Fumetti

Run Away With Me, Girl n. 1, la recensione

Run Away With Me, Girl n 1

6.50
8.7

SCENEGGIATURA

9.0/10

DISEGNO

8.0/10

CURA EDITORIALE

9.0/10

Pros

  • Propone temi importanti e non banali...
  • ....Riuscendo a essere molto scorrevole e mai di difficile lettura
  • L'edizione è ottima, as usual

Cons

  • Per essere una serie breve, risulta poco incisivo

Run Away With Me, Girl: l’ultimo arrivato tra i girl’s love di Edizioni Star Comics avrà fatto centro?

I più assidui tra di voi forse si ricorderanno che questa non è la prima volta che trattiamo un girl’s love di Star Comics sul sito.
Infatti Run Away With Me, Girl è la terza opera del genere, dopo I Married a Girl to Shut My Parents Up e Whisper Me a Love Song, di cui abbiamo l’occasione di parlarvi dal nostro punto di vista.
Si tratta naturalmente di un’opera breve, composta da soli 3 volumi scritti e disegnati da Battan (di cui è anche la prima opera ad arrivare in Italia), serializzata a partire dal 2018 e conclusasi nel 2020 sulla rivista Hatsu Kiss di Kodansha, dedicata ai manga josei (fumetti che hanno come target principale donne adulte).

Non è un caso che il target sia indirizzato a un pubblico più maturo: l’opera infatti presenta toni abbastanza pesanti e drammatici, e si confronta con temi profondi e di sicura attualità.

È solo un gioco… o forse no?

Run Away With Me Girl non prova nemmeno per un attimo a ingannare il lettore, anzi parte subito in quarta: il manga si apre con la rottura della relazione tra le due protagoniste, Momo e Midori.
La prima sicura della propria sessualità e dei sentimenti che prova per la fidanzata, mentre la seconda considerava la loro storia come una sorta di gioco o una sbandata adolescenziale, una relazione che non può proseguire ora che si sono diplomate e che si incamminano verso l’università e il mondo degli adulti. Momo rimane ovviamente distrutta dall’inaspettata uscita di Midori, e le due ragazze finiscono per tagliare completamente i rapporti.

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Passano dieci anni, le due ragazze hanno intrapreso vite molto diverse: Momo è una studentessa in procinto di ottenere il suo dottorato e contemporaneamente lavora per una clinica oculistica; Midori invece non si è laureata, e lavora  in un negozio che importa abiti di seconda mano.
Le due si rincontrano per puro caso
al lavoro della prima, e da qui iniziano a riallacciare i contatti, e riscoprendo il loro amore.

“Riscoprendo”, in realtà, forse non è il termine più adatto: in realtà Momo non ha mai superato la rottura, e nei dieci anni trascorsi ha continuato a pensare a Midori.
Quest’ultima, invece, solo di recente ha ricominciato a pensare alla sua vecchia fiamma, tradendo così la sé stessa che voleva lasciarsi tutto alle spalle.
Tutto perfetto, quindi. O almeno lo sarebbe se non fosse che in realtà, Midori si è trovata, suo malgrado, protagonista di un evento devastante, destinato a cambiare la sua vita (non si sa ancora se in meglio, o in peggio).
Un matrimonio che in realtà viene definito dalla stessa come “riparatore”.

Run Away With Me, Girl è sicuramente una lettura impegnativa.
Non perché sia difficile da leggere – al contrario il ritmo della narrazione è piuttosto spedito – ma poiché invita a una riflessione più attenta e dettagliata non solo su temi strettamente legati all’amore saffico, ma anche a questioni sociali quali stereotipi, disparità di genere, violenza psicologica e (in misura decisamente minore) fisica.

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Sicuramente, già solo dal riassunto della trama, avrete notato diverse situazioni e particolari ricorrenti dei girl’s love in questo Run Away with Me, Girl, comunicanti pensieri e stereotipi sul modo di vivere certe situazioni nella società giapponese.
Ad esempio considerare una relazione omosessuale come “un gioco” da adolescenti, situazione che i più assidui lettori del genere potrebbero ricordare da I Married a Girl to Shut My Parents Up Bloom Into you; o anche la ricerca della felicità attraverso il matrimonio e il ruolo di madre da parte della donna.

Run Away with Me Girl, ha quindi tantissime buone intenzioni, ma proporre tanti temi importanti non è sempre una ricetta per una sicura vittoria, se poi non vengono trattati in maniera adeguata. Fortunatamente, l’autrice non compie alcun passo falso, riuscendo in questo primo volume a dare spazio sufficiente a tutti i temi presentati e suscitando nel lettore reazioni spesso anche molto forti (principalmente disgusto e tristezza, ndr).
Abbiamo qualche dubbio in più sulla trama vera e propria dell’opera, che pur mantenendo un ritmo decisamente scorrevole e piacevole risulta leggermente inconcludente per una serie del genere.

Un altro pregio di Run Away with Me, Girl sono sicuramente i personaggi: le loro personalità sono ben delineate e realistiche, così come i loro traumi e le loro reazioni, quasi mai esagerati o poco credibili.
Potremmo riassumere il tutto brevemente dicendo che la mangaka è riuscita a creare dei personaggi dotati di grande umanità, ognuno dei quali molto diverso dagli altri, capaci di coinvolgere e a invogliare alla lettura pagina dopo pagina, ma anche di generare in noi sentimenti fortemente contrastanti.

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Per quanto riguardo i disegni, Run Away With me, Girl presenta una realizzazione sicuramente curata e generalmente ben fatta, sia da un punto di vista puramente tecnico, come ad esempio il character design e le espressioni facciali (anche se, a dover proprio trovar il pelo nell’uovo, personalmente non sono un grandissimo fan del tratto di Battan, ndr), sia da un punto di vista di scelte stilistiche, come ad esempio comunicare la distanza e la solitudine di Midori in alcune vignette evitando di disegnare qualsiasi particolare al di fuori del personaggio stesso.

L’edizione di Run Away With me, Girl segue fedelmente gli altri girl’s love della collana Queer di Star Comics, con dimensioni di 12.8×18 cmsovraccoperta e immagini a colori al prezzo di 6,50€ e in fumetteria sarà disponibile anche un bundle con tre illustration card in omaggio. Un’ottima edizione a un ottimo prezzo, accompagnata da un’ottima traduzione come contorno, che permettono un’ottima fruizione dell’opera.

Tirando le somme, Run Away With me, Girl è sicuramente un acquisto consigliato; nonostante dal primo volume non possiamo certamente avere un quadro completo dell’opera, ciò che abbiamo visto ci ha convinto abbastanza da poter dire che il manga merita una chance; se non da tutti, quantomeno da chi è alla ricerca di un’opera abbastanza impegnativa e che sappia farvi riflettere su temi non banali.

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Daniele Tarantino

Nato praticamente con il pad in mano, ho iniziato a giocare sin dalla primissima età. Crescendo però è stata la Nintendo a dettare legge nella mia vita videoludica, per poi riavvicinarmi al multipiattaforma solamente con la PS4. Nonostante la propensione per il mondo del gaming, non disdegno altre forme di intrattenimento quali fumetti, cinema o serie TV.

Vedi commenti

  • Bella recensione Daduzz! Purtroppo nemmeno a me piace il tratto dei disegni, però ci farò un pensiero visto che è comunque una serie corta!

Pubblicato da
Daniele Tarantino
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