Recensioni

Game Of Thrones 8×04, la recensione

Game Of Thrones 8×04

7.9

Comparto Tecnico

8.0/10

Cast

8.5/10

Scrittura

7.0/10

Regia

8.0/10

Direzione Artistica

8.0/10

Pros

  • Aumento della tensione
  • Momenti inaspettati
  • Equilibrio scene
  • Dialoghi

Cons

  • Salti temporali mal gestiti
  • Buchi di trama

Nella puntata precedente di Game Of Thrones, abbiamo avuto il privilegio di assistere alla spettacolare Battaglia di Grande Inverno, uno scontro che molti hanno apprezzato ma che tanti altri, me compresa, hanno trovato leggermente al di sotto delle aspettative.

Indipendentemente da ciò che avete pensato della battaglia, il quarto episodio dell’ottava stagione, intitolato “L’ultimo degli Stark” (titolo alquanto criptico), riuscirà a sorprendervi e soddisfarvi, prendendovi alla sprovvista con colpi di scena ed interazioni inaspettate, aggiungendo elementi che vanno ad intensificare enormemente la narrativa.

In questo capitolo, il popolo del Nord, guidato da Jon e Daenerys, deve fare i conti con le ingenti perdite subite durante lo scontro e prepararsi ad affrontare l’ultima grande minaccia, quella di Cersei. Le tensioni tra la casata Stark e la Madre dei Draghi iniziano a diventare sempre più pesanti ed impossibili da ignorare, mentre i personaggi incominciano a pianificare il prossimo attacco ed iniziano a dividersi (sia moralmente che fisicamente).

In un episodio che lascia poco spazio all’amore ed ai festeggiamenti per la vittoria, la violenza e la morte si impongono per l’ennesima volta, in modo estremamente inaspettato.

L’equilibrio perfetto

Se nelle recensioni del secondo e terzo episodio di questa stagione avevo apprezzato la giusta alternanza tra le scene e l’ottimo uso del tempo a disposizione, ora non posso fare a meno di complimentarmi nuovamente e più fortemente per questa puntata. Uno degli aspetti positivi da rimarcare nell’intero episodio è, infatti, quello del bilanciamento tra le scene ed il ritmo delle vicende.

Da un lato, ritroviamo i momenti di calma, in cui i personaggi hanno la possibilità di dilettarsi e festeggiare la vittoria, concedendo un attimo di respiro anche allo spettatore che, nel frattempo, può anche assorbire un’ulteriore caratterizzazione dei vari protagonisti.

Un elemento che, non solo approfondisce i personaggi stessi, ma che ha anche un enorme valore narrativo, poiché lascia intuire i loro veri sentimenti ed i loro profondi timori, che non sempre vengono esplicitati ma che mostrano chiaramente le instabilità interne ed i possibili conflitti successivi, lasciando il pubblico sulle spine.

Dopo l’apparente calma iniziale, l’episodio inizia a prendere ritmo con momenti di esponenziale tensione, dialoghi rivelatori, sia per i personaggi che per la trama, e decisioni cruciali. Tutti i disaccordi che erano stati insinuati nelle puntate precedenti si fanno ancora più presenti e, questa volta, sembrano diventare una concreta minaccia alla stabilità tra gli alleati e al Nord stesso. Assieme alla palpabile apprensione dei personaggi, si vanno ad unire dei colpi di scena assolutamente inaspettati ma incredibilmente efficaci, che vanno ad incrementare ancora di più l’inquietudine generale, cosa che appariva quasi impossibile.

In sostanza, i momenti di calma iniziali e l’angoscia generata nel proseguire della puntata vanno a concatenarsi perfettamente, creando un disagio interiore estremamente potente che arriva ad essere ancora più forte di quello generato nell’attesa della Battaglia di Grande Inverno.

Il gioco del trono

Ciò che non smetterò mai di ripetere, è che Game Of Thrones è uno storia di politica. Una storia di politica contornata da sotterfugi, strategie, tradimenti, alleanze, conflitti e discussioni. Tutti elementi che, esplicitamente o implicitamente, vengono proposti in questo episodio e che portano al confronto dei personaggi, lasciando aperti diversi filoni narrativi quasi come brace su di un fuoco che prima o poi verrà appiccato, nel bene o nel male.

Ho apprezzato enormemente come, questa volta, siano emersi dei lati più nascosti e profondi dei protagonisti, portando alla luce delle intenzioni che prima erano state, pressoché, velate. Le alleanze instaurate sembrano raggiungere un vicolo cieco senza via d’uscita, se non quella della violenza o di un tradimento e ora, si inizia a temere veramente per la sorte dei nostri favoriti.

I dialoghi risultano abbastanza concisi e diretti al punto, senza giri di parole o significati nascosti, ed i personaggi non esitano ad esprimere il loro consenso o la loro disapprovazione. Devo dire che, in passato, una qualità che amavo del Trono era l’uso intelligente dei dialoghi, in cui il vero significato era da andare a cercare e leggere tra le righe, nascosto in piena vista.

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In questo caso, questa qualità si va un po’ a perdere ma, tutto sommato, continua a funzionare in modo efficace, poiché la storia si trova in un punto in cui il tempo sta finendo, in cui non vi è spazio per battibeccare ed in cui è necessario parlare e parlare subito. Grande apprezzamento devo fare al personaggio di Varys che, come sempre, torna ad essere la voce delle ragione e riesce a delucidare gli spettatori e gli altri personaggi, in modo più sincero del solito. Il suo intervento nell’episodio mi ha fatto ammirare ancora di più la complessità della sua persona e la sua validità all’interno della serie.

Delle pecche negative dell’episodio sono rivolte ad alcuni salti temporali che, seppur necessari a livello narrativo, mi sono apparsi abbastanza bruschi e improvvisi, se non affrettati, ed avrei di gran lunga preferito assistere ad alcune scene di stallo tra un avvenimento e l’altro, giusto per bilanciare l’ultima sezione dell’episodio.

Altro elemento negativo è una piccola contraddizione o buco di trama che riguarda sempre la parte conclusiva, in cui alcuni personaggi si spostano verso una zona che, considerando gli eventi, dovrebbe essere per loro inaccessibile, ma è solo una piccola svista che, comunque, non rovina l’interità della puntata.

Dracarys

Qui, come sempre, andrò a parlare nel dettaglio di alcuni avvenimenti dell’episodio quindi vi avverto con uno SPOILER WARNING! e vi invito a saltare alle conclusioni.

Prima di tutto, mi sembra impossibile non commentare la scena conclusiva della puntata. Questo momento, seppur avessi capito fin dall’inizio come sarebbe andato a finire, mi ha davvero turbato e scosso, tanto che per un attimo mi è parso di rivivere la scena della morte di Ned Stark. L’esecuzione prematura di Missandei per mano della Montagna è stato un momento angosciante e commovente ma anche vitale, poiché ha fornito a Daenerys ed agli Immacolati la spinta necessaria per attaccare una volta per tutte Approdo Del Re e fermare Cersei.

Particolarmente triste è stato anche il modo in cui Missandei se ne andata, cioè in catene, così come era anche nata e cresciuta e come aveva vissuto gran parte della sua vita, in schiavitù. Poetiche oltre ogni livello, sono state poi le sue ultime parole: “Dracarys”. Non un ordine od una minaccia, ma una richiesta di vendetta diretta a Daenerys, una parola che sembra dire “bruciali tutti”.

Importante è anche la morte di Rhaegal, abbattuto nel momento più inaspettato possibile da Euron e la Compagnia Dorata ma che, per questo motivo, ha avuto un impatto ancora più grande, secondo me, della morte di Viserion. Particolarmente emozionante è stata la reazione di Daenerys che, in un impeto di rabbia, si è scagliata con violenza contro la flotta, il suo dolore evidente e palpitante. Questo avvenimento ha dato prova della potenza delle armi anti-drago di Cersei, più numerose di quanto ci aspettavamo, e ha livellato le forze dei due eserciti avversari, tanto che ora non si hanno più sicurezze su chi vincerà.

Conclusioni

Posso dire senza dubbio, che questo è già uno dei miei episodi preferiti, non solo della stagione ma anche di Game Of Thrones. Ci era stato presentato come un semplice momento di passaggio verso la battaglia contro Cersei, cosi come era stato per il secondo episodio, senza particolari avvenimenti od azione, ma alla fine si è rivelato essere qualcosa di molto più grande e significativo.

Un episodio che ha dato agli spettatori momenti di gioia e calma per poi ribaltare, per l’ennesima volta ed improvvisamente, le aspettative del pubblico, cogliendolo alla sprovvista e sconvolgendolo. Un capitolo che ci ha toccato nel profondo, lasciandoci con l’amaro in bocca ed una cupa tristezza, ben gestito e soddisfacente e che si è concluso con una scena finale da brividi.

Qui sotto, vi lascio il promo del prossimo episodio.

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Sara Taffi

Salve a tutti! Io sono Sara e le mie più grandi passioni, che mi accompagnano da sempre, sono quelle per il cinema, i videogiochi e le serie TV. Adoro scrivere e cerco di cogliere ogni occasione per dialogare e confrontarmi con gli altri riguardo tutto ciò che questo fantastico mondo nerd può offrire e spero di poterlo fare al meglio anche con voi!

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