Dopo un anno passato dall’articolo sulle serie animate Indie da vedere sul web il mondo dell’animazione indipendente internazionale non si è fermato, anzi, ha continuato a sfornare meraviglie. Con il proliferare di metodi nuovi per animare anche da soli un intero prodotto animato e il successo raggiunto da alcuni degli esponenti più importanti del movimento, molti sono i creativi che hanno deciso di mettersi in gioco con prodotti anche di ottima qualità.
Il 2024 in particolare ha visto un enorme proliferare di nuovi prodotti d’animazione. Se da una parte serie di cui abbiamo già discusso come The Amazing Digital Circus e Monkey Wrench hanno continuato la loro serializzazione e Murder Drones ha raggiunto il suo finale, molti altri progetti hanno visto la luce e possono essere recuperati da subito su Youtube. In attesa di vedere quale sarà la serie a fare il grande passo dopo il successo di Hazbin Hotel, vediamo oggi quali sono le 10 migliori serie animate Indie da recuperare.
Iniziamo dal più recente della lista. Con il pilota rilasciato solo poche settimane fa, Pretty Please I Don’t Want to be a Magical Girl si pone come un’alternativa indipendente alle serie che decostruiscono o parodizzano gli anime del genere Majoko (o Magical Girl) come Puella Magi Madoka Magica o Marco & Star contro le Forze del Male. Aika, protagonista della storia, è probabilmente la più potente Magical Girl di sempre, ma non vorrebbe più esserlo. Ormai quello della Magical Girl che salva il mondo dai cattivi è per lei un lavoro per cui non prova nessuna passione e vorrebbe soltanto vivere una vita normale a scuola con la sua nuova amica Zira.
Realizzato Kiana Khansmith, già storyboard artist per Big City Green e Pokemon: Verso la Cima, il pilota di Pretty Please I Don’t Want to be a Magical Girl si presenta con animazioni ancora grezze e in fase di realizzazione, con una sola sequenza animata per intero, ma questo non gli ha impedito di raggiungere 2,7 milioni di visualizzazioni su Youtube e l’attenzione di tutto il mondo dell’animazione. La satira al genere è molto brillante e leggera, rendendo la serie adatta anche ai bambini, ma da il meglio di se qualora si capisca il contesto.
Già da diversi anni il progetto di Georden Withman era uno dei più chiacchierati online al pari di mostri sacri come Hazbin Hotel e Lackadaisy. Uscito il 22 febbraio 2024 su YouTube, il pilota di Port By The Sea ci introduce ai due protagonisti Port e Umi nella loro missione di recuperare i frammenti della luna caduti sulla Terra dopo che proprio loro due l’hanno distrutta per un fatale errore. La luna era tuttavia la prigione del malvagio titano Tiamat, imprigionato millenni prima con grande sacrificio degli altri titani, che ora è libero di imperversare per la Terra.
Port By The Sea si configura quindi come una serie avventurosa con due giovani protagonisti ingenui e scanzonati, ma con un lato molto oscuro sapientemente nascosto sotto i tenerissimi design in 2D dei personaggi. Il pilot è ottimamente animato e pieno di spunti interessanti che promettono una storia di alto livello. Questo primo episodio mette in chiaro il tono leggero della serie, rendendola fruibile anche ai bambini nonostante i momenti di dramma.
L’animatrice indipendente Kou mette in scena la storia della giovane Powder, una ragazzina che ha appena cominciato il liceo e si trova a far fronte a pesanti problemi di ansia sociale e insicurezza che minano la sua capacità di trovare nuove amicizie. Il primo giorno di scuola Powder incontro Marcy, una ragazza sua coetanea appena trasferita con un carattere deciso e dinamico che la completa.
Al momento di Pieces of Powder sono presenti l’episodio pilota “Every Piece Matters” e l’episodio 0 in cui si approfondisce una passata esperienza della protagonista. Immaginatevi Komi Can’t Comunicate realizzato con uno stile che fa apparire tutti i personaggi come delle bambole di pezza e narrato quasi interamente tramite i pensieri e le parole della protagonista. In questo modo potreste avere un’idea vaga di cosa sia Pieces Of Powder, con la sua atmosfera nostalgica e una protagonista impossibile da non amare. Consigliato a grandi e bambini.
La città di Ramshackle è come l’inferno di Hazbin Hotel apparirebbe se fosse in una distopia proibizionista dell’America degli anni ’20, dove si impara a vivere con poco o si muore di fame. Stone, Skipp e Vinnie sono tre orfani cresciuti nella spazzatura della città e come tale trattati dal resto della popolazione. In una delle tante ricerche di cibo tra i bidoni il trio trova un neonato abbandonato in mezzo ai rifiuti e decidono di adottarlo dandogli il nome Maggot (letteralmente “larva”) e insegnandogli l’arte di arrangiarsi di Ramshackle.
Realizzato da Zi “Zeddyzi” Chen, Ramshackle nasce come cortometraggio di diploma alla scuola di animazione per poi diventare un web comic di discreto successo. In seguito alla partecipazione dell’autore all’animazione del pilot di Hazbin Hotel arriva la decisione di renderlo una serie animata, il cui primo episodio è uscito lo scorso 6 aprile su YouTube raggiungendo, alla data in cui scrivo, la bellezza di 7,7 milioni di visualizzazioni.
Una animazione 2D dinamica e sporca come il suo contenuto, una squadra di protagonisti simpatetici e uno sguardo caustico e irriverente sulla società americana, Ramshackle è uno dei pilot d’animazione indie più interessanti del 2024. Le numerose scene di violenza e utilizzo del sangue la rende una serie per cui sconsigliamo la visione ai bambini se non accompagnati da un adulto.
Ci troviamo in un selvaggio West alternativo con robot alimentati a carbone e palloni aerostatici. Per tutti gli abitanti della piccola cittadina di frontiera i robot sono solo oggetti che si muovono, ma non per Pearl West, una giovane abitante della città che gestisce la mandria di mucche robot del padre assieme al fratello Chico, che ritrova un piccolo robot che pare alimentato con qualcosa che non è carbone. Quando un gruppo di banditi volanti arriva in città alla ricerca del robot, Pearl approfitta di uno spostamento della mandria per mettere al sicuro il suo nuovo piccolo amico.
Dimenticate i design incerti e le animazioni scattose della media dei prodotti Indie, nonostante la natura di autoprodotto MachWest vanta una CGI 3D che non fa invidia ad alcune produzioni seriali Disney. La serie vanta all’attivo 2 episodi pubblicati su YouTube ed è ancora in pieno svolgimento. Il tono della serie e la violenza limitata ai robot la rende perfettamente fruibile anche ai bambini.
Come molte altre serie sulla lista, anche Dungeon Flippers! è realizzato da una sola persona: Travis Fowler, che ci porta all’interno del mondo fantasy di Splendor, che esploreremo da un punto di vista originale. I protagonisti della storia sono la manticora Maulie e il coboldo Cleaveland, due agenti immobiliari dell’agenzia Dungeon Flippers, il cui obiettivo è trovare il perfetto dungeon per i villain fantasy loro clienti.
Realizzato con una piccola campagna su Kickstarter, il pilota di 16 minuti è al momento l’unico elemento presente su YouTube di questa serie. L’animazione è un po’ grezza e non tutti i fondali sono riusciti al 100%, ma l’idea originale e la simpatica coppia di protagonisti rendono la visione piacevole e lascia aperte porte per miglioramenti futuri. Il linguaggio della serie è sicuro anche per la visione di bambini non accompagnati.
Immaginate che Tom e Jerry finiscano in un tipico liceo americano e avrete un’idea di cosa aspettarvi da Catching Up. In questo mondo di animali antropomorfi in 2D facciamo la conoscenza di Clay, un gatto adolescente annoiato dalla vita scolastica e che preferisce starsene da solo a casa. Nonostante la ritrosia finisce per accettare l’insistente invito ad andare al club del suo compagno di classe Robby, un topolino energetico e un po’ scemo. Nessuno dei due è annoverabile tra i vincenti a scuola, ma questa serata fuori potrebbe essere l’occasione giusta per sollevare la propria reputazione.
Mark McConville, creatore della serie, è una personalità già nota alla community di animatori americani sul web, ma questa è la sua prima esperienza con una serie fiction. Sul suo canale è possibile trovare un primo episodio di 20 minuti che ha già raggiunto un grande successo. In 6 mesi il pilota ha ottenuto 3,1 milioni di visualizzazioni e con un secondo episodio in via di completamento si impone come una delle serie Indie più attese del momento.
Per via degli argomenti trattati, l’utilizzo di linguaggio prettamente da adolescenti e le allusioni ad alcool e sessualità sconsigliamo la visione di Catching Up ai bambini.
L’arcinoto animatore online conosciuto solo come Speedoru realizza per Newgrounds e YouTube una serie completamente fuori di testa in cui riversare tutto il suo amore per gli anime degli anni ’80 e ’90. In un mondo in cui vivono demoni ed esseri umani ogni anno viene organizzato un torneo di arti marziali ad ingresso libero in cui, tuttavia, i demoni hanno sempre la meglio per via dei loro poteri sovrannaturali. La talentuosa combattente di 11 anni Gogo Matsumoto decide di partecipare e, accompagnata dalla mamma Mama e dalla sorella Nono, prende parte agli incontri di arti marziali completamente assurdi del torneo.
Con Punch Punch Forever vi troverete costantemente a chiedervi che diavolo stiate guardando. Speedoru si è divertito a sperimentare la combinazioni di quanti più stili di animazioni possibile nei soli 8 minuti di durata degli episodi. Nelle due puntate pubblicate fino a ora di Punch Punch Forever troverete comicità nonsense, combattimenti fuori di testa che potrebbero essere usciti dalla penna di Akira Toriyama e soprese inaspettate dietro ogni frame.
La serie è fortemente sconsigliata ai bambini per via della comicità demenziale, la violenza continua e le per nulla velate allusioni sessuali.
Dopo un secolo dalla distruzione della Terra gli esseri umani sono alla deriva e mischiati alle altre specie di alieni conosciuti e la cultura umana comincia a sparire nel tempo. L’obiettivo di Kentucky William e della sua sgangherata ciurma è quello di recuperare in giro per l’universo quel che resta degli ingredienti originali della cucina terrestre in modo che questa non venga persa per sempre.
I ragazzi di Steamroller Animation non sono esattamente dei novizi del mondo dell’animazione, avendo contribuito a produzioni importanti nel mondo del cinema (Sonic 3, Nut Job 2) e dei videogiochi (Valorant, Anthem, Cyberpunk 2077, Fortnite, ecc), ma Spiece Frontier è la loro prima opera originale. Realizzato con in Unreal Engine 5, il pilota di 7 minuti della serie pubblicato su YouTube si presenta con una qualità grafica molto più alta della media e delle animazioni estremamente fluide. Attualmente il team sta lavorando al progetto nei ritagli di tempo tra un progetto e l’altro, quindi si immagina che il periodo di lavorazione della serie intera si prolungherà ancora per molto.
Per quel che ci è dato vedere fino ad ora la serie appare adatta alla visione anche dai bambini, ma si sottolinea la presenza di combattimenti con armi da fuoco.
The Art of Murder ci porta all’interno dello quaderno dei disegni di Pip, una bambina appassionata di animazione e disegni che ci riporta i suoi personaggi preferiti. Quello che non sa è che ogni notte a mezzanotte i personaggi che ha disegnato con tanto amore prendono vita e chiacchierano tra loro. Si tratta di Winn, un personaggio di una serie animata americana ispirato a Finn di Adventure Time; Aldie, una principessa Disney dell’epoca 2D; Sousuke, personaggio di un anime giapponese ispirato a Sasuke di Naruto; e Giorgio, personaggio di un videogioco dating sim vagamente ispirato alla serie Ace Attorney.
A questi una notte si aggiunge un personaggio originale disegnato da Pip che tutti cominciano a chiamare OC e viene accolto tra i suoi nuovi amici. Ognuno dei vecchi personaggi, tuttavia, si sente minacciato dalla presenza di OC che potrebbe portare Pip a non disegnarli più. Quando la notte successiva i personaggi vedono la pagina di OC strappata parte l’indagine per scoprire chi di loro lo ha ucciso.
Tra i tanti pilot usciti su YouTube nel 2024 nessuno ha lasciato lo stesso impatto di The Art of Murder. Il pilot si presenta come un musical di 20 minuti in animazione 2D con uno stile anime-like che riesce comunque a differenziare ogni personaggio nel suo stile di appartenenza. I dialoghi brillanti, i continui riferimenti alla cultura pop e i numeri musicali di livello l’hanno reso un piccolo cult e un appuntamento imperdibile quando usciranno le prossime puntate.
Al netto dell’evidente tema della morte, la serie presenta un linguaggio perfettamente sicuro e adatto alla visione da parte dei bambini.
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