Sono passati ormai un paio di mesi dall’annuncio che ha fatto tremare la maggior parte dei fan di Monster Hunter. L’hype è palpabile, siamo a poco più di due mesi dal lancio di Monster Hunter Rise, il nuovo capitolo della serie in esclusiva per Nintendo Switch in uscita il 26 marzo. Molti fan desideravano un titolo che rappresentasse un ritorno all’apice del brand, con i suoi capitoli su PSP e Nintendo 3DS, mantenendo però i Quality of Life Changes e il motore di gioco di Monster Hunter World.
Beh, siamo felici di comunicarvi che, almeno per quanto abbiamo provato, si tratta proprio di questo. Grazie alla demo di Monster Hunter Rise, rilasciata poco tempo fa e ancora disponibile sull’EShop di Nintendo, abbiamo potuto assaporare quello che sarà il nuovo capitolo della serie monster hunting per eccellenza.
Per tutti i fan di Monster Hunter è ovvio che un titolo “portable” si porti dietro numerose novità dal punto di vista dei companion, già lo si era visto con i vari Portable su PSP e con Generations e Generations Ultimate su Nintnedo 3DS e Switch. Monster Hunter Rise non si tira indietro, permettendo un utilizzo estremamente ampliato dei compagni in diversi ambiti.
È stato introdotto il Palamute, un companion Canyne improntato sull’offensiva che da al giocatore un metodo di movimento estremamente rapido, molto utile con la nuova filosofia di map design che si intravede in questo titolo. Inoltre quando si gioca da soli è possibile portarsi dietro due companion, il che non succedeva dai tempi di Monster Hunter 3 e 3 Ultimate, permettendo più libertà di personalizzazione delle cacce. Si può decidere di portarsi dietro due Palico per essere curati il più possibile oppure due Palamute per andare di pura offensiva.
Nella demo, però, saremo costretti all’accoppiata Palamute e Palico quando giochiamo in giocatore singolo (avremo però la scelta tra Palamute o Palico nel caso andassimo a giocare online con altri nostri amici, ovviamente). È doveroso specificare anche che, a differenza degli scorsi Monster Hunter, nel caso in cui volessimo giocare in compagnia di altri giocatori, ci è permesso portarci un companion, cosa non possibile in passato nel caso volessimo giocare in tre o quattro giocatori.
Tra le nuove meccaniche introdotte in Monster Hunter Rise quella che spicca più di tutte è sicuramente l’introduzione degli Insetti Filo. Questi insetti permettono al cacciatore un sistema di movimento mai visto prima e consente al giocatore di esprimersi al meglio durante la caccia. Nell’HUD sono visibili, in basso, gli indicatori Insetti Filo che ci mostrano quanti fili possiamo utilizzare.
Con l’arma nel fodero è possibile usare ZL in combinazione con X, A o ZR per lanciarci in una direzione specifica con un’ottima velocità. Questo ci permette di evitare attacchi o anche di scalare le pareti più ripide.
Nel caso avessimo l’arma sfoderata avremo a nostro utilizzo le Tecniche Fildiseta. Queste si attivano con ZL+A e con ZL+X, entrambi gli attacchi sono differenti e in alcuni casi potrebbero venire consumati due indicatori Insettifilo e il tempo di ricarica degli indicatori sarà più lungo del normale. Ogni arma ha le sue Tecniche esclusive, e non è nemmeno detto che le due Tecniche Fildiseta presenti nella demo per ogni arma siano le uniche presenti nel gioco finale.
Abbiamo veramente apprezzato questa meccanica e già ci stiamo allenando per utilizzare al meglio questo sistema di movimento e attacco. È sicuramente un ottimo passo avanti rispetto al Clutch Claw introdotto in Monster Hunter World: Iceborne che, a nostro parere, polarizzava veramente tanto il gameplay e sembrava veramente obbligatorio da usare per ogni caccia avanzata che si provava a fare. Gli Insetti Filo al contrario sono una meccanica che abbiamo imparato ad utilizzare per il puro gusto di divertirci sfrecciando nell’aria e attaccando i mostri con le nuove tecniche introdotte.
Nel corso della nostra prova abbiamo avuto il piacere di cacciare all’interno di una sola mappa, le Rovine Sacre. Dalla conformazione dell’area è chiaro che gli sviluppatori vogliano che le cacce siano più dirette e veloci possibili.
Le mappe non sono intricate, sono molto rapide da esplorare (soprattutto in spalla al nostro fidato Palamute, ndr.) e agiscono molto bene a favore del gameplay. Ogni mappa conterrà molte creature endemiche che aiuteranno il cacciatore a migliorare le sue statistiche, questo incita il giocatore ad esplorare queste aree che sono molto più semplici rispetto alle aree che abbiamo visto in Monster Hunter World.
Questo approccio è sinceramente il più azzeccato nella formula Rise, in quanto non sono state poche le volte dove ci siamo persi nelle grandi mappe del Nuovo Mondo.
Il mondo di gioco di Rise può sembrare spoglio e vuoto, ma siamo abbastanza contenti del cambiamento adottato pensando bene alla natura portable del titolo. Ci sono state fin troppe occasioni dove le mappe di Monster Hunter World prendevano troppo spazio alla effettiva battaglia contro i mostri, qui invece ogni area sembra una piccola arena costruita apposta per combattere e possiamo affermare che è molto più divertente – nonché immediato – giocare in questo tipo di ambiente.
Come era facile prevedere Monster Hunter Rise non ha subito tagli nel comparto delle armi. Tornano tutte le 14 armi che abbiamo imparato ad amare da Monster Hunter 4 in poi. Ovvio che alcune hanno delle differenze che ci teniamo a farvi presente:
Ovviamente di cambiamenti ce ne possono essere molti altri, vi invitiamo a provare la vostra arma preferita nella demo per vedere se ci sono altre differenze e migliorie rispetto ai giochi passati. Ma detto questo, dobbiamo necessariamente congratularci con Capcom e con il team di Ichinose per aver inserito in maniera così buona e azzeccata le Tecniche Fildiseta nel moveset delle varie armi. Dopo due o tre cacce è diventato naturale utilizzarle e ogni arma trae un incredibile vantaggio dal loro utilizzo. Le armi in Monster Hunter in Rise sembrano più evolute che mai.
Ritornare su Switch dopo il passaggio in multipiattaforma è sicuramente una mossa azzardata; ma molti fan hanno voluto aspettare questa demo per tirare in ballo il verdetto temporaneo. Questa versione di Monster Hunter Rise ha lasciato un’ottima impressione di sé nella community. Framerate granitico, fisso sui 30 frame per secondo, l’engine di gioco veloce e responsivo e il comparto visivo e musicale migliori rispetto a quanto si temesse hanno constatato un ottimo lavoro da parte del team di sviluppo. Il nuovo tema del Mizutsune, che ora incorpora anche una parte vocale, è maestoso, le ambientazioni e i modelli sono pulitissimi e i nuovi moveset dei mostri sono molto divertenti da studiare e contrattaccare.
Le 20 ore che abbiamo passato su questa piccola demo sono un testamento verso la qualità che ci aspettiamo verso il prossimo titolo di casa Capcom. Rise ha tutte le carte in regola per diventare a tutti gli effetti il miglior gioco della serie di Monster Hunter, che inaugurerebbe per bene questa prima metà del 2021.
Vi vogliamo ricordare che Monster Hunter Rise sarà disponibile dal 26 marzo 2021 in esclusiva Nintendo Switch. La demo è scaricabile dal Nintendo EShop ed è possibile giocare con i vostri amici solamente entro l’1 febbraio, mentre il singleplayer della demo sarà disponibile per tempo ancora indeterminato.
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