Ricordi delle vacanze alle Hawaii Pokémon Sole e Luna non sono esenti da difetti: sono titoli estremamente lineari che tengono eccessivamente il giocatore per mano, quasi strattonandolo; e quello che voleva essere un tentativo di stravolgimento della formula classica delle palestre finì col rivelarsi un semplice camuffamento di essa, oltre ad esserle debitore. Un’idea, quella delle “prove dell’isola”, mutuata nuovamente ed eseguita ancora peggio dagli ultimi due titoli del franchise.
Ma è innegabile che i titoli ambientati ad Alola abbiano rappresentato un importante punto di inizio per moltissimi allenatori, e per altri un’occasione di tornare nel mondo dei mostriciattoli tascabili dopo una deludente sesta generazione. Così fu per me, che vissi in prima persona l’hype crescente dei nuovi titoli a seguito di un temporaneo disaffezionamento dal brand. “Hawaii confirmed” riecheggia ancora nella mia memoria da pokéfanatico.
Nulla da togliere a Sole e Luna in quanto giochi, che ancora considero validissimi esponenti della serie, ma quel che maggiormente porto nel cuore della settima generazione sono l’universo narrativo, costellato di personaggi iconici e tutt’oggi amatissimi (Lylia, Iridio, il professor Kukui e il grande Guzman su tutti) ed ovviamente la sua fauna.
A quello che a mio parere è uno dei migliori trio di starter del franchise (team gufetto!!! ) si affianca un dex sorprendentemente variegato e bizzarro, con a corredo due significative introduzioni: le forme regionali di vecchie glorie come Raichu, Exeggutor o Marowak, che grazie a nuovi design vivono una seconda giovinezza, e le Ultracreature, veri e propri Pokémon alieni dalla fisionomia a dir poco anomala.
Il rigoglio creativo di questi titoli, che l’anno prossimo potremo già definire decennali, rivive oggi nella nuova espansione principale di Pokémon Trading Card Game Pocket, versione digitale del celebre gioco di carte, disponibile su App Store e Google Play con particolare enfasi sull’apertura smodata di pacchetti e sul collezionismo, senza però lasciare in disparte l’aspetto ludico.
Vediamo dunque insieme gli stravolgimenti di questa nuova ondata di carte, uscita come di consueto a fine mese (in questo caso aprile), e valutiamone anche il valore artistico aggiunto alla già vasta rosa di splendide illustrazioni di uno tra i più apprezzati conglomerati di artisti del settore. Riuscirà a spodestare Scontro spaziotemporale dal trono di migliore espansione?
C’è sempre spazio per il dolce Prima una rapida disamina dell’evoluzione del metagame, perché per quanto mi brillino gli occhi di fronte ad una splendida collezione, resto pur sempre un amante delle meccaniche di gioco, sia da videogiocatore che da praticante di vari TCG. Una carta, tra le più facili da trovare, spicca fra tutte: la Caramella rara, stella indiscussa anche del gioco cartaceo.
Lo strumento permette di evolvere un Pokémon sul campo direttamente nel suo stadio più avanzato (fase 2), andando ad aggiungere un’importante eccezione al regolamento del gioco stesso. La carta inoltre riconsegna validità competitiva a tutti quei mazzi che soffrivano il peso di linee evolutive a più stadi, diminuendo il numero di carte necessarie per portarle a termine (o non giocando affatto i fase 1!).
Coerentemente al tema della busta di espansione, a riceverne i più immediati benefici sono stati proprio i Pokémon leggendari protagonisti, Solgaleo e Lunala, in una devastante versione ex e che, come nei videogiochi, rappresentano l’ultimo anello della catena evolutiva di Cosmog. Con la caramella rara la loro discesa in campo è a dir poco fulminea.
Dei due colossi è però il Pokémon del sole ad aver maggiormente scosso la scena competitiva, potendo sferrare devastanti colpi da 120 danni con un fabbisogno di due sole energie e sfrecciare in posizione attiva dalla panchina grazie alla sua abilità, esentando il giocatore dal pagare i costi di ritirata. Molta fortuna ha difatti avuto anche Snorlax che, nell’attesa di far piombare il leggendario sul campo, può bloccare le manovre nemiche coi suoi 140 punti vita (e con l’aiuto di Barry, attaccare rapidamente).
Non meno importanti le nuove carte aiuto dagli effetti più disparati, che vanno dalla cura dei Pokémon di fase 2 (Lylia) al poter privare l’avversario di un oggetto equipaggiato (Guzman), magari il nuovo e fastidiosissimo Velenaculeo!
Menzione d’onore per Oricorio, una carta che obbliga i giocatori a dotarsi di adeguate contromisure, pena la sconfitta ancor prima di iniziare la partita! Essendo immune a qualsiasi danno da combattimento infertogli da un Pokémon ex, scoraggia ampiamente vecchie giocate aggressive e funge da scudo per eventuali costruzioni in panchina.
A livello ludico un’espansione dunque di grande rilevanza, forse ad oggi la migliore, che ci aspettiamo rimanere valida anche per il futuro del formato Pocket. Le nuove dinamiche permettono a vecchi mazzi di riguadagnare terreno e a nuove strategie di emergere, anche le più anticonvenzionali!
Il fascino di Alola Croce e delizia delle carte Pokémon, il reparto illustrazioni si attesta come al solito su un ottimo livello. Le hawaii del mondo Pokémon risaltano nel loro suggestivo splendore grazie alle creazioni di veterani e talenti nascosti della scuderia artistica del brand, risultando un vero piacere da scoprire, collezionare ed ammirare nei nostri raccoglitori virtuali. Qui la lista completa dell’espansione.
Le carte del set regolare presentano nella stragrande maggioranza illustrazioni già viste in diverse espansioni del gioco cartaceo, selezione compiuta anche qui con buon gusto e che vede la graditissima presenza del fierissimo Pikachu a braccia conserte di Kimura, due creazioni in argilla della mai abbastanza apprezzata Yuka Morii e uno splendido Lurantis di Akira Egawa.
Completamente inedite come da prassi sono le alternative art, dove vediamo in prevalenza raffigurazioni dei nostri amati mostriciattoli immersi nei suggestivi biomi di Alola, spesso e volentieri giocando coi contrasti tra giorno e notte.
Particolarmente riusciti sono i quattro guardiani delle isole, raffigurati tramite pitture rupestri che donano loro un’aura di sacralità che li distingue come nei due giochi, e il furibondo Drampa del decantatissimo Shinji Kanda, tra gli artisti Pokémon più apprezzati a livello globale per la follia dei suoi componimenti surrealisti.
La già citata Akira Egawa inoltre dimostra di poter trasformare in oro tutto ciò su cui mette mano, qui alle prese con un arduo compito: rendere giustizia ai due leggendari di copertina, e ci riesce splendidamente con un’illustrazione componibile dalle due carte. Uno dei suoi migliori lavori e in generale tra i più clamorosi artwork compositi del brand, un vero peccato non poterlo possedere in forma fisica.
Immancabili anche qui le carte immersive, che sfruttano il mezzo del digitale per comporre un’animazione. Sono anche le prime a tema allenatori: Lylia e Guzman sono pur sempre tra i più popolari personaggi dei due titoli, e queste due carte rendono loro perfettamente giustizia!
Seguici su tutti i nostri social!