A poco meno di un anno di distanza dalla sua release, Starfield sta continuando a suo modo a far parlare di sé: oltre alla lunga serie di aggiornamenti e migliorie che sono state apportate in tutto questo tempo, nella notte della Opening Night Live della Gamescom di Colonia ha ricevuto un’ulteriore aggiunta, ovvero un veicolo terrestre particolarmente versatile, che velocizza e agevola gli spostamenti sulla superficie dei pianeti.
Nella stessa sede nel quale abbiamo assistito alla presentazione di Indiana Jones e l’Antico Cerchio, abbiamo avuto modo di vedere un approfondimento relativo però a un altro piatto caldo relativo al titolo nello spazio, ovvero Shattered Space, il DLC in uscita il prossimo 30 settembre.
Dopo un breve intervento da parte di Phil Spencer e Sarah Bond nel quale è stata evidenziata l’importanza che ha il titolo Bethesda nella lineup Xbox, gli sviluppatori hanno rivelato una serie di informazioni inedite, che vi riporterò a breve nei prossimi paragrafi.
Partendo dalla componente narrativa, Starfield Shattered Space sarà ambientato su Va’ruun’kai, un segreto pianeta del tutto inedito, che rappresenta la casa di House Va’ruum e della setta del Grande Serpente: a causa di alcuni esperimenti relativi allo spazio-tempo che si sono ipoteticamente spinti troppo oltre, la natura del pianeta e alcune delle sue leggi hanno subito una serie di modifiche, in particolare quelle relative alla gravità.
Il nostro obiettivo sarà nientemeno quello di andare a indagare a fondo su quel che sta succedendo e cercare di sventare quella che sembra a tutti gli effetti una delle più grandi minacce dell’intero universo.
Sotto questo punto di vista, ci è stato raccontato che l’intera narrazione, dagli eventi di trama alla scrittura dei dialoghi, avrà un’impronta ben più seria rispetto al passato, che si focalizza in maniera specifica su quanto spaventoso possa risultare l’ignoto dello spazio e quanti profondi siano i misteri che esso cela, arrivando quindi a toccare con la punta delle dita tematiche di natura esistenziale e filosofica, pur rimanendo nell’ambito della fantascienza.
In questo senso, anche la componente estetica di Starfield Shattered Space è stata studiata per risultare il più ansiogena possibile, dove luci, cromatismi e colori cupi e opprimenti riempiono gli scenari in superficie di una tensione che sa di apocalisse incombente, dove tra i cieli di un viola cupo spuntano porzioni di terreno frammentati e squarci dimensionali, che sembrano dividere in due la realtà. Al contempo, le oscure caverne del sottosuolo nascondono minacce in ogni loro angolo, dando una costante sensazione di pericolo.
Oltre a ciò, abbiamo assistito a una sequenza ambientata in un’inquietante laboratorio sotterraneo, dove tra strani macchinari, pareti insanguinate, barelle da ospedale e luci soffuse si arriva a respirare persino un’atmosfera dell’horror più classico, che mi ha ricordato da vicino quella di Alien.
Inoltre, durante la presentazione è stato specificato che in Starfield Shattered Space c’è molta cura nella creazione dei luoghi: le ambientazioni sono stati tutti costruiti a mano dagli sviluppatori per risultare coinvolgenti e immersivi ma anche geologicamente più coerenti e credibili rispetto al gioco base, nel quale la proceduralità aveva generato un po’ troppe ripetizioni e altri errori di design alquanto grossolani e ingenui.
Tra questi spicca Dazra, la capitale del pianeta, che promette di essere densa di vita e di movimento ma anche di missioni da compiere e segreti da svelare.
Parlando di gameplay invece, la distorsione spazio-temporale introdotta in Starfield Shattered Space ha generato una serie di bolle gravitazionali sparse un po’ ovunque per il pianeta, all’interno delle quali la forza di gravità risulta, chiaramente, modificata: a detta degli sviluppatori, questo permetterà di muoversi con maggiore libertà con l’ausilio del jetpack anche in verticale per raggiungere luoghi apparentemente inaccessibili, il che aggiunge nuovi spunti esplorativi e aggiunge un dinamismo dei movimenti assente in precedenza.
Ovviamente, tale idea è stata concepita per fare sfruttare al meglio anche le potenzialità del REV-8: il nuovissimo veicolo di terra potrà infatti effettuare un balzo in alto e, grazie a dei propulsori, controllare con precisione gli spostamenti aerei.
Dal punto di vista del combat system invece, oltre alla presenza di una moltitudine di strumenti e armi inedite, l’unica effettiva novità che ci è stata mostrata riguarda la presenza di nuove unità nemiche, ovvero delle sorta di aracnidi che, tramite dei portali dimensionali, potranno apparire dal nulla, cogliere alla sprovvista e chissà, magari essere la causa di spaventosi jumpscare.
La presentazione di Starfield Shattered Space si è conclusa con la promessa di imbattersi durante l’avventura in svolte inaspettate sul quale si è preferito naturalmente rimanere in silenzio.
Sono sinceramente convinto che l’immaginario fantascientifico tirato su da Bethesda si presti particolarmente bene per un tipo di racconto basato sul mistero e sull’ignoto, e se Starfield Shattered Space riuscirà a non commettere gli stessi errori del gioco base potremmo davvero trovarci dinanzi a un contenuto aggiuntivo di qualità elevata.
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