Fumetti

Paris Fashion Slam: il wrestling d’alta moda

Paris Fashion Slam

16,00 €
8.1

SCENEGGIATURA

7.8/10

DISEGNO

8.9/10

CURA EDITORIALE

7.7/10

Pros

  • Esagerazioni "funzionali"
  • Una morale non scontata
  • Le scene violente

Cons

  • Uno sviluppo (troppo) rapido

“Benvenuti al Paris Fashion Slam: l’unico evento in cui potete ammirare abiti all’ultimo grido e modelle che saltano dalla Tour Eiffel per piombare sull’avversaria. Gli unici requisiti per partecipare sono uno spirito combattivo e una taglia non superiore alla 38.”

L’anti-moda che colpisce (letteralmente).

Paris Fashion Slam è il fumetto 100% italiano edito da Panini Comics, formato da un solo ed unico volume acquistabile anche comodamente online.

Lo sceneggiatore Marco Russo (Ora Pro Comics) e il disegnatore Alessio Fioriniello (One Hit Wonder, Ci scusiamo per il disagio) intendono portare una fortissima critica alla moda per come la conosciamo – fatta di perfezione estetica, fisici esili e diete drastiche – in una salsa ironica, certo, ma anche realistica.

Eppure, proprio lo stile di Fioriniello – spigoloso, geometrico, dalle forme allungate e scompenso nelle proporzioni – si pone invece come omaggio alla moda in Paris Fashion Slam, per ricordarci che, proprio in quel mondo tanto esclusivo e crudele, esiste sempre e comunque l’arte degli stilisti.

Paris Fashion Slam: trama e stile

Siamo a Parigi, in un universo alternativo dove i canoni di bellezza sono incentrati sulle modelle ultra magre: tutte le ragazze preferiscono nutrirsi di pillole e integratori, ed indossare soffocanti corpetti pur di assomigliare alle loro beniamine.

E’ proprio qui che incontriamo la protagonista Alexis, ragazza curvy e di buona forchetta che si ritroverà ad essere, per tutta una serie di strampalate vicissitudini, una wrestler.

Ogni anno, infatti, si tiene il Paris Fashion Slam, competizione che vede letteralmente combattere modelle tra loro a suon di pugni, calci e abiti d’alta moda. Sarà poi la vincitrice a diventare l’icona della moda, e il punto di riferimento di qualunque donna parigina.

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L’intero fumetto si pone come un’enorme esagerazione: le stesse scene di combattimento sono assurde, degne di un fumetto con protagonisti supereroi e supercattivi. In merito, non mancheranno tutta una serie di scene anche piuttosto cruente e violente, che stridono con l’ambiente immacolato ed etereo delle passerelle: un’antitesi tanto forte quanto assolutamente ben riuscita.

E’ forse proprio nelle esagerazioni e nei contrasti che trova spazio la giusta dose di ironia, che riesce a portare avanti anche una morale non necessariamente così scontata. Se proprio Alexis si pone come eroina contro il body-shaming, è sempre lei ad evidenziare come spesso e volentieri l’ossessione per l’aspetto esteriore costringa alle scelte più impensabili, per mera e assurda apparenza.

Citando proprio il fumetto:

Isolarsi per non doversi confrontare con stereotipi irraggiungibili… rinchiudersi nell’oscurità della propria solitudine per spogliarsi dell’ipocrisia e poter essere se stesse… finalmente se stesse.

Parole che sicuramente non sono adatte al solo pubblico femminile (ndr, anche perché per tutto il fumetto, la femminilità per eccellenza ricopre un ruolo piuttosto marginale, durante tutti i pestaggi, poi), che portano anzi il lettore ad una piccola quanto importante riflessione: fino a che punto vogliamo davvero essere accettati per quello che siamo e non per quello che gli altri vorrebbero che fossimo? Una domanda forse anacronistica per alcuni, ma di certo affatto banale.

La trama non sarà forse chissà quanto complicata o ricca di intrecci, eppure, tutte le vicende si svolgono con estrema velocità, forse anche troppa. L’affetto che iniziamo a nutrire per la dolce Alexis dovrà infatti concludersi nell’unico volume cartonato di Paris Fashion Slam di 128 pagine, che fa sicuramente sospirare all’idea di una degna conclusione (ndr, conclusione comunque violenta, in ogni senso), ma che avrebbe potuto strizzare l’occhio ad un continuo.

Conclusioni

Paris Fashion Slam è una piccola perla, sia dal punto di vista artistico che contenutistico. Se siete alla ricerca di un fumetto leggero, senza pretese ma che riesce tranquillamente ad intrattenere e, magari, rimpolparvi l’autostima, dovreste assolutamente dargli una possibilità.

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Jolandanta

Cosplayer per diletto, per lei Dante è sia il poeta stilnovista che il cacciatore di demoni per eccellenza. "I demoni non piangono mai" è vero, ma davanti al film, alla serie tv, al videogioco, al fumetto, o al libro giusto diventa una fontana, e prova anche a recensirli di tanto in tanto.

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