Approfondimenti

Call of Duty: Modern Warfare – Recap della seconda Beta

L’articolo che segue è stato scritto allo scopo di elencare e descrivere i vari contenuti testati durante il secondo weekend di test Beta del prossimo Call of Duty in uscita a Ottobre, Modern Warfare.
Per maggiori analisi del titolo e nello specifico del comparto multigiocatore, vi rimandiamo alla recensione che uscirà in prossimità del lancio del titolo su queste pagine esattamente come fatto con il capitolo precedente del brand, Black Ops 4.
Per quanto riguarda l’analisi dei contenuti della prima Beta del titolo, vi rimandiamo invece al Recap di quest’ultima sempre presente sulle nostre pagine, in quanto l’articolo che segue andrà essenzialmente a completarlo.
Buona lettura!

Dopo una prima fase di Beta testing estremamente ricca di contenuti, Infinity Ward ha aperto a tutte le piattaforme la prova del suo nuovo titolo Modern Warfare nel weekend successivo a quello riservato ai possessori di Playstation 4, con l’intenzione di controllare l’operatività della nuova funzionalità Cross-Play che verrà per la prima volta introdotta con il nuovo Call of duty in arrivo a Ottobre.

Community unite

Infinity Ward è stata estremamente chiara nei suoi intenti riguardo l’approccio di unificazione delle varie utenze per il nuovo Modern Warfare, materializzando il sogno delle varie community di ogni piattaforma unendole nelle stesse lobby di gioco tramite la funzionalità del Cross-Play.

Il Cross-Play utilizzato nel nuovo Call of Duty non va però a unire in maniera casuale i giocatori senza criterio, bensì si basa sul dispositivo input utilizzato da ognuno di essi.
Questa sottofunzione va a tradursi in un matchmaking che va mescolare giocatori che sì sono su diverse piattaforme, ma utilizzano la stessa periferica.
Nello specifico chi utilizzerà un controller verrà indirizzato in stanze che usano quest’ultimo come dispositivo di input, e stessa cosa con chi usa mouse e tastiera.
Questa distinzione viene effettuata per dividere chi ha un chiaro vantaggio con l’utilizzo della classica periferica per computer e la sua alta reattività da chi ha dalla sua la sola corsa degli analogici e la loro limitata finestra di precisione.

Negli ultimi anni, diversi giocatori di sparatutto su console hanno abusato di dispositivi terze parti per poter connettere mouse e tastiera e ricevere così un chiaro vantaggio verso il resto dell’utenza; grazie all’ input based matchmaking di Modern Warfare questo fenomeno verrà mitigato associando questi ultimi ai giocatori PC; ciò non toglie la libertà di un giocatore su computer di connettere un controller e usarlo per giocare con l’utenza console.

Come diretta conseguenza di questa nuova introduzione, i giocatori verranno associati al loro account Activision per poter giocare con gli amici su altre piattaforme.

Nel caso un party venisse formato da un giocatore con controller e uno con mouse e tastiera, il matchmaking indirizzerà il gruppo con chi ha optato, tramite le opzioni di gioco, di poter essere associato a qualsiasi giocatore senza basarsi sulla periferica utilizzata. Disattivando la funzione di Cross-Play, il gioco abbinerà invece l’utente ai giocatori della piattaforma da cui si sta giocando.

Dopo questa breve panoramica sul Cross-Play di Modern Warfare, che approfondiremo in sede di recensione, passiamo ora all’analisi, giorno per giorno, dei contenuti aggiunti lungo questo secondo weekend di Beta testing.

Modern Warfare Beta 2: Giorno 1 (19-20 Settembre)

Prima giornata abbastanza povera, che ha visto però alcuni dei problemi riscontrati durante la prima fase di Beta testing risolti, primo fra tutti il glitch delle granate Semtex sulle porte che le vedeva “freezare”, facendole esplodere con estremo ritardo.

Senza dubbio questa prima giornata è stata utilizzata per sondare il terreno con il Cross-Play, essendo questa Beta aperta a tutti i giocatori Playstation indistintamente e ai giocatori Xbox e Pc che hanno effettuato il pre-order del titolo.

Durante le prime ore dall’apertura dei server, è stata trovata una falla nelle impostazioni che permetteva di cambiare periferica di input durante la partita da controller a mouse e tastiera e viceversa, fortunatamente il tutto è stato risolto tempestivamente con un live update della Beta.

Le modalità disponibili sono state rispettivamente per il 6vs6 Deathmatch a Squadre, Dominio, Quartier Generale e Cyber Attack (quest’ultima disponibile in una playlist dedicata), e per il 10vs10 abbiamo avuto Dominio e Quartier Generale.
Un’altra playlist è stata dedicata alla variante della modalità Gunfight dove anzichè utilizzare classi generate casualmente, l’equipaggiamento era disponibile per essere raccolto in giro per le mappe di gioco, con i giocatori che si ritrovavano a mani nude a inizio round.
Maggiori dettagli sulla modalità Gunfight e le sue variabili verranno spiegati nella recensione di Modern Warfare.

Il level cap è rimasto invariato a 20, e tutti i progressi fatti nel weekend precedente sono stati mantenuti per questa seconda Beta, e nessuna mappa è stata aggiunta.

Giorno 2 (20-21 Settembre)

Altra giornata estremamente magra a livello di contenuti per la Beta di Modern Warfare, che ha visto l’eliminazione delle playlist dedicate della prima giornata con, come loro sostituto, l’aggiunta della modalità “Night Vision”, ovvero la possiblità di giocare nelle variabili notturne di alcune mappe 6vs6 (nello specifico Azhir Cave e Hackney Yard ndr), anche questa già vista durante il primo weekend.

La modalità Cyber Attack è andata a integrarsi tra le opzioni del filtro di Partita Veloce.

 

Giorno 3 (21-22 Settembre) – Nuovo Level Cap e i “muscoli” di Modern Warfare

Con la terza giornata, la Beta di Modern Warfare diventa finalmente totalmente aperta per tutti i giocatori di tutte le piattaforme, e con questo pretesto Infinity Ward ha pensato di innalzare il level cap al massimo previsto per il testing generale del titolo, ovvero il livello 30.

Come se non bastasse, la Beta di Modern Warfare vede l’introduzione della modalità Guerra Terrestre a 64 giocatori (32vs32) per la prima volta nella storia del brand di Call of Duty.

Procediamo per ordine, però, analizzando innanzitutto tutto quel che siamo riusciti a sbloccare e testare nei nuovi 10 livelli resi disponibili, partendo dalle bocche di fuoco:

  • FR 5.56 (Fucile d’assalto): arma a raffica da 3 colpi, l’FR altro non è che il buon vecchio Famas già visto e conosciuto in Modern Warfare 2, e ha portato con sè la sua famosa mortalità.
    Una raffica ben piazzata di quest’arma nel petto a medio-breve distanza atterra il bersaglio senza la necessità di fare entrare alcun colpo in testa, rendendola una delle armi più performanti della Beta.
  • Oden (Fucile d’assalto): arma automatica a bassa cadenza di fuoco, questo fucile si è rivelata una sorpresa, rivelandosi l’arma più potente della Beta (persino dell’M4 ndr), ma solo se nelle “mani giuste”. Difficile da controllare e con un elevato rinculo, dalla sua l’Oden può atterrare con soli due o tre colpi a media distanza.
  • Mk2 Carbine (Fucile tattico): arma a culatta mobile rapida, estremamente efficace data la sua possibilità di uccidere con un colpo solo al petto a media distanza. Nonostante possa suonare effettivamente “sbilanciato”, mancare un colpo vuol dire far fronte all’animazione della culatta che rende estremamente scoperti.
  • Counter-UAV (Serie di uccisioni): come suggerisce il nome, utilizzando questa serie di uccisioni si annebbierà la minimappa del team avversario.
  • Wheelson (Serie di uccisioni): piccolo carro armato da campo controllabile in remoto.
  • White Phosphorus (Serie di uccisioni): bombardamento direzionale, rilascia fosforo bianco che rallenta, confonde e uccide nel tempo i nemici coinvolti.
    Il fosforo rimane per un breve periodo nell’area designata, ustionando i nemici che ne entrano a contatto, talvolta eliminandoli.
  • Gunship (Serie di uccisioni): letteralmente l’AC-130 di Modern Warfare 2. Dotato di diverse modalità di fuoco, il giocatore potrà controllare in remoto la visuale di mira. Estremamente letale.
  • Juggernaut (Serie di uccisioni): chiamando un approvvigionamento da recuperare, sarà possibile ottenere una tuta ad alta resistenza Juggernaut e un minigun che, una volta distrutta la corazza, verrà rilasciata per terra.
    Una volta equipaggiata la tuta il giocatore noterà un simpatico Easter Egg, ma ve lo lasciamo scoprire una volta che il gioco verrà rilasciato!
  • Stopping Power Rounds (Abilità di campo): trasforma i proiettili del prossimo caricatore in munizioni ad alto calibro a potenza aumentata.
  • Cold Blooded (Bonus 1): con questo bonus, il giocatore sarà invisibile a qualsiasi unità IA e ai sensori termici, oltre che ovviamente alla granata esca.
  • Killchain (Bonus 2): equipaggiando questo bonus, le eliminazioni ottenute tramite le serie di uccisioni verranno conteggiate per quelle successive.
  • Spotter (Bonus 3): è possibile vedere la posizione dell’equipaggiamento nemico e mirandolo sarà possibile evidenziarne la posizione agli alleati.
  • C4 (Granate letali): esplosivo detonabile a distanza e sì, il “vecchio trucco” funziona ancora! (chi vuole intendere, intenda ndr)
  • Proximity Mine (Granate letali): granata che esplode una volta calpestata, estremamente efficace contro i veicoli.
  • Throwing Knife (Granate letali): un coltello da lanciare, non servono grosse spiegazioni no?
  • Snapshot Grenade (Granate tattiche): granata che esplodendo rileva per un istante la posizione dei nemici nel raggio d’azione.
  • Gas Grenade (Granate tattiche): granata che all’esplosione rilascia una nube lacrimogena che rallenta drasticamente il movimento dei bersagli nel raggio d’azione e infligge minimi danni nel tempo.

Con questo abbiamo all’incirca coperto tutti gli sbloccabili fino al livello 30 della Beta di Modern Warfare.

E’ ora doveroso però dedicare un paragrafo alla nuova modalità Guerra Terrestre, aggiunta durante questa terza giornata di testing.

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L’esperienza Modern Warfare portata su larga scala!

Un po’ a sorpresa, Infinity Ward rivelò allo showcase del multigiocatore di Modern Warfare che il titolo avrebbe supportato modalità su larga scala con un alto conteggio di giocatori coinvolti.
A notizia appresa, la community ha subito pensato che il team di sviluppo si sarebbe limitato a proporre il 10vs10 e il 20vs20 quando, come un fulmine a ciel sereno, Infinity Ward ha reso disponibile per il test la modalità più grande mai vista in un Call of Duty nel comparto multigiocatore classico, ovvero Guerra Terrestre 32vs32.

Guerra Terrestre porta due team da 32 giocatori l’uno a sfidarsi su Karst River Quarry (l’unica mappa ad ora conosciuta e testata per la modalità ndr) nel controllo di punti di interesse disseminati per la mappa.

Ogni team viene a sua volta diviso in altri sotto-squadre da 4 giocatori l’una, grazie a ciò sarà possibile scegliere di rinascere nelle prossimità di uno dei compagni del proprio plotone, mantenendo alto il ritmo di gioco.

All’interno della mappa troveremo alcuni veicoli utilizzabili tra i quali il Quad, l’Elicottero di trasporto e il Carro Armato ad una sola cannoniera.

L’obiettivo della modalità è lo stesso di Dominio, catturare e mantenere quanti più punti d’interesse possibili per accumulare quanti più punti possibile nel tempo e raggiungere il punteggio prefissato prima dell’altra squadra.
Con il controllo di un determinato obiettivo non solo il team riuscirà a ottenere punti, ma potrà utilizzare la bandiera stessa come punto di rinascita.

Chi pensava di trovare in Guerra Terrestre un Battlefield-clone rimarrà spiazzato di fronte all’adrenalinicità della modalità e al suo forte focus verso l’operazione di fanteria.

Durante questa fase di testing chi vi scrive è rimasto alquanto sconcertato, nonostante i dubbi sollevati dalla modalità 10vs10, Guerra Terrestre riesce a fare centro in maniera sorprendente ricreando l’esperienza classica di un match di Call of Duty su larga scala con l’aggiunta di veicoli che non vanno a rompere il bilanciamento, mantenendo comunque il tutto estremamente frenetico.

Inoltre, in Guerra Terrestre ogni arma trova una nuova identità facendo emergere l’importanza della velocità e il peso di ogni calibro, portando un “meta” totalmente nuovo sul tavolo rispetto a quello del multigiocatore base.

Inutile negare come il tutto non sia esente da problemi.

La modalità mostra il fianco dal punto di vista tecnico, specialmente su PS4 base, dove la qualità grafica si ritrova a far fronte a uno stretto collo di bottiglia, portando l’engine a caricare a rilento diverse texture e con fenomeni di pop-up non indifferenti. Non mancano inoltre glitch di natura grafica, con esempio comune di compenetrazione poligonale.

Nulla di estremamente tragico, piccolezze che possono essere “ripulite” in tempo per il lancio del titolo. Aspettatevi quindi un’attenzione particolare per la modalità in sede di recensione.

Coperta anche Guerra Terrestre, possiamo ora passare all’analisi dei giorni rimanenti.

Giorno 4 (22-23 Settembre) – L’ultimo giorno prima del lancio

Con l’ultima giornata, Infinity Ward ha deciso di rendere disponibile anche ai giocatori PC e Xbox la modalità Realismo, la quale noi abbiamo già coperto nel Recap precedente. Rimasta invariata, ovviamente, la presenza di Guerra Terrestre.

Senza alcuna aggiunta degna di nota, si chiude così l’ultima giornata della Beta di Modern Warfare.
Traiamo ora qualche conclusione in previsione del rilascio.

Pareri sulla Beta di Modern Warfare

Non vogliamo dilungarci troppo ora dato che troppo ne avremo da dire per la recensione ma dopo due fine settimana intensi di Beta testing possiamo affermare una cosa soltanto: Modern Warfare è quello che serviva, senza dubbio.

Maturo, difficile e crudo, il reboot della saga creata originariamente proprio da Infinity Ward ha tutte le carte in regola per presentare un comparto multigiocatore degno di riportare Call of Duty in voga nella fascia di utenza che davvero dovrebbe giocare un titolo del genere, ovvero quello dei “maturi”.

Non vogliatecene, ma per “maturi” intendiamo quelli che riescono ad affrontare in maniera intelligente uno sparatutto che non ti permette di sbagliare, che volontariamente vuole farti rendere conto che sei impotente, tu così come gli altri giocatori della lobby.

Call of Duty ha perso la sua identità, quell’identità di sparatutto dai toni cupi e grigi che vuole essere attaccato al reale, a ciò che è stato o che è tutt’ora.

Senza super soldati, senza super poteri, senza creazioni fantascientifiche; soltanto un’arma e il suo debole umano che la sorregge.

Call of Duty Modern Warfare è pronto a tornare, noi siamo pronti… e voi?

Appuntamento alla recensione, gustatevi nel mentre anche il trailer per la Campagna!

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Salvatore "Hylian_Saby"

Sono Saby, originario di Rimini e ora trasferito in quel di Londra, vivo da solo in un piccolo bilocale e pago il mio affitto e le mie tasse lavorando come session player e sound engineer in studi di registrazione medio/piccoli a Londra e dintorni! Cresciuto da mio fratello a pane, Zelda e N64, sono ora un malato delle storie dove Link è protagonista e fedele seguace del buon Yoko Taro, oltre a essere un grande fan dei JRPG vecchio e nuovo stampo (quando fatti a dovere). Spero di riuscire a offrirvi contenuti degni del vostro tempo! Buona permanenza!

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