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La forza dei colori nei videogiochi

L’utilizzo di tecnologie sempre più potenti ha permesso una cura maggiore all’aspetto estetico dei videogiochi, tanto che noi giocatori percepiamo una battaglia all’ultimo pixel fra le varie case di sviluppo. È scontato dire che giocare un titolo con una grafica iperrealistica è un piacere per i nostri occhi, ma la domanda cruciale è: per quale motivo l’immagine influisce così tanto nel gameplay? E soprattutto, è vero che solo il realismo è degno di lode?

La risposta non la troviamo nella grafica in sé, ma in quello che è alla base di ogni immagine: i colori. I colori animano l’arte. Sono ciò che ci attrae al primo colpo, soprattutto nell’era digitale che viviamo al giorno d’oggi.

Facciamo un esempio per capire meglio: vi siete mai chiesti perché McDonald’s sfrutta un rosso e un giallo molto intensi per il suo marchio? Perché il primo ha lo scopo di stimolare la fame e invogliare il consumatore ad acquistare il prodotto, il secondo è invece un colore giocoso che attrae soprattutto i bambini. Difatti, se provassimo a immaginare il logo del brand con delle tonalità più chiare, non sortirebbe lo stesso effetto nella nostra mente.

Ebbene, in questo articolo analizzeremo come funziona la psicologia del colore nei videogiochi e in che modo riusciamo a rimanere colpiti anche da un semplice platform 8-bit.

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Teoria dei colori e color scheme

Prima di poter parlare del nostro tema principale è necessario prendere in prestito alcuni tecnicismi dal linguaggio grafico. La teoria dei colori è un’ipotesi elaborata dal fisico Isaac Newton nel 1672, che afferma l’esistenza di uno spettro solare all’interno di un fascio di luce composto da sette colori: rosso, arancio, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto.

In seguito a molte variazioni, tre secoli dopo il pittore Johannes Itten ha elaborato le due versioni più precise del cerchio. Ovviamente è tutto basato sulla convenzione perché ancora non esiste un modello definitivo.

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Sappiamo con certezza però che gli esperti distinguono i colori in caldi – rosso, arancione e giallo – e freddi – blu, violetto e indaco -. Dal punto di vista emotivo i primi ispirano emozioni positive e i secondi sensazioni negative. Un caso particolare è definito dal verde che si pone come anello di congiunzione fra caldo e freddo.

Inoltre si distinguono in questo modo:

  • Colori, che si riferisce al colore puro e saturo;
  • Tinte, che si ottengono aggiungendo il bianco al colore;
  • Toni, che si ottengono aggiungendo il grigio al colore;
  • Ombre, che si ottengono aggiungendo il nero al colore.

Una combinazione di colori forma il color scheme, fondamentale per determinare la visibilità di un’immagine. Potete trovare le tipologie principali qui.

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I colori chiari: calma e pace

Abbiamo già trattato il significato dei colori pastello nel caso di Animal Crossing, giungendo alla conclusione che le sfumature leggere danno pace, calma e tranquillità al giocatore.

Un altro esempio ancora più evidente che potenzia il significato delle tonalità chiare è Gris, un videogioco indie che affronta il tema del dolore e della depressione. La sua peculiarità è il cambio significativo dei colori nei vari livelli. Gris comincia l’avventura in uno scenario completamente grigio, che rappresenta la confusione della sua mente. Successivamente passa a un’ambientazione rossa, che simboleggia la sua rabbia.

Poi lo sfondo si colora di verde, che indica una piccola speranza di ritrovare la sua voce. In seguito la ragazza si tuffa in un oceano blu, che comunemente indica la depressione più buia. Infine l’ultimo capitolo si tinge di giallo, rappresentando l’accettazione e il superamento della negatività per passare a un periodo di gioia.

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E’ ormai evidente che i colori chiari, spesso associati a colonne sonore piuttosto calme, sono utilizzati dagli sviluppatori nei videogiochi che hanno l’obiettivo di tutelare la salute mentale del giocatore e di rilassarlo.

I colori scuri: intensità, controllo e potenza

I videogiochi con colori scuri sono in netta contrapposizione con l’atmosfera pittorica di Gris o Animal Crossing. Spesso sono utilizzati nei titoli in cui è richiesta molta azione e partecipazione emotiva del giocatore. Ciò è molto evidente se ad esempio esaminiamo la locandina di Persona 5 Royal.

La saturazione combacia perfettamente con il gameplay del gioco, ricco di stimoli e azioni da compiere quotidianamente. La trama di Persona 5 è un crescendo di emozioni forti, fra colpi di scena e nuove strategie da mettere in atto. E’ notevole anche la scelta specifica dei colori: la combinazione di rosso, nero e oro può essere associata al crimine e in particolare alla rapina, il cuore delle attività dei nostri amati Ladri Fantasma.

I colori intensi sono una costante interessante dei videogiochi Nintendo più noti come Super Mario e Pokémon, proprio perché molti dei titoli si focalizzano sull’azione e sulle abilità strategiche dei giocatori. Qualsiasi sia la trama, la casa videoludica si concentra nel donarci soddisfazioni ed emozioni esclusive dei suoi videogiochi. E’ come se Nintendo applicasse un marchio emotivo a ogni giocatore grazie alle sue grafice molto allegre e particolari. E’ molto raro sentire qualcuno parlare di Super Mario o Pokémon senza un briciolo di nostalgia e gioia.

Il contrasto: pace e intensità insieme

Il chiaroscuro nei videogiochi raggruppa tutti i significati che abbiamo citato. E’ utilizzato spesso in videogiochi che hanno come punto di forza una trama elaborata ricca di temi forti. Esaminiamo la locandina ufficiale di Detroit: Become Human.

Di primo impatto, anche senza conoscere per forza di cosa tratta, notiamo una netta distinzione fra le storie dei personaggi. Un colore costante in tutti e tre è il blu sfumato in tonalità diverse poiché rappresenta gli androidi, i protagonisti del videogioco.

L’immagine di Connor è caratterizzata principalmente dal nero e azzurro. Il primo rappresenta il mistero e il crimine, dunque la storia di Connor ha come temi salienti il crimine e gli androidi, cosa che ci conferma poi il videogioco.

Passiamo alla grafica centrale di Mark. E’ veramente interessante notare questo contrasto fra il pesca e il blu chiaro. Il primo si avvicina all’arancione che rappresenta gioia ma allo stesso tempo frustrazione. La storia di Mark è un passaggio fra la felicità e la rabbia, fra la vita tranquilla a casa di Carl e la tormentata rivoluzione per i diritti degli androidi.

L’ultima immagine tratta invece il personaggio di Kara. Qui notiamo l’utilizzo di giallo ocra, blu notte e bianco. Il giallo simboleggia la felicità e il bianco la purezza e la sincerità. La storia di Kara è quella più emotiva, dove la ragazza non desidera altro che regalare gioia e pace alla piccola Alice.

Conclusione

A volte i dettagli possono dirci più di quanto possiamo immaginare, ma siamo abituati a tralasciarli per dedicarci all’azione e all’immediatezza. È importante saper fidarci dei nostri occhi e analizzare queste piccole chicche, soprattutto quando dobbiamo decidere di comprare un gioco di cui non sappiamo nulla. La vista è un senso che deve essere costantemente allenato e messo alla prova per garantirci una qualità di vita migliore.

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Elisabetta Giardi

Sono cresciuta con pane, videogiochi, anime e arte. I miei studi e la mia passione verso le scienze umane mi permettono di guardare e giocare con uno sguardo diverso, riuscendo a cogliere molte scelte stilistiche e ad attribuire loro un significato più profondo.

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Elisabetta Giardi
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