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Trails In The Sky 1st Chapter, la recensione: l’inizio che Trails merita

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Trails In The Sky 1st Chapter Recensione

Quando venne annunciato il remake di Trails in the Sky, il primo capitolo della Trails Series, la saga più famosa di Falcom ed anche uno dei JRPG più longevi dell’industria, la reazione di chi vi scrive ondeggiava tra il giubilo incontrollato e l’incredulità.

Contesto: se ci seguite da un po’ avrete notato che il sottoscritto editore Cinema/Animazione è solito intrufolarsi nella sezione videogiochi quando debutta qualche JRPG interessante oppure (e questa è la casistica più ricorrente) quando esce un nuovo titolo della Trails Series.

Sulla Trails Series trovate una lunga guida introduttiva e numerose recensioni dei i capitoli usciti in questi anni, compreso un racconto paranormale di come ho giocato l’ultimo titolo uscito solo in Giappone al Day One.

Capite bene che il remake del primo capitolo rappresentava uno snodo fondamentale per la serie e per tutti gli appassionati. Un successo di questo titolo, rilasciato addirittura contemporaneamente in tutto il mondo, avrebbe riportato attenzione ad un franchise storicamente ritenuto poco accessibile a causa dei tanti titoli che lo compongono e di una trilogia iniziale fisiologicamente invecchiata.

Trails In The Sky 1st Chapter si presenta quindi come il nuovo punto di riferimento per l’accesso alla serie e un omaggio per tutti i fan storici della saga che da anni chiedevano nuova vita per questa trilogia. Scopriamo insieme quindi se questo remake è riuscito ad accontentare anche il più esigente fan della serie (a.k.a. il sottoscritto).

Trails in the Sky 1st Chapter - Launch Trailer | PS5 Games

I Cieli di Liberl

Trails In The Sky 1st Chapter è, come potete ben immaginare in una saga che supera i dieci capitoli, un titolo introduttivo, dove veniamo iniziati lentamente al complesso universo raccontato da Falcom. Il punto di partenza è quello che conosciamo a memoria: Cassius Bright rientra a casa con in braccio un ragazzo ferito ed Estelle, sua figlia, lo accoglie a modo suo. Qui (ri)inizia la storia di Estelle e Joshua, la storia dei Bracers di Liberl, il nostro lungo sentiero che ci ha accompagnato per tutti questi anni.

Nei panni di Estelle e Joshua Bright iniziamo la nostra carriera da Bracers, i membri della gilda che, in tutta Zemuria, lavorano per proteggere i cittadini e risolvere i casi più intricati, al fianco (spesso ma non sempre) delle autorità dello stato.

Dopo aver passato l’esame da Junior Bracers, Cassius è costretto ad allontanarsi da Rolent, città dove risiede la famiglia Bright, lasciando così ai due figli il compito di muovere i primi passi da Bracers. Con l’aiuto di Scherazard i due risolvono due casi intricati, scontrandosi anche con i banditi del cielo della famiglia Capua, guadagnandosi così la promozione.

Trails In The Sky 1st Chapter, la recensione: l'inizio che Trails merita 1

Estelle e Joshua decidono quindi di partire alla ricerca di Cassius, ora dato per disperso, e nel frattempo guadagnarsi in ogni regione del Regno di Liberl la raccomandazione della gilda per diventare Senior Bracers.

Nei panni dei due ragazzi esploriamo il magnifico Regno di Liberl, tra l’incendio di un orfanotrofio, risolto con l’aiuto di un bruto collega e una giovane studentessa, e la scomparsa di un volo salvato insieme ad uno strano bardo di nome Olivier, arrivando a conoscere il leggendario Professor Russel e finendo invischiati in un incidente cruciale nella capitale.

Trails In The Sky 1st Chapter ci riporta sui primi passi dei due giovani Bracers senza snaturare, ma anzi restituendoci potenziata, la grande avventura con cui tutto ha inizio. Una storia che ci cattura piano piano, inserendoci con un ritmo narrativo eccezionale nel macro universo di Zemuria, che ora sbirciamo solo da lontano ma che già ci lascia con tantissime domande ed un finale straziante che già ci aveva colpito con i pixel, figuratevi ora.

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Estelle e Joshua

Riprendere, ma anche prendere, in mano Trails In The Sky significa ritrovare Estelle e Joshua. La nostra coppia di protagonisti, i primi della Trails Series, sono entrati nel cuore di migliaia di appassionati e questo remake ci porta alla riscoperta del perché li amiamo così tanto.

Joshua è sempre quel pezzo di pane, un po’ cupo e tormentato ma pronto a dare una mano a chi ne ha bisogno. Si intravede già dalle prime ore che il suo passato è pronto a tormentarlo ma la nuova vita regalata da Cassius e Estelle rappresenta per lui un’ancora di salvezza. Un personaggio scritto con cura e profondità, proiettato già verso il cruciale secondo capitolo.

E poi c’è Estelle. La prima protagonista della serie, quella che andando avanti forse colpevolmente dimentichiamo, ma che già dall’iconico dropkick del prologo ci risveglia dal sonno dogmatico per farci ricordare quanto l’amiamo. Un personaggio solare, energico, positivo, estremamente umana nelle sue debolezze e nella semplicità con cui affronta le cose ma una vera forza della natura, determinata a raggiungere i suoi obiettivi e ad aiutare gli altri. Una figura divertente e amabile come pochi altri protagonisti nel mondo dei JRPG.

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Oltre all’amata coppia che ci introduce al meraviglioso mondo di Trails, il resto del cast di Trails In The Sky non ci delude affatto, proprio come nell’originale. Scherazard nel ruolo di mentore rimane la simpatica “onee-san” da non fare assolutamente arrabbiare (Silver Streak, non a caso), Olivier è il solito simpatico e stravagante bardo (occhiolino, occhiolino) e ritrovare un giovane Agate e la piccola Tita è sempre un’emozione.

Come in tutti i Trails l’attenzione alla scrittura dei personaggi, anche nell’NPC con poco tempo su schermo, è sempre curatissima e qui si esalta ancor di più rispetto all’originale grazie a molte attività secondarie ampliate e nuove linee di dialogo.

Certo, l’approfondimento che viviamo nel secondo capitolo della trilogia di Liberl è ben altra cosa rispetto a questo titolo, che porta l’inevitabile fardello dell’essere un’opera introduttiva ad una serie mastodontica, ma i segnali dell’ottimo lavoro a cui Falcom ci ha sempre abituato sono lampanti fin da subito anche per i novizi.

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Un Remake necessario e che funziona

Passiamo al motivo principale per cui siamo qui: aver rifatto da zero Trails In The Sky. Anni fa auspicavo il remake di questo capitolo, tra rumors e speranze infondate, mai però mi sarei aspettato un lavoro del genere. Nella mia mente (era il periodo prossimo all’uscita di Trails into Reverie), immaginavo un titolo sulla base del vecchio motore grafico e un sistema di combattimento classico a turni, rielaborando qualche linea di dialogo e poco più.

Il lavoro fatto in Trails In The Sky 1st Chapter però è stato semplicemente impronosticabile. Pensare che una casa umile come Falcom avesse in cantina una rielaborazione totale del primo titolo, con una qualità che surclassa anche gli ultimi capitoli della serie (che ci piacevano e anche molto), era pura fantasia.

Invece questo nuovo 1st Chapter è bellissimo da vedere, dona vita nuova ai nostri personaggi preferiti e non snatura il mood che aveva la trilogia originale. Si può argomentare sul character design, che è molto “moderno” perdendo così il fascino degli sprite originali del vecchio Trails In The Sky, ma personalmente trovo anche questa scelta coerente con l’obiettivo finale del remake.

Trails In The Sky 1st Chapter, la recensione: l'inizio che Trails merita 5

Il gameplay poi è il protagonista assoluto di questo titolo. Immaginavo già dall’annuncio un sistema di combattimento che prendesse da Daybreak e Beyond the Horizon, fondendo action e turni in un mix divertente e poco ripetitivo. Anche qui, mai mi sarei aspettato un lavoro di questo livello.

Il gameplay di Trails In The Sky 1st Chapter è senza ombra di dubbio il migliore mai visto in casa Falcom. La parte action è divertente, dinamica e stanca molto meno di quella vista in Daybreak. La componente dedicata ai turni poi raccoglie tutti gli elementi migliori della serie, dalle combo all’overdrive fino a livelli di personalizzazione mai visti in Sky FC, creando un turn-based dal ritmo eccezionale che non ci annoia mai. Un lavoro incredibile di Falcom che ha dato vita ad un sistema di combattimento che ha pochi rivali nella sua categoria.

Nel complesso quindi, lato puramente joystick (PS5) alla mano, il remake è una vera e propria ode alla serie e al suo capitolo introduttivo. Un gioco dove troviamo la sintesi perfetta del percorso fatto in questi anni della casa giapponese.

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Nuove Voci E Nuovi Dialoghi Per Uno Sguardo Al Futuro

Altro punto cruciale di questo remake per Falcom è stato riscrivere gran parte del copione e introdurre una corposa quantità di nuovi contenuti. Non mancano quest secondarie e abbondanti chiacchierate con gli NPC che tappezzano il Regno di Liberl, ma il lavoro più importante è stato modernizzare la scrittura e renderla coerente con il resto della serie.

Seppur senza dover intervenire troppo, visto come era già ben visibile nell’originale il piano per la saga, troviamo più riferimenti a ciò che accadrà successivamente, sottolineando ancora una volta l’impegno di Falcom a creare un’opera organica in tutti i suoi capitoli.

Infine anche le numerose linee di dialogo aggiunte, con un lavoro eccezionale del team di doppiatori capitanato da Tomoyo Takayanagi nei panni di Estelle, svecchiano il titolo anche ripensando alcuni passaggi. L’esempio più lampante è una frase iniziale di Estelle che, invece di fare un’uscita poco elegante, si rivolge ad Olivier in tutt’altro modo, in linea con il messaggio di inclusione e modernità che Falcom porta avanti ormai da anni.

Anche il doppiaggio quindi, una delle aggiunte principali rispetto all’originale, ci ha davvero accontentato anche con qualche cambio di ruolo. Tutti i nuovi doppiatori hanno colto lo spirito del proprio personaggio, forndendo un’interpretazione degna del resto del remake. Non manca poi un riarrangiamento della colonna sonora di Trails In The Sky, anch’esso in linea con il mood più moderno del titolo. La colonna sonora originale rimane una pietra miliare della musica nei videogiochi, ma anche la nuova non ci dispiace, infondo Sophisticated Fight è un capolavoro a prescindere dall’arrangiamento (non manca però l’opzione di poter giocare anche con l’ost originale).

Sora no Kiseki the 1st - Sophisticated Fight (Command Ver.)

Non Avete Più Scuse

Che questo videogioco avrebbe rappresentato un’esperienza diversa dal solito l’ho capito quando, nelle primissime immagini del gioco, con Joshua intento a suonare quella melodia malinconica con la sua armonica, i brividi avevano inesorabilmente iniziato a percorre ogni centimetro del mio corpo.

Trails In The Sky 1st Chapter non è solo l’inizio della Trails Series, l’inizio di una saga leggendaria che amo alla follia, di una storia scritta divinamente che ci cattura capitolo dopo capitolo, di una trilogia iconica finalmente modernizzata e accessibile. Trails In The Sky è il punto di partenza del sentiero (Kiseki) tracciato da Falcom. Il sentiero che ci porta a conoscere Liberl e i suoi Bracers, Padre Kevin, a lottare per la liberazione di Crossbell con la S.S.S., prima nella gioventù della Classe VII e poi nel drammatico epilogo dell’Impero di Erebonia insieme a Rean, fino alle ultime avventure di Van e compagni.

Con questo remake la Trails Series non solo rende omaggio alla sua trilogia originale, regalando ai suoi fan un titolo che è una spassionata dichiarazione d’amore a loro e alla serie, ma riapre le porte anche al resto della community con un videogioco moderno e divertente che è già uno dei JRPG più imperdibili degli ultimi anni.

Ora davvero non avete più scuse, e non vi resta quindi che mettervi in cammino in questo lungo ma meraviglioso sentiero che è la Trails Series. Fatelo con calma, senza fretta, prendendovi il vostro tempo, ma sappiate che Falcom, con un teaser che accompagna i titoli di coda, ha già rivelato il segreto di Pulcinella: Trails In The Sky 2nd Chapter è in arrivo!

Trails In The Sky 1st Chapter Recensione
Trails In The Sky 1st Chapter
GAMEPLAY E LONGEVITA'
9
COMPARTO GRAFICO E SONORO
9
COERENZA E CURA DEL DETTAGLIO
9.5
Pros
Remake perfetto sia per chi inizia che per i fan di vecchia data
Miglior gameplay della serie, dinamico e divertente
Dialoghi aggiornati e tantissime nuove attività secondarie
Comparto tecnico ben sopra le più rosee aspettative
Mantiene tutti i pregi dell'opera originale
Cons
Manca la traduzione in italiano
9.2
VOTO

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Nascere in un paesino umbro ti porta ad avere tanti hobby.
Cresciuto tra console e computer, è da sempre amante di cinema, serie TV e musica, nella quale si diletta in maniera molto amatoriale. Anime e manga invece sono il pane quotidiano ma anche lo sport lo appassiona. Crede di aver visto ogni singola disciplina inserita dal CIO alle Olimpiadi.

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