Nove mesi dopo l’uscita di Yu-Gi-Oh! Master Duel (di cui abbiamo già scritto una piccola guida, che vi riportiamo qui), Konami pubblica l’ultimo dei tre giochi annunciati nel luglio dell’anno scorso: Yu-Gi-Oh! Cross Duel, un titolo con tutte le carte in regola per essere un vero e proprio nuovo modo di giocare a Yu-Gi-Oh!.
Se in Master Duel troviamo una riproduzione fedele del TCG, ossia del gioco cartaceo, in Cross Duel ci ritroviamo ad affrontare tre avversari contemporaneamente, in una sorta di “Tutti contro Tutti”, dove, ovviamente, a vincere sarà il giocatore che, al termine di otto turni, rimarrà con il maggior numero di Life Points.
In Cross Duel, Konami sembra aver studiato prima e a tavolino le regole per renderlo un vero e proprio spin-off della serie. Il nuovo titolo di Yu-Gi-Oh! si presenta totalmente diverso da ciò che troviamo in Master Duel e Duel Links: l’esperienza si presenta, per il momento, davvero adatta a chiunque, sia a chi gioca costantemente al TCG (o alle sue controparti digitali) sia a chi si sta approcciando per la prima volta a questo mondo.
Vengono introdotti per la prima volta i Duelli Cross, una variante dei duelli classici in cui quattro giocatori si sfidano nello stesso momento, condividendo il terreno di gioco; in ognuna delle quattro sezioni del terreno i giocatori possono trovare tre zone carte mostro e tre zone carte magie/trappola (proprio come in Duel Links, Master Duel reintrodusse il terreno completo, ndr).
Non è tutto però, perché la sezione di ogni sfidante sarà collegata con quelli degli altri.
Il mostro centrale di chiunque potrà affrontare sempre e soltanto la propria controparte centrale degli sfidanti; il mostro della zona sinistra potrà affrontare solo le proprie controparti a sinistra, e così via. Il tutto può sembrare complesso, ma il gameplay risulta essere particolarmente semplice, non esiste una vera e propria libertà in Battle Phase, ma i mostri saranno sempre vincolati a determinate mosse.
Oltre ciò, anche altre regole di Yu-Gi-Oh! sono state riviste: il duello può durare al massimo otto turni, al termine dei quali verrà stilata una classifica in base alla quale chi avrà il maggior numero di Life Points si aggiudicherà la vittoria. A ogni attacco diretto sferrato verso i LP di un avversario, i nostri verranno incrementati dello stesso ammontare (questo per evitare che alcuni giocatori si chiudano sulla difensiva ad attendere il termine del duello, ndr). In alternativa, il duello si concluderà una volta che uno dei quattro contendenti esaurirà i propri LP.
Anche la struttura dei turni si rivela ridotta all’osso: ogni turno è diviso in Main Phase, fase in cui si punta a evocare il maggior numero di mostri possibili e a posizionare le carte trappola, e Battle Phase, fase in cui i mostri si spostano all’interno del terreno di gioco e dove è possibile attivare le carte magia, che si comportano come delle vere e proprie magie “rapide”, tipiche del mondo classico di Yu-Gi-Oh!.
Cross Duel si presenta come un gioco per tutti, anche per chi non si è mai approcciato al mondo di Yu-Gi-Oh!, e questo possiamo dirlo per un motivo ben preciso: l’assenza di effetti speciali difficili.
Nel classico TCG, o per esempio in Master Duel e Duel Links, a farla da padrone erano effetti lunghi, difficili da comprendere e turni interminabili pieni di combo infinite. Ebbene, tutto ciò risulta, almeno in parte, essere assente in Cross Duel.
Una volta ottenuta una nuova carta, essa si presenterà come una carta normale, senza effetto, a cui noi potremo aggiungere abilità speciali molto semplici in base alle nostre preferenze (es. Drago Polvere di Stelle, che nel TCG si presenta come una carta Synchro, in Cross Duel è una semplice carta mostro, a cui noi potremo dare l’aspetto di un Synchro una volta sbloccata una determinata abilità). Tutto ciò è possibile attraverso la personalizzazione dei mostri, che garantisce un meta vario, fatto di tattiche diverse in relazione allo stile di gioco preferito dal player.
Come possiamo vedere dall’immagine soprastante, il Drago Bianco Occhi Blu, che nel classico TCG si presenta come una carta senza effetti, qui ne può acquisire diversi, in base alle nostre scelte: acquisire più attacco, più difesa, dare supporto agli alleati, tutto dipende dalle nostre preferenze.
In Cross Duel, possiamo trovare, come in Master Duel, diverse modalità di gioco.
Duelli Tag è la principale modalità single player in cui si andrà a duellare al fianco di un compagno controllato dall’intelligenza artificiale. Gli avversari saranno team formati dai personaggi principali della serie di Yu-Gi-Oh!, in cui potremo ottenere come premio materiali per potenziare carte, gemme e altro.
Ogni serie ha delle proprie ricompense, oltre a dei Tag Duels che ci garantiranno la funzione degli auto duelli e la velocità duelli x2. Una volta iniziato il gioco, potremo effettuare massimo tre Tag Duels per volta, con i tentativi che si rigenerano ogni ora. Questa modalità ci ricorda la modalità storia presente in Yu-Gi-Oh! Legacy of the Duelist, anche se per il momento risulta ancora troppo povera di contenuti.
I Duelli Raid sono dei duelli dove si andrà a giocare con altri tre giocatori ritrovandosi ad affrontare un gigantesco Boss situato al centro della mappa. Ogni Raid Boss possiede abilità differenti, condizioni di stordimento e carte esclusive che verranno utilizzate per affrontarvi.
Due Raid Boss appariranno ogni mese, ognuno dei quali porterà 25 livelli da affrontare. Il completamento di questi livelli garantisce premi in gemme e materiali per il crafting, oltre a premi cumulativi che si resetteranno ogni mese e ricompense casuali ottenibili al termine del duello.
L’introduzione di questa modalità va a garantire contenuti nuovi rispetto ai soliti duelli, competitivi e non, da affrontare quotidianamente. Ma, come accade con Duel Links, alla lunga ripetere questi eventi molte volte va a risultare tremendamente monotono e noioso, oltre a essere particolarmente spietato e difficile con l’aumentare dei livelli. Ci auguriamo che Konami, con il passare del tempo, possa garantire al gioco contenuti nuovi e sempre vari, senza cadere negli errori già commessi in passato con i precedenti titoli.
Cross Duel dispone inoltre di una modalità competitiva: i Duelli Classificati sono duelli che offrono punti per scalare le classifiche e raggiungere le leghe più alte. Ogni giorno si avrà diritto a tre ticket classificati che garantiscono, per le partite in cui verranno attivati, punti classificati doppi, ma anche premi doppi ottenibili nelle casse al termine del duello.
Il processo di scalata, soprattutto senza la disponibilità dei ticket punti doppi, può risultare particolarmente lungo, può risultare tuttavia un vantaggio il fatto che ci vengano assegnati punti ogni volta che non perdiamo la partita, quindi sia che arriviamo primi, secondi o terzi, con ovviamente una sostanziale differenza nella quantità di punti elargiti. Il sistema di matchmaking si è rivelato abbastanza equilibrato, con avversari provenienti dalle nostre stesse leghe, anche se spesso ci è sembrato di vedere deck fin troppo forti anche in leghe più basse, a dimostrazione del fatto che chi spende più in microtransazioni riesce a scalare più facilmente.
La scelta di introdurre nel gioco modalità differenti garantisce un ambiente di gioco più vario e meno monotono, cosa che succede con i due giochi di Yu-Gi-Oh! pubblicati precedentemente, anche nel più recente Master Duel.
In Cross Duel, ci troviamo davanti a un comparto tecnico superiore a quello dei precedenti due prodotti, anche del più recente Master Duel. Il gioco può vantare una modellazione 3D per ogni mostro, visibile sia in campo, al momento dell’evocazione, sia in ogni sua angolazione in un’apposita sezione del menù dedicato alla creazione dei deck.
Parlando invece del sonoro, nel gioco troviamo una selezione di BGM provenienti dall’anime originale, oltre a una serie di composizioni create ad hoc per questo nuovo titolo e un doppiaggio di ottimo livello, con i doppiatori inglesi e giapponesi originali dell’anime.
Essendo un titolo di natura Free to Play, non potevano mancare le microtransazioni legate all’acquisto di nuove carte attraverso un apposito sistema Gacha.
Attualmente, i rate di carte UR e SR non sono personalmente invitanti e il rischio di sperperare tante gemme inutilmente è sempre dietro l’angolo. In questi casi, a venirci incontro sono i ticket UR garantita, ottenibili attraverso diverse missioni e un sistema che ci permette di convertire 4 UR doppioni per un’altra a nostra scelta. In questi casi, tuttavia, ci ritroviamo di fronte a due strade: potenziare una UR/SR che già possediamo con un suo doppione, o convertirle per delle carte nuove?
A differenza di Master Duel, Cross Duel sembra un po’ restio nell’elargire grandi quantità di gemme, e nel lungo periodo risulterà sempre più difficile accedere a carte nuove senza incorrere a microtransazioni, un aspetto per niente invitante nella complessità della giocabilità e soprattutto dell’accessibilità del titolo di Konami.
Possiamo dire che Konami, con questo nuovo prodotto, sembra aver trovato una nuova formula capace di dare varietà allo storico gioco di Yu-Gi-Oh!, senza snaturarlo, ma offrendo un’esperienza inedita e piuttosto differente dalla controparte cartacea.
Resta tuttavia da valutare il modello economico adottato da Cross Duel e se possa essere scongiurato il pericolo di deriva “Pay to Win” che spesso aleggia su questo tipo di produzioni, sperando che, nel lungo periodo, possa essere garantito un sistema equo e sostenibile, sia per i Free to Play che per chi può permettersi qualcosina da spendere.
Vi ricordiamo, infine, che Yu-Gi-Oh! Cross Duel è un titolo disponibile su dispositivi mobile dotati dei sistemi operativi Android e iOS ed è possibile scaricarli gratuitamente dal Play Store o dall’App Store.
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