fumetto… gettate via tutto ciò che potreste immaginare su Batman! Tutto quanto! Ricominciamo da capo!”

In effetti, il Bruce Wayne di Aronofsky e Miller risulta piuttosto inedito, dato che dopo la morte dei genitori finisce a fare il barbone in mezzo alla strada.
La figura del maggiordomo Alfred – da sempre totalmente inutile in tutti i film di Batman – viene sostituita da Little Al, gestore di un’autofficina che aiuta Bruce a tirare a campare.
Avrebbe creato lui la Batmobile da un’auto modificata, mentre la Batcaverna sarebbe stata ubicata all’interno della metropolitana di Gotham City.
Un Batman decisamente realistico e urbano, che però non vide mai la luce a causa delle divergenze creative tra Aronofsky e la produzione.
Il regista avrebbe voluto realizzare un film sulla falsariga di polizieschi anni ’70 come Il giustiziere della notte, Il braccio violento della legge e Taxi Driver, imponendosi affinché a interpretare il protagonista fosse nientemeno che Joaquin Phoenix, mentre la Warner propendeva per il ben più canonico Freddie Prinze Jr.
Alla fine venne scelto Christian Bale, Aronofsky e Miller si dedicarono ad altri progetti e la regia passò a Christopher Nolan. Il resto è storia.
Anche in questo caso, alcune delle idee originali di Batman: Anno Uno avrebbero poi condizionato The Batman di Matt Reeves e Joker di Todd Phillips, in cui è proprio lo scartato Joaquin Phoenix a interpretare le vesti dell’arcinemico del pipistrello in un film assai ispirato al modello di Taxi Driver.

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5. Watchmen di Terry Gillian

Se lo chiedete ad Alan Moore, vi verrà detto che qualsiasi tentativo di trasporre in live-action Watchmen, maxiserie DC Comics considerata uno dei massimi capolavori del fumetto mondiale, si concluderà inevitabilmente in un fallimento.
Noi, che abbiamo visto la miniserie omonima creata da Damon Lindelof, ci permettiamo di dissentire, ma questo ci è possibile solo dopo tanti anni di tentativi più o meno riusciti, uno dei quali avrebbe dovuto coinvolgere nientemeno che Terry Gillian, regista di cult come Brazil e L’uomo che uccise Don Chisciotte.
Pare infatti che nel 1989 l’unico membro americano dei Monty Python e il suo storico collaboratore Charles McKeown vennero contattati per riscrivere un copione già precedentemente redatto di un adattamento di Watchmen, che sarebbe stato prodotto da Joel Silver (Predator, Arma Letale).
Secondo la sceneggiatura di Gillian e McKeown, la presenza stessa del Dottor Manhattan avrebbe alterato gli equilibri mondiali, portando a un viaggio nel tempo (reso possibile dai poteri del bluastro dottore) culminante in un finale metacinematografico in cui i protagonisti tornano in una realtà in cui sono solo i personaggi di un fumetto.
Il regista era intenzionato a castare Robin Williams come Rorschach, Gary Busey come il Comico e Jamie Lee Curtis nel ruolo di Spettro di seta, mentre Joel Silver insistette affinché il Dottor Manhattan fosse interpretato da Arnold Schwarzenegger.
Gillian decise però di abbandonare il progetto dopo aver scoperto che il budget stanziato sarebbe stato la metà di quello inizialmente pattuito, e gli venne anche imposto un minutaggio che non superasse le due ore di durata.

6. Plastic Man delle Sorelle Wachowski

Come il Batman di Aronofsky, anche il film di Plastic Man sceneggiato dalle Sorelle Wachowski (Matrix) è stato forse concepito troppo presto.
Oggi il pubblico non si fa problemi a guardare film di supereroi che definire marginali sarebbe un complimento (Ant-Man, Shang-Chi, i Guardiani della Galassia sono esempi lampanti), ma per il 1996 questa tendenza a sovraesporre personaggi secondari di un pantheon che comprende al suo interno icone come Superman e Batman doveva apparire alquanto inusuale.
Sta di fatto che un film sull’esilarante personaggio allungabile creato nel 1941 da Jack Cole era effettivamente in sviluppo presso Warner Bros. e Amblin Entertainment.
La regia venne affidata a Bryan Spicer (Power Rangers – Il film),  su una sceneggiatura scritta dalle Sorelle Wachowski, all’epoca poco più che esordienti.
Si dice che tale sceneggiatura, se effettivamente trasposta, avrebbe portato a produrre il film più costoso di sempre per l’epoca, motivo per cui il progetto venne accantonato e poi ripreso nel 2008 dal produttore Joel Silver (sempre lui), il quale mise in giro la notizia che a interpretare il protagonista sarebbe stato niente meno che Keanu Reeves, notizia che l’attore non ha però mai confermato.
Del film si sono però perse le tracce, e tutto ciò che ne resta sono alcune dichiarazioni di Lana Wachowski:

“Probabilmente è la sceneggiatura più vicina a una commedia che scriveremo. […] Pensavamo che potesse essere fantastico. L’idea di base che ci è venuta in mente era che sarebbe stato un ambientalista, quasi un tizio dell’Earth First (ndr, movimento ecologista radicale formatosi nella seconda metà degli anni ’70).”

7. New Gods di Ava DuVernay e Tom King

Un film sui Nuovi Dei creati da Jack Kirby scritto da Tom King, uno dei migliori sceneggiatori di fumetti in circolazione e autore di due capolavori assoluti come Visione e Mister Miracle, e diretto da una regista Premio Oscar come Ava DuVernay (Selma – La strada per la libertà) sarebbe stato semplicemente troppo bello per essere vero.
Per darvi un’idea, è come se Tim Burton e Neil Gaiman lavorassero insieme a una trasposizione di Anya e il suo fantasma.
Le parole entusiastiche dello sceneggiatore e i continui aggiornamenti relativi alla produzione del film sembravano promettere bene, ma dopo l’apparizione di Darkseid, personaggio importante del pantheon dei Nuovi Dei, all’interno della Snyder’s Cut di Justice League, il progetto venne prima rinviato a data da destinarsi e poi definitivamente cancellato.
Se cercavate un buon motivo per odiare Zack Snyder, fate che sia questo.

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8. Daredevil: The Man Without Fear prodotto da Chris Columbus

Nel 1997 lo sceneggiatore, produttore e regista Chris Columbus (Harry Potter e la pietra filosofale, Mamma, ho perso l’aereo, I Goonies) sembrava fortemente intenzionato a realizzare una trasposizione di Daredevil al cinema attraverso la sua casa di produzione, la 1492 Pictures.
A dirigerla sarebbe stato il regista italiano Carlo Carlei, candidato al Golden Globe per La corsa dell’innocente, film a tema ‘Ndrangheta, mentre la sceneggiatura sarebbe stata scritta ancora una volta da un acclamato scrittore di fumetti: J. M. DeMatteis (Spider-Man: L’ultima caccia di Kraven).
Proprio grazie a un post sul suo blog abbiamo potuto apprendere diversi retroscena sul film.
Sarebbe stato ispirato alla miniserie omonima del 1993 scritta da Frank Miller e disegnata da John Romita Jr, salvo poi ricollegarsi alla saga di Elektra e Daredevil: Rinascita, entrambe sempre di Miller.
Il villain principale sarebbe stato Kingpin, ma anche Bullseye avrebbe ricoperto un ruolo molto importante e sarebbero comparse all’interno del film una serie di armi fantascientifiche sulla falsariga delle mode a fumetti degli anni ’90.
Se quest’ultimo dettaglio potrebbe far storcere il naso, l’idea di un film noir con Daredevil diretto da un regista esperto in storie di criminalità e scritto da un autore che ha fatto dell’approfondimento psicologico un marchio di fabbrica avrebbe potuto riservare non poche sorprese.

9. Spider-Man 4 di Sam Raimi

Che Spider-Man 3, con tutti i suoi pregi, fosse stato un passo falso è ineccepibile.
Eppure ancora oggi c’è una grossa fetta di pubblico che rimpiange la mancata prosecuzione della saga ragnesca diretta da Sam Raimi.
Di Spider-Man 4 sappiamo che si sarebbe focalizzato sul rapporto tra Peter e Mary Jane in seguito al trauma della morte di Harry Osborne e avrebbe visto comparire al suo interno un numero impressionante di villain, tra cui l’Avvoltoio (interpretato da John Malkovich), la Gatta Nera (interpretata da Anne Hathaway, che ironicamente sarebbe finita a fare Catwoman nei Batman di Nolan) e Lizard (interpretato da Dylan Baker).
Gli scarsi incassi del film precedente convinsero però Sony a intraprendere la strada del reboot, riciclando gran parte delle idee di Spider-Man 4 in The Amazing Spider-Man con Andrew Garfield e Spider-Man: Homecoming con Tom Holland.

10. Batman Continues di Tim Burton

Gli Spider-Man del buon Raimi non sono però l’unica saga di cinecomics d’autore affossata dalla produzione.
Era infatti previsto un terzo film di Batman diretto da Tim Burton dopo Batman Returns.
Il nome del progetto era Batman Continues e avrebbe visto Robin Williams (a quanto pare parecchio sfortunato con i film tratti dai fumetti) nei panni dell’Enigmista.
Il film venne però cancellato a causa delle lamentele da parte dei genitori, scioccati dall’eccessiva cupezza di Batman Returns.
Tali lamentele portarono al licenziamento di Tim Burton in favore del famigerato Joel Schumacher e all’allontanamento volontario del protagonista Michael Keaton, che non apprezzò affatto l’alleggerimento dei toni voluto dalla produzione.
Dal pesante rimaneggiamento del concept iniziale nacque Batman Forever, ma i fan dell’interpretazione di Burton avrebbero trovato soddisfazione trent’anni dopo con l’uscita del fumetto Batman ’89, basato sullo script originale del film.

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Vittorio Pezzella

Cercò per lungo tempo il proprio linguaggio ideale, trovandolo infine nei libri e nei fumetti. Cominciò quindi a leggerli e studiarli avidamente, per poi parlarne sul web. Nonostante tutto, è ancora molto legato agli amici "Cinema" e "Serie TV", che continua a vedere sporadicamente.

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