Ubisoft Annency punta a farci passare l’inverno in maniera adrenalinica grazie alla sua ultima fatica, Riders Republic, che mira ad avvicinare il vasto pubblico videoludico a provare alcuni degli sport estremi più pericolosi al mondo comodamente seduti sul divano di casa. Il divertimento è alle stelle, così come la facilità di approccio, ma guardando più a fondo ci si accorge subito di una tendenza a scendere sempre più nel tecnico col passare delle ore di gioco. Siamo al cospetto del nuovo Re degli Sport estremi? Dopo le prime impressioni date nell’anteprima di qualche mese fa, scopriamolo in questa recensione approfondita del gioco completo.
La Repubblica è questo luogo (purtroppo) fittizio dove tutti gli appassionati degli Sport estremi possono sentirsi liberi di schiantarsi mentre tentano l’ultima folle acrobazia in bici, snowboard, sci, ma anche con tute alari e jetpack! Il gioco ci introduce subito a questa enorme mappa dove possiamo trovare tutti i biomi utili all’utilizzo di questa attrezzatura, perfettamente amalgamati tra loro ed ognuno di essi pieno di occasioni per gareggiare, fare acrobazie, o semplicemente svagarsi.
Dopo un editor personaggio molto scarno nelle opzioni, ma che compensa con la miriade di vestiti e accessori di ogni tipo, veniamo introdotti da uno dei personaggi principali di Riders Republic, Suki, alla scoperta di questo luogo. La ragazza letteralmente ci spinge subito in sella ad una bici per iniziare a farci assaporare le corse offroad ed introdurci ufficialmente al Festival degli Sport estremi, dove per diventare Leggenda devi primeggiare in tutti gli sport estremi che il gioco offre! Il tutto affiancati da un Mentore, che vede in noi le potenzialità di una Leggenda, come lo è stato lui in passato creando questo festival. Stiamo parlando di Brett, un tizio davvero molto particolare, che al posto di crogiolarsi nella sua fama, passa tutti i giorni a sfamare con Hamburger di ogni tipo i partecipanti del festival nel suo camper adibito a cucina ambulante.
Avrete già capito da queste poche righe il tenore del gioco, tutto è preso alla leggera, anche se si parla di pericolosi sport estremi. Tutto punta al divertimento dell’utente, al fargli provare l’adrenalina di qualcosa che molti di noi sognano, ma che poi nessuno ha il coraggio di fare. Sport come il Downhill con le bici, o il lanciarsi da altezze proibitive con la tuta alare, o anche dimostrare le proprie capacità tecniche con ai piedi uno snowboard o degli sci, non sono proprio cose all’ordine del giorno. Fino ad arrivare al poco realistico Rocket Wing dove però è possibile sfrecciare tra i cieli della Repubblica, ammirando da una posizione privilegiata tutti i coloratissimi biomi che Riders Republic ha da offrire, lasciandoci solo col sogno di poter fare un’esperienza simile nella vita reale.
A questo si aggiungono anche una serie di veicoli bizzarri che non verranno usati per gareggiare, ma che servono solo per spostarsi lungo la mappa, in sessioni di esplorazione dove è possibile anche raccogliere qualche collezionabile in giro per la mappa o per fare foto agli splendidi panorami che compongono gli ambienti di Riders Republic. Le attività in questo titolo sono tante, variegate e vanno incontro a tutti i gusti.
Ma quindi quali modalità di gioco offre Riders Republic? Abbiamo le discipline che sfruttano le bici, con gare su strada e Downhill che consistono sia in competizioni normali che prevedono di arrivare per primi, sia in quelle dove per avere la meglio bisognerà ingegnarsi con trick estremi e macinare punti prima di arrivare al traguardo per avere la meglio sugli avversari. Per quanto riguarda invece gli sport sulla neve, possiamo sfruttare Sci e Snowboard per gare che comprendono sia lo sci di fondo, sia gare a suon di trick in aree limitate che possono andare da un piccolo agglomerato urbano dove bisogna sfruttare ogni spigolo, appiglio e passamano per dar vita alle acrobazie più folli, sia aree con delle strutture costruite apposta per lanciarsi a tutta velocità verso di esse e sfruttarle per volteggiare in aria mentre si dà sfogo alla fantasia, facendo ovviamente attenzione ad atterrare in piedi, perché schiantarsi sulla neve non porterà punti!
Per quanto riguarda invece gli sport in aria invece, abbiamo le ripide e pericolose discese in tuta alare, dove ci si butta da un’altezza considerevole e si deve arrivare al traguardo innanzitutto interi, e cercando di fare quanti più punti possibile mettendo a rischio la vita del nostro avatar facendolo volare ad un pelo da ostacoli di ogni tipo, volteggiando tra alberi, rocce che spuntano all’improvviso, cactus e ogni tipo di ostacolo che si frappone tra voi e il traguardo. L’altro sport in aria sono le gare col Rocket Wing, che prevedono gare semplici che prevedono l’arrivare per primi passando attraverso dei check point posizionati in aria.
Ma l’attrezzatura come si ottiene in Riders Republic? Semplice, continuando a giocare! Ogni gara a cui partecipate e che vincete, vi donerà delle stelle, una valuta fondamentale per continuare la vostra avventura, visto che sblocca attrezzatura sempre migliore, con statistiche di cui tener conto per primeggiare nelle fasi più avanzate dell’avventura, insieme ovviamente ad altre gare, fino ad arrivare ai Big Event e i Boss Event, dove vi troverete faccia a faccia col maestro della disciplina, per dimostrare una volta per tutte a tutti chi è il migliore della Repubblica.
Le stelle non sono complicate da ottenere, ma ovviamente vi sono delle sfide opzionali che donano fondamentali stelle extra al giocatore se soddisfatte. Qui Riders Republic inizia a diventare più profondo e tecnico, visto che le sfide opzionali diventano sempre più ostiche in base alle stelle che è possibile vincere. Questo, insieme ad un sistema di controllo di facile approccio per tutti ma difficile da padroneggiare sul serio, costituiscono secondo chi vi scrive, un punto a favore di questo titolo, che va incontro sia a chi vuole semplicemente divertirsi scapicollandosi giù da una montagna, sia chi vuol prendere il tutto più seriamente e gareggiare con un grado di difficoltà e di sfida davvero appagante.
Come accennato nel precedente paragrafo, uno dei punti di forza di Riders Republic è il sistema di controllo, che è riuscito ad inglobare in esso delle discipline profondamente diverse tra loro. Un sistema semplice, di facile apprendimento, che però sin dall’inizio ti mette davanti ad una scelta. Vi sono due tipologie di comandi, quello da Gara e quello Trickster, insieme a tutta una serie di aggiustamenti che è possibile trovare in un folto menù nelle impostazioni.
Nei comandi da gara saremo in controllo della telecamera, che potremo muovere liberamente intorno a noi con lo stick destro, in compenso però non avremo accesso a tutta una serie di possibilità di trick che solo la modalità trick, con telecamera fissa in modo da liberare più tasti possibili, ci offre. La stessa modalità gara è ”facilitata” dagli atterraggi assistiti, che ci permettono di non tener troppo conto della posizione dell’avatar mentre si volteggia in aria, facendo giusto attenzione di arrivare quantomeno dritti al suolo. Nella modalità trickster invece ogni azione è fondamentale per far punti, il minimo errore può farci atterrare male e perdere punti, ma se si riesce a chiudere un’acrobazia ed atterrare bene, i punti si moltiplicano a dismisura, insieme a tutta una serie di bonus, come maggiore esperienza per il personaggio e, ovviamente, la possibilità di dominare le gare di trick in maniera più facile.
Entrambe le tipologie di comandi poi hanno tutta una serie di accorgimenti che è possibile attivare o deselezionare nelle impostazioni. Anch’essi andranno ovviamente ad influenzare il gameplay di Riders Republic, rendendolo più facile o più ostico a seconda dei casi e, conseguentemente, influenzando le ricompense ottenibili in termini di punti ed exp. L’intero sistema è studiato apposta per regolare la sfida secondo i propri parametri, a seconda se ci si voglia mettere duramente alla prova, o si voglia semplicemente divertirsi.
Un gioco simile, seppur godibile nella sua ”campagna”, vive grazie ad una community e a tutte le attività multiplayer che saprà offrire. Un prodotto che ha vinto questa scommessa creandosi la propria community di appassionare, è proprio la fatica di una ”sorella” di Ubisoft Annency, ovvero tutto il team che sta dietro alla serie Trials. L’esperimento di qualche anno fa è pienamente riuscito, riuscendo a creare intorno al gioco una community profondamente appassionata al titolo, che lo supporta creando tracciati, eventi e accessori.
Ecco, Riders Republic deve puntare ad offrire le stesse opzioni in modo da creare una propria community di appassionati. Al momento il multiplayer del gioco prevede le stesse tipologie di gare che è possibile giocare offline, con la differenza del gareggiare contro persone di tutto il mondo. Immancabili le gare 6vs6 a suon di trick, dove bisogna davvero sudare per avere la meglio, o gare fino a 12 giocatori dove si gareggia in ogni sport con l’obiettivo di arrivare primi. Un’attività invece da rivedere e che non ha ottenuto il successo sperato sono le Gare di Massa, grossi eventi che prevedono fino a 64 giocatori, in cui tutto è concesso per arrivare primi al traguardo di tracciati che prevedono spesso l’alternanza di varie discipline. Ebbene sia per problemi tecnici, cali di frame, lag, sia per la struttura stessa dell’attività, questo tipo di gara non ci ha convinto, vi consigliamo di dedicarvi ad altri tipi di gare se volete competere seriamente.
L’ultima fatica di Ubisoft Annency, dopo Steep, ha lo scopo preciso di inserirsi in un terreno abbastanza vuoto, offrendo un’esperienza accessibile per tutti ma dalla grande possibilità di sfida con sè stessi e contro avversari da tutto il mondo. Sicuramente puntare sulla varietà degli sport estremi è un bene per il gameplay, ma si può notare presto che alcuni sport sono decisamente più curati di altri, ad esempio gli Sport su Neve, mentre altri quasi annoiano per ripetitività, ed è il caso delle gare col Rocket Wing. C’è però da dire che il gioco è divertente, pieno di attività, con un mood festaiolo e leggero che riesce subito a catturare il giocatore facendogli passare del tempo in completo relax sfrecciando tra i percorsi della Repubblica.
Riders Republic è tecnicamente valido, considerando la natura Cross-Gen e tutti i problemi che un Open World del genere purtroppo soffre. La mappa è bella e variegata, studiata per dare sempre al giocatore un’occasione per divertirsi con qualche trick anche al di fuori delle gare, alcuni scorci sono bellissimi e la palette cromatica molto colorata sicuramente farà piacere al grosso dei videogiocatori. Riders Republic è un gioco che divertirà gli appassionati del genere che cercano sfide, e avvicinerà chi è un po’ più titubante, senza avere la pretesa di diventare un caposaldo del genere.
Vi ricordiamo che il titolo è disponibile per PS4, PS5, Google Stadia e tutta la famiglia Xbox dal 28 Ottobre.
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