Anime

La disastrosa vita di Saiki K, la recensione: slice of life con contorno di poteri magici

La disastrosa vita di Saiki K

7.5

SCRITTURA

7.5/10

REGIA

7.0/10

CAST

9.0/10

DIREZIONE ARTISTICA

7.5/10

COMPARTO TECNICO

6.5/10

Pros

  • Caratterizzazione dei personaggi
  • Continui colpi di scena
  • Soundtrack

Cons

  • Animazioni poco elaborate

Avete presente la tranquillità degli Slice of Life, in cui la vita del protagonista ogni tanto inciampa in qualche imprevisto comico o drammatico, per poi riprendere le normali vicende? Ecco, La disastrosa vita di Saiki K non ha nulla a che vedere con tutto ciò.

Come spesso accade negli anime, le “fette di vita” dei personaggi diventano esageratamente inverosimili e, in questo caso, vengono anche mescolate ad elementi fantasy e fantascientifici.

Saiki Kusuo no psi-nan è il titolo originale dell’opera, scritta e disegnata da Shūichi Asō. Inizialmente è stata pubblicata dalla rivista Weekly Shōnen Jump di Shūeisha e poi è stata racchiusa in ventitré volumi tankōbon che, purtroppo, non sono disponibili in italiano.

La serie anime, prodotta da Egg Firm e J.C. Staff, è composta da cinquanta episodi: due stagioni e uno speciale. Inoltre, nel 2019 Netflix ha pubblicato La disastrosa vita di Saiki K: Reawakeneduna sorta di esclusiva stagione a parte che aggiunge sei episodi.

Una vita davvero disastrosa

Il titolo è esplicativo: la vita darà a Saiki del filo da torcere, mentre noi spettatori rideremo delle sue disgrazie seduti comodi sui nostri divani. Non ci sono strani misteri da risolvere, antagonisti che minacciano la vita di qualcuno o un antico oggetto da recuperare. Anzi, una vera e propria trama non c’è.

La storia comincia con Saiki che ci spiega come, per sua sfortuna, sia nato con poteri psichici di ogni genere: dai più comuni come il teletrasporto ai più strani come… torcere cucchiaini.

Date queste potenti abilità, potremmo aspettarci che sia segretamente un supereroe o che abbia a che fare con faccende top secret. Tuttavia è lui stesso a bloccare ogni nostra fantasia dicendo che il suo unico desiderio è essere lasciato in pace.

Peccato che tutto gli remi contro. Per quanto breve, in ogni episodio accadrà qualcosa che lo metterà in un qualche guaio, e lui sarà costretto a risolvere i pasticci altrui usando i poteri psichici che tanto vuole tenere nascosti. Sembra non riesca a stare un attimo tranquillo!

Saiki, protagonista freddamente comico

Guardare spezzoni di vita di qualcuno implica arrivare a conoscerlo a trecentosessanta gradi. Dunque, per quanto il possedere poteri psichici sia una caratterizzazione già bella importante, questo slice of life ci permette di scoprire i lati più nascosti di Saiki.

Potendo parlare direttamente nella mente delle persone, non lo vedremo praticamente mai aprir bocca, e potendo leggere nelle menti di chiunque si trovi vicino a lui, non lo vedremo mai sorpreso. Con espressione impassibile si limiterà a narrarci i fatti e cercare di interrompere loop temporali, roba da tutti i giorni, insomma.

Il raccontare vicende incredibili con voce monotona crea momenti comici davvero piacevoli. Immaginate di parlare con qualcuno che, come se nulla fosse, si mette a dirvi di come ha dovuto fare il lavaggio del cervello al mondo intero per rendere normali le antenne che ha sulla testa. Sono questi contrasti a rendere la serie divertente, poiché inaspettati e dissonanti.

C’è poi una cosa che non dobbiamo dimenticare: nonostante tutto, Saiki è un ragazzo umano. Anche lui ha passioni, paure, gusti, sentimenti… Ed è nei momenti in cui mette da parte la “pesantezza” di poter fare qualsiasi cosa grazie ai suoi poteri che riusciamo a vederlo finalmente cambiare espressione. Come quando mangia un dolcetto al caffè!

Anche lui ha una crescita, cambia, si fa scoprire pian piano. Per quanto rimanga sempre fedele alla sua ricerca della tranquillità, muterà il suo pensiero. Riuscirà ad accettare le disgrazie che lo circondano?

I personaggi secondari fanno continuare la serie

Questo vuol dire che guarderemo Saiki mentre legge a caso la mente delle persone, per cinquanta interminabili episodi? Certo che no! Per quanto le vicende all’inizio sembrino apparentemente casuali, proseguendo con la storia si scopriranno collegamenti tra personaggi, interazioni inaspettate, intrecci, sottotrame.

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A proposito di personaggi, per comprendere meglio la comicità di questa serie è giusto riservare uno spazio a quelli secondari. Abbiamo lo stupido, la bella ragazza, il ricco snob, persino lo tsundere o il gatto dispettoso. Questi stereotipi vengono esasperati ed estremizzati, creando situazioni incredibilmente divertenti e in contrasto con l’apatica personalità di Saiki.

In qualche modo, però, il mangaka è riuscito a non rendere stucchevoli le loro personalità e, sotto certi punti di vista, ci si può persino immedesimare in alcune di esse. Le personalità dei personaggi vengono presentate pian piano durante la storia, permettendoci di scoprire come, ognuna a modo proprio, entreraano a far parte della vita del protagonista, e di comprenderle sia dai punti di vista più comici sia quelli più realistici.

Ogni personaggio ha poi un aspetto ben definito e originale, che solitamente serve ad accentuare il suo stereotipo (lo sportivo focoso non può non avere i capelli rossi). Per quanto riguarda invece i personaggi così secondari da non meritare i capelli di un colore sbarazzino, state pur certi che avranno qualche altra caratterizzazione a livello di personalità o abitudini che ve lo farà rimanere impresso (come quello a cui si blocca la mandibola se ride troppo forte).

Tutti questi personaggi, anche quelli che hanno meno minuti sullo schermo, sono coloro che reggono e fanno andare avanti l’intera serie. Saiki, essendo costretto o finendo per qualche coincidenza a frequentare tali personalità folli, si ritroverà in situazioni altrettanto folli causate da loro.

Occhi e orecchie vogliono la loro parte

Dopo tanti elogi, occorre parlare anche di ciò che può far storcere il naso in questa serie. La disastrosa vita di Saiki K non è uno di quegli anime dalla grafica così dettagliata da far vedere le stelline negli occhi duranti i primi piani, dunque non aspettatevi qualcosa che impatta molto a livello visivo come Violet Evergarden o Bubble.

I disegni non sono elaborati, il tratto è semplice e lineare, quindi noi poveri italiani costretti a guardare l’anime non potremo giovare dei panel del manga, molto più gradevoli alla vista. Per nostra fortuna non si tratta una serie ricca di combattimenti o scene che necessitano di un’animazione coi fiocchi, anzi a volte è proprio questa “povertà” che la rende più memorabile (ad esempio, in alcuni momenti comici le pose cambiano di colpo). Ma, è innegabile, bisogna accontentarsi un po’.

Questa mancanza viene però colmata coccolando l’udito con sigle, brevi eye catch a metà episodio e temi davvero molto belli. Uno dei più iconici è Judgement Knights of Thunder, la OST di Shun Kaido, che parte ogni volta che il personaggio comincia a parlare di come con i suoi poteri sia in grado di sconfiggere le forze del male, quasi come se lui fosse davvero un supereroe che necessita di una musica determinata in sottofondo. Ovviamente noi sappiamo che non è affatto così, che è Saiki quello con i poteri, e il tutto crea situazioni divertenti.

Un’altra caratteristica degna di nota è che diventiamo parte di questa disastrosa vita. Capita che il protagonista si rivolga allo spettatore raccontando i suoi pensieri e, in alcuni episodi speciali, consigliando persino la lettura manga poiché più dettagliato. Buona strategia la pubblicità comica, o forse il renderci partecipi di una serie animata è uno dei tanti poteri di Saiki?

Per concludere…

Dunque, se avete voglia di farvi qualche risata nel vostro tempo libero, La disastrosa vita di Saiki K è la serie giusta da guardare. Le vicende sono semplici ma divertenti, non necessitano di costante concentrazione per essere seguite, il che la rende poco pesante nonostante la quantità di episodi.

Non è un capolavoro di grafica, ha un proprio umorismo basato su situazioni che scalano velocemente verso l’inverosimile e creano dissonanze con la tranquillità di una vita normale, è piena di stereotipi che in qualche modo funzionano e svolgono bene il loro compito.

Avete bisogno di un input in più? Sappiate che Saiki può trasformarsi in altri esseri viventi, e alcune scene sono vissute da lui sottoforma di un bel micio!

Se vi ho convinti, buona visione!

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Mic

Stereotipo di ragazza timida con la testa fra le nuvole, appassionata di libri fantasy, mondo orientale, film e serie tv. Prima o poi vorrei pubblicare un'opera tutta mia, e scrivere articoli su ciò che mi piace sembra un ottimo inizio!

Vedi commenti

  • Articolo scritto molto bene e in maniera molto semplice così che anche chi, come me, si sta avvicinando a questo mondo possa comprendere appieno il contenuto del manga e/o dell'anime. Grazie ad un altro tuo articolo ho trovato il regalo perfetto per mia nipote. Grazie a questo credo proprio di aver trovato la prossima serie che guarderò.

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