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Shin Megami Tensei, top 5 giochi da scoprire dopo Vengeance

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Shin Megami Tensei, top 5 giochi da scoprire dopo Vengeance 1

Introduzione a Shin Megami Tensei

Nel ricchissimo panorama dei giochi di ruolo giapponesi, ce ne sono pochi che possono vantare la stessa influenza e la stessa storia di Shin Megami Tensei. Nato dalla penna dello scrittore Aya Nishitani, autore delle novel cult Digital Devil Story uscite nei lontani anni ‘80, e rimasto pressoché immutato e fedele alle caratteristiche che ne hanno determinato il successo (combattimenti a turni, ambientazioni post-apocalittiche, tematiche “cyber-religiose”), Shin Megami Tensei è stato a lungo un franchise di nicchia in Occidente, che solo in tempi recenti è tornato alla ribalta grazie all’esplosione di Persona.

shin megami tensei

In virtù di ciò, l’uscita della riedizione di Shin Megami Tensei V (qui la recensione della versione originale) è l’occasione perfetta per recuperare alcuni dei capolavori meno recenti e sconosciuti della serie. C’è una doverosa premessa da fare: tutti questi titoli sono più o meno datati, e alcuni hanno più di venti anni. Se siete consapevoli della pazienza richiesta dal retrogaming e del suo fascino, ecco a voi la nostra Top 5 degli Shin Megami Tensei da recuperare assolutamente!

Shin Megami Tensei: Devil Summoner: Soul Hackers – Il cyberpunk prima che fosse cool

L’insolitamente alto numero di spin-off della serie (ne sono quasi trenta!) è un fenomeno figlio dell’esigenza, da parte di Atlus, di sperimentare continuamente con la formula Shin Megami Tensei, declinandola ogni volta sotto una sfumatura diversa. Soul Hackers ne è un esempio lampante: uscito nel ‘97 su Sega Saturn e nel ‘99 su PlayStation, nel 2012 sbarca in Occidente grazie ad una rimasterizzazione per Nintendo 3DS.

Irriverente, pieno di stile ed unico, Soul Hackers è uno dei progetti più amati dalla community: la storia ci mette nei panni di un gruppo di hacker, gli Spookies, impegnati in una serie di atti di vandalismo digitale contro le infrastrutture della Algon Soft, azienda tech che, grazie ad una serie di sovvenzioni governative, trasforma la città di Amami in una metropoli del futuro, modernizzandola e sviluppando un visionario metaverso, il Paradigm X.

Shin Megami Tensei: Devil Summoner: Soul Hackers - Opening Movie [3DS]

Non tutto è oro quel che luccica: ben presto, i nostri protagonisti si ritroveranno a fare i conti con una serie di intrighi di potere ben più grandi di quanto possa sembrare, legati alla crescente e preoccupante attività demoniaca nella zona. Grazie alle futuristiche ed immersive ambientazioni in stile cyberpunk, ai personaggi (Nemissa è forse il personaggio più amato della serie), all’atmosfera e al tipico tecno-futurismo esoterico caro a Shin Megami Tensei, Soul Hackers è un classico del genere, sebbene i suoi anni si facciano ormai sentire.

I suoi dungeon non brillano per originalità, e il suo gameplay è ben più di qualche volta frustrante, ma se siete abituati ai canoni di game design dei JRPG più datati allora non avrete alcun problema; inoltre, il port per 3DS lo rende più accessibile sotto numerosi aspetti. Soul Hackers è una gemma, un progetto che incarna alla perfezione la grande varietà di tematiche che Shin Megami Tensei ha toccato nel corso della sua storia, dettaglio che lo rende un must-have per chi si appassiona alla serie.

shin megami tensei nemissa

Shin Megami Tensei III Nocturne – Le porte degli inferi si aprono in Occidente

Di Nocturne ci sarebbe tanto da dire: ho già esaustivamente parlato della sua recente remaster qui, ma è importante ribadire quanto sia stato importante per il franchise e per la Atlus stessa.

Fino all’uscita di Nocturne, infatti, i tentativi di sbarcare in Occidente con Shin Megami Tensei furono scarsamente rilevanti: Atlus USA localizzò qualche spin-off minore, ma mai un titolo main-line. Nel 2004, però, il terzo capitolo principale venne pubblicato in Nord America e in Europa, e il successo fu talmente tanto grande da permettere all’azienda nipponica di localizzare la quasi totalità dei successivi giochi prodotti fino ad oggi.

shin megami tensei nocturne

Nocturne è il gioco che ha permesso l’approdo di alcuni dei JRPG più amati della storia in Occidente; grazie ad una colonna sonora leggendaria, alle atmosfere post-apocalittiche e all’avvincente scontro ideologico alla base della sua narrativa, il titolo si è immediatamente imposto come uno dei JRPG migliori di tutti i tempi.

L’uscita in Occidente non fu l’unica rivoluzione per la serie: gli ambienti tridimensionali, seppur rudimentali, danno finalmente una forma alle angoscianti tematiche care a Shin Megami Tensei, e il combattimento a turni viene ulteriormente perfezionato con la meccanica del Press Turn. Insomma, Nocturne rappresenta una svolta, e in quanto tale è una tappa obbligatoria per ogni aspirante fan della serie.

shin megami tensei

Shin Megami Tensei I – L’inizio della leggenda

Mai pubblicato in Occidente (se non per un port su iOS incompatibile con le versioni più recenti) ma giocabile grazie alle traduzioni in lingua inglese elaborate dai fan, il primo capitolo principale è l’inizio di tutto, o quasi. Già, perché il primissimo gioco della serie è in realtà Digital Devil Story: Megami Tensei, uscito nel 1987, che rappresentava una sorta di proto-Shin Megami Tensei, il primo tentativo di fondere esoterismo, tecnologia e futurismo sulla base dei romanzi di Aya Nishitani.

La formula che tutt’oggi possiamo apprezzare nelle iterazioni moderne della saga nasce però nel 1992, con il primo Shin Megami Tensei: è qui che le caratteristiche chiave arrivate ai giorni nostri vengono finalmente sviluppate, come i diversi “allineamenti” da seguire (Chaos, Legge e Neutrale, con dei risvolti non solo narrativi), l’intrecciarsi di vicende politico-morali assieme quelle demoniache ed esoteriche e un comparto narrativo generalmente più corposo.

shin megami tensei

L’esperienza è quella di un dungeon crawler di vecchio, vecchissimo stampo, non sempre navigabile in maniera agevole, ma che mette in mostra le basi del patrimonio creativo della serie; lo annovero fra i miei videogiochi preferiti di tutti i tempi proprio per la sua lungimiranza, per la sua storia sorprendentemente avvincente e per la sua capacità di risultare divertente nonostante l’età, proprio perché è la formula stessa della serie ad essere praticamente immortale.

L’importanza di Shin Megami Tensei I è proprio quella di fungere da “schema generale” per le caratteristiche del futuro del franchise, e giocarlo permette di apprezzare ancora di più l’incredibile duttilità tematica e ludica che la serie ha raggiunto e che continuerà a sviluppare. Da non perdere, nonostante l’età!

shin megami tensei

Shin Megami Tensei Devil Survivor 1 e 2 – L’esperimento tattico del franchise

Fra le tante declinazioni che il gameplay della serie ha assunto nel corso della sua lunga storia, è possibile trovare anche il gioco di ruolo tattico. Andiamo con ordine: non è raro che Shin Megami Tensei si proponga in una sfumatura più strategica. Ci provò negli anni ‘90 con la serie di spin-off Majin Tensei, raccogliendo un discreto successo, e in tempi più recenti con Persona 5 Tactica, ma l’esempio più lampante e riuscito è senz’altro la duologia dei Devil Survivor.

Usciti entrambi per Nintendo DS ma rimasterizzati e migliorati per 3DS grazie alle versioni Overclocked e Record Breaker, rappresentano l’apice della sperimentazione del franchise: importa alcune meccaniche da Persona, ne crea altre completamente da zero e riadatta quelle tipiche della serie.

shin megami tensei devil survivor

L’ambientazione dei giochi, dopo il post-apocalittico di Nocturne e il fantascientifico di Digital Devil Saga e Strange Journey, torna alle sue origini; il contesto urbano è di nuovo predominante, così come le diramazioni della trama e i finali multipli, ma vengono introdotte importanti novità per il reclutamento dei demoni e per l’utilizzo delle skill, rendendo questa duologia un must per chi vuole recuperare l’iterazione più peculiare del franchise.

shin megami tensei devil survivor

Shin Megami Tensei If… – Il setting scolastico che ha regalato Persona al medium

Arriviamo alla fine della nostra rassegna con una vera e propria gemma. Shin Megami Tensei If… è uno spin-off uscito originariamente nel 1994 in Giappone, che esplora una realtà alternativa agli eventi del primo capitolo: la scuola del protagonista (il cui genere, per la prima volta nella storia del franchise, viene deciso dal giocatore) viene trasportata in un regno demoniaco, il Makai, lungo il quale saremo costretti a farci strada con la forza per scoprire la verità dietro i bizzarri eventi del gioco.

Ogni zona all’interno di questo regno è basata su uno dei 7 peccati capitali, con dei risvolti geniali a livello di gameplay: nel Mondo dell’Avarizia, ogni tesoro scoperto potenzia il boss finale, in quello dell’Ingordigia è necessario farsi ingoiare dal demone Orcus per sconfiggerlo dall’interno.

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Inoltre, la personalizzazione delle statistiche del proprio protagonista è data da una serie di domande meta-fisiche fatte da uno strano essere, e il sistema dei Guardiani – degli spiriti che alterano in maniera significativa il level-up – è una trovata particolare ma ben pensata (e che ricorda il funzionamento delle Personae).

È certamente un gioco bizzarro, con un senso dell’umorismo curioso, ma che propone delle modifiche che fungeranno, qualche anno dopo, da template per Persona. Ambientazione scolastica, umorismo più tagliente e meno serioso, protagonisti giovanissimi: se amate sia Persona che Shin Megami Tensei, If… è l’anello mancante, la congiunzione che rende definitiva l’identità di quella che, di lì a poco, sarebbe diventata una delle serie di JRPG più di successo della storia (paradossalmente, superando Shin Megami Tensei stesso).

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Se oggi abbiamo la libertà e la facoltà di giocare i capitoli di Persona, dobbiamo tutto a questo curioso spin-off, rimasto a lungo relegato in Giappone, ma oggi rigiocabile grazie al lavoro dei fan del franchise, forse fra i più attivi del panorama videoludico. Il modo perfetto per chiudere il cerchio fra il passato, il presente e il futuro della serie.

Conclusione

Sia chiaro: nei trenta e più anni di storia del franchise, ci sarebbero tantissimi altri spin-off e titoli iconici di cui parlare. Ci sono i giochi di Raidou Kuzunoha, che propongono un gameplay action inedito per la serie, Strange Journey, Shin Megami Tensei IV, Digital Devil Saga, Giten Megami Tensei, la serie dei Last Bible, insomma… chi più ne ha più ne metta.

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È una serie con un bagaglio storico-culturale portentoso e che, con le dovute eccezioni, vale la pena di recuperare per intero. Ho pensato, però, di proporre una lista concisa e che fosse capace di introdurre al meglio questo leggendario franchise ai neofiti. Con alcuni di questi giochi, dovrete munirvi di pazienza, ma il loro valore è immortale. Beh, che aspettate? È tempo di mettere mano al vostro COMP e di evocare qualche demone!

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Eterno amante di astronomia e di videogiochi, Matteo è cresciuto con un gamepad in una mano e con una carta celeste nell'altra. Cerca sempre di scoprire cose nuove su di lui e sui suoi gusti esplorando decine di generi. Con gli anni ha riscoperto anche una forte passione per la letteratura, la musica, la tecnologia e per la cultura orientale, in particolar modo cinese, oggetto del suo percorso di studi in Lingue e Letterature. Trova sempre un legame tra quello che interessi così diversi riescono a raccontare, nella maniera più personale possibile.

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