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3Below: Per il bene della famiglia si è persino disposti a crescere

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3Below: Per il bene della famiglia si è persino disposti a crescere 1

3Below

0.00
8

Comparto Tenico

9.5/10

Cast

6.5/10

Scrittura

7.5/10

Regia

7.5/10

Direzione Artistica

9.0/10

Pros

  • Tecnicamente di ottimo livello
  • Gag spesso simpatiche
  • Bei messaggi di cooperazione e crescita
  • Non sfigura rispetto al suo predecessore...

Cons

  • ... Ma gli è nettamente inferiore
  • Troppe gag rispetto alla narrazione
  • Caratterizzazioni non sempre ispirate

Dopo quel tre quarti di capolavoro che è stato TrollHunters, avevo grandissime aspettative sul proseguimento delle storie di Tales Of Arcadia, a cominciare da questo 3Below (mi rifiuto categoricamente di chiamarlo 3 In Mezzo a Noi come è stato tradotto in italiano).

Il progetto di Tales Of Arcadia, ricordo, è una saga composta da tre serie animate di ambito fantasy distribuite da Netflix, prodotte da Guillermo Del Toro e inaugurata proprio da una sua serie di libri intitolata TrollHunters. La saga prende in esame le figure dei troll, degli alieni e dei maghi ognuna in una sua serie, temporalmente una di seguito all’altra e legate alla cittadina fittizia di Arcadia Oaks, nell’entroterra della west coast degli U.S.A.

3Below è la seconda delle tre serie, seguito diretto di TrollHunters e contemporaneamente parallelo a parte di essa.
La serie si è conclusa qualche giorno fa con la fine della seconda stagione, per un totale di 26 episodi divisi in due stagioni da 13, ognuno di durata compresa tra i 23 e i 24 minuti.

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Trama

3Below è una storia in parte parallela, in parte sequel diretto di TrollHunters, ma parte da un principio completamente diverso.

Protagonisti della storia sono i due principi Krel e Aja Tarron, eredi al trono di Akiridion V, loro pianeta natale, da cui sono costretti a scappare in seguito al colpo di stato militare del generale Morando, che riduce in fin di vita i genitori dei due.

I due principi scappano a bordo della nave Mothership e scappano sulla Terra, schiantandosi proprio ad Arcadia Oaks, all’incirca all’inizio della terza stagione di TrollHunters (Infatti la prima stagione di 3Below e l’ultima di TrollHunters vanno in parallelo, spiegando così l’incontro tra i due principi e Jim Lake visto nella serie precedente. Inoltre in 3Below riviviamo anche i fatti della Notte Eterna di TrollHunters).
I due protagonisti, insieme alla loro guardia del corpo e addestratore Varvatus Vex, a Mothership e alla tenente Zadra dell’esercito akiridiano dovranno fare proteggere se stessi e i nuclei dei loro genitori dai cacciatori di taglie inviati da Morando mentre cercano di costruirsi una vita ad Arcadia Oaks in mezzo ai suoi abitanti.

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Regia e Scrittura

La trama non è certo delle più originali, di principi in fuga che vogliono tornare a casa ne abbiamo a pacchi in molte storie, ma aveva del potenziale, specialmente se messa contatto con i bizzarri personaggi che popolano Arcadia Oaks.

Tale potenziale non è però sfruttato fino in fondo. La storia, come in effetti quella di TrollHunters, era di base molto semplice e con un grosso bisogno di essere arricchita con l’introduzione di nuovi personaggi, nuove dinamiche e sottotrame che potessero mantenere vivo l’interesse sullo show mentre la storia principale procedeva in secondo piano.

Purtroppo la storia rimane incentrata soltanto sulle dinamiche interne della buffa famiglia di alieni all’interno della loro casa/astronave mentre cercano un modo per mettersi in contatto con la loro terra natale, lasciando molto poco spazio a tutto il resto.

Se da una parte le relazioni tra i personaggi sono gestite molto bene, queste non sono poi così interessanti, complice la scelta di virare l’intera serie verso una deriva comica che occupa gran parte delle scene non concernenti la trama principale.

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Le apparizioni dei protagonisti e dei personaggi secondari al di fuori delle loro trame principali sono più o meno inutili e fine a se stesse, usate solo per qualche gag comica o poco altro; divertenti in molti casi, anche molto divertenti, ma che occupano fin troppo tempo rispetto a quello che viene raccontato.

La narrativa orizzontale è affidata al susseguirsi degli scontri tra la famiglia reale e i cacciatori di taglie inviati da Morando: non molti come numero, ma comunque intriganti nei loro design. Peccato che gli unici un po’ più approfonditi siano i tre della Fratellanza Zeron, protagonisti insieme a Varvatos Vex dell’unico approfondimento secondario interessante della serie.

Una cosa in particolare che non ho per nulla apprezzato della scrittura della serie è la volontà degli sceneggiatori di ribadire una morale alla fine di ogni puntata.

Scartando le prime e le ultime delle due stagioni, le puntate di 3Below hanno sempre un focus centrale su un concetto come il “lavorare insieme” o “ascoltare un adulto”, attorno a cui ruota la puntata stessa, con alla fine una morale ben scandita da uno o più personaggi per ribadire la lezione imparata dai protagonisti.

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Questo non è un male in sé: molte serie animate fanno la stessa cosa, ma in una serie dove la storia dovrebbe essere protagonista, dove i cambiamenti si vedono nel comportamento dei personaggi e nella loro evoluzione, mi è sembrano inutile e ridondante aggiungere queste spiegazioni.

Detto questo, e sperando di non avervi spaventato troppo, posso dire che il resto della serie è più che godibile.

Certo, le gag comiche possono dar fastidio per quanto sono messe in maniera casuale e fin troppo lunghe e ridondanti, soprattutto per chi viene dalla visione di TrollHunters, ma a parte quelle la serie risulta più che godibile, un bel percorso di crescita di due ragazzi non ancora pronti a prendersi le proprie responsabilità e che dovranno farlo nonostante l’assenza del loro genitori.

I combattimenti sono realizzati molto bene. Sempre conditi con una buona dose di tattica e astuzia da dover utilizzare per poter sfuggire a nemici più grandi, forti ed esperti o con caratteristiche che li rendono imprevedibili.

La regia e le coreografie aiutano molto la buona riuscita dei combattimenti, utilizzando brevi piani sequenza e ampi movimenti di macchina su inquadrature strette che permettono di tenere sotto controllo il campo di battaglia come se stessimo a pochi centimetri dai protagonisti, combattendo al loro fianco.

Durante le coreografie la telecamera viene posta lateralmente per permetterci di godere al massimo del combattimento senza perdere la parte più coinvolgente del combattimento grazie agli ottimi movimenti di macchina.

Va un po’ peggio sul versante del montaggio: molte scene sono montate in maniera molto dinamica, questo è un bene quando si tratta di combattimenti, inseguimenti o altre scene d’azione, ma risulta superfluo quando si inquadrano situazioni parallele ad esse.

Alla fine l’unica pecca grossa della regia di 3Below è il ritmo che subisce delle bruschissime frenate senza alcun motivo che non sia quello di mettere in scena gag troppo lunghe girate da qualcuno che si era appena fatto una maratona di film di Sergio Leone senza capire che quelle inquadrature lunghissime sono belle solo quando vi è stata creata una tensione pazzesca intorno.

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Tecnica

Sull’aspetto tecnico c’è poco da dire. Come già TrollHunters ci aveva dimostrato, i nuovi prodotti di animazione televisiva made in Dreamworks possono contare su un comparto tecnico di altissimo livello, con modelli CGI ben curati in molti dettagli e animazioni dalla fisica realistica più che convincenti.

Il livello è lo stesso di quello di TrollHunters, senza nessuna miglioria tecnica, e non potrebbe essere altrimenti visto il poco tempo che separa l’uscita delle due serie.

La colonna sonora poi è molto bella. Unisce brani vintage recuperati dagli anni ‘80 (la serie non fa segreto di prendere molto spunto dalle pellicole di fantascienza di quel periodo) a brani di musica elettronica più moderi in un brillante arlecchinaggio di musiche diverse che riescono a prendersi le luci della ribalta quando la situazione lo richiede.

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Concludendo

3Below è una buona serie. Divertente, spensierata, carica di azione e di buoni sentimenti.

Forse anche troppo buoni in effetti. I protagonisti appaiono bipolari, costantemente sotto pressione, ma sempre con la battuta pronta, ognuno ha in se sia una parte seria e problematica che un lato comico che spesso rende faticoso distinguere i caratteri dei singoli personaggi.

La conseguenza di questa scelta di caratterizzazione è la presenza di protagonisti molto simpatici, certo, ma con poco carisma a cui ci si affeziona solo in alcuni momenti mentre in tutti gli altri li si prenderebbe volentieri a schiaffi.

La serie tutto sommato funziona, e funziona bene, ma scade molto se messa in confronto con il suo predecessore TrollHunters, rispetto a cui è nettamente inferiore sia sotto il profilo narrativo che sotto il profilo emotivo e di immedesimazione.

Nonostante questo consiglio al visione della serie per i momenti spensierati dove si ha voglia di godersi un’avventura piena di comicità altamente sopra le righe e citazioni nonsense messe a casaccio che sembra attirino molto il pubblico ultimamente.

Per mio conto, spero che Wizard, l’ultima parte di Tales Of Arcadia, già anticipata nell’ultimo episodio di 3Below e probabilmente in produzione in questo momento, torni alla formula narrativa che ha resto TrollHunters il capolavoro che ritengo sia, lasciando a questo 3Below il ruolo di fratellino sciocco della trilogia.

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Ciao gente! Sono Riccardo Magliano, classe 1995, originario di Pontedera (PI), ma di stanza a Bologna per motivi di studio. Sono laureato in triennale al DAMS al momento studio per diventare sceneggiatore cinematografico. Sono grande appassionato e estimatore di prodotti d'animazione, dalle serie, ai lungometraggi, ai corti, l'importante é che raccontino qualcosa (cosa non sempre indispensabile perché tra i miei film preferiti c'é Fantasia).
Qui su Spacenerd mi occuperò di recensioni e approfondimenti su tutto ciò che concerne l'animazione, specie quella occidentale, più e più volte colpevolmente trascurata dalla massa di fanatici di anime.
Grazie a tutti per l'attenzione e buon divertimento

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