Ai The Game Awards dell’anno scorso, ovvero quelli caduti a Dicembre 2024, una delle sorprese più inaspettate della serata è arrivata con un teaser trailer che ha portato tantissimi fan a speculare, hyparsi e aspettare interviste degli sviluppatori da quanto ha lasciato di stucco quel filmato.
Sto ovviamente parlando dell’annuncio, assolutamente inaspettato di Elden Ring Nightreign , titolo Spin-Off di Elden Ring sviluppato da un team secondario all’interno di From Software diretto da Junya Ishizaki , che è stato assieme all’azienda dal 2011 lavorando su Dark Souls e il cui ultimo lavoro prima di Nightreign fu proprio Elden Ring come suo Battle Director.
Nelle giornate successive all’annuncio ci furono molte delucidazioni sul titolo: in primis non si tratta di un Action RPG ma bensì di un Action puro, dove il giocatore può controllare uno tra 8 personaggi giocabili, ognuno con una sua storyline ben definita e con proprie unicità tra cui un’abilità passiva, un’abilità attiva e un’abilità speciale attivabile solo dopo averla ricaricata combattendo. La mappa di gioco che sarà circoscritta nella zona di Plagaride , un chiaro riferimento alla Sepolcride di Elden Ring ma con in aggiunta una componente battle royale, una pioggia venefica che cade e restringe sempre di più il campo di gioco, costringendo i giocatori a fermarsi dove combatteranno il boss della giornata.
E si parla di giornate perché ogni partita di Elden Ring Nightreign si divide in tre giorni di gioco. Il primo e il secondo che sono virtualmente equivalenti, se non per il fatto che hanno possibili boss finali differenti, e un terzo giorno dove verrà combattuto uno dei vari boss selezionabili prima di partire per la spedizione.
Tra una spedizione e l’altra il giocatore verrà ricompensato con vari bonus, tra cui valuta di scambio per gli NPC della lobby ed equipaggiamento generato casualmente per i singoli personaggi, tra cui equipaggiamento extra ottenibile battendo i boss finali citati pocanzi, ovvero i Nightlord .
Quindi fondamentalmente Nightreign è un titolo Roguelite pensato per essere giocato in multiplayer, costruito sulla ottima struttura del combat di Elden Ring , con nuovi boss, un nuovo modo di gestione dell’esplorazione e un sistema di leveling delle statistiche estremamente semplificato per rendere l’esperienza di gioco il quanto più rapida possibile.
Ah, e a questo si aggiunge il fatto che non fa parte della narrativa canonica di Elden Ring , ne riprende piccole parti e concetti ma generalmente è da definirsi come titolo a sé stante e non facente parte di quel mondo di gioco e della sua narrativa.
Giorni, Notti e Roguelite Come già detto Nightreign utilizza un sistema di gioco dove ogni singola partita è da considerarsi a sé stante , dove si ottengono piccole ricompense run dopo run per potenziare un pochino il proprio personaggio in attesa della prossima.
Queste partite, le cosiddette spedizioni, si dividono in 3 Giorni di gioco della durata di circa 15 minuti per le prime due con il boss finale della run durante la terza giornata. Le prime due giornate si chiudono con una boss fight, ovviamente il boss del primo giorno è il più semplice e quello del secondo è più tosto.
Il giocatore potrà scegliere tra una selezione di otto boss da sconfiggere, con l’aggiunta di varianti più forti e con più fasi introdotte con gli aggiornamenti. Ognuno di questi boss, i Nightlord, ha una debolezza specifica e una pool per i primi 2 boss della run personalizzati, in modo tale che cacciando diversi Nightlord si possano vedere quanti più boss distinti possibili.
Al di fuori dell’armamento base il giocatore non potrà personalizzare molto del equipaggiamento del proprio personaggio; quel poco di personalizzabile in realtà ha grande influenza e si tratta del sistema di Reliquie, gemme equipaggiabili ottenibili alla fine di ogni run o acquistandole dal vaso vivente presente alla tavola rotonda.
Questi potenziamenti permettono al giocatore di dare dei potenziamenti reali al proprio personaggio, con tanto di boost specifici per determinate classi aumentando le loro capacità e in alcuni casi anche cambiando il loro stile di gioco. L’unico grosso problema è che le reliquie generiche risultano quasi inutili nei confronti delle reliquie ottenibili completando le varie storyline dei singoli pg .
Tutto questo comporta un gameplay abbastanza chiaro: Le run sono varie anche se molto familiari tra loro , richiedono un giusto livello di elasticità mentale per capire cosa fare e quando e permettono di vedere combattimenti sempre nuovi a patto di cambiare spesso il proprio obiettivo della run.
L’unica grossa pecca è la preparazione tra una spedizione e l’altra, che può sembrare un po’ semplicistica, ma è comunque in linea con il genere dei Roguelite , permettendo quindi pochi tempi morti tra una route e l’altra.
Otto Personaggi, Otto Storie La peculiarità di Nightreign è il suo distacco dall’ambiente RPG dell’Elden Ring del 2022 , proponendo al giocatore una formula estremamente semplificata e che basa tutto il suo sistema di build sugli otto personaggi selezionabili prima di una run.
Di fatto non esiste un sistema di leveling classico in Nightreign , il giocatore dovrà limitarsi ad aprire il menù della grazia e usare le proprie rune per salire di livello, senza alcun tipo di aumento di caratteristiche manuale: queste aumenteranno in maniera fissa in base al personaggio scelto per la spedizione.
Ogni personaggio ha a sua disposizione un’abilità passiva, un’abilità Personaggio e un’abilità Suprema. Oltre a ciò ognuno possiede un moveset unico con la classe di armi con la quale comincia ma senza limitare le possibilità di ottenimento e equipaggiamento di altri armamenti.
In ugual modo gli armamenti e le build che il giocatore dovrà creare si dovranno basare sul personaggio scelto, sia per una questione puramente statistica sia per accomodare eventuali mancanze nel proprio team o le debolezze del boss del terzo giorno.
Ogni personaggio, oltre ad avere un design unico e un doppiatore con diverse linee di dialogo se interpellati nella tavola rotonda, possiede anche storyline uniche, con cutscene, obiettivi unici da completare all’interno delle varie run e equipaggiamento costruito ad hoc per potenziare il personaggio da voi scelto.
Il reward definitivo delle storyline dei singoli personaggi è una skin estetica equipaggiabile appena terminata la visione dell’ultima Rimembranza: spesso queste non hanno grandi differenze estetiche ma è comunque una ricompensa carina, soprattutto se unito al fatto che buona parte delle piccole storie presenti in Nightreign hanno un livello di qualità che sorprende , considerando l’entità più ludica del titolo.
Online e inciampi Notoriamente From Software non è la casa di sviluppo migliore per quanto riguarda esperienze multigiocatore, di conseguenza non ha fatto strano quando si notavano diversi problemi con il creare un prodotto che sarebbe dovuto essere giocabile esclusivamente online.
Che siano bug che impediscono ai giocatori di andare online mentre è attiva una quest di un personaggio giocante, o che impediscano di trovare altre persone per fare matchmaking in generale, o addirittura un balancing improprio che rese le prime settimane di gioco impossibili da giocare per chi preferisce il singleplayer, l’esperienza online di Nightreign è stata tutto fuorché rapida e indolore.
Siamo contenti di vedere che con vari update il gioco sta diventando sempre più stabile , ma comunque mancano parti di gioco che sarebbero abbastanza comode se non obbligatorie in un titolo di questo tipo , come diversi modi per comunicare in mappa con gli alleati senza aver per forza bisogno di una chat vocale ingame, che comunque attualmente manca.
Inoltre, per noi è gravissima la mancanza di cross-save e cross-play . E mentre il primo è vagamente comprensibile, il secondo è assolutamente inspiegabile: crediamo che un gioco di questo tipo abbia bisogno del cross-play per permettere a quanti più giocatori di unirsi agli altri e permettere al gioco di vivere quanto più a lungo possibile.
Oltre a questo, si sta ancora aspettando la fantomatica modalità per le spedizioni a due giocatori , in quanto il gioco ad oggi è ancora limitato tra il singleplayer puro e le spedizioni da 3, costringendo chi ha comprato il gioco in coppia con un amico a giocare sempre con una terza persona trovata in matchmaking.
Boss, eventi del mondo e chicchette Se c’è una cosa che Nightreign ha fatto bene, si tratta del Boss Design dei Nightlord , otto nemici tanto tosti quanto visivamente impressionanti che aspetteranno il giocatore al termine della propria run. Ognuno di loro supera ogni qualsiasi tipo di aspettativa avessimo avuto una volta avviato quello che doveva essere un titolo spin-off, presentandoci tante idee nuove e concetti assurdi.
Che siano caproni con il quale fare un patto prima della fight o una coppia di insetti giganti legati da uno strano rapporto simbiotico, i Nightlord sono tutti quanti sorprendenti : non è raro infatti trovarsi davanti a loro e combattere con la bocca spalancata e gli occhi pieni di meraviglia davanti ad alcuni dei loro attacchi.
Ancor più sorprendente è la qualità di questi incontri, nei quali troveremo meccaniche uniche, utilizzo intelligente di sistemi preesistenti che costringeranno il giocatore a gestire la fight non solo durante la stessa ma anche durante i primi due giorni della run, incentivando un metodo di gioco legato alla preparazione per l’incontro di ogni singolo Nightlord.
Tra le tante piccole chicche che Nightrein nasconde sono anche presenti boss da precedenti titoli di From Software , una aggiunta non necessaria ma sicuramente gradita per tutti i fan del brand. Per citarne un paio: il Demone Centipede , da Dark Souls (2011), e il Re Senza Nome da Dark Souls III , tutti ovviamente affrontabili con le nuove meccaniche introdotte all’interno di Elden Ring e con anni di sviluppo alle spalle del team.
Coclusione Elden Ring Nightreign è tutto quello che ha promesso di essere , un’esperienza semplificata e più ludica del fratello maggiore del 2022. Il gioco diverte, è vario e interessante, ma è comunque intriso di tanti piccoli difetti che ne minano la fruibilità da parte dell’utente e speriamo profondamente che questo titolo sia un ottimo primo passo per rendere la futura esperienza di The Duskbloods degna dello standard From Software.
Di conseguenza Nightreign è una esperienza che consigliamo a chi ha apprezzato Elden Ring ma anche a chi non lo ha mai toccato, rendendosi in maniera innegabile il ponte che può legare il veterano del genere con il fan della prima ora, anche se ha ancora molti angoli da dover smussare.
Comparto Grafico e Sonoro
9
Coerenza e cura del dettaglio
6.1
Pros
Esperienza RogueLite ampliamente riuscita
Classi ben variegate e divertenti da giocare e masterare
Boss fight esteticamente e ludicamente incredibili
Ottima rapidità di gioco e gameplay loop
Storie dei personaggi avvolgenti e intriganti
Cons
Problemi di netcode
Mancanza di Cross-Save e Cross-Play
Impossibilità di gioco in due giocatori
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