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Silicon Valley e il lato comico di HBO

Dunque: ci sono un pakistano, un canadese, un cinese ed un americano… tranquilli non è una barzelletta, è una Serie TV targata HBO, chiamata Silicon Valley, una delle serie a parer mio più divertenti degli ultimi 5 anni.
Se fino ad adesso HBO ci ha abituato con serie drammatiche e thriller di un certo livello, con Silicon Valley ci vizia con un tipo di umorismo, mai scontato, mai troppo volgare ma sempre originale e divertente.

L’incubatore

Di cosa parla in breve Silicon Valley?
Come dice il nome stesso, è ambientata nella Silicon Valley (California, Palo Alto), nota per aver dato vita alle più grandi aziende tecnologiche del momento, come Apple, Google e via dicendo.
Come tutte le grandi multinazionali, i sogni e i progetti nascono in una casa e anche su Silicon Valley sarà così.
I protagonisti vivranno e lavoreranno nell’incubatore di Erlich Bachman, che fornisce i mezzi e un luogo di lavoro ai protagonisti in cambio del 10% dei loro progetti.

Nell’incubatore vivranno: Richard Hendricks, eccellente programmatore e fondatore di Pied Piper, una nuova piattaforma musicale. Bertram Gilfoyle, programmatore satanista bravo nella gestione dei server. Dinesh Chugtai, programmatore sempre in competizione con Gilfoyle, litigano per qualsiasi cosa. Donald “Jared” Dunn, esperto pianificatore aziendale li aiuterà nelle scelte più difficili. Infine uno dei personaggi più divertenti: Jian-Yang, giovane programmatore cinese che non capisce bene l’inglese in eterna lotta con Erlich. Non è un personaggio molto frequente nella serie ma non mancheranno le risate nelle scene che lo riguardano.

La Pied Piper

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L’avventura inizia quando Richard scopre che la sua piattaforma Pied Piper, che consente ai musicisti di capire se le loro nuove canzoni possano essere produzioni creative o plagi ad altre canzoni, nasconde in realtà un eccellente algoritmo di compressione lossless (senza perdita di qualita), e che è applicabile a qualsiasi tipo di dato.

Cercando di monetizzare il suo lavoro, Richard incappa nel dilemma se cedere interamente il suo progetto per 10 milioni di dollari o se fondare una sua società con capitale iniziale fornito da altri e continuare lo sviluppo.

Come insegnano le finora 5 stagioni di Silicon Valley, la strada per il successo è tutt’altro che semplice, e tra società rivali e finanziatori tutt’altro che raccomandabili, se qualcosa può andare storto, state certi che lo farà…

“JIAN YANG!!!”

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Gabriele Scapellato

Studente in Informatica. Developer per Little Houses ("But Can You Do This", "BatMoon" su Play Store). Divoratore di Serie Tv, sopratutto super eroi. Primo videogioco giocato: Pokemon Cristallo. Altri hobby, lo sport: Pallanuoto, Palestra.

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Gabriele Scapellato
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