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Le 100 Ragazze che ti amano tanto tanto tanto tanto tanto, n. 1-2, la recensione.

Con le 100 ragazze che ti amano tanto tanto tanto tanto tanto, J-POP Manga ci regala una divertentissima commedia romantica!

Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano.

Iniziare una recensione con una citazione forse potrebbe risultare un po’ strano, ma, oltre ad essere in tema, mi sembrava un modo simpatico per ricordare che la mia prima recensione di un fumetto su SpaceNerd trattò proprio di una commedia romantica. Nonostante la mia produzione non lo dia a vedere, le commedie sono infatti tra le opere che preferisco consumare, sia in formato manga che anime. E questo raddoppia quando un titolo presenta una forte componente parodistica o metanarrativa.

Ma cos’è Le 100 Ragazze che ti amano tanto tanto tanto tanto tanto? Beh, ovviamente è una commedia romantica, che si colloca nel sottogenere delle parodie (in particolare, del genere harem). Scritto da Rikito Nakamura, alla sua primissima opera, e disegnato da Yukiko Nozawa, il manga viene serializzato sulle pagine di Weekly Young Jump della casa editrice Shueisha a partire dal Dicembre 2019. Al momento, in patria sono stati pubblicati 19 volumi; è inoltre disponibile su Crunchyroll un adattamento animato, uscito nel 2023, e che riceverà una seconda stagione a Gennaio 2025.

Ho già avuto modo di parlare brevemente della trasposizione animata di Le 100 Ragazze nell’articolo sui migliori anime del 2023, e in quell’occasione ho citato come principali punti di forza dell’opera proprio il suo essere senza freni, esasperando fino alla parodia gli elementi delle classiche storie harem, fino a sfondare la quarta parete con il sapiente utilizzo di elementi metanarrativi. Partendo quindi da queste premesse, potete capire che tra me e l’opera di Nakamura e Nozawa è stato amore a prima vista.

Colpi di fulmine

Amore a prima vista è infatti ciò che nasce tra il protagonista della storia, Rentaro Aijo, e le sue numerose anime gemelle. Come nei migliori esponenti del genere, basta un incrocio di sguardi per far nascere la scintilla.

Ma perché Rentaro ha ben cento anime gemelle? La motivazione è a dir poco assurda: il numero delle anime gemelle viene assegnato prima della nascita da una divinità dalle sembianze di un vecchio barbuto, che le scrive poi su un foglio. La maggior parte delle persone ne ha solamente una, ma quando arrivò il turno di Rentaro, la svampita divinità commise un errore madornale: intenta a guardare il film Laputa di Hayao Miyazaki, si emozionò a tal punto per il finale che, invece di segnare sul foglio il numero 1, scrisse 100, il voto che avrebbe dato al film (in Giappone i voti sono spesso espressi in centesimi, ndr).

Inoltre, se il protagonista e una delle sue eventuali compagne non dovessero riuscire a mettersi insieme, quest’ultima finirebbe vittima di un incidente mortale. Rentaro non riuscirebbe a sopportare che un tale fato si abbatta proprio su una delle sue anime gemelle, peraltro a causa sua. Prende quindi la ragionevolissima decisione di intraprendere una relazione poliamorosa con tutte e cento le fortunate ragazze.

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Una, dieci, cento di queste ragazze!

Naturalmente, un preambolo così stupido, folle e senza senso non poteva che farmi assolutamente spaccare in due dalle risate. Risate che mi hanno accompagnato praticamente per tutta la durata dei due volumi di le 100 ragazze, grazie a una storia ricca di situazioni capaci di trasportare il lettore nel suo mondo fatto di quarte pareti da sfondare e personaggi che si rivolgono direttamente al pubblico.

E sono proprio i personaggi la ciliegina sulla torta di quest’opera: tutte le ragazze sono volutamente monodimensionali, ma la loro caratteristica peculiare è portata all’estremo, esasperata e resa un punto di forza. Nakamura prende il genere harem e lo gira e rigira a piacimento, rompendone i canoni e, come da lui dichiarato, farne una gag per il suo manga.

Se proprio devo trovare il pelo nell’uovo, in realtà due difetti a Le 100 Ragazze si trovano abbastanza facilmente.

Da un lato c’è una generale mancanza di profondità che pervade tutta l’opera. Per carità, non tutte le serie devono portare il fruitore a riflettere sull’essenza della vita, ma magari si poteva osare un po’ di più. Dall’altro, è una serie che, basando la sua comicità sul prendere in giro un genere di manga non proprio d’élite, richiede un contatto ravvicinato con almeno un paio di esponenti brutti per comprenderla appieno.

Passando al lato tecnico, il character design di Nozawa completa in maniera ottimale la scrittura di Nakamura, con ogni personaggio che risulta unico e facilmente riconoscibile (anche se, per un giudizio più completo su questo aspetto, bisognerà aspettare qualche altro volume e un numero più cospicuo di ragazze). I disegni sono in generale ben fatti, con ottima cura sia per gli elementi di scena che per gli sfondi, e tanta attenzione posta nella realizzazione delle esageratissime espressioni facciali dei protagonisti.

L’edizione italiana di J-POP Manga de Le 100 Ragazze è quasi identica a quella che ho analizzato qualche mese fa con MagiLumiere: anche in questo caso si tratta di un volume di dimensioni 12.4x18cm, con sovraccoperta in plastica e qualche pagina a colori, stampato su carta bianca, qui proposta a un prezzo leggermente più alto di 6,90€ invece di 6,50€, probabilmente dovuto alla presenza di più pagine a colori. Come già detto in quell’occasione, si tratta della migliore edizione di prezzo intermedio, affiancata anche da una buona traduzione.

In conclusione, Le 100 Ragazze che ti amano tanto tanto tanto tanto tanto è sicuramente una delle commedie romantiche più divertenti degli ultimi anni, in grado di strappare una risata al lettore con grande facilità. Certo, non è un capolavoro intramontabile che verrà ricordato nei secoli a venire, ma ogni tanto fermarsi a leggere una storia del genere fa bene all’umore. È un acquisto caldamente consigliato sia a chi ama le opere di questo genere che si prendono alla leggera, ma anche a chi il genere lo odia e potrebbe apprezzare gli elementi parodistici e metanarrativi.

Le 100 Ragazze che ti amano tanto tanto tanto tanto tanto
Sceneggiatura
8.9
Disegno
8.4
Cura Editoriale
9
Pros
Fa ridere tanto tanto tanto tanto tanto
L'ottimo utilizzo degli elementi metanarrativi aggiunge una marcia in più all'opera.
Disegni e character design sopra la media.
Edizione che si difende molto bene.
Cons
Bisogna guardare/leggere almeno un paio di anime/manga harem brutti per apprezzarlo al meglio.
Pecca un po' di profondità.
8.7
VOTO
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Daniele Tarantino

Nato praticamente con il pad in mano, ho iniziato a giocare sin dalla primissima età. Crescendo però è stata la Nintendo a dettare legge nella mia vita videoludica, per poi riavvicinarmi al multipiattaforma solamente con la PS4. Nonostante la propensione per il mondo del gaming, non disdegno altre forme di intrattenimento quali fumetti, cinema o serie TV.

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