Approfondimenti

Ben Reilly, il Ragno Rosso

Se chiedete a qualunque persona di pensare ad un nome da collegare a Spider-Man quasi sicuramente la risposta sarà Peter Parker. Ma Parker, pur essendo il ragno originale, non è assolutamente l’unico con i suoi poteri. Nei decenni la Marvel ha sempre puntato molto su quello che attualmente, grazie anche al film Spider-Man: Un nuovo universo, è conosciuto come il “Ragnoverso“. Uno di questi arrampicamuri è Ben Reilly, e oggi scopriremo qualcosa in più sul suo conto.

Creato da Gerry Conway (testi), e da Ross Andru (disegni), la prima apparizione di Ben risale all’ottobre del 1975 sul numero 149 della testata The Amazing Spider-Man.

Origini

Utilizzando il DNA di Peter Parker, lo scienziato Miles Warren ricreò in laboratorio un suo clone identico in tutto e per tutto all’Uomo Ragno originale. Gli inizi dell’essere ricreato in laboratorio furono scoppiettanti, in quanto si battè con Peter e con il suo creatore Warren, conosciuto anche come Sciacallo. In quell’occasione ebbe la peggio, in quanto fu abbandonato da Parker in una ciminiera alla fine dello scontro, poiché creduto morto. Quando il clone si riprese iniziò a vagabondare molto tempo per gli Stati Uniti perché, pur avendo i ricordi dell’Arrampicamuri originale, capì che in lui c’era qualcosa di errato e volle a tutti i costi trovare uno scopo alla sua esistenza.

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La sua vita cambiò una volta arrivato a New York, infatti in concomitanza con il suo arrivo ci fu la presunta morte di May Parker, colpita gravemente da un cecchino incaricato da Kingpin. Il trauma subito portò il clone a rivivere ancora una volta i ricordi della vita di Peter. Giunto a Manhattan decise di chiamarsi Ben Reilly, unendo il nome dello zio deceduto di Peter ed il cognome da nubile della zia May, in onore dei due genitori adottivi. Per integrarsi meglio anche nella vita sociale di tutti i giorni ma soprattutto per distinguersi da Peter, decise inoltre di tingersi i capelli di biondo.

Un altro scontro lo portò a misurarsi con i New Warriors, durante la quale assunse l’identità del Ragno Rosso. Capita la sua vocazione da supereroe iniziò a vegliare sulla città, e le sue azioni permisero a Peter Parker e Mary Jane Watson di prendersi un periodo di vacanza, durante la quale tentarono di allargare la famiglia.

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Quando infatti Kaine, un altro clone sfigurato di Peter Parker, attaccò quest’ultimo, toccò a Ben difendere la famiglia dall’odio e dalla malvagità di colui che in futuro cercherà di redimersi ed entrare nei ranghi dei Secret Warriors. Gli scontri non si fermarono e, alla pari dell’Uomo Ragno, dovette affrontare altre minacce per la città, tra le quali Shooter, un killer desideroso della morte di Ben e di Daredevil, e Norman Osborn, tornato ancora una volta sotto le sembianze del temuto Goblin. Osborn, per attaccare i due eroi anche a livello psicologico, riuscì a falsificare delle analisi fatte in precednza ai due per stabilire chi fosse l’originale.

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Proprio durante quest’ultimo scontro il Ragno Rosso ebbe la peggio in quanto, per difendere Peter, fu infilzato a morte dall’aliante del criminale. Pochi secondi dopo essere caduto a terra, il corpo di Ben Reilly cominciò a polverizzarsi, in quanto le cellule clonate si decomposero quasi immediatamente una volta che la vita lo abbandonò. Questo chiarì a tutti chi fosse l’Uomo Ragno originale, togliendo ogni dubbio in primis allo stesso Parker. Famosa fu l’ultima frase di Reilly rivolta a Peter subito prima di morire: “Clone o no, adesso l’Uomo Ragno sei tu.”

Saranno proprio queste parole a far tornare Parker ad indossare i panni dell’Uomo Ragno, ispirato dal coraggio e dal senso di sacrificio del suo clone.

“Nuff Said”

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Stefano Montanaro

Classe 1984 (im)piegato di giorno e nano berserker la notte. Da sempre appassionato lettore di fumetti Marvel, inizia a interessarsi ai supereroi di Stan Lee verso i 12 anni, soprattutto ai meno conosciuti. Cosplayer, collezionista di statue, passa il suo tempo libero a leggere e tentare di conquistare il mondo con l'Hydra!

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Stefano Montanaro
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