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Batman: Tre Joker 1, la recensione: “And then there were three…”

Pubblicato

il

Tre Joker

Tre Joker 1

6.90
8.3

SCENEGGIATURA

9.0/10

DISEGNI

8.0/10

CURA EDITORIALE

8.0/10

Pros

  • Sceneggiatura solida
  • Realismo delle tavole

Cons

  • Colorazione standard

Il Joker è uno dei supercattivi più famosi nella storia del fumetto e continua, nonostante la sua lunga storia editoriale, a trovare sempre spunti interessanti di sviluppo caratteriale. Un personaggio misterioso e dagli ideali anarchici, che è stato in grado di conquistare il pubblico attraverso indimenticabili graphic novel e le trasposizioni cinematografiche con Jack Nicholson, Heath Ledger e Joaquin Pheonix.

Si può affermare tranquillamente che il Joker è diventato un fenomeno culturale in piena regola. Dopo l’uscita della pellicola di Todd Philips, infatti, il pagliaccio principe del crimine è stato usato da diversi manifestanti in giro per il globo. Il più famoso esempio è da ricercare in Libano, più precisamente a Beirut. Nel 2019 diversi manifestanti hanno messo a ferro e fuoco la città similmente a quanto visto nel film vincitore del Leone d’oro al festival del cinema di Venezia, con l’intento di voler mettere pressione sul presidente Michel Aoun. Il tutto mentre erano truccati come Arthur Fleck, protagonista del film.

Dopo The Killing Joke, la storia editoriale del Joker ha vissuto incredibili sceneggiature e rappresentazioni, passando da Joker, l’uomo che ride (2005) di Ed Brubacker fino ad arrivare ad oggi con questa miniserie scritta da Geoff Johns e illustrata da Jason Fabok. Il primo numero di Tre Joker sarà disponibile nel mese di novembre 2020 al prezzo di 6,90€, in un’edizione brossura curata e tradotta da Panini Comics.

Batman: Three Jokers | Official Trailer

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Uno, due, tre

Una notte a Gotham City, Joker compie tre crimini simultaneamente. Batman, Batgirl e Red Hood si mettono subito sulle tracce del pagliaccio, scoprendo loro malgrado che questo non sta agendo da solo. Esistono infatti tre Joker: il criminale, il comico e il clown. I tre, caotici ma organizzati, riescono a terrorizzare la città, prendendo anche ciò che a loro interessava.

Uno dei crimini da loro commessi nella notte coinvolge la Ace Chemicals: azienda chimica storica nel mondo del cavaliere oscuro. Questo è il luogo in cui Joker cadde nella vasca di prodotti chimici mentre indossava il costume di Cappuccio Rosso, figura criminale famosa a Gotham poiché si sospettava che ci fossero più persone a vestirne i panni. I Joker riescono a rubare un furgone dell’azienda sopracitata e cercano di attuare un piano per poter creare altri collaboratori emuli e allargare il proprio piccolo esercito attraverso un casting.

 

Joker

 

Gli eventi di Tre Joker si ambientano successivamente al fumetto The Killing Joke, scritto da Alan Moore e disegnato da Brian Bolland nel 1988. Ma non siamo di fronte ad un sequel diretto e ufficiale, bensì ad una reinterpretazione. Nonostante alcuni evidenti richiami all’opera di Moore, alcuni personaggi si sviluppano differentemente rispetto a quanto successo in The Killing Joke.

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Barbara Gordon, ad esempio, non è costretta in sedia a rotelle a causa dei proiettili esplosi dal Joker. Barbara subisce l’attentato, ma i proiettili non la danneggiano gravemente, permettendo quindi al personaggio di intraprendere una sorta di rivincita personale nei confronti del pagliaccio e di vestire i panni di Batgirl. Gli avvenimenti di Tre Joker risultano quindi meta-narrativi sia nelle battute che negli avvenimenti.

Durante la lettura, inoltre, viene sollevato un altro tema molto caro alla narrativa sui supereroi. Si parla di una critica molto interessante sull’estrema violenza dei giustizieri, la cui identità è celata dietro una maschera ed un costume. I giustizieri risvegliano, nell’anonimato concesso della maschera, le proprie parti oscure e commettono atti di una violenza estrema contro dei personaggi che vengono comunemente connotati come cattivi. Combattono il crimine, con i loro stessi metodi moralmente opinabili. La domanda allora sorge spontanea: cosa rende i giustizieri migliori dei villain?

 

Joker

 

Platone nella Repubblica racconta la storia dell’anello di Gige, un oggetto magico che permette a chi lo indossa di diventare invisibile. Attraverso questa storia vuole dimostrare che nessun uomo può resistere a compiere degli atti deplorevoli quando a questo è garantito l’anonimato, nonché quindi la salvezza dal giudizio della società.

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Geoff Johns, per il momento, non da una risposta a questo quesito, ma lo solleva con estrema maturità. Il conflitto morale tra Batgirl e Red Hood è la rappresentazione più chiara di questo dilemma. Da un lato Barbara incarna la saggezza e la giustizia morale, mentre Jason è la personificazione più plateale della rabbia viscerale e del desiderio di vendetta.

Per quanto riguarda il lato grafico, le tavole possiedono una realizzazione eccellente e la sceneggiatura racconta la storia senza troppi virtuosismi e con il tocco di un abile sceneggiatore come Geoff Johns, autore per la DC di tantissime storie di Batman, Aquaman, Flash e Lanterna Verde (qui potete leggere la recensione dell’ultima graphic novel young adult), portando tra il 2009 e il 2010 la serie La Notte Più profonda. I disegni sono ottimi e il montaggio delle scene scorre piacevolmente, regalando una lettura intensa e incredibilmente chiara nella sua realizzazione.

Jason Fabok utilizza uno stile di disegno incredibilmente realistico, delineando egregiamente le espressioni facciali. In questo modo la figura del Joker – e di tutti coloro colpiti dal composto chimico del pagliaccio – esterna profonda inquietudine e terrore. In ultima battuta, i colori delle tavole concretizzano in parte, a livello di sfumature e palette, l’ambientazione cupa, pulp e noir di questa miniserie. A ben vedere, proprio la colorazione avrebbe potuto godere di maggiore sperimentazione: creando quindi uno stile grafico unico per questo fumetto, che si ritrova invece ad avere una dei toni abbastanza standardizzati e poco ambiziosi.

 

Joker

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Conclusioni

Tre Joker di Johns si prende molte responsabilità scomode e in questa sua prima parte non delude per nulla. Un fumetto crudo, cupo e inquietante, che saprà tenervi incollati fino all’ultima tavola. Non ci resta che aspettare le uscite successive per sapere quale sarà la vera identità del Joker e come i supereroi gestiranno la terribile minaccia che incombe sui cittadini di Gotham. Reggettevi forte e preparatevi alla jokerizzazione!

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Studente di Scienze Politiche e Sociali, Damiano è appassionato di videogiochi, film, serie TV e fumetti. Ah e non dimentichiamo anche la musica e, ovviamente, la politica. Discute di queste cose in continuazione e, per sfortuna vostra, ha sempre qualcosa da dire. Già redattore su MMO.it, il buon Damiano approda anche su SpaceNerd. Felici o no, ora sono cavoli vostri!

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