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Superman (2025), la recensione: Occhi su James Gunn

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Superman 2025 James Gunn DC DCU film cinema

Con Superman, James Gunn apre il suo neonato universo cinematografico DC dopo il suo addio definitivo a quello Marvel. Colui che è considerato uno dei pochi registi autoriali del MCU si è ritrovato non solo a dirigere questo intero piano d’azione, ma anche il film sul suo personaggio principale.

Una sfida non certo semplice, ma non è la prima volta che James Gunn cerca di affrontare il tema del supereroe in maniera “differente”, come si è visto nel suo sperimentale Super del 2010 o, nel suo debutto alla DC col sequel di Suicide Squad.

Qui tuttavia stiamo parlando di Superman, il primo supereroe moderno, un personaggio famoso quasi quanto Topolino. Decine di autori hanno cercato di trasporlo in formato cinematografico o seriale, ognuna delle quali versioni dà al personaggio una visione assai differente, alcune ben riuscite, altre meno.

James Gunn ha voluto mettere un po’ della sua verve pop, cittadina e outsider, ancora prima di Superman con il suo Peacemaker. Ma la sua visione da autore controcorrente può sposarsi con il “supereroe eterno“?

Superman (2025), la recensione: Occhi su James Gunn 1

Superman: l’uomo… di carne

Superman è stato sconfitto. Sanguinante, con ossa rotte e organi interni spappolati, l’Uomo d’Acciaio deve riprendersi in fretta per tornare a battersi contro il Martello della Boravia, eroe della nazione contro la quale Superman ha combattuto per proteggere la nazione del Jarhamphur.

Questa tensione geopolitica è solo una delle leve che il CEO Lex Luthor utilizza per smuovere l’opinione pubblica contro il superumano più potente del mondo, indirizzandola in favore del sul suo metodo di gestione delle emergenze.

L’Azzurrone però ha già abbastanza problemi per conto suo: dover badare all’indisciplinato cane Krypto, capire come gestire i suoi due alter ego nella sua relazione con Lois Lane, decidere cosa fare della sua vita. Battersi con un ennesimo nemico non lo preoccupa tanto per la sua incolumità, tanto per quella della gente di Metropolis che lui ha giurato di proteggere.

Proteggere Metropolis, proteggere il Jarhampur, proteggere il mondo… Super problemi per un supereroe nato prima ancora che questo termine fosse anche solo accennato. E stavolta il Super che ha dato il via a questa era non sa se sarà in grado di risolverli.

Superman 2025 James Gunn DC DCU film cinema David Corenswet

Il fumetto secondo James Gunn

Non ci si dovrebbe meravigliare se già dalla prima scena il film possa iniziare a far discutere, una scena che avevamo già visto nei trailer ma nondimeno singolare: Superman sconfitto a neanche tre minuti dall’inizio? Come possiamo credere che costui sia il metaumano più potente del mondo se lo vediamo per la prima volta nel suo momento di maggior debolezza?

Ma è proprio questo che rende l’opera di Gunn, appunto, singolare. Il regista dimostra di voler seguire la recente linea narrativa dell’umanesimo supereroistico, dando più spazio al Man che al Super, rendendolo così più vicino al pubblico.

Nonostante questa umanità, questo Superman non si vergogna di essere “fumettoso: ci sono fiumi di antiprotoni capaci di sciogliere un normale essere umano in pochi secondi, universi-tasca con al loro interno prigioni per super-umani, neonati deformi da salvare, costumi improponibili dai colori sgargianti… Molte scelte “morrisoniane” intrattenenti e interessanti da scoprire. Persino aggiunte a prima vista messe solo per goliardia, come il giocoso Krypto, risultano poi importanti sia per lo sviluppo della storia sia per approfondire i personaggi presenti e futuri.

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Oltre a ciò, è un film che non è solo una lunga attesa per le scene nei titoli di coda: discostandosi dal MCU e dalla sua continua tendenza a creare collegamenti più che storie, Gunn crea in questi epiloghi delle semplici, piccole aggiunte simpatiche, mentre la vera “sorpresa” è nel finale del film.

Non mancano le classiche aggiunte “alla Gunn”, come il classico piano sequenza d’azione con un personaggio che batte un’orda di nemici con in sottofondo musica pop, l’amore per gli animali, o la “found family” del protagonista.

Infine, ma non di minor importanza, è un film “positivo: una storia in cui si parla della speranza che può suscitare un atto di gentilezza, il vedere il bene anche nelle persone più improponibili, il rapporto tra genitori e figli, la costruzione di una relazione sincera e il semplice aiutare gli oppressi e gli indifesi. In poche parole, quel che si vorrebbe vedere in un film su Superman.

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Superman, Superamici e Supernemici

Con David Corenswet non abbiano ancora raggiunto i livelli di Critopher Reeve, capace di cambiare personaggio nel giro di pochi secondi nella stessa inquadratura. Ciò nondimeno è un Superman più moderno. Un Uomo d’Acciaio non proprio d’acciaio: emotivo, che viene sconfitto psicologicamente e fisicamente sia da avversari superumani che dall’opinione del popolo.

Ed è proprio il popolo, i cittadini di Metropolis, che risultano essere il suo punto debole: quando lui combatte contro un nemico, non si preoccupa tanto di sconfiggerlo, ma a fare in modo che il loro scontro non causi troppi danni alla città, agli abitanti o addirittura agli animaletti. Una frecciatina a Zach Snyder? Forse. E forse apprezzata.

Un Superman, insomma, come detto poc’anzi, più “umano” delle altre versioni. A dispetto del discorso di Bill nel celebre film di Quentin Tarantino, sono il mantello e la calzamaglia il suo costume, mentre Clark è quello che cerca di essere tuti i giorni, un umano tra gli umani. Un po’ come in Superman Stagioni, al quale James Gunn ha preso palesemente ispirazione.

Chi tuttavia fa la figura migliore è Nicholas Hoult nei pani di Lex Luthor, forse il migliore mai visto al cinema. Ha l’energia di Gene Hackman e la freddezza di Kevin Spacey, con un pizzico di pura malvagità fumettosa. È un Lex Luthor spietato, disposto a uccidere o lasciar morire innocenti solo perché questi ammirano Superman.

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Il resto dei personaggi sono, sì, di numero gargantuesco per un singolo film, ma riescono ad essere per la maggior parte ben caratterizzati. I membri della “Justice Gang” (nome provvisorio) hanno ognuno il proprio modo di relazionarsi l’uno con l’altra e di vedere il problema Superman, primo fra tutti Mr. Terrific, che risulta quello più esplorato.

Peccato che altri personaggi risultino sacrificati, come il team del Daily Planet. Cat Grant, Steve Lombart e forse anche Perry White avrebbero potuto essere assenti dalle scene e nessuno ne avrebbe sentito la mancanza. Rimanendo nel team, c’è però da dire che Jimmy Olsen ha ottenuto una sua sottotrama utile sia per sé stesso che per la trama.

E come non parlare di Rachel Brosnahan? Eccezionale Lois Lane sia come presenza che per intenzioni, ma carente di una giusta introduzione. Il primo impatto per un personaggio è importante, e per una come Lois Lane ci saremmo aspettati delle domande incalzanti ad un Luthor messo alle strette in un’intervista, o mostrare la sua scarsa capacità di battere a macchina, al posto di un semplice dialogo tra lei, Clark e Jimmy.

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Tecnica tra forma e contenuto

La computer grafica è forse un po’ troppo presente, ma almeno è utilizzata come mezzo per il fine della storia, non il contrario. A volte è cartoonesca, con una gran quantità di volti caricaturati e deformati durante le scene d’azione, ma è proprio questo il modo in cui dovrebbe essere utilizzata in un contesto come quello di un cinecomic.

La colonna sonora può essere definita un remix rock/metal di quella di John Williams, almeno per le tracce principali, il che è sia un buon fattore nostalgia e rimando al classico film di Donner, sia una pecca per la mancanza di un tema d’impatto originale.

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Guardate in cielo

Proprio come la prima inquadratura di questo film, questo Superman di James Gunn riesce ad essere originale, interessante e d’impatto, qualcosa capace di metterci curiosità per guardare il resto del suo operato.

Colori, emozioni, musica e personaggi si mischiano in un’opera pop capace di svecchiare il supereroe più vecchio del mondo, catturare nuovo pubblico, rispettare quello vecchio e aprire le porte ad un universo cinematografico promettente. Occhi su di lui.

Superman 2025 James Gunn DC DCU film cinema
Superman (2025)
SCRITTURA
8.5
REGIA
8.5
COMPARTO TECNICO
8
DIREZIONE ARTISTICA
8.5
CAST
9.5
Pros
Riscoperta di un Superman più umano, imperfetto ed emotivo
Un film che non si vergogna di essere "fumettoso" e di non prendersi troppo sul serio
Personaggi secondari metaumani ben diversificati e approfonditi
Nicholas Hoult forse il miglior Lex Luthor mai trasposto
Cons
Poco spazio e approfondimento per i giornalisti del Daily Planet
Mancanza di un tema musicale principale che non sia derivativo
8.6
VOTO

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Fin da bambino sono sempre stato appassionato di due cose: i romanzi fantasy e il cinema, passioni che ho coltivato nel mio percorso universitario, laureandomi al DAMS Crescendo hoi mparato a coltivare gli amori per i videogiochi, i fumetti e ogni altra forma di cultura popolare. Ho scritto per magazine quali Upside Down Magazine e Porto Intergalattico, e ora è il turno di SpaceNerd di sorbirsi la mia persona!
Sono un laureato alla facoltà DAMS di Torino, con tesi su American Gods e sono in procinto di perseguire il master in Cinema, Arte e Musica.

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