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Top 10 giochi con gli Zombie da giocare

Zombie, un termine per indicare la figura di un morto vivente, introdotto attraverso la letteratura e la cinematografia, ormai tematica sempre più ricorrente anche nei videogiochi ed è sicuramente una delle mie categorie videoludiche più apprezzata e giocata per le sue storie complesse e scenari mozzafiato.

In ambito videoludico lo zombie è solo un soggetto quindi non è sufficiente per definirlo un vero e proprio genere di gioco ma più che altro una categoria che si applica ai diversi, infatti possiamo trovarli in un GDR, in uno sparatutto o in un horror fino ad arrivare anche agli strategici e ai multiplayer.

Se come me anche voi amate immergervi in un mondo apocalittico ormai distrutto da un virus che “trasforma” l’intera umanità in morti viventi, qui sotto troverete quelle che sono per me le 10 migliori produzioni videoludiche a tema Zombie.

I videogiochi di seguito elencati sono solo alcuni dei titoli con cui ho avuto un’esperienza diretta. Si precisa che le mie sono opinioni prettamente soggettive e che di conseguenza anche l’ordine dei titoli si riferisce a preferenze personali.

10 – DayZ (Bohemia Interactive Studio, 2013)

Gioco di sopravvivenza estrema open world multiplayer in cui esiste una sola regola: sopravvivere a tutti i costi a un’apocalisse zombie, sembra più facile a dirsi che a farsi, infatti una volta entrati in game l’equipaggiamento iniziale sarà composto solo da semplici vestiti e qualche oggetto base per la sopravvivenza.

Ogni istanza avrà un massimo di 60 giocatori con cui sarà possibile interagire e scaturire possibilità di gioco illimitate: toccherà al giocatore decidere se stringere amicizie, sparare a vista o invadere gli avamposti.

Ma non finisce qui perché bisognerà fare i conti anche con le minacce ambientali che metteranno a dura prova le capacità del giocatore a sopravvivere a un clima dinamico, animali pericolosi e zombie furiosi.

Ciò che rende Day Z un titolo stimolante è la meccanica di sopravvivenza molto realistica e complessa. Non esistono salvataggi o checkpoint, morendo il giocatore perderà tutto e dovrà ricominciare da capo, probabilmente tra tra tutti i titoli è il più impegnativo quindi non adatto a tutti i giocatori, ma una volta che si inizia a prendere confidenza con il mondo di gioco e le sue meccaniche, il titolo risulterà ricreativo.

9 – Left 4 Dead 2 (Valve, 2009)

Titolo presentato all’E3 del 2009, nonostante durante il periodo di lancio il gioco fosse stato al centro di diverse controversie riguardanti contenuti ritenuti offensivi e violenti, Left 4 Dead 2 è stato poi pubblicato e accolto con entusiasmo dal pubblico.

Sparatutto a tema horror con zombie in prima persona basato su una modalità di gioco cooperativa con un gameplay frenetico e ricco d’azione che permetterà al giocatore di vivere un’esperienza soddisfacente e con sfide uniche insieme agli amici.

Il lavoro di squadra è una delle componenti essenziali di questo titolo in cui i quattro protagonisti verranno catapultati all’interno di diversi scenari suddivisi in cinque campagne.

Lo scopo principale sarà quello di fuggire al virus che trasforma tutti gli esseri umani in zombie, ma le caratteristiche degli infetti saranno notevolmente differenti da quelle cui siamo sempre stati abituati: in Left 4 Dead si affronteranno zombie infetti con un’aumentata aggressività, non si limiteranno a dare morsi, ma anche calci, unghiate e spintoni.

Le modalità di multigiocatore presenti nel gioco sono cinque e ben distinte: si passa dalla modalità campagna che è il cuore del gioco, alla modalità realtà, avversario, survival e cercatore, ognuna con peculiarità diverse e tutte estremamente divertenti da giocare con gli amici.

8 – Dead Rising 4 (Capcom, 2016)

Narrativamente Dead Rising 4 si collega al primo episodio di questa serie di titoli. Vestiremo ancora una volta nei panni del noto reporter Frank West che in questo capitolo sarà determinato a scoprire cosa sta accadendo all’interno della base militare di Willamate facendosi strada tra migliaia e migliaia di zombie furiosi.

Un titolo ricco di azione e avventura in cui dovremo esplorare l’ambiente e combattere contro orde di non morti, avendo a disposizione un’ampia gamma di veicoli e armi che potranno essere combinati tra l’oro per fronteggiare gli zombie.

Oltre ai classici zombie, il gameplay ci propone qualche novità inserendo nuove classi di non morti decisamente più evoluti, esoscheletri e soprattutto la modalità co-op con quattro giocatori in cui bisognerà affrontare una serie di missioni di sopravvivenza.

Dead Ring 4 rimane strettamente legato al passato e non brilla per le proprie capacità tecniche, ma il miglioramento generale apportato a quest’ultimo capitolo lo ha reso un titolo comunque ancora apprezzabile e godibile.

7 – World War Z (Saber Interactive, 2019)

Ispirato al famoso romanzo e ambientato nello stesso universo della pellicola cinematografica con Brad Pitt, World War Z non nasconde di ispirarsi a Left 4 Dead: infatti, anche in questo adrenalinico sparatutto cooperativo in terza persona troveremo sciami di zombie brutali ed estremamente credibili.

Il gioco si basa su due modalità principali, una modalità campagna PvE da giocare con un massimo di quattro giocatori ma anche di varie modalità multigiocatore PvP che ci faranno scontrare con gli amici nel mezzo dell’apocalisse zombie.

La campagna principale ci permetterà di esplorare fino a quattro grandi città, ognuna con un episodio principale e diversi capitoli divisi a loro volta in undici missioni.

Inoltre avremo diversi livelli di sfida rappresentati da dei teschi rossi in una scala da uno a cinque, dove ogni livello ci consentirà di scegliere tra sei diverse classi ognuna potenziabile fino al livello trenta.

World War Z offre sparatorie appaganti con zombie che reagiranno in maniera molto convincente a ogni nostra mossa sul campo di gioco ma allo stesso tempo il gameplay a lungo andare potrebbe risultare leggermente ripetitivo, richiedendoci quasi sempre di difendere la nostra postazione e a respingere le numerose orde di zombie.

6 – The Walking Dead Collection (Telltale Games, 2012/2018)

Ne abbiamo parlato qui: The Walking Dead The Telltale Series: classifica dal peggiore al migliore

The Walking Dead: The Telltale Definitive Series è l’esperienza definitiva per seguire il viaggio di Clementine fino alla sua conclusione, include tutte le quattro stagioni più i due DLC (400 Days e The Walking Dead: Michonne) per un totale di circa 50 ore di gioco.

Ambientato nello stesso immaginario del fumetto di Robert Kirkman, il titolo segue le vicende di una ragazzina di nome Clementine, rimasta ormai sola fino all’incontro di Lee e del resto del gruppo che dovrà provare a sopravvivere all’apocalisse zombie.

I personaggi coinvolti saranno del tutto originali, così come lo saranno gli eventi in cui rimarranno coinvolti, ma non mancano innumerevoli riferimenti al prodotto originale.

A differenza di molti giochi d’avventura grafica, questo titolo non si concentrerà sulla risoluzione di enigmi ma piuttosto enfatizzerà lo sviluppo dei suoi personaggi e la trama. Quest’ultima sarà influenzata sia delle scelte del giocatore, sia dalle loro azioni durante i quick time event che potranno portare alla morte di un personaggio o all’alterazione delle loro personalità.

Le avventure di Clementine e Lee ci proporranno delle tematiche mature e risvolti psicologici con una storia avvincente e sempre più profonda, episodio dopo episodio.

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5 – Back 4 Blood (Turtle Rock Studios, 2021)

Sequel spirituale di Left 4 Dead, anche questo titolo punta sulla giocabilità grazie al suo adrenalinico sparatutto cooperativo in prima persona a base di zombie: ogni partita risulterà unica con ambienti, trappole e nemici sempre diversi permettendoci di rigiocare e vivere nuove sfide ogni volta.

Back 4 Blood ci offre una campagna composta da quattro atti, ognuno con un numero variabile di stage, ad eccezione dell’ultimo che si presenterà più come un unico boss fight. Sarà inoltre possibile scegliere tra tre diversi livelli di difficoltà – recluta, veterano o incubo – che andranno a modificare il numero di infetti presenti e la loro resistenza ai colpi ricevuti.

Avremo a disposizione anche una modalità in PVP in cui i giocatori si potranno sfidare tra di loro nei panni di uno sterminatore o di uno zombie in cui vincerà chi riuscirà a resistere più a lungo all’attacco dell’altra squadra.

Nel complesso il sistema di gioco è entusiasmante e divertente, sarà possibile scegliere uno sterminatore tra i dodici presenti, ma bisognerà prestare attenzione: ognuno di loro presenta diverse abilità e armi, sarà quindi necessario organizzarsi con gli amici per poter creare una squadra ben equilibrata per poter sopravvivere fino alla fine dello stage.

4 – Dying Light: Stay Human (Techland, 2022)

Impossibile non citare questo survival horror zombie in prima persona diventato ormai un vero e proprio fenomeno. Esattamente come il suo predecessore, il titolo di Techland prevede scelte ardue da affrontare che incideranno e cambieranno l’esperienza di gioco.

Dying Light 2 è un titolo che punta soprattutto sul combattimento corpo a corpo e che spinge sulla sua struttura open world non solo per l’esplorazione, ma più che altro per sfruttare al massimo appigli e sporgenze.

Un’altra delle peculiarità più importanti del gioco riguarda il ciclo giorno/notte, di giorno la maggior parte degli infetti resteranno segregati all’interno di edifici per ripararsi dalla luce del sole attendendo la notte per uscire ed invadere le strade di Harran: è proprio in questo momento della giornata in cui il giocatore dovrà riuscire a sopravvivere e a portare a termine qualche missione secondaria e di loot.

Una variabile interessante ma forse un pò limitante sono gli inibitori, ossia la risorsa più importante del gioco, questi serviranno a potenziare sia la nostra salute che il vigore e potremmo trovarli sparsi per il mondo aperto in casse e casseforti ben nascoste e quasi sempre nelle zone più rischiose.

Concluso il prologo del gioco sarà poi possibile sbloccare la modalità cooperativa che può essere affrontata insieme a un massimo di altri tre utenti. Uno dei componenti interessanti di questa modalità è sicuramente l’opzione di voto nei momenti in cui sarà necessario effettuare una scelta, ogni giocatore potrà infatti esprimere la propria preferenza in merito ad un comportamento da attuare, ma sarà comunque compito dell’utente che ospita indicare l’effettiva azione.

3 – Resident Evil 4 Remake (Capcom, 2023)

Ne abbiamo parlato qui: Resident Evil 4 Remake, la recensione

Uno dei titoli a cui sono più legata, la serie di Capcom è senza dubbio protagonista della mia adolescenza e questo remake è esattamente ciò che mi aspettavo per rivivere l’orrore dei Los Ganados tredici anni dopo dall’uscita dell’originale e rivestire i panni di Leon in cerca di informazioni riguardanti il rapimento della figlia del presidente, Ashley.

Capcom ci sorprende con una ricostruzione fedele alle sequenze di gioco aggiungendo degli elementi narrativi per dare più spessore ai personaggi. Non fraintendiamoci, Leon farà ancora “battute” che spesso risulteranno fuori contesto, ma nel complesso i protagonisti hanno ricevuto rifiniture notevoli e un altro esempio è sicuramente Ashley che in questo Remake risulterà molto meno infantile, ma più consapevole della situazione circostante.

Sono state apportate anche alcune modifiche alla giocabilità, infatti rispetto al capitolo originale, finalmente Ashley non cadrà più facilmente al tappeto anzi, la vedremo molto più spesso al fianco di Leon.

Le orde di infetti concentreranno più la loro attenzione su quest’ultimo anziché sulla ragazza a cui bisognerà comunque fare attenzione che non subisca più di due colpi consecutivi o addirittura che venga rapita dai nemici.

Maggiore attenzione è stata data anche ai dettagli che renderanno il gioco molto più immersivo e realistico, non solo per le atmosfere rese molto più profonde con filmati che godono di un dettaglio cinematografico affascinante ma anche per i piccoli particolari, come Leon che quando passa tra le finestre rompendole si toglierà i vetri di dosso o addirittura impugnerà l’arma in maniera diversa a seconda della distanza dei nemici o degli ostacoli.

L’insieme del lavoro dedicato a Resident Evil 4 Remake è sicuro la dimostrazione di grande competenza da parte di Capcom.

2 – The Last Of Us Parte 2 (Naughty Dog, 2020)

Ne abbiamo parlato qui: The Last of Us Parte 2, la recensione

The Last Of Us Parte 2 non poteva assolutamente mancare nella mia top 10, un’avventura dinamica a sfondo post-apocalittico zombie che toccherà nel profondo ogni giocatore. È un titolo che probabilmente può solo essere definito come un capolavoro, imponendosi come uno dei migliori di questo genere con una storia prettamente realistica e matura a far da colonna portante alla serie.

Difficile non legarsi ai personaggi presenti nel gioco e proprio per questo il titolo va ben oltre ogni nostra aspettativa, la storia non si soffermerà alla questione di vendetta a cui eravamo abituati, svariati retroscena cominceranno a mettere in dubbio il nostro confine tra “buoni” e “cattivi” mettendoci di fronte a situazioni che ci coinvolgeranno del tutto emotivamente.

Il comparto tecnico è a dir poco straordinario, il mondo di gioco è dettagliato e caratterizzato da un’affascinante atmosfera che ci farà rimanere sempre a bocca aperta di fronte ad enormi palazzi in rovina o facendoci circondare da una meravigliosa ambientazione boschiva quasi realistica.

Il sequel ha inoltre aggiunto numerosi miglioramenti e funzionalità al gameplay per modernizzare la serie. Il combattimento risulterà più fluido ma dovrà essere allo stesso tempo ragionato, decidendo di fase in fase se optare per un approccio stealth o più cruento.

Possiamo definire The Last of Us Parte 2 cruento, ostile e pieno di zombie e azione, ma anche di empatia e di riflessione.

1 – Days Gone (Bend Studio, 2019)

Una cosa è certa: non tutti saranno d’accordo con la mia scelta di inserire Days Gone in cima alla lista di questa top a tema zombie, ma personalmente è il titolo che più mi ha emozionata, appassionata e fatto divertire all’interno di un mondo aperto selvaggio e ostile.

Uno dei punti forti di questo titolo è proprio la mappa in continuo ampliamento che può essere esplorata nella sua interezza in sella a una moto. Muoversi a piedi è sicuramente concesso, ma si andrà quasi sempre verso morte certa, soprattutto appena cala la notte e le strade verranno invase da orde di zombie.

Questo titolo, forse più di tutti, riesce a trasmettere la vera forza di un mondo post-apocalittico zombie proponendoci scontri di massa con centinaia di zombie che ci caricheranno in ogni direzione. La nostra unica salvezza sarà essere ben equipaggiati con armi e trappole di vario tipo per poter fronteggiare la minaccia infetta.

Days Gone è a tutti gli effetti un gioco coinvolgente con una storia ben strutturata e piena di passione. Dietro l’ex militare e cacciatore di taglie Deacon St. John si nasconde anche un lato romantico e devastato dal ricordo della moglie Sarah, da lui messa su un elicottero di salvataggio della NERO il giorno in cui è scoppiata la pandemia e mai più rivista.

Durante le ore di gioco vivremo più volte i ricordi di Deacon e Sarah nel pieno del loro amore e percepiremo quel senso di colpa e malinconia provata dal protagonista che a distanza di due anni dalla separazione spera ancora di ritrovarla, lasciandosi alle spalle un mondo ormai devastato dai non morti insieme a lei.

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Alessandra Silvestri

La mia passione per i videogiochi è nata circa 20 anni fa, quando per la prima volta ho preso tra le mie mani il controller della Super Nintendo. Ricordo ancora i pomeriggi passati insieme a mio padre davanti alla console per divertirci e giocare a Super Mario. Ancora oggi, a 26 anni, i videogiochi non smettono di appassionarmi ed emozionarmi.

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Alessandra Silvestri
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