Recensioni

Recensione Dracula, Il Sentiero del Drago: dannazione o santità?

Dracula 3: Path of the Dragon

7.7

GAMEPLAY E LONGEVITÀ

7.1/10

COMPARTO GRAFICO E SONORO

7.5/10

COERENZA E CURA DEL DETTAGLIO

8.5/10

Pros

  • Trama
  • Personaggi
  • Simbolismo

Cons

  • Documenti / Indizi

Dracula, Il Sentiero del Drago è il terzo capitolo della saga Dracula, dopo Resurrection e The Last Sanctuary.

Trama

1920, Vladeviste. Padre Arno Moriani viene inviato dal Vaticano a istruire un processo di canonizzazione in questo paesino della Transilvania, in Romania.

Il protagonista Padre Moriani

Nella cittadina, si troverà ad indagare sulla dottoressa Martha Calugarul. La donna si è prodigata in strani esperimenti a base di sangue umano. Che sia forse legata ad un mostro che fino a pochi anni prima terrorizzava la regione?

Dettagli Tecnici & Gameplay

Il gioco viene alla luce nel 2008, stavolta, come nel primo titolo della saga, ad opera della Microïds. 

Terzo nella serie Dracula, non è invece collegato alle vicende dei primi due col protagonista Jonathan Harker.

Troviamo infatti Padre Moriani, che fin da subito intuisce un velo di mistero nella inquietante città rumena.

Saremo noi a guidarlo nella canonica modalità punta e clicca, ma anche stavolta con una netta innovazione dai giochi predecessori.

Pregi & Difetti

La trama, dall’inizio un po’ a rilento, è però molto più complicata di quanto sembri, e riesce sinceramente a coinvolgere il giocatore come in un vero e proprio poliziesco dai toni gotici più che horror.

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Sempre oggetti da cercare, sempre scenari da scrutare, ma un nuovo dettaglio: la presenza di una vera e propria biblioteca, non tanto un inventario.

Durante il gioco, troveremo tutta una serie di documenti, spesso molto lunghi, ma contenenti un prezioso indizio ben nascosto.

Non riuscite a trovarne? Potete sempre consultare la versione integrale della Bibbia, che, aperta casualmente, potrà darvi una mano. Forse.

Sul fronte degli enigmi nulla da obiettare: ancora più curati e spesso e volentieri più complicati. In molti, è anche presente una importante attenzione per il simbolismo.

Sebbene quindi fedele agli standard dei primi due, il gioco amplia stavolta la profondità della storia, spostandola verso una vera e propria crociata contro le forze delle tenebre. E’ questo probabilmente a renderlo di fatto, come in un climax, il migliore della trilogia.

Ce la farà Padre Moriani a vincerle con la propria fede, o resterà totalmente sottomesso al peccato e all’oscurità?

 

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Jolandanta

Cosplayer per diletto, per lei Dante è sia il poeta stilnovista che il cacciatore di demoni per eccellenza. "I demoni non piangono mai" è vero, ma davanti al film, alla serie tv, al videogioco, al fumetto, o al libro giusto diventa una fontana, e prova anche a recensirli di tanto in tanto.

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