1920, Vladeviste. Padre Arno Moriani viene inviato dal Vaticano a istruire un processo di canonizzazione in questo paesino della Transilvania, in Romania.
Il protagonista Padre Moriani
Nella cittadina, si troverà ad indagare sulla dottoressa Martha Calugarul. La donna si è prodigata in strani esperimenti a base di sangue umano. Che sia forse legata ad un mostro che fino a pochi anni prima terrorizzava la regione?
Il gioco viene alla luce nel 2008, stavolta, come nel primo titolo della saga, ad opera della Microïds.
Terzo nella serie Dracula, non è invece collegato alle vicende dei primi due col protagonista Jonathan Harker.
Troviamo infatti Padre Moriani, che fin da subito intuisce un velo di mistero nella inquietante città rumena.
Saremo noi a guidarlo nella canonica modalità punta e clicca, ma anche stavolta con una netta innovazione dai giochi predecessori.
La trama, dall’inizio un po’ a rilento, è però molto più complicata di quanto sembri, e riesce sinceramente a coinvolgere il giocatore come in un vero e proprio poliziesco dai toni gotici più che horror.
Sempre oggetti da cercare, sempre scenari da scrutare, ma un nuovo dettaglio: la presenza di una vera e propria biblioteca, non tanto un inventario.
Durante il gioco, troveremo tutta una serie di documenti, spesso molto lunghi, ma contenenti un prezioso indizio ben nascosto.
Non riuscite a trovarne? Potete sempre consultare la versione integrale della Bibbia, che, aperta casualmente, potrà darvi una mano. Forse.
Sul fronte degli enigmi nulla da obiettare: ancora più curati e spesso e volentieri più complicati. In molti, è anche presente una importante attenzione per il simbolismo.
Sebbene quindi fedele agli standard dei primi due, il gioco amplia stavolta la profondità della storia, spostandola verso una vera e propria crociata contro le forze delle tenebre. E’ questo probabilmente a renderlo di fatto, come in un climax, il migliore della trilogia.
Ce la farà Padre Moriani a vincerle con la propria fede, o resterà totalmente sottomesso al peccato e all’oscurità?
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