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Kingdom Hearts Melody of Memory, il nostro provato: nuovo esperimento per la serie

Dopo numerosi anni d’attesa, la celebre saga di Kingdom Hearts ha visto un’agognata conclusione con il terzo capitolo numerato della serie. L’epilogo delle avventure di Sora contro le forze dell’oscurità ha tuttavia lasciato l’amaro in bocca a diversi affezionati della serie, in parte per la notevole frammentazione dei capitoli precedenti (nove tra numerati e secondari, tutti importanti per la trama, ndr.) sparsi tra console differenti per generazione e marca; secondariamente, l’epilogo del terzo capitolo non ha marcato una conclusione definitiva per la saga poiché, pur concludendo un importante arco narrativo, ha lasciato numerosi interrogativi che verranno colmati solamente nel secondo arco della saga con il suo nuovo, temibile antagonista.

In arrivo il 13 novembre su Playstation 4, Xbox e Nintendo Switch, Kingdom Hearts Melody of Memory costituisce uno dei primi tasselli di questo secondo arco narrativo assieme a Kingdom Hearts Union Cross e Kingdom Hearts Dark Road. Ma mentre questi due capitoli per piattaforme mobile esplorano un remoto passato della serie, Melody of Memory si pone come diretta prosecuzione delle vicende di Kingdom Hearts 3 trattate da un punto di vista differente: quello di Kairi. Sulla carta potrebbe sembrare un titolo interessante, tuttavia presenta alcune potenziali criticità che potrebbero far storcere il naso, ancora una volta, ad alcuni affezionati già rimasti delusi da Kingdom Hearts 3.

Melody of Memory

Nonostante le premesse narrative, Kingdom Hearts Melody of Memory si distanzia notevolmente dal tipico genere Action-JRPG adottato nella saga per abbracciare un genere completamente inedito: si tratta di un Rhythm-Game, nel quale si andranno a sconfiggere nemici ed ostacoli a ritmo delle celebri colonne sonore che da sempre contraddistinguono la saga.

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Gli sviluppatori sono gli stessi dei due capitoli di Theatrhythm: Final Fantasy, capitoli ritmici usciti su Nintendo 3DS che condividono con quest’ultimo Kingdom Hearts la medesima struttura di gioco. I livelli di gioco vedranno in azione, all’interno dei ricordi di Kairi, uno fra i tre terzetti di protagonisti visti nei precedenti capitoli della serie: Sora-Paperino-Pippo, Roxas-Axel-Xion e Terra-Aqua-Ventus, ai quali si affiancheranno anche i protagonisti Disney in certi livelli a tema. Ci sarà anche un quarto gruppo di personaggi ma non si conosce ancora la loro composizione.

Costoro affronteranno dei percorsi lineari nei quali i nemici potranno essere sconfitti attraverso diverse azioni a ritmo di musica: fra queste avremo attacco, salto, abilità e oggetti. Ciascuna di queste azioni verrà attivata con la pressione di un pulsante e un indicatore a schermo, il tutto assieme ad alcune varianti (in certe occasioni il salto si prolunga in planata, in altre i tre personaggi attaccheranno assieme con la pressione congiunta di 2-3 pulsanti). Di per sé non sembra essere un sistema di gioco particolarmente complesso, tuttavia la maggiore delle tre difficoltà a disposizione darà accesso ad un soddisfacente tasso di sfida per i più esigenti cultori del genere.

A loro volta i livelli musicali presenteranno delle varianti: oltre alle Field Battle descritte sopra (che costituiranno la maggior parte dei livelli) ci saranno anche i Memory Dives e le Boss Battle. Nei primi ci sarà solo un personaggio ad affrontare il percorso, costituito da filmati che ripercorreranno alcuni punti salienti nella trama della serie. Contro i boss, invece, l’obiettivo sarà quello di arrivare alla fine del brano resistendo ai colpi del nemico, sostanzialmente col medesimo sistema di gioco.

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I contenuti si preannunciano numerosi, in quanto saranno a disposizione ben 47 mondi e 33 boss da affrontare, per un totale di 140 tracce completabili su 3 difficoltà differenti: la colonna sonora di Kingdom Hearts sarà dunque il cuore pulsante di quest’esperienza musicale. Infine, questi livelli si potranno affrontare non solo singolarmente ma anche in una modalità storia denominata “Tour Mondiale”, nella quale tra i livelli vi saranno filmati inediti che proseguiranno la storia della serie, nonché in una modalità multigiocatore affrontabile in due.

Gli sviluppatori di Melody of Memory stimano che serviranno circa 10 ore per completare la modalità storia, le quali andranno ad espandersi cercando di completare le tracce alle massime difficoltà e con le valutazioni migliori. Non ci saranno tuttavia particolari incentivi al completare il tutto alle difficoltà più alte all’infuori di soddisfazione e divertimento, poiché a differenza di altri capitoli della serie non ci saranno finali segreti da sbloccare al completamento di determinate condizioni.

Prove generali

Il 15 ottobre è stata resa disponibile una demo gratuita di Kingdom Hearts Melody of Memory su Playstation 4 e Nintendo Switch, la quale mette a disposizione sei livelli musicali classici (le “Field Battles” di cui sopra) su tre livelli di difficoltà. Non sono presenti anticipazioni di sorta sulla trama, per cui anche chi non avesse giocato l’ultimo capitolo della serie e volesse curiosare sul particolare tipo di gameplay proposto può provare questo nuovo titolo senza timori.

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La prova della demo conferma alcune delle impressioni sopra descritte: il gameplay è discretamente ben sviluppato ma è solo alle difficoltà più alte che il gioco regala soddisfazioni per chi è un minimo pratico nel genere. Traspare inoltre un sistema di esperienza e crescita dei personaggi, sulla falsariga dei Tehatrhythm: Final Fantasy, potenzialmente interessante e che potrebbe dare un ulteriore substrato al sistema di gioco: tuttavia, non è stato possibile approfondirlo in quanto risulta bloccato, in quanto dopo aver completato un paio di tracce si viene riportati allo schermo del titolo.

Un concerto costoso?

A differenza del proverbiale lupo Square Enix oltre al vizio non perde neppure il pelo, proponendo un nuovo capitolo della saga di Sora che sulla carta sembra un banale spin-off ma invece conterrà aspetti di trama che si riveleranno quasi certamente fondamentali nell’economia del nuovo arco narrativo.

I fan della serie saranno dunque molto ingolositi dall’offerta proposta da Melody of Memory ma si andranno a scontrare con una criticità non da poco: il titolo sarà infatti venduto a prezzo pieno.
Nonostante i contenuti adeguati, la narrativa potenzialmente ottima ed un buon sistema di gioco, la scelta del prezzo sembra del tutto ingiustificata considerato che è lo stesso a cui era stato venduto il terzo capitolo della serie, quest’ultimo dotato di valori produttivi, tecnici e contenutistici, di tutt’altro livello. Di conseguenza, come la costosa espansione Re:Mind anche questo titolo sembra essere riservato ad una ristretta cerchia di fan. Per tutti gli altri varrà la pena aspettare un sensibile taglio di prezzo.

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Alberto Mantione

Laureato in economia, grande cultore del mondo del marketing e ovviamente appassionato di videogiochi fin da tenere età, sono stato svezzato a 3 anni con i miei primissimi videogiochi, a 4 con nientemeno che Monkey Island giocato assieme a mio padre e a 5 ho portato a termine il mio primo videogioco in assoluto, Pandemonium, dando il via "ufficialmente" alla mia passione. Da allora posso vantarmi di aver concluso quasi tutti i più celebri titoli usciti possedendo pressoché tutte le console, dalla prima Playstation in avanti. Tolti i titoli sportivi, non c'è genere di gioco in cui non mi piaccia cimentarmi

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