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Ginseng Roots: Le radici di Craig Thompson

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Craig Thompson ginseng Roots Rizzoli blankets

Dopo cinque anni dalla pubblicazione del suo ultimo lavoro, Craig Thompson torna a prendere in mano penna e matita con Ginseng Roots, candidato agli Hugo Awards come miglior autobiografia e miglior autore unico. Con “tornare” non s’intende solo al suo lavoro di una vita, ma al suo passato, alla sua infanzia e al suo primo, vero impiego. E quale modo migliore per farlo se non studiando le radici di una pianta che lui ha imparato a conoscere bene nel corso della sua giovinezza?

Ironico come l’idea di scrivere questo nuovo romanzo sia nata durante periodo di crisi psicologica e lavorativa, in cui più volte l’autore si chiedeva in che modo sarebbe sopravvissuto a questa pesantezza esistenziale. Destino volle che subisse una slogatura durante un viaggio in Cina e che il farmaco che lo curò immediatamente fosse a base di ginseng. Che fosse destino o caso, il messaggio che gli stava dando quella radice era chiaro: “Torna da dove sei venuto”.

Ginseng Roots Craig Thompson fumetto comics

Ginseng Roots: Le radici di una vita

In questo nuovo fumetto Craig Thompson fa proprio quello che gli intima la radice: ripercorre i suoi passi, riscoprendo le tappe che lo hanno segnato nella realizzazione di Blankets e riallacciando i rapporti con la famiglia dalla quale si era diviso dopo la pubblicazione della graphic novel. Sin dall’inizio comprendiamo come i suoi genitori abbiano riallacciato i rapporti con lui, o addirittura che avesse una sorella di cui non ha mai parlato prima.

Con Roots, Craig Thompson non intende solo quelle che lui e i suoi fratelli hanno passato giornate intere, sin dall’alba, a strappare dal terreno, a selezionare e a riconoscere, ma le radici della sua essenza. Un’essenza sradicata dalla sua giovinezza come, in più modi, il ginseng viene estratto dalla sua radice. Infine, come come il lavoro operaio lo abbia segnato profondamente.

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A prima vista ci si potrebbe sentire dispiaciuti per l’infanzia lavorativa di Craig, fatta di duro lavoro e ore passate a togliere rocce, scartare radici inutilizzabili e raccogliere quelle più utili. Ma non è questo che l’autore vuole trasmettere: egli amava quel lavoro, e non solo per aver permesso a lui e a suo fratello di guadagnare denaro per comprarsi i fumetti, ma anche perché era comunque un’occupazione soddisfacente, che gli ha permesso di crescere in intelligenza e carattere.

Per Craig scrivere delle radici del ginseng non vuol dire solo spiegare il loro modo di crescere, di venire trattate e, alla fine, estratte. Vuol dire anche sviscerare il suo stesso passato, il perché delle sue insicurezze, delle sue difficoltà nell’amalgamarsi con determinati ambienti, allo stesso modo in cui il ginseng non cresce bene in determinati terreni.

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Vita e arte di Craig Thompson

Con Ginseng Roots Craig Thompson tenta un interessante esperimento di sintesi di stili visivi e narrativi: unisce il lato autobiografico di Blankets e quello saggistico unito alla narrazione di Habibi. Facendo ciò mescola non solo le sue esperienze personali con aneddoti e analisi delle proprietà del ginseng, ma anche i disegni, amalgamando scene di vita vissuta con grafici, schemi e riproduzioni di storie su questa curiosa pianta.

Craig non si imprigiona nella classica gabbia di pannelli, ma lascia che i disegni ne escano fuori, fondendosi tra di loro, facendo sprofondare fatti reali a un’amalgama di ricordi, storie, studi scientifici e folklore, come al tempo suo fece Will Eisner. Questo espediente non va a scapito del ritmo narrativo, anche perché gli argomenti delle digressioni non si distaccano da quelli della narrazione. Al contrario, lo arricchisce di particolari che ci incuriosiscono a continuare la lettura.

Emblematico in questo caso è il terzo capitolo, in cui veniamo accompagnati in un vero e proprio viaggio nel tempo di quattrocento anni nella storia del Wisconsin. Tale viaggio ci distacca dalla storia principale, ma la approfondisce, facendoci scoprire la nascita di questo paese assieme al modo in cui il ginseng è entrato a far parte di esso.

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Nei capitoli successivi egli ritorna spesso su questo punto: su come gli inverni rigidi di questo stato distruggano le piantagioni, di come l’economia ne risente e di come ciò influenzi le persone. Lavoratori che sono per la maggior parte migranti e profughi che altro modo non hanno per guadagnarsi da vivere.

Un viaggio ugualmente essenziale è quello compiuto sia dal ginseng che da Craig Thompson tra Cina, Corea e America. Tra testimonianze personali e di amici, l’autore ci mostra come il ginseng abbia avuto diverse interpretazioni a seconda delle nazioni e diverse proprietà a seconda dei diversi tipi di terreno. Allo stesso modo, comprendiamo come un singolo individuo possa cambiare a seconda dell’ambiente, come Craig ha fatto nel corso della sua vita.

Per la componente grafica Craig Thompson si affida ad un bicromatismo affiancato ad un solo colore: il rosso, lo stesso delle bacche del ginseng. Egli sfrutta le sfumature per creare contrasti con il grigio e il nero, dandoci sensazioni che potremmo definire dolceamare, come lo è dopotutto il sapore del ginseng.

Tuttavia egli si sofferma poco sui frutti del lavoro di questa pianta: com’è ormai ovvio, per lui sono più importanti le radici, ciò che lega al terreno, ciò che si nasconde sotto la superficie, qualcosa di più grande, denso, forse non bello alla vista ma più impellente per quanto riguarda la sua crescita.

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Craig Thompson è sempre da leggere

Trovare dei difetti in Ginseng Roots sarebbe come cercare delle incrinature in un diamante: non intaccherebbero quasi per nulla la bellezza dell’insieme. Tuttavia questa metafora potrebbe essere la più adatta: ci troviamo tra le mani un fumetto dalla struttura complessa, difficile da studiare, pieno di lezioni che il lettore medio farebbe fatica a seguire.

Definire Ginseng Roots “uno dei migliori lavori” di Craig Thompson sarebbe riduttivo, poiché ogni opera dell’autore ha qualcosa che la eleva sulle altre. Che sia per l’analisi emotiva, lo stile barocco ricco di dettagli o entrambe le cose, di Ginseng Roots si può dire ciò che vale anche per sugli altri suoi fumetti: è assolutamente da leggere. Se si vuole il volume completo, non possiamo che consigliare di recuperare nella versione completa pubblicata da Rizzoli nel 2024.

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Ginseng Roots: Le radici di Craig Thompson 1

Fin da bambino sono sempre stato appassionato di due cose: i romanzi fantasy e il cinema, passioni che ho coltivato nel mio percorso universitario, laureandomi al DAMS Crescendo hoi mparato a coltivare gli amori per i videogiochi, i fumetti e ogni altra forma di cultura popolare. Ho scritto per magazine quali Upside Down Magazine e Porto Intergalattico, e ora è il turno di SpaceNerd di sorbirsi la mia persona!
Sono un laureato alla facoltà DAMS di Torino, con tesi su American Gods e sono in procinto di perseguire il master in Cinema, Arte e Musica.

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