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Enter the Gungeon – Recensione

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Enter the Gungeon - Recensione 1

Enter the Gungeon

0.00
8.3

GAMEPLAY E LONGEVITÀ

9.5/10

COMPARTO GRAFICO E SONORO

8.5/10

COERENZA E CURA DEL DETTAGLIO

7.0/10

Pros

  • Shooting e equilibrio nel combat system pressochè perfetti
  • Contesto unico e spiritoso
  • Pixel art curata

Cons

  • Troppi fattori casuali
  • Più si gioca più perde d'intensità

Devolver Digital è ormai una di quelle realtà videoludiche che brilla di luce propria, proponendo da anni titoli che, seppur indie e a basso budget, riescono ad essere ad avere un loro perchè proprio grazie alla buona volontà e alla passione per il videogioco da parte degli sviluppatori.
Giusto di recente, uno dei giochi più conosciuti pubblicati dal suddetto publisher è stato offerto gratuitamente sul launcher di Epic Games: stiamo ovviamente parlando di Enter the Gungeon.
Quale migliore occasione, dunque, per ributtarci nei meandri dei dungeon procedurali creati da Dodge Roll (questo il nome dello studio di sviluppo) e per scrivervi la recensione?

Armi e proiettili…armi e proiettili ovunque!
Enter the Gungeon è uno shooter roguelike impostato come un dungeon crawler
nel quale, impersonando uno dei quattro personaggi iniziali, dovremo farci strada per i vari piani di una certa “fortezza” sconfiggendo nemici e boss di ogni tipo fino a raggiungere (e superare) anche l’ultimo nemico dell’ultimo piano, e concludere quindi la partita.
Ciò che rende Enter the Gungeon speciale sin da subito, è il contesto narrativo; tutto, all’interno della fortezza, riguarda la cultura dell’arma: moltissimi dei nemici che affronteremo saranno proprio proiettili/fucili viventi, la valuta di gioco saranno i “bossoli” che tali armi faranno cadere, di lore girano leggende e racconti su antiche e potenti armi/proiettili, la fortezza stessa è un’enorme arma creata per “distruggere il proprio passato”; insomma, la tematica “bellica” è sicuramente qualcosa di piuttosto insolito, originale e affrontato con un certo spirito comico (da qui la parola Gungeon, ovvero l’unione delle parole “gun” e “dungeon”).

 

P R O C E D U R A L E

Quindi, non appena avviata la partita, avremo a disposizione 4 personaggi da scegliere, che si differenziano per arma primaria, secondaria e oggetto speciale (gadget consumabili o passivi): una volta dentro, dovremo iniziare ad esplorare le varie stanze del primo piano, ripulendole chiaramente da tutti i nemici presenti (una volta entrati in una arena, tutte le porte si chiuderanno fin quando non elimineremo anche l’ultima minaccia) fino a trovare l’arena del boss del piano che, una volta sconfitto, ci darà l’accesso a quello successivo.

Risultati immagini per enter the gungeon boss fight

Essendovi una creazione dei livelli procedurale, ad ogni partita il design del piano sarà sempre diverso, così come la disposizione dei nemici all’interno delle stanze, e in una di queste troveremo anche il negozio, che ci permetterà di acquistare oggetti (anch’essi cambiano ad ogni partita) di vario tipo: come in ogni gioco del genere che si rispetti, il giocatore ha a disposizione sin da subito un determinato quantitativo di “cuori” (salute), munizioni, chiavi in grado di aprire forzieri e porte speciali, e obliteratori, consumabili unici in grado di spazzare via ogni proiettile presente nella stanza; tutto il resto (altre armi, abilità, oggetti o ulteriori cuori/obliteratori/chiavi) dovrà trovarlo esplorando le varie zone.

Risultati immagini per enter the gungeon base

La morte porterà al game over, e dovremo iniziare daccapo la partita: ovviamente, in base alla creazione procedurale del dungeon, il gioco ci farà incontrare nell’arco delle varie partite dei personaggi “amichevoli” di vario tipo (letteralmente, degli NPC), ognuno con una sua quest che, se completata, ci permetterà di avere dei vantaggi sia all’inizio della partita che “una volta dentro” (un ascensore che ci permetterà di saltare il primo livello per passare subito al secondo, mercanti che ci venderanno oggettistica unica, non ottenibile in altri modi ecc…), il che rende la rigiocabilità il fulcro dell’avanzamento nell’esperienza.

Davvero ottimo il sistema di spostamento tra le aree del piano: la mappa si aprirà in sovrimpressione sullo schermo, e seguirà i nostri spostamenti in tempo reale, inoltre, ogni volta che ripuliremo una stanza, apparirà una specie di “piastra” che fungerà da teletrasporto, così da poterci permettere di raggiungere facilmente ogni area in poco tempo; ciò rende l’esplorazione dei piani veramente piacevole, veloce, e mai noiosa.

 

Let’s shoot!

Ma giungiamo dunque a quello che è il vero fulcro del gioco, lo shooting e il combat system.
Le sequenze di combattimento sono quanto di più “action” ci sia mai capitato di provare in un gioco del genere: i nemici saranno veloci e precisi sia nella mira che nei movimenti; tale dinamicità ci costringerà a
schivare, muoverci, spostarci continuamente, il tutto mentre si spara e si utilizzano oggetti.

Risultati immagini per enter the gungeon base

I comandi risultano estremamente precisi, e ci restituiranno un feeling “pad alla mano” che ci farà diventare molto presto delle macchine da guerra che agiscono d’impulso facendoci muovere e sparare esattamente dove stiamo pensando (ci va ovviamente una certa memoria muscolare delle dita sul controller/mouse e tastiera); il tutto è veramente divertente e galvanizzante.

A tutto ciò aggiungiamo anche la varietà e la quantità di armi (alcune forti altre meno, alcune con effetti assolutamente folli e altre invece totalmente inutili che ci faranno sentire presi in giro e tante, tantissime altre cose), nemici (diversificati per design e tipologie di attacco/difesa), oggetti di vario tipo (sia consumabili che abilità attive/passive), non possiamo che elogiare il lavoro di Dodge Roll nell’aver creato un intero sistema zeppo di contenuti ma al contempo equilibrato ed  incredibilmente veloce.

Persino le ispiratissime battaglie contro i boss di fine livello sono qualcosa di meraviglioso: molteplici e variegati, si sposteranno, cercheranno di ucciderci in ogni modo, sia con abilità uniche che scatenandoci contro piogge di proiettili (anche a ricerca, rimbalzanti ecc.) gestiti comunque con una certa logica (in base alla posizione del giocatore nell’arena e alla distanza dal boss) che metteranno a dura prova le nostre abilità di movimento e di risposta al fuoco nemico.

Risultati immagini per enter the gungeon boss fight

Il progresso del nostro armamentario ottenuto sarà direttamente proporzionale alla difficoltà che troveremo proseguendo tra i vari piani: il senso di appagamento restituito dall’aver superato i piani più avanzati e i relativi boss è altissimo, anche appunto considerando la difficoltà crescente delle stanze, la potenza dei nemici e la complessa gestione del proprio armamento.

La grafica fa utilizzo di un pixel art veramente stiloso per caratterizzare i suoi ambienti, anche se l’elogio particolare va fatto sugli effetti speciali: le esplosioni di vario tipo, l’effetto del fuoco o del veleno e le “piogge di proiettili” rendono gli scontri uno spettacolo visivo, oltre che da affrontare (con tutti i limiti della pixel art, ovviamente).

Risultati immagini per enter the gungeon boss fight

 

Tutto molto bello, ma…

Purtroppo però, il gioco non è esente da difetti: per quanto sia tutto molto divertente, alla lunga si percepisce una particolare monotonia nel modo in cui sono gestiti i piani, le stanze, i boss, e l’estetica stessa dei livelli, il che non è assolutamente un bene considerando appunto la forte impronta sulla rigiocabilità che il gioco ha; inoltre vi è anche un problema di “stallo“: essendo il gioco abbastanza difficile, ci potremmo ritrovare in situazioni dove, dopo magari qualche scontro mortale, saremo a corto di munizioni piuttosto che di cuori, e quindi non sapremo dove o come continuare senza la paura di perdere la partita, lasciandoci in balia di uno stallo nel progresso del livello abbastanza fastidioso: il tutto viene elevato all’ennesima potenza considerando il fattore casualità che tocca pressochè ogni meccanica di gioco (non sapremo mai quali minacce potrebbero attenderci nella stanza successiva, o quali armi/oggetti potremo trovare durante l’esplorazione ecc.).

Non neghiamo quindi che, per quanto stimolante nelle prime ore di gioco, avremmo preferito una normalissima campagna lineare, con ambienti, nemici, personaggi e boss fight ben definiti, eliminando quindi tutto il fattore casualità e proceduralità in favore di un’esperienza più limitata (magari di una decina di ore) ma completa e non “pesante” a lungo termine.

Risultati immagini per enter the gungeon bullet hell

 

Conclusioni

Enter the Gungeon fa della velocità e dell’azione il punto forte dei suoi scontri che risultano spettacolari, difficili ed appaganti: la proceduralità rende il gioco rigiocabile ma al contempo troppo casuale, finendo purtroppo per rendere l’esperienza a lungo termine frustrante e poco esaltante.
Rimane assolutamente un titolo da provare, che riuscirà sicuramente a galvanizzarvi e a divertirvi, almeno per le prime ore di gioco.

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Enter the Gungeon - Recensione 6

Salve a tutti, sono Mattia, e da circa 18 anni ho un'intesa passione per il mondo dei videogiochi, e con essa mi porto dietro una forte propensione alla discussione e al dialogo il più discorsivo possibile riguardo questa incredibile arte.

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