Halloween è la festa dell’occulto, del perturbante, dei luoghi pericolosi e infestati come il Lucca Comics and Games , dove i fumetti e le maledizioni legate a essi sono all’ordine del giorno. Soprattutto se non avete con voi il deposito di Zio Paperone .
Che partecipiate o no alla kermesse toscana, abbiamo preparato per voi cinque fumetti horror da poter leggere durante la notte delle streghe , cosicché possiate concludere la spooky season al meglio.
Tra slasher esoterici, comunità degenerate e reinterpretazioni di grandi classici della letteratura , ci sarà di che intrattenersi per gli amanti del genere.
1. Universal Monsters: Frankenstein Per qualche strano motivo, l’etichetta Skybound di Image comics, fondata da Robert Kirkman (Invincible , The Walking Dead ), ha dato vita a una collana di fumetti con protagonisti i mostri classici della Universal . Si parla di galantuomini come il Dracula di Bela Lugosi , L’uomo invisibile di Claude Rains e, soprattutto, il mostro di Frankenstein di Boris Karloff .
Quest’ultimo ha goduto di una miniserie scritta e disegnata da Michael Walsh , già autore dell’interessante antologia The Silver Coin , con i colori di Toni Marie Griffin . Non si tratta però di un adattamento 1:1 del film del 1931, bensì di una sorta di prequel/midquel sui cadaveri le cui parti del corpo hanno dato vita alla creatura del dottor Frankenstein.
Chi erano quelle persone? Come sono morte? Che reazione avranno i loro conoscenti quando scopriranno lo scempio fatto dei loro cadaveri? Si tratta sicuramente di una prospettiva inedita e interessante sulla creatura di Mary Shelley , nonché un ottima preparazione in vista dell’attesissimo Frankenstein di Guillermo Del Toro , ispiratosi al lavoro di un altro fumettista, Bernie Wrightson , che pure aveva rappresentato il mostro in una serie di meravigliose illustrazioni.
Attualmente la miniserie è edita da Saldapress in un volume unico .
2. Tra gli alberi dove nessuno ti vede Apprezzato dalla critica sin dalla sua prima uscita e divenuto praticamente un instant cult in USA, Tra gli alberi dove nessuno ti vede , scritto e disegnato da Patrick Horvath per IDW Publishing , è il racconto di una comunità di animali antropomorfi in cui ogni tanto qualcuno sparisce senza lasciare traccia. Il motivo è semplice: tra loro c’è un assassino, un predatore cinico e implacabile , qualcuno capace di uccidere senza lasciare tracce né turbare eccessivamente i cuori della tranquilla cittadina.
Il problema sorgerà quando un altro killer farà capolino , uno assai meno metodico del primo, ma altrettanto sanguinario. Il nuovo arrivato rischierà di rovinare tutto quanto costruito in precedenza, scatenando un caccia al rivale atta a stabilire chi è il vero predatore alfa.
Horvath, attraverso un tratto ispirato alle fiabe illustrate di Tony Wolf e ai racconti di Beatrix Potter , imbastisce una narrazione ambigua in cui l’apparente dolcezza dei personaggi contrasta con l’oscurità delle loro azioni e dei loro desideri, facendo leva su una delle paure ancestrali dell’uomo: la paranoia derivante dalla perdita di controllo , dalla consapevolezza che qualcosa o qualcuno potrebbe distruggerti da un momento all’altro. E questo vale sia per le vittime sia per i carnefici.
La prima miniserie, perfettamente autoconclusiva, è edita in Italia da Panini Comics .
3. Basketful of Heads Scritta da Joe Hill e disegnata da Leomacs per la collana Hill House Comics , fondata dal primo per DC Comics , Basketful of Heads è una miniserie che farà felice tutti quelli che a Halloween amano guardare i cari, vecchi slasher degli anni ’80, ricchi di esoterismo, violenza gratuita e quel pizzico di ironia che non guasta mai .
E in Basketful of Heads , di slashing , ce n’è parecchio . La protagonista è una ragazza ritrovatasi suo malgrado invischiata in loschi affari di corruzione e insabbiamento. Per sopravvivere, dovrà affidarsi ai poteri di un’ascia magica in grado di tenere in vita le teste mozzate dalla sua lama .
Da maestro dell’horror quale lui è, Joe Hill imbastisce una narrazione ad alta tensione , con la protagonista in costante pericolo di vita, sempre costretta a rimboccarsi le maniche per sopravvivere su un’isola in cui qualunque cosa sembra volerla uccidere , dalle alluvioni agli assassini evasi dalla prigione, financo alle stesse persone che dovrebbero proteggerla. A supporto, troviamo un Leomacs in stato di grazia, in grado di imbastire sequenze cinematografiche e gore di prim’ordine con il suo tratto espressivo e graffiante.
La miniserie e il suo sequel sono entrambe edite in Italia in un unico volume da Panini Comics.
4. #DRCL – Midnight Children Torniamo a parlare di classici dell’horror introducendo il primo, ma non ultimo, manga della lista. #DRCL – Midnight Children è una serie di Shin’ichi Sakamoto (Innocent , The Climber ) che reinterpreta il mito di Dracula in chiave dark academia . In verità, l’ispirazione principale sembrano essere i classici josei degli anni ’70 di Moto Hagio e Keiko Takemiya , con protagonisti androgini impegnati in una lotta tumultuosa con la loro sessualità all’interno di mura gotiche.
Che Dracula incarni i bassi istinti e la sessualità animalesca, contrapposta al rigore vittoriano dei suoi avversari, non è certo una novità. Sebbene negli ultimi anni la figura del vampiro abbia visto una deviazione verso il romanticismo – per colpa di Francis Ford Coppola e Twilight -, grazie ad autori come Robert Eggers (Nosferatu ) e lo stesso Sakamoto stiamo assistendo gradualmente al ritorno del vampiro bestiale e smaccatamente bestiale delle origini.
Il mangaka, con il suo tratto elegante votato al realismo, sottopone le sue figure raffinate allo strazio del dolore e dell’estasi erotica , ritraendoli in espressioni esagerate che esaltano il suo amore per il grand guignol e l’estetica ottocentesca. Non mancano sentiti omaggi ad altri fumetti vampireschi come Hellsing e Vampire Hunter D , che aggiungono ulteriore verve a un prodotto dall’estetica trionfale che riarrangia in maniera curiosa il romanzo di Bram Stoker senza snaturarne l’essenza primordiale.
Attualmente la serie è edita in Italia da J-Pop Manga .
5. Il richiamo di Cthulhu Chiudiamo questa carrellata di fumetti per Halloween con un consiglio per gli amanti dell’horror cosmico di Howard Phillips Lovecraft . Fermo restando che ogni adattamento dei racconti dell’autore di Providence a opera del mangaka Gou Tanabe sarebbe recuperare, la sua trasposizione del Richiamo di Cthulhu resta uno dei migliori.
Attraverso un tratto dettagliatissimo ispirato alle incisioni ottocentesche, Tanabe immerge i personaggi in un mondo oscuro e contorto , in cui le mostruosità e le architetture evocative di Lovecraft assumono concretezza granitica. Tutto nelle tavole del mangaka appare gigantesco, implacabile, pronto a inghiottire le figure inermi che hanno la sfortuna di imbattersi nell’operato dei grandi antichi.
Ad oggi, è quasi impossibile imbattersi in un adattamento dei racconti di Cthulhu, del Necronomicon , o di un qualsiasi altro personaggio lovecraftiano che possa reggere il confronto con il lavoro onnicomprensivo di Tanabe, anche e soprattutto al di fuori dei fumetti .
L’adattamento del Richiamo di Cthulhu , come tutti gli altri suoi lavori , è edito in volume da J-Pop Manga .
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