Don’t Toy with Me, Miss Nagatoro (o Ijiranaide, Nagatoro-san in giapponese) è originariamente un manga, non concluso, scritto e disegnato da Nanashi e serializzato online su Magazine Pocket, un’app giapponese di webmanga. Il 2 luglio 2020, seguendo l’ondata di popolarità del manga, è stata annunciata una trasposizione animata da parte dello studio Telecom Animation Film per il la primavera del 2021.
Da aprile fine alla fine di giugno, sono andate in onda 12 puntate in Italia sul portale di streaming Crunchyroll, che hanno composto così la prima stagione di Don’t Toy with Me, Miss Nagatoro, il quale è stato consigliato nel nostro articolo dei 5 Anime primaverili da guardare.
Data la popolarità che sta avendo il manga in tutto il mondo, grazie ad una protagonista molto particolare e alle successive vignette che sono uscite in tutto il web, sarà stato in grado questa prima stagione di Don’t Toy with Me, Miss Nagatoro di presentare al pubblico una commedia-scolastica diversa dalle altre e con dei spunti interessanti? Scopriamolo insieme in questa nuova recensione.
In un’aula del club d’arte di un liceo giapponese, un ragazzo, molto timido e chiuso a se stesso nel suo mondo, vuole godersi il suo hobby in totale tranquillità durante i dopo-lezione della sua scuola… Tuttavia la sua tranquillità finirà ben presto a causa dell’incontro con una sua compagna di un anno più piccola, Hayase Nagatoro.
La liceale ama trascorrere il suo tempo libero facendo una cosa in particolare: prendere in giro goliardicamente il suo Senpai! Dopo che Nagatoro e le sue amiche si imbattono nei disegni dell’aspirante artista, cominciano a divertirsi a tormentare il timido Senpai. Nagatoro decide di continuare questo suo “hobby” e decide di cominciare a visitarlo ogni giorno in modo che possa costringere il Senpai a fare ciò che le interessa in quel momento, specialmente se lo mette a disagio.
Leggermente inqueto e un pò timoroso di Nagatoro, il Senpai è costantemente legato alle sue buffonate, mentre i suoi interessi, hobby, aspetto e persino personalità sono usati contro di lui mentre la ragazza diverte a sue spese. Tuttavia col passare del tempo, il Senpai si rende conto che i scherzetti di Nagatoro cominciano a diventare sempre più leggeri e innocui, e tra loro due si sviluppa un rapporto molto particolare, combinato a scherzetti e momenti più esilaranti, a momenti più teneri e tranquilli. Mentre il Senpai continua a subire i scherzetti di Nagatoro, piano piano il rapporto tra i due si evolve.
Il focus principale di Don’t Toy with Me, Miss Nagatoro è caratterizzato dalle vicende dei nostri due protagonisti principali dopo il loro primo incontro: il Senpai, di cui non sappiamo il suo vero nome, e la sua Kohai, Nagatoro. Fin da subito vengono evidenziate le differenze caratteriali tra i due personaggi, le quali sono ovviamente completamente opposte uno con l’altra.
Il nostro Senpai è un ragazzo molto timido, chiuso nel suo guscio, che non riesce ad interagire adeguatamente con le altre persone, soprattutto se si tratta del gentil sesso. Anche dal punto di vista fisico, troviamo un ragazzo magro e gracilino, per niente a suo agio durante le ore di educazione fisica. Al suo esatto opposto, Nagatoro è invece una ragazza energica, molto estroversa e che vuole sempre parlare con le sue amiche. Lei, grazie al suo fisico molto slanciato, riesce inoltre a performare al meglio durante le attività sportive: non a caso fa parte del club di nuoto e prende sempre i voti migliori ad educazione fisica.
È quindi evidente che il primo incontro che avviene nella bibblioteca tra il Senpai e Nagatoro sia terribilmente imbarazzante per il primo, soprattutto per il fatto che la ragazza cominci la conversazione prendendo in giro il ragazzo a causa dei suoi disegni e della sua personalità. Pur evolvendosi successivamente su un lato molto più comico e “romantico”, nella prima parte del primo episodio, Nagatoro non ci va per niente piano col nostro Senpai, la quale lo porterà addirittura a farlo sentire estremamente a disagio. La prima impressione del nostro ragazzo su Nagatoro, quindi, non può essere che negativa.
Per quanto “brusca” possa essere questa prima parte agli occhi del Senpai, come detto precedentemente, sarà la prima e ultima volta che il nostro protagonista verrà fortemente preso in giro dalla ragazza. Non a caso, tornando a casa insieme da questo primo incontro, Nagatoro, un pò dispiaciuta di ciò che è accaduto, si scuserà con il ragazzo per gli scherzi verbali che gli ha provocato.
Da questo episodio in poi, per quanto ovviamente Nagatoro continuerà con giochetti e scherzetti nei confronti del Senpai, siccome continuerà a fargli visita nell’aula del club d’arte, il tono si farà molto più disteso, il ragazzo comincerà quasi a “immortalarsi” nelle battute della Kohai e il rapporto tra i due protagonisti migliorerà e si svilupperà con il passare degli episodi, a suor di gag, scherzetti, ma anche misto a momenti tipici da adolescenti, un pò imbarazzanti e sdolcinati, per entrambi.
Le vicende di Don’t Toy with Me, Miss Nagatoro si svolgono prevalentemente negli ambienti scolastici, come per ogni buona commedia-scolastica che sia, il cui più importante è sicuramente il laboratorio del club d’arte: in quest’ultimo, Nagatoro non mancherà a far visita al nostro protagonista ogni giorno, alterando quella che è la tranquillità del ragazzo durante le ore dove si accinge a dipingere e a disegnare. Tuttavia non vanno a mancare diversi altri spazi dove la nostra Nagatoro continuerà il suo rapporto giocoso: dagli spazi aperti delle strade per tornare alle rispettive case, a spazi chiusi come l’abitazione della ragazza, dove non potranno mancare diverse sfide ai videogames.
Ogni luogo ha effettivamente uno scopo preciso nella narrazione, dove mostreranno allo spettatore i corrispettivi hobby e le caratteristiche più disparate dei nostri protagonisti: per esempio il club d’arte mostrerà la passione che il nostro Senpai ha per il disegno in generale, oppure a casa di Nagatoro, dove lei, essendo molto competitiva, non vuole assolutamente perdere ai videogiochi nelle sfide con il ragazzo.
Tutto questo è contornato da alcune leggere gag a stampo Ecchi, come per esempio le diverse allusioni sessuali che Nagatoro farà nei confronti del ragazzo, le quali sottolineeranno ancora di più non solo la timidezza del Senpai, ma anche l’imbarazzo che Nagatoro può avere in certe situazioni, a causa di alcuni “sfortunati eventi” classici delle commedie romantiche giapponesi.
Il cast di personaggi di Don’t Toy with Me, Miss Nagatoro non si compone ovviamente solo dal Senpai e da Nagatoro. La ragazza è infatti amica di Gamou Maki e Yoshi, le quali non mancano ovviamente di una personalità alquanto particolare: la prima è di fatto la classica ragazza che tende a vestirsi ed a atteggiarsi come bulla, mentre la seconda, molto imbranata, può essere riconducibile alla classica ragazza che tende ad imitare ogni singola azione e parola delle altre ragazze.
Seguendo il filone di Nagatoro, anche Gamou e Yoshi saranno attratte dallo scherzare del Senpai, facendo anche loro battutine sul suo carattere timido e sul suo fisico. Tuttavia, a differenza di quanto ci si può aspettare, ogni volta che le due tentano un qualsiasi approccio al ragazzo, Nagatoro entra in modalità “difensiva”, schierandosi al fianco del Senpai e a volte addirittura ingelosendosi quando gli danno troppa attenzione.
Questo è sicuramente un altro punto fondamentale sul carattere di Nagatoro, dove la ragazza vuole che effettivamente sia solamente lei a “prendere in giro” il Senpai e non vuole che altre ragazze si avvicinino troppo a lui. Questo può ovviamente essere visto come un evidente segno dei sentimenti che la ragazza ha nei suoi confronti. Un altro indizio su queste emozioni, è il fatto che il comportamento di Nagatoro nei confronti degli altri ragazzi, sia completamente disinteressato e opposto rispetto a quello a cui siamo abituati con il Senpai, il quale, scoprendolo in maniera soppiatta, stupirà anche lui stesso.
Altri personaggi faranno successivamente esordio durante il passare degli episodi; senza fare spoiler, ci ritroveremo di fronte ad ulteriori personalità: passando da una una persona un pò svampita, ad una molto più autoritaria, che riuscirà a fronteggiare quelle delle altre ragazze. Quindi, il cast di personaggi in Don’t Toy with Me, Miss Nagatoro, per quanto per ora non sia dei più vasti, riesce sicuramente a presentare dei buoni personaggi dalle personalità disparate.
Lo sviluppo di trama non è sicuramente l’elemento fondamentale in Don’t Toy with Me, Miss Nagatoro. In questi 12 episodi, sarà di fatto più evidente l’evoluzione e la crescita che avranno i nostri due protagonisti rispetto ad un vero e proprio “sviluppo” della storia, considerando anche il fatto che è stato adattato ben poco del materiale presente del manga. Il nostro Senpai, con il passare degli episodi, comincerà gradualmente a migliorare quella che è la sua timidezza e la sua riluttanza nel fare amicizie e a socializzare con le altre persone. Nagatoro è ovviamente l’elemento fondamentale di questa crescita: senza di lei, il ragazzo sarebbe ancora nella stessa situazione di partenza.
La nostra Kohai, invece, farà sempre più spazio a quelle che sono le sue vere emozioni, intercalandosi nel Senpai in diverse situazioni quando lui è in difficoltà ed aiutandolo quando ce n’è più bisogno. Soprattutto negli episodi finali, è notevole la differenza, anche se non enorme, che si potrà notare in Nagatoro rispetto all’inizio della serie. I due adolescenti, grazie alle loro esperienze, riusciranno a sviluppare quelle che sono le migliori caratteristiche di loro stessi.
Lo studio Telecom Animation Film si è occupato della realizzazione dell’anime di Don’t Toy with Me, Miss Nagatoro. Per quanto il suddetto studio non abbia nel curriculum chissà quali lavori alle spalle, tra cui ritroviamo però dal più recente Tower of God, fino al romance Orange di qualche anno fa, con questa trasposizione è riuscita a replicare al meglio i disegni che sono presenti nell’opera cartacea, accompagnati da delle ottime animazioni e da dei background che si adattano molto bene ai contesti proposti.
Partendo dal character design, lo studio è riuscito a rappresentare al meglio i personaggi che possiamo ritrovare nel manga, caratterizzandoli ancora di più con un uso di colori semplici ma d’impatto: in primo ordine possiamo vedere come il personaggio di Nagatoro sia stato realizzato con la stessa abbronzatura che ritroviamo nell’opera originale (nelle pagine a colori), oppure al colore dei capelli variegato di altri personaggi come Gamou e Yoshi.
Il punto forte è però rappresentato dalle varie e vaste espressioni facciali che i nostri protagonisti potranno manifestare durante il passare degli episodi, le quali sono state rappresentate magnificamente: come possiamo notare qui sotto, sarà abbastanza comune infatti ritrovarci, per esempio, una Nagatoro con un’espressione giocosa e divertita per i suoi scherzetti, oppure una più “inquietante”, rappresentata da un sorriso a trentadue denti e da uno sguardo a dir poco malefico. Al suo contempo non andranno però a mancare espressioni piene di imbarazzo, accompagnate da un grande rossore nel viso, che caratterizzeranno il nostro Senpai e Nagatoro.
Come detto in precedenza, gli spazi in Don’t Toy with Me, Miss Nagatoro sono molteplici e variano a seconda degli episodi. Che siano ambienti chiusi, oppure paesaggi all’aperto, l’anime riesce a presentare degli sfondi ben realizzati, nella sua semplicità, che si inseriscono perfettamente in secondo piano rispetto alle figure dei personaggi. I dettagli dei panorama non vanno sicuramente a mancare, rappresentando dei paesaggi mozzafiato e molto simili alla realtà. Ottimo anche l’uso della luce soprattutto durante le scene di tramonti e crepuscoli.
Dal punto di vista del sonoro, i doppiatori che sono stati assunti per dare la voce ai personaggi di Don’t Toy with Me, Miss Nagatoro sono riusciti a caratterizzare al meglio i nostri protagonisti: tra questi troviamo Uesaka Sumire per la voce di Nagatoro, Yamashita Daiki per la voce del Senpai, Komatsu Mikako per la voce di Gamou e Suzuki Aina per la voce di Yoshi.
Ognuno di essi è riuscito a dare la giusta interpretazione al proprio personaggio, calandosi perfettamente in ogni contesto e soprattutto alle personalità dei protagonisti. Per esempio, con Nagatoro, troviamo un linguaggio molto colloquiale, quasi al limite dello scurrile e con parole che solitamente non vengono usate nel parlato quotidiano. Al suo contrario, Yamashita Daiki è riuscito a dare al Senpai la classica rappresentazione di un ragazzo impacciato, con balbettii nelle situazioni imbarazzanti, ma anche con toni più decisi quando riesce a prendere quel poco coraggio che basta per ribattere.
Per quanto riguarda le sigle di apertura e chiusura, troviamo come Opening il brano “EASY LOVE” cantato proprio dalla stessa Uesaka Sumire, mentre troviamo come Ending “Colorful Canvas” in due versioni: la prima cantata dalle varie VA dei personaggi femminili, mentre la seconda da Mayumi Kaneko. Le due sigle sono contrapposte una all’altra: una Opening bizzarra e psichedelica e una Ending con toni più calmi e riflessivi… proprio come lo specchio di questa seria.
Don’t Toy with Me, Miss Nagatoro si mostra al pubblico come una classica commedia-scolastica romantica, la quale vuole però presentare a sua volta alcune peculiarità rispetto ad altri anime del genere. Nagatoro è sicuramente il personaggio più interessante in questo anime, grazie ad una spiccata caratterizzazione e con una visione diversa di quelli che sono i sentimenti giovanili, rispetto al canone dei personaggi a cui siamo abituati.
Tutti gli altri personaggi, a partire dal protagonista, il Senpai, riescono ad mescolarsi molto bene all’interno delle vicende della trama, ponendo allo spettatore un cast di personaggi dalle più spiccate caratteristiche, il quale rimane sicuramente il punto forte di questo anime.
Dal punto di vista narrativo, Don’t Toy with Me, Miss Nagatoro attualmente non propone chissà quale sviluppo di trama o colpo di scena rispetto alle fasi iniziali, ma è chiaro come l’evoluzione del rapporto tra il Senpai e Nagatoro sia invece la chiave delle vicende narrate sino al dodicesimo episodio. A parte un primo episodio abbastanza funesto, dove però proprio la ragazza si rende conto dei suoi limiti, il resto delle puntate è pieno di gag e situazioni divertenti tra i due protagonisti e il resto dei personaggi; e sarà proprio l’insieme di questi elementi a costituire quella che è l’evoluzione principale dei nostri due protagonisti.
Anche il comparto tecnico rimane sicuramente un punto positivo della serie. Lo studio Telecom Animation Film è riuscito a realizzare un ottimo lavoro dal punto di vista delle animazioni e del character design, rispettando in pieno quello che è l’originale del manga e arricchendolo con un uso certosino dei colori e da delle animazioni per niente male, soprattutto per quanto riguarda le espressioni facciali.
Don’t Toy with Me, Miss Nagatoro, per quanto non abbia una colonna sonora di rilievo, è provvisto sicuramente di un ottimo doppiaggio che riesce a rispecchiare perfettamente il carattere dei personaggi e le loro emozioni. Un punto in più anche per le simpatiche sigle di apertura e chiusura, dotate di simpatiche canzoni e accompagnate da animazioni che vanno dallo psichedelico al minimalista.
In conclusione, Don’t Toy with Me, Miss Nagatoro riesce ad offrire degli spunti interessanti rispetto agli standard delle commedie-scolastiche giapponesi, senza però discostarsi troppo da quest’ultimi. Gli amanti del genere apprezzeranno sicuramente questo anime, soprattutto per chi non esige una complessità narrativa eccessiva: tuttavia consiglio caldamente alla visione della serie anche per chi non è troppo avvezzo al genere.
Potete trovare alla visione la prima stagione di Don’t Toy with Me, Miss Nagatoro su Crunchyroll sottotitolata in italiano a questo LINK. Attualmente non è stata annunciata una seconda stagione o un sequel di essa.
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