Videogiochi

Retimed, la recensione per Nintendo Switch

Retimed

7.8

GAMEPLAY E LONGEVITÀ

8.0/10

COMPARTO GRAFICO E SONORO

7.6/10

COERENZA E CURA DEL DETTAGLIO

7.8/10

Pros

  • Gameplay frenetico e ben curato
  • Alcune ambientazioni sono davvero ben studiate
  • Permette di riscoprire il multiplayer locale

Cons

  • Ristretta disponibilità di scenari
  • Soundtrack ripetitive e poco ispirate
  • Mancanza di scontri Online
  • Poche modalità di gioco

Quanti possessori di Nintendo Switch cercano un gioco che sia in grado di intrattenere per una buona mezz’ora al giorno, magari in compagnia dell’inseparabile gruppo di amici, che li possa aiutare a rendere il loro viaggio in treno meno pesante? Data la natura portatile della console, è possibile imbattersi in alcune piccole perle videoludiche da giocare in compagnia di qualche amico, e che non richiedono poi una grande impegno del nostro tempo e delle nostre fatiche. Ecco, in questa particolare categoria di videogiochi spicca un titolo molto innovativo e divertente: Retimed, sviluppato da Maniax e uscito recentemente su PC e Nintendo Switch. Noi N-Style lo abbiamo provato, e siamo lieti di portarvi questa nuova recensione!

Caricare, mirare, fuoco!

Prima di parlare del gameplay, il punto forte del videogioco, è bene specificare che Retimed è un Arena Shooter concepito per essere giocato da un minimo di 2 fino a un massimo di 4 giocatori in locale; quindi non sarà disponibile né la modalità multiplayer online né la modalità single-player. Sebbene la mancanza di quest’ultima feature sia comprensibile, data la natura prettamente multiplayer del titolo, l’assenza anche del comparto multigiocatore online si fa sentire e non poco. La possibilità di cimentarsi in partite online, magari con un sistema di Ranking apposito, avrebbe migliorato non di poco la longevità e la rigiocabilità di questo gioco. Retimed, tuttavia, offre un modo di divertirsi in compagnia che pochi titoli di questa categoria sanno fare. Lo scopo è molto semplice: bisogna collezionare un numero di uccisioni stabilite dal gioco a seconda del numero di giocatori nel minor tempo possibile.

Una delle caratteristiche peculiari è lo slowmotion, che si attiva unicamente quando un proiettile nemico è in procinto di impattarsi contro il nostro avatar. Questa meccanica, limitata al solo giocatore in pericolo, non influisce negativamente sul ritmo frenetico e movimentato della sparatoria in corso, anzi ne migliora la qualità.  Quanto ci si trova in questa situazione, si può avere qualche attimo in più per pianificare e scegliere le proprie mosse: schivare il colpo tramite una schivata base o un Dash e fuggire, oppure contrattaccare rischiando però di perdere la vita.

Per quanto riguarda il Dash, davvero utile per scampare alle raffiche di proiettili, è bene specificare che è necessario consumare uno dei proiettili del nostro caricatore. Focalizzandoci sulle munizioni, può palesarsi un leggero difetto del gameplay: si avranno a disposizione un massimo di 6 colpi che, se esauriti, dovranno essere ricaricati tramite apposite casse sparse all’interno dell’arena. Il che non rappresenterebbe un serio problema, se non fosse per il fatto che spesso ci si ritrova senza più un proiettile disponibile nel giro di pochi secondi. Tutto ciò, unicamente all’elevato tempo di Cooldown per la ricarica delle casse, richiede una saggia e pianificata gestione dei proiettili in nostro possesso, che devono essere centellinati per evitare di trovarsi senza risorse per colpire o schivare.

A primo impatto, abbiamo avuto pareri contrastanti sui comandi di gioco, sia con singolo che doppio Joycon. E’ possibile infatti scegliere se direzionare i colpi in modo indipendente dal movimento, utilizzando unicamente i dorsali per compiere le altre azioni di gioco; oppure rinunciare al puntamento per utilizzare i più comodi pulsanti A,B,X e Y. In ogni caso, dopo qualche partita di riscaldamento, sarete in grado di diventare pistoleri provetti. Infine, questi piccoli difetti non vengono particolarmente percepiti mentre si sta effettuando una sessione di gioco prolungata, e non impediscono ai giocatori di divertirsi e di ridere in compagnia durante le brutali sparatorie.

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Sparatorie in amicizia!

Retimed è un gioco semplice e diretto. Non aspettatevi né una trama né una piccola contestualizzazione narrativa, non ce n’è bisogno. Appena avviato il gioco, ci imbatteremo in un menù minimale ma efficace, che ci permette di comprendere il più rapidamente possibile le modalità offerte dal titolo: All’ultimo sangue, All’ultimo sangue a squadre e Torneo.

Queste tre modalità, oltre che limitate, ci sono parse anche molto simili tra loro; in un certo senso solo lo scontro a squadre offre un approccio leggermente diverso al Gameplay, tuttavia la sostanza rimane pressoché inalterata. Infine, la modalità All’ultimo sangue nasconde un’altra particolarità: il gioco permette di scegliere se selezionare personalmente uno scenario tramite la sotto-modalità Scenario singolo, oppure lasciare la decisione direttamente al computer tramite il Torneo, che consiste in quattro sfide a punti consecutive tra i giocatori.

Tuttavia, proprio questa modalità evidenzia un altro punto negativo della produzione: si tratta della ristretta disponibilità di scenari selezionabili. Infatti in tutto sono 6, e solo pochi di questi presentano peculiarità interessanti, ad esempio lo stage Zona industriale sfrutta dei portali in grado di far trasportare personaggi e proiettili da un lato all’altro della mappa, rendendo lo scontro più strategico. Oppure lo scenario Foresta gommosa, per l’appunto una foresta che contiene alberi in grado di far rimbalzare i proiettili, genera una vera e propria carneficina se si decide di sparare verso l’alto.

Take On Me!

Il comparto artistico è molto semplice e minimale, e ricalca in modo perfetto lo stile scanzonato e strappa-risate della produzione. Anche sul lato tecnico, il gioco non presenta particolari scivoloni, eccezion fatta per alcuni scenari ricchi di elementi dinamici durante partite in quattro giocatori. Per quanto invece riguarda le colonne sonore, dobbiamo dire che molte di queste sono fastidiose e ripetitive, talvolta poco contestualizzate. Optando però con una grande Hit degli anni ‘80, come nel nostro caso, il risultato cambia in modo netto, rendendo il tutto molto più energico ed esilarante.

Fino all’ultimo proiettile!

Badate bene: sebbene il gioco presenti alcuni lati negativi, rimane un’ottima fonte di intrattenimento e divertimento. La dinamica dello slowmotion, la frenesia dei combattimenti e la cura di alcune ambientazioni sono davvero considerevoli. Le basi per creare un titolo solido e divertente, improntato al multiplayer locale, ci sono eccome. Siamo certi che se il team di sviluppo avesse avuto a disposizione maggiori risorse e manodopera, di certo il risultato finale sarebbe molto più ampio e curato. In conclusione Retimed si dimostra essere un buon gioco per passare una mezz’oretta di divertimento insieme ai propri amici o familiari, anzi è una prima scelta per tutti coloro che sono amanti del genere e che hanno un circolo di amicizie a cui piace cimentarsi in party game dall’aspetto competitivo.

LA VIDEORECENSIONE

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Giuseppe Furnari

Appassionato di anime, serie TV e angurie 🍉. Fan n°1 di camera café (tranne della sesta stagione😐. Quella fa schifooo).

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Giuseppe Furnari
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