Quando si racconta in giro di un anime in cui il conte Dracula viene schiavizzato dalla famiglia di Van Hellsing e la aiuta a sconfiggere preti killer e vampiri nazisti è difficile essere presi sul serio. Eppure, nonostante lo splatter gratuito, il cast perennemente sopra le righe, le occasionali tamarrate e la follia dilagante, Hellsing riesce comunque a essere una serie che sa imporsi nell’immaginario di chi la guarda e diventare un vero e proprio classico, degno di far compagnia ai più blasonati esempi della serialità fumettistica giapponese.
La pubblicazione del manga di , comincia nel 1998 ad opera del mangaka Kota Hirano, scrittore e disegnatore dell’opera, e termina nel 2008 con all’attivo 10 volumi. Nel 2001 viene tratta una serie animata di 13 puntate che però riprende solo i primi passaggi della trama d’origine per poi deviare verso un percorso originale e una nuova storia.
In questa sede, tuttavia, ci occuperemo del secondo adattamento anime di Hellsing: Hellsing Ultimate, composta da 10 OAV di durata variabile tra i 40 e i 60 minuti che segue pedissequamente la trama del manga. Uscito per la prima volta il 10 febbraio 2006, la serie ha una storia editoriale piuttosto frastagliata, essendo stata affidata a tre diversi studi d’animazione, nella fattispecie Satelight (Macross Serie, Log Horizon, Caligula, ecc) per i primi quattro OAV, Madhouse (Trigun, Black Lagoon, Death Note, Nana, ecc) per il quinto, sesto e settimo OAV, e infine la collaborazione di Graphinica Inc e Kelmandick (Girls and Panzers Movie, Chain Chronicles serie, ecc) per i tre OAV finali.
Questo a dimostrazione di come la follia dilagasse ancora prima della messa in onda della serie stessa.
Siamo in Inghilterra, durante la seconda metà degli anni ’80. Al servizio di Sua Maestà nella lotta a vampiri e ghoul troviamo i Cavalieri Reali dell’Ordine Protestante, o Organizzazione Hellsing, un’organizzazione paramilitare che si impegna nell’eliminazione sistematica delle creature delle tenebre. A capo dell’organizzazione c’è da sempre la casata degli Hellsing, discendenti di quel dottor Van Hellsing del romanzo Dracula, di Bram Stoker, di cui questa serie si propone di essere un sequel, a cui la corona inglese ha affidato questo compito, con l’imperativo di mantenere segrete le loro attività.
Quando la vita della giovanissima Integra Hellsing, ereditaria del titolo di capofamiglia degli Hellsing, è in pericolo, essa libera, per proteggerla, il potente vampiro Alucard, che bevendone il sangue riesce a rigenerarsi, riconoscendo la ragazza come sua unica padrona.
Dopo alcuni anni Integra è ormai riconosciuta come il capo dell’organizzazione Hellsing, temuta e rispettata da tutta la cerchia dei governanti del Regno Unito, e Alucard è l’asso nella manica dell’organizzazione nella caccia ai vampiri.
Durante una missione Alucard, salva la vita all’agente di polizia Seras Victoria, trasformandola in un vampiro e di conseguenza arruolandola tra le fila di Hellsing mentre Integra scopre che i recenti attacchi dei vampiri in tutta l’Inghilterra sono manipolati da qualcuno da dietro le quinte.
Da questi presupposti parte un contrasto e una lotta all’ultimo sangue tra la Hellsing e le due fazioni oppositrici: la tredicesima divisione Iscariota, un ordine religioso cattolico, braccio armato del papa, e il Millennium, o Ultimo Battaglione, un piccolo esercito di nazisti potenziati dalla vampirizzazione artificiale.
Da una premessa così pesantemente sopra le righe non ci possiamo che aspettare uno sviluppo sulla stessa linea. In Hellsing non troverete nessun personaggio sano di mente, ogni dialogo e soprattutto monologo sarà pieno di deliri di onnipotenza, riflessioni personali altisonanti e citazioni bibliche o a opere liriche che avanno senso, quando va bene, una volta su tre. I testi sono talmente tanto forzatamente altisonanti che che dopo poco perdono totalmente di valore permettendo allo spettatore di concentrarsi solo sulle immagini.
Immergersi nell’atmosfera gotica e truculenta della serie non é affatto difficile, gli OAV mettono in chiaro fin dai primi minuti che ciò che lo spettatore si troverà di fronte é un tripudio di violenza e splatter. Stessa facilità si riscontra nel trovarsi a empatizzare con la malcapitata Seras dato che sarà il personaggio più simile a un essere umano con cui avremo a che fare per tutto il tempo. Sarà lei il punto di vista degli spettatori che si farà strada nel male assortito carosello di folli personaggi e situazioni che andremo ad incontrare, cosí come ad alcune delle meccaniche base dei vampiri e degli altri mostri che girano loro intorno.
Cozzano pesantemente i siparietti di comicità demenziale che io personalmente non ho apprezzato, ma sono relegati a momenti appositi e non hanno quasi nessun peso sul resto dell’opera, quindi sorvolerò.
Hellsing può a prima vista sembrare un intruglio mal riuscito di citazioni auliche buttate un po’ a casaccio, e per buona parte lo é. Il punto di forza di Hellsing é proprio il fatto che debba essere cosí perché é il plot stesso a richiederlo: tanti e tanto eterogenei personaggi impegnati a spiegare la propria sovrumana condizione hanno bisogno di utilizzare un linguaggio tanto altolocato e confusionario. L’intenzione era probabilmente quella di mostrare anche nel linguaggio oltre che nelle immagini la condizione oltre-umana di questi mostri che si atteggiano spesso a filosofi di quart’ordine senza un vero motivo se non ribadire quanto non siano umani.
I temi di Hellsing vanno dunque ricercati a un livello più profondo.
Il tema principale di Hellsing é l’interrogarsi su che cosa porta un uomo a trasformarsi in un mostro. Ognuno dei personaggi secondari che incrocia le armi con Alucard e la Hellsing é perseguitato da un’ossessione di qualche tipo che lo porta a mettere a repentaglio la propria vita per raggiungere uno scopo, ma quando anche questo non basta, cosa di ha ancora da sacrificare?
Per rispondere devo approfondire il personaggio di Alucard.
Il vampiro degli Hellsing non é un eroe. Neanche ci prova ad esserlo, é solo un’arma in mano ad Integra, il suo personaggio non ha nessuna finalità narrativa, ha invece un ruolo nel percorso di tutti gli altri.
Alucard per Seras é un maestro e una guida nello spietato mondo dei vampiri, per Integra é uno strumento di sterminio, “Cerca e distruggi” é l’ordine che gli viene sempre dato, per tutti gli altri invece é una ragione di vita. Alucard per tutti gli altri personaggi della serie é l’obbiettivo da sconfiggere, colui che é ritenuto la radice del male, un nemico contro cui lottare fino alla morte, ma allo stesso tempo un muro insormontabile per qualsiasi essere umano.
Il capo degli Iscarioti, Alexander Andersen, e Il Maggiore, comandate del Battaglione Millennium sono l’incarnazione di questo pensiero. Entrambi, uno per un motivo, uno per un altro, sono ossessionati dallo sconfiggere Alucard, tanto da rinunciare alla propria umanità per riuscirci. Alucard, il vampiro più forte che esista, é al di sopra di un essere umano, dal punto di vista di Andersen e del Maggiore un umano non potrebbe mai batterlo, ma la loro volontà di distruggerlo é talmente forte da imporgli di provarci ugualmente, arrivando al punto di trasformare loro stessi o altri in mostri pur di riuscirci.
Integra afferma che solo gli esseri umani possiedono la volontà necessaria per distruggere i mostri. Tuttavia mi chiedo, dove va a finire questa volontà se porta gli uomini che vogliono sconfiggere i mostri a diventare mostri a loro volta.
Questo ci porta al tema pesantemente anti-militarista di Hirano, che muove una critica verso tutti coloro che credono di poter spazzare via il male del mondo in un colpo solo, paradossalmente facendo del male a loro volta.
Hellsing propone come esempio di questa convinzione le dottrine della chiesa cattolica più estrema e il nazismo, poste alla stregua di sette col solo scopo di distruggere, poco importa se sia per egoismo o per rendere il mondo un posto più puro.
Dall’altra parte c’é Hellsing, un manipolo di persone che accettano di essere esseri umani con dei limiti, compresa la loro parte più mostruosa, impersonifica da Alucard, e che invece di cercare di eliminarlo lo accolgono in se stessi, tenendolo al guinzaglio e usandolo contro altri mostri.
Come detto, Hellsing Ultimate ha avuto una genesi complessa, sballottato tre tre diversi studi d’animazione, il che ha influito sul prodotto finale.
La prima incarnazione di Hellsing Ultimate, i primi tre OAV di Satelight sono quelli che ho apprezzato di più sia al livello tecnico che per scelte artistiche. La grafica é sporca, c’é gran cura per le deformazioni dei volti dei personaggi, corrotti da affossamento e chiaroscuri netti, ma ben posizionati che danno l’idea del macabro e del truculento.
Nei tre OAV di Madhouse la cura maniacale per i volti dei personaggi si perde leggermente. Tutto appare più lucido, i primi piani e i dettagli non trasmettono lo stesso senso di sporco di Satelight. Tuttavia deve ammettere che gli OAV realizzati di Madhouse sono quelli con il livello tecnico più alto, i dettagli meno curati fanno pari con l’aumento esponenziale della quantità di scene d’azione spettacolari, animate perfettamente e dirette ancora meglio, nonostante l’immensa confusione, ogni azione é perfettamente comprensibile.
Gli ultimi tre OAV, quelli di Kelmandick e Graphinica Inc, sono, a mio parere, quelli dove la tecnica perde di più. Complice l’immenso numero di elementi a schermo da dover gestire, il lavoro dei due studi perde di qualità e di atmosfera in favore dei combattimenti davvero spettacolari e delle complesse azioni rese molto bene al livello grafico, ma un po’ meno sotto il profilo dell’animazione. Inoltre Graphinica Inc e Kelmandick infarciscono gli inquadrature di una sovrabbondante quantità di elementi in CGI di non eccelsa qualità, che se da una parte rendere benissimo gli elementi statici come i palazzi, o semi-mobili come i dirigibili, da il suo peggio quando viene utilizzata per animare elementi in movimento, specialmente i soldati del Millennium, che in alcune inquadrature sembrano fatti di cera.
Non fatevi traviare dalle mie osservazioni, il livello tecnico medio di Hellsing Ultimate é altissimo, uno dei migliori che era possibile trovare negli anime di 10 anni fa, gli effetti esagerati del sangue e degli smembramenti sono resi benissimo, le espressioni grottesche ancora meglio e in generale riesce a rendere benissimo un’opera che é per 80% atmosfera.
All’interno di Hellsing tutto perde presto di significato, dall’anatomia umana, alle leggi della fisica, fino allo scorrere del tempo, ogni cosa viene imbrigliata dalla narrazione e resta selettiva a unico ed esclusivo arbitrio dell’autore, che le modifica e li distorce in favore della spettacolarità delle azioni e della creazione di un’atmosfera di macabro e splatter. Un’opera che merita sicuramente di essere vista anche solo per l’imponente peso storico che ha avuto su prodotti successivi (per fare un esempio, la serie Netflix di Castelvania deve molto a Hellsing), ma capisco che temi e soprattutto immagini molto pesanti possano essere mal sopportate.
Non mi allargo a considerare Hellsing in vero e proprio horror. Non c’é angoscia, suspence o tensione ad accompagnare Alucard e Seras, ma solo tanta violenza e azione frenetica che riesce tra l’altro a farsi piacere con una curva ascendente di violenza e macabro che parte (relativamente) leggera nelle prime fasi, aumenta di colpo un paio di volte nelle scene di battaglia e consigliare a crescere fino alla vertiginosa impennata di metà serie, in concomitanza con l’attacco a Londra. Una bella gestione che permette allo spettatore di abituarsi e assuefarsi a una cosí particolare scelta stilistica.
Consiglio la serie agli appassionati di combattimento sopra le righe un po’ più grandini e anche agli appassionati di vampiri. Troveranno entrambi in questo anime qualcosa di memorabile.
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