The End Of Pokémon 
Direzione artistica 
6.0/10 
Pros Ottima idea di partenza Inserita in un bel progetto Atmosfera dark e iper-punk ben realizzata 
Cons Molte scene esplicitamente splatter Non è la prima volta che il mondo di Pokémon  viene reinterpretato in chiave dark. Molti fangame, racconti, disegni e cortometraggi lo hanno fatto, quasi sempre in risposta alla cascata di buoni sentimenti che ci propina la serie animata.
Premesso questo, cos’ha The End Of Pokémon 
Tema, contesto… e ribellione anti-culturale Adi Shankar . Vi dice niente questo nome? È il giovane, ambizioso produttore della serie Netflix  Castlevania  Devil May Cry 
La filosofia di Shankar  è quella di un’anti-cultura nerd che promuova una diversa visione (in genere virata sul dark e lo splatter) delle serie storiche e di largo respiro.
A questo proposito, Adi Shakar  ha aperto un canale youtube chiamato Bootleg Universe 
Tra un Judge Dredd  e un Power Ranger , The End Of Pokémon Enol  e Luis Pelayo Junquera  e distribuito dal canale Youtube Octopie   mostra tutto l’immaginario ripescato dalla primissima serie animata di Pokémon  riproposta in una chiave dark, violenta e più o meno inutilmente splatter, con un tono tipicamente americano che ricorda molto da vicino i trailer dei film del DC Universe .
I Pokémon diventano fantapolitica Come si rende dark un concept come quello di Pokémon  fatto di collaborazione, allenamento e duro lavoro per raggiungere i propri sogni?
Come ci hanno insegnato i giochi di 5° generazione, c’è qualcosa di ambiguo nel concetto stesso di allenatore di pokémon . Si tratta del concetto stesso di strappare creature intelligenti al loro habitat naturale per portarsele in giro costringendole a combattere  contro i propri simili; una lettura che se ben articolata può portare a molte soluzioni diverse sotto il profilo dello spettacolo cinematografico.
I due registi spagnoli recuperano questa visione del mondo di Pokémon , probabilmente ispirandosi alle prediche di qualche associazione animalista di quart’ordine , e la rielaborano in una storia abbastanza convincente in cui Ash Ketchum  è diventato Maestro Pokémon  e il miglior allenatore del mondo, crescendo ha inoltre messo su abbastanza muscoli da avere potenziale come personaggio de Le Bizzarre Avventure di Jojo . Pikachu  è passato a miglior vita, presumibilmente in seguito all’ennesima battaglia, e Ash  si rende conto che tutto ciò che ha fatto fino a quel momento è stato solo incitare alla violenza intrinseca dei combattimenti di Pokémon  e decide di porvi rimedio.
Indossata una maschera di Pikachu  e con nient’altro che la sua vecchia squadra a sostenerlo, Ash  comincia la sua campagna solitaria per far chiudere le palestre di Pokémon  e fermare la cattura massiccia degli stessi, che nella storia è controllata da Giovanni Rocket  e dal suo omonimo team, qui in versione tossic-punk.
Con una violenza che ha dell’assurdo, Ash  e i suoi Pokémon  massacrano senza pietà tutto ciò che si contrappone alla sua crociata del Free Them All  (bellissima idea quella di rovesciare completamente il concetto base del brend per organizzarne una versione distopica), ma come la schifo di storia dell’umanità ci ha insegnato più e più volte, tutte le cause generano blocchi di imbecilli interessati solo alla violenza.
Le gesta di Ash  portano il fanatismo di alcuni suoi sostenitori a un livello tale che cominciano anche loro a mettere maschere dei loro pokémon preferiti e andare in giro a massacrare gli allenatori di pokémon a colpi di spranga e sega elettrica al grido di Free Them All , in una sorta di incrocio tra Hotline Miami  e la scena d’apertura del Cavaliere Oscuro  di Nolan.
Regia e disegni La regia dei Junquera  riprende a piene mani dall’immaginario dei moderni film di successo americani.
Oltre ai già citati Il Cavaliere Oscuro  e Hotline Miami , The End Of Pokémon   Spiderman: Un Nuovo Universo , ma anche dall’immaginario animato giapponese d’autore come Akira  e Gen di Hiroshima , a cui ci sono delle citazioni piuttosto marcate, e dai Kaiju movie.
In generale un collage di immagini più o meno scollegate le une dalle altre, ma che riescono a risultare gradevoli grazie all’ottimo ritmo dato dal formato simil-trailer  del cortometraggio.
I disegni sono realizzati nel modo più grottesco e esageratamente realistico possibile. Specialmente nel character design i disegnatori si sono impegnati nel rendere sia i pokémon che gli umani la peggior caricatura horror  di loro stessi.
Per quanto riguarda i pokémon si è deciso di enfatizzare i loro tratti animali  rendendoli crature feroci, prive delle linee tondeggianti  dei disegni originali, ma più simili a quelle fanart in CGI che mostrano i pokémon come sarebbero se fossero reali.Pikachu , a sottolineare come quella visione di Pokémon  sia morta nel mondo raccontato.
Gli umani sono resi in maniera altrettanto spigolosa. Alcuni, come Ash  e Brock , sembrano saltati fuori dalle prime storie de Le Bizzarre Avventure di Jojo , Giovanni  sembra il cattivo di una serie supereroistica degli anni ‘90, Jesse  e James  sono stati trasformati in due emo-punk tossici e decisamente più facili da prendere sul serio.
Lo stile di disegno è utile all’atmosfera  e permette di sostenere scene anche molto forti al livello di splatter  e violenza  assortita.
Geodude  che spaccano teste a pugni, Primeape  centrato da un proiettile di uno sgherro Rocket , Venosaur  che prendono fuoco e tante altre atrocità ancora.
Le animazioni sono molto al di sotto dello standard  a cui un grande pubblico è abituato: scattose, piene di elementi immobili per risparmiare sul numero dei disegni, ma in un cortometraggio indipendente e underground  hanno la loro porca figura e riescono, salvo alcune eccezioni a essere abbastanza fluide da non compromettere la visione d’insieme.
In Conclusione Un divertente prodotto i animazione underground . Non sono sicuro di riuscire a definire in maniera migliore di questa The End Of Pokémon 
L’idea di base di prendere show cardine della propria infanzia e rielaborarli nella maniera più distopica  possibile è di per se un’idea interessante che sicuramente una parte del fandom apprezzerà.
Certo è che la qualità grafica non è eccezionale, ma non ci potevamo neanche aspettare molto di più da un prodotto indipendente  fatto con un budget da youtuber poco famoso.
Evitino la visione persone facilmente impressionabili  e animalisti  (ne gioveremmo anche noialtri), le scene di violenza fisica  contro i pokémon sono esplicite e inquadrate in maniera perfetta, potrebbero dare fastidio.
Per tutti coloro che guarderanno The End Of Pokémon  Bootleg Universe Adi Shankar , in particolare quello sui Power Rengers 
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