Ci sono cose che non si dimenticano mai.
Il primo amore, il primo bacio… ma anche i primi cartoni ed i primi film!
Lo sa bene il creatore di THE VIDEOKID che ha basato il suo “arcade skating game” su questo concetto.
Si sa: tempo fa la pirateria era un “must”.
Forse spinti dai costi esorbitanti delle cassette & co. oppure dalla bassa reperibilità delle stesse, fatto sta che giravano molte cassette “poco originali”.
Negli USA, inoltre, era assai diffusa l’usanza del consegnare queste cassette porta a porta: ed è questo il concept di THE VIDEOKID.
In questo simpatico gioco dalle sfumature anni 80, infatti, dovremo consegnare cassette porta a porta armati solo del nostro fedele skateboard mentre schiviamo polizia, auto fuori controllo, alieni, superman, il professor gadget e chi più ne ha più ne metta!
Ah si… anche delle particolari autovetture, Marty!
Parlando dell’esperienza in se, THE VIDEOKID si presenta come un Paperboy moderno: analogalmente ad esso, qui abbiamo stessa impostazione della visuale e stesse meccaniche di base… il volere di apparire come un successore spirituale è chiara e limpida al primo avvio.
Ma il gioco dei PixelTrip Studios NON è solamente questo.
Paperboy per Amiga, 1989
Diciamo che THE VIDEOKID è frutto di più influenze insieme: nel gioco troviamo tratti di Paperboy, la presenza di riferimenti a film degli anni 80… ma anche l’influenza dei giochi moderni.
Di sicuro, chi non conosce Paperboy, a primo impatto direbbe che il gioco assomiglia, per certe meccaniche, a giochi come Subway Surfer o Temple Run, o in generale, ad ogni endless runner moderno.
Il che non è assolutamente falso… anzi i creatori di THE VIDEOKID hanno cercato di fare una cosa quanto semplice tanto geniale: unire meccaniche dei giochi arcade, con aspetti dei moderni giochi mordi e fuggi per telefono per svecchiare il “format”, con cose come lo shop (rigorosamente esente da acquisti in-app!) e la classifica mondiale, per esempio.
Lo shop minimale ma altamente funzionale del gioco
Parliamo del lato tecnico: soundtrack, grafica ed animazioni.
Ci troviamo di fronte il perfetto connubio tra anni 80 e 21° secolo.
Abbiamo uno stile “pixelloso” (che strizza gli occhi agli anni della giovinezza del gaming) ma che allo stesso tempo è molto minimale, sullo stile della moda attuale in fatto di grafica e colori.
Colori e forme nitide, forti e squadrate.
Questo, anche se a primo acchitto uno possa pensarlo, non è stato utilizzato assolutamente come metodo per “semplificare” il lavoro grafico: come potete notare giocandolo, ogni scorcio della splendida cittadina del gioco è peculiare e ben dettagliato.
Raramente vedremo gli asset (gli elementi) del gioco ripetersi.
Diciamo che è proprio qui che si distacca dai classici endless runner per smartphone citati in precedenza, in cui non c’è questa “ricerca del dettaglio” e ci si focalizza sul fare al meglio possibile i singoli elementi, per poi ripeterli all’infinito nel gioco.
Parlando dell’audio, altro punto positivo del titolo, rivediamo questo lato della piccola perla dei PixelTrip Studios: non son molte le musiche che ci accompagneranno nel gioco (ahimè) ma son comunque tutte sublimi ed adatte al contesto… hanno proprio lo spirito da ost dei cabinati anni 80.
The VIDEOKID è un titolo immancabile per tutti i giocatori/nerd/geek di vecchia data.
Ma non solo: è interessante anche per chi comunque è un vero appassionato del settore e vuole immergersi in quel periodo particolare e speciale, che erano gli anni 80′.
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