Recensioni

Game Of Thrones 8×02, la recensione

Game Of Thrones 8×02

8.1

Comparto Tecnico

8.0/10

Cast

8.5/10

Scrittura

8.0/10

Regia

8.0/10

Direzione Artistica

8.0/10

Pros

  • Dialoghi ed Interazioni tra personaggi
  • Ritmo Bilanciato e non affrettato
  • Colonna Sonora

Cons

  • Piccole incoerenze narrative

“A Knight of the Seven Kingdoms”. Così è stato intitolato il secondo episodio dell’ottava stagione di Game Of Thrones che ha debuttato ieri notte, dopo una lunga settimana di attesa, durante la quale tutti fan si sono cimentati in discussioni e teorie varie su ciò che era stato mostrato loro nella prima puntata e su ciò che sarebbe successo in futuro.

Un episodio di passaggio, che segna amaramente l’inizio della fine, che ci imbocca con delle scene toccanti ed intense tra i protagonisti, imponendoci di apprezzare questi momenti finali poiché, con grande probabilità, sarà l’ultima volta che vedremo molti dei personaggi. Una puntata che supera di gran lunga la prima, posandosi sulle basi gettate da essa, e che porta con sé la vera essenza del Trono come non succedeva da tempo. Ma andiamo nel dettaglio.

La calma prima della tempesta

Se il primo episodio di Game Of Thrones era apparso molto frettoloso e, a tratti, quasi disordinato, questa volta la narrazione riesce a riprendere la giusta rotta, facendo centro in tutti gli aspetti. Il susseguirsi degli eventi avviene in modo ben studiato, fornendoci tutti gli elementi necessari alla trama e condendoli gradualmente con momenti di quiete e dialogo, permettendoci di impersonarci nei personaggi e nelle situazioni e di gustarci appieno ogni istante.

Per qualche attimo, ci è parso di trovarci veramente tra le stanze buie di Grande Inverno, con indosso un’armatura e pronti alla battaglia, mentre l’ansia e l’attesa sembravano logorarci lentamente.

Una sensazione cruda e pura, estremamente difficile da ottenere e che abbiamo provato l’ultima volta durante le fasi di preparazione alla “Battaglia Dei Bastardi”, nell’ormai lontana sesta stagione.

Il ritmo bilanciato e ben gestito, insieme all’alternanza equilibrata tra scene importanti e meno, eleva la puntata al livello a cui ci aveva abituati il Trono nelle sette stagioni precedenti, riportandoci tutti quei momenti che avevano reso la serie una storia in cui immergerci completamente, una storia in cui, sì, trovavamo battaglie colossali e combattimenti avvincenti, ma che era prima di tutto un gioco politico e di potere, dove i personaggi discutevano, complottavano e si confrontavano.

Ed è a partire dai personaggi e le interazioni tra essi che questo episodio va a toccare la parte più umana degli spettatori, rendendoci felici e malinconici allo stesso tempo.

Un ultimo addio

“Valar Morghulis.” Ovvero, tutti gli uomini devono morire. Un detto che è diventato iconico per l’intera serie e che, ora come ora, sembra essere più adatto che mai. Con la possente armata degli Estranei ormai alle porte di Grande Inverno e con il sopraggiungere della più grande battaglia nella storia di Westeros, il tempo sembra stringersi come un nodo scorsoio attorno alle gole dei protagonisti. La morte sta letteralmente marciando sul regno e reclamerà la vita di centinaia, se non migliaia, di vivi, compresi i nostri personaggi preferiti.

Un aspetto di cui i fan sono molto consapevoli e che gli scrittori hanno subito sfruttato in questo episodio, integrando numerosi dialoghi ed interazioni che aspettavamo da tempo, sviluppandoli in modo intelligente ed in parte un po’ prevedibile ma che ci ha comunque soddisfatto ed emozionato.
Ho perso il conto di quante di queste conversazioni hanno preso la forma di un ultimo, triste e dolce addio in previsione della battaglia, e anche di quante abbiano concluso il ciclo narrativo di diversi personaggi attraverso una struttura ad anello che ci ha fatto vedere quanto essi si siano sviluppati nel corso della storia.

Questa volta, a differenza del primo episodio, i nostri amati protagonisti appaiono individui a tutto tondo, persone reali dentro uno schermo, con tutte le loro sfaccettature e complessità, trasudando umanità in ogni istante, apparendo reali e sinceri fino in fondo.

Questo ultimo tocco degli scrittori ci farà penare ancora di più le morti che arriveranno, facendoci pensare a tutto ciò che è stato e che ora giungerà alla fine, ma fino a quel momento non esiteremo a gustarci ogni attimo, infatti, per citare una bruta dai capelli rossi, “Si, tutti gli uomini devono morire, ma prima vivremo”.

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Un corpo, un cuore, un’anima

Come l’ultima volta, in questa sezione andrò a parlare nel dettaglio di alcuni avvenimenti della puntata quindi vi avverto con uno SPOILER WARNING! e se non l’avete ancora vista vi invito a saltare alle conclusioni.

Detto ciò, mi sembra impossibile dopo questo episodio evitare qualche commento sulle relazioni tra i diversi personaggi, a partire prima di tutto da Brienne e Jamie. In una delle scene più toccanti e significative della serie, abbiamo visto, in questa puntata, l’amata Brienne di Tarth essere eletta ufficialmente cavaliere da parte di Jamie, commosso tanto quanto la donna.

Un passo importante nella relazione tra i due personaggi, una relazione turbolenta e sofferta, ma che ha fatto affezionare la maggior parte dei fan e che è stata conclusa (almeno per ora) attraverso questo momento estremamente intimo e dolce, simbolo di rispetto ed ammirazione reciproca.

Andando avanti troviamo la riconciliazione tra Sansa e Theon, appena giunto a Grande Inverno. In questo caso, il risvolto della situazione è stato quasi inaspettato. Pur sapendo già della vicinanza tra i due (essendo cresciuti insieme ed avendone passate belle e brutte) non ci eravamo preparati ad un incontro così carico di sentimento, che ci ha fatto sorridere e sperare.

Theon sembra essere tornato dagli Stark non solo per redimersi dal suo passato ma anche, come dice esplicitamente, per poter riavvicinarsi a Sansa, colei che lo aveva affiancato nei momenti più bui, diventando la sua salvatrice. Bisogna ammetterlo, pur non essendoci mai immaginati una coppia del genere c’è da dire che i due insieme sono più che interessanti.

E qui, si giunge al momento più importante. Arya e Gendry. Questa era una coppia attesa da molti, molti fan, me compresa. I due personaggi erano stati caratterizzati, fin dall’inizio, da una grande sintonia ed il loro rapporto era andato approfondendosi rapidamente nel corso delle stagioni, seppur solamente come un’amicizia. Insieme, avevano percorso molta strada, per poi essere costretti a separarsi e fin da quel momento gli spettatori erano rimasti ad attendere la loro riconciliazione.

Se la prima puntata, ci aveva dato delle scene divertenti e speranzose tra i due, in questo episodio il loro rapporto cambia, facendo un passo avanti ed approfondendosi, per la gioia di molti e, a questo punto, possiamo soltanto sperare che escano vivi entrambi dalla battaglia per poterli rivedere insieme.

Conclusioni

Come già detto nell’introduzione, questo episodio è un episodio di passaggio, una transizione in direzione della battaglia di Grande Inverno e come tale è più che ottimo. La gestione della narrativa, delle azioni e dei personaggi riesce a trasmettere pienamente la sensazione di urgenza, ansia e timore, trasportandoci nei panni dei protagonisti, il tutto accompagnato da diversi elementi di trama molto significativi che danno la spinta agli episodi successivi ed aumentano la tensione generale. Oltre tutto ciò, è un episodio segnato dagli addii e da momenti toccanti, emozionanti ed estremamente memorabili.

Qui sotto potete trovare il promo del prossimo episodio di Game Of Thrones.

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Sara Taffi

Salve a tutti! Io sono Sara e le mie più grandi passioni, che mi accompagnano da sempre, sono quelle per il cinema, i videogiochi e le serie TV. Adoro scrivere e cerco di cogliere ogni occasione per dialogare e confrontarmi con gli altri riguardo tutto ciò che questo fantastico mondo nerd può offrire e spero di poterlo fare al meglio anche con voi!

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