Recensioni

Circle of Sumo, la recensione per Nintendo Switch

Circle of Sumo

7.3

Gameplay e Longevità

6.0/10

Comparto Grafico e Sonoro

8.0/10

Coerenza e Cura del dettaglio

8.0/10

Pros

  • Stile grafico e comparto audio molto curati
  • Divertentissimo da giocare con gli amici
  • Minigiochi eccezionali

Cons

  • Manca una modalità storia / single-player (oltre i due minigiochi)
  • Grande assente, il multiplayer online
  • Cursore un po’ scomodo e testi un po’ piccoli in modalità handheld

Conosco tante, troppe, persone che dinnanzi ad un progetto italiano, cadono nel buonismo e nella scarsa oggettività. Non è assolutamente il mio caso.
Soprattutto nell’industria videoludica, sono davvero poche le realtà italiane che reputo interessanti.
Vuoi per una fuga di cervelli generale, vuoi per la scarsità di budget alle spalle di queste piccole software house, ma è davvero una rarità vedere videogiochi nostrani di un certo spessore.

Negli ultimi anni, però, qualcosa si è mosso.
E così, dopo Ovosonico con ‘Murasaki Baby’ per PlayStation Vita ed il più recente ‘Last Day of June’ per PlayStation 4 e PC, ma soprattutto Ubisoft Milano che spiazza tutti sviluppando ‘Mario + Rabbids Kingdom Battle’, quello che è ad oggi uno dei giochi strategici meglio riusciti per Nintendo Switch, ecco che una nuova scintilla affiora in cielo: Yonder.

Non nuovi nel panorama indie, forse li ricorderete per ‘Red Rope: Don’t Fall Behind’, pubblicato su Steam nel 2016, con un concept alle spalle davvero molto originale.
Un gioco dal costo contenuto, ma non per questo poco divertente, soprattutto se giocato in coop con un amico.
Ed è proprio sul party gaming che Yonder ha voluto investire ulteriormente, approdando con un nuovo progetto non più su Steam, ma su Nintendo Switch, caposaldo
della portabilità e del gioco cooperativo.

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Ma partiamo dal principio.
L’idea alla base di Circle of Sumo, semplice ed efficace, è una sfida tra lottatori (di sumo, per l’appunto) all’interno del classico round, e chi per primo mette piede fuori dall’area di gioco, perde.
In questi termini, potrebbe sembrare qualcosa di già visto e rivisto, ma datemi qualche paragrafo di tempo e riuscirò a convincervi dell’esatto contrario.

Come già anticipato, Circle of Sumo è un party game.
Un party senza invitati è molto triste, e così anche Circle of Sumo.
Non c’è una modalità storia, ne’ una modalità torneo per giocare contro lottatori controllati dall’AI e, purtroppo, manca anche una modalità online che avrebbe tanto allargato gli orizzonti di questo titolo.
Se avviate il gioco con un solo controller, l’unica cosa che potrete fare , oltre che cambiare le impostazioni di gioco, è cimentarvi in alcuni minigames contenuti nella categoria extra.
Divertenti, non lo metto in dubbio, ma non al punto da convincermi ad avviare una seconda volta il gioco in solitaria.

Basta un amico, che Circle of Sumo riesce ad esprimersi.
Con tre amici, collegati alla stessa Switch, dà poi il meglio di se.

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Le categorie di gioco sono principalmente due: la prima, denominata semplicemente ‘Sumo’, è la classica lotta sul ring tutti contro tutti nella quale, chi viene spinto via dal cerchio, è fuori.
Ma ciò che colpisce davvero, è la varietà delle arene di gioco, ben 25 (sbloccabili con monete di gioco da acquisire partita dopo partita), che non differiscono solamente per elementi estetici, ma anche e soprattutto, per elementi di disturbo.
Ad esempio, in un’arena si combatte sulla sommità di una torre con una botola a pressione al centro del ring.
O ancora, in un’arena, di tanto in tanto, passa un treno a tutta velocità.
O la mia preferita, nella quale si è bersagli costanti di un cecchino che tenta di farvi fuori
mentre combattete.
Un level design davvero riuscitissimo, che rende il gioco unico nella sua categoria ed il ritmo sempre frenetico.

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I comandi di gioco sono abbastanza semplici, che per un party game è fondamentale, considerato il numero di volte che dovrete spiegarli a chi vorrà giocare occasionalmente con voi.
Quattro semplici mosse: corsa, schivata, attacco caricato e parry.
Ognuno degli 8 lottatori disponibili differisce per alcune minime statistiche, che tendono a preferire uno stile di gioco piuttosto che un altro.
È forse nei menu di gioco, che ho trovato un po’ scomodo il movimento di cursore, lento e poco preciso, oltre che l’assenza di supporto al touch, funzione che avrebbe permesso una selezione più immediata.
Ma nulla di eclatante.

Sorprendentemente, la seconda modalità denominata ‘Extra games’, è quella con cui mi sono divertito di più.
Oltre che due minigiochi singleplayer in stile Frogger, troviamo qui altri minigiochi da fare con i nostri amici, per 2 e 4 giocatori.
Uno di questi, è la corsa ad ostacoli; una corsa endless, a scorrimento orizzontale, che mantiene però attiva la possibilità di spingere via gli altri lottatori.
Il minigioco che più ho apprezzato, è lo street football, una sorta di Rocket League ma con i nostri amati lottatori, che dovranno spingersi via di forza per tentare di mandare in rete la palla in campo.

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Tecnicamente, potete vederlo da voi, Circle of Sumo è una gioia per gli occhi, con una cifra stilistica intrigante e calzante.
Non da meno anche la componente audio, con soundtrack tematiche ed effetti sonori che ben contribuiscono alla dinamicità delle lotte su ring.

Circle of Sumo esce sul mercato il 16 novembre, in un periodo forse difficile per i party game, che si scontrano con la recente uscita sul mercato di Mario Party e la forte possibilità che questo possa eclissare tante piccole perle indie.
Ma Circle of Sumo è venduto al prezzo budget di 9.99€, listino che lo rende quindi un
gioco adatto alle tasche di tutti, che riesce senza dubbio a regalarvi qualche
ora di sano divertimento con i vostri amici.
Ma se non avete amici (con cui giocarci), guardate oltre.

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Fabio Staiano

Sono uno tra i tanti e soliti nerd appassionati di tech, videogames, serie tv e film. Odio la matematica e le diete.

Pubblicato da
Fabio Staiano
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