Recensioni

THE VIDEOKID: l’arcade dal gusto anni 80!

THE VIDEOKID

8.1

Gameplay e Longevità

6.8/10

Comparto grafico e sonoro

9.0/10

Coerenza e cura del dettaglio

8.5/10

Pros

  • Grafica minimale ma moderna ed originale
  • Gameplay semplice ma che funziona a meraviglia
  • Piccole chicche ed easter-eggs per tutti i nerd!

Cons

  • Monotonia a lungo andare
  • Qualche leggera sbavatura sul lato grafico

Ci sono cose che non si dimenticano mai.
Il primo amore, il primo bacio…  ma anche i primi cartoni ed i primi film!
Lo sa bene il creatore di THE VIDEOKID che ha basato il suo “arcade skating game” su questo concetto.

IL SIMPATICO FACCHINO DELLE CASSETTE PIRATATE

Si sa: tempo fa la pirateria era un “must”.
Forse spinti dai costi esorbitanti delle cassette & co. oppure dalla bassa reperibilità delle stesse, fatto sta che giravano molte cassette “poco originali”.
Negli USA, inoltre, era assai diffusa l’usanza del consegnare queste cassette porta a porta: ed è questo il concept di THE VIDEOKID.

In questo simpatico gioco dalle sfumature anni 80, infatti, dovremo consegnare cassette porta a porta armati solo del nostro fedele skateboard mentre schiviamo polizia, auto fuori controllo, alieni, superman, il professor gadget e chi più ne ha più ne metta!

Ah si… anche delle particolari autovetture, Marty!

 

SALTA, SPOSTATI, RACCOGLI… LANCIA!

Parlando dell’esperienza in se, THE VIDEOKID si presenta come un Paperboy moderno: analogalmente ad esso, qui abbiamo stessa impostazione della visuale e stesse meccaniche di base… il volere di apparire come un successore spirituale è chiara e limpida al primo avvio.
Ma il gioco dei PixelTrip Studios NON è solamente questo.

Paperboy per Amiga, 1989

Articoli che potrebbero interessarti

Diciamo che THE VIDEOKID è frutto di più influenze insieme: nel gioco troviamo tratti di Paperboy, la presenza di riferimenti a film degli anni 80… ma anche l’influenza dei giochi moderni.
Di sicuro, chi non conosce Paperboy, a primo impatto direbbe che il gioco assomiglia, per certe meccaniche, a giochi come Subway Surfer o Temple Run, o in generale, ad ogni endless runner moderno.
Il che non è assolutamente falso… anzi i creatori di THE VIDEOKID hanno cercato di fare una cosa quanto semplice tanto geniale: unire meccaniche dei giochi arcade, con aspetti dei moderni giochi mordi e fuggi per telefono per svecchiare il “format”, con cose come lo shop (rigorosamente esente da acquisti in-app!) e la classifica mondiale, per esempio.

Lo shop minimale ma altamente funzionale del gioco

IL “THE VIDEOKID STYLE”

Parliamo del lato tecnico: soundtrack, grafica ed animazioni.
Ci troviamo di fronte il perfetto connubio tra anni 80 e 21° secolo.

Abbiamo uno stile “pixelloso” (che strizza gli occhi agli anni della giovinezza del gaming) ma che allo stesso tempo è molto minimale, sullo stile della moda attuale in fatto di grafica e colori.
Colori e forme nitide, forti e squadrate.

Questo, anche se a primo acchitto uno possa pensarlo, non è stato utilizzato assolutamente come metodo per “semplificare” il lavoro grafico: come potete notare giocandolo, ogni scorcio della splendida cittadina del gioco è peculiare e ben dettagliato.
Raramente vedremo gli asset (gli elementi) del gioco ripetersi.
Diciamo che è proprio qui che si distacca dai classici endless runner per smartphone citati in precedenza, in cui non c’è questa “ricerca del dettaglio” e ci si focalizza sul fare al meglio possibile i singoli elementi, per poi ripeterli all’infinito nel gioco.

Parlando dell’audio, altro punto positivo del titolo, rivediamo questo lato della piccola perla dei PixelTrip Studios: non son molte le musiche che ci accompagneranno nel gioco (ahimè) ma son comunque tutte sublimi ed adatte al contesto… hanno proprio lo spirito da ost dei cabinati anni 80.

The VIDEOKID è un titolo immancabile per tutti i giocatori/nerd/geek di vecchia data.
Ma non solo: è interessante anche per chi comunque è un vero appassionato del settore e vuole immergersi in quel periodo particolare e speciale, che erano gli anni 80′.

Seguici su tutti i nostri social!
CondividI
Cosimo "Kojimo" Riondino

Caporedattore e owner di SpaceNerd.it. Videogiocatore fin dai 5 anni, cresciuto con attorno Gameboy, Sega Master System e Playstation One. La sua saga preferita è quella di "Prince of Persia", ovviamente a partire dai giochi pre-Ubisoft, che lo ha legato in modo indissolubile dall'infanzia ad oggi al mondo videoludico. Altri suoi hobby ed interessi sono anime, la programmazione, musica e la tecnologia in generale.

Pubblicato da
Cosimo "Kojimo" Riondino
  • Articoli recenti

    Doom: The Dark Ages, la recensione: il souls dei boomer shooter?

    Devo essere onesto, il sottogenere dei boomer shooter non è mai stato qualcosa di particolarmente…

    % giorni fa

    Indie e depressione: tema inflazionato o rivoluzione narrativa?

    Avviso ai lettori: il testo che segue analizza in profondità la trama di Celeste, OMORI,…

    % giorni fa

    Pokémon TCG Pocket Crisi Ultradimensionale – Analisi dell’espansione e migliori illustrazioni

    Pokémon TCG Pocket prosegue, dopo la validissima coppia di Guardiani Astrali, il viaggio alla riscoperta…

    % giorni fa

    Guida alla serie Yakuza: muovere i primi passi nella malavita di Kamurocho

    Il grande pubblico ha iniziato ad interessarsi a Yakuza in tempi non sospetti, circa sei…

    % giorni fa

    Il mio Amore Generico per Kowloon

    Sfogliando il catalogo della nuova stagione anime primaverile vi sarà capitato, tra il ritorno di…

    % giorni fa

    Pokémon TCG Pocket: Guardiani Astrali – Analisi dell’espansione e delle migliori illustrazioni

    Ricordi delle vacanze alle Hawaii Pokémon Sole e Luna non sono esenti da difetti: sono…

    % giorni fa